ALTA CORTE DI GIUSTIZIA: Le decisioni relative alle controversie Claudio Perruzza, Carmelo Anania e Paolo Zilli contro CONI e CUSI e Bruno Carpeggiani contro U.S. Triestina Calcio S.p.A.

L’Alta Corte di Giustizia Sportiva ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato da Claudio Perruzza, Carmelo Anania e Paolo Zilli contro il CONI e nei confronti del CUSI per l’annullamento, previo assenso di idonea misura cautelare, della deliberazione n. 375 del 25 ottobre 2011 con la quale la Giunta Nazionale del CONI ha disposto l’approvazione dello Statuto del CUSI; del provvedimento con il quale l’Assemblea Federale Straordinaria del CUSI ha deliberato il testo statutario sottoposto alla suddetta approvazione nonché, infine, per l’annullamento di ogni ulteriore atto anteriore, successivo ovvero comunque coordinato e/o connesso a quelli sopra indicati. Il dispositivo parla di "difetto di competenza dell’Alta Corte, impregiudicati i rimedi esperibili avanti alla giustizia sportiva". Il ricorso è stato dichiarato inammissibile per difetto di competenza dell’Alta Corte, impregiudicati i rimedi esperibili avanti alla giustizia sportiva.

L'Alta Corte di Giustizia Sportiva, altresì, ha dichiarato improcedibile il ricorso presentato da Bruno Carpeggiani, agente di calciatori, contro la società U.S. Triestina Calcio S.p.A., per adempimento di pronunce arbitrali (lodo TNAS n. 1572 del 21 giugno 2011 e lodo TNAS n. 1573 del 21 giugno 2011 tra le stesse parti principali) rimaste ineseguite. La decisione è stata assunta per esecuzione di giudicato in ragione del sopravvenuto fallimento della società U.S. Triestina Calcio S.p.A. debitrice.