CONELLI Antonio

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Sin da adolescente si tessera con la “Ginnastica Comense”. Pratica podismo e calcio nelle pause del lavoro presso la nota tintoria Pessina. Intorno ai vent’anni si dedica più seriamente al nuoto. Coglie la prima vittoria di rilievo il 12 luglio 1925 sui 50 m, nella piscina meneghina della “Canottieri” dove tutti ammirano il suo stile, “un crawl impeccabile”. Anche se non più giovanissimo, sembra promettere bene. Il 9 agosto a Pavia vince una prova su 150 m. Si aggiudica i 100 ai tricolori di Pusiano per la categoria “giovanetti”. Il 6 settembre a Como, nelle acque antistanti Villa Geno, vince i 100 dei campionati provinciali. La prima gara del 1926 data 6 giugno, di nuovo nella piscina della “Canottieri Milano”: giunge terzo nei 50, superato da Masera e Schell. Nelle stesse acque il 20 giugno si aggiudica 100 e 400 riservati agli juniores mentre tra i “grandi” chiude 5° i 50 dominati da Polli. Lo stesso Polli è l’unico a superarlo il 18 luglio nel campionato lombardo dei 400, disputato nella “solita” piscina della “Canottieri”. Conelli è in forma: sette giorni dopo, a sorpresa, nel porticciolo di Sampierdarena vince i 400, battendo fior di nuotatori come Bagnasco e Bacigalupo. Per Conelli è un po’ la consacrazione, il successo che lo pone all’attenzione generale: lo stesso Balestrieri, grande giornalista ed esperto, sulle colonne della “Gazzetta” lo indica come una certezza del nostro movimento natatorio, definendo il suo crawl “elastico e leggero”. Ciò però evidentemente non è ancora sufficiente: Bacigalupo si prende la grande rivincita sui 400 l’8 agosto ai tricolori di Sampierdarena dove Conelli chiude terzo, superato anche da Patrignani. Il 5 settembre, nelle acque del Lario prospicienti Piazza Cavour a Como, Conelli vince 400 e 1500. Sette giorni dopo, in un altro lago, chiude secondo la “Traversata del Verbano” ad Arona: vince il grande Bacigalupo. Il 26 settembre a Pusiano si aggiudica i 400. Il suo 1927 inizia presto: già il 4 marzo nella piscina della YMCA a Torino vince i 100. Il 17 luglio a Milano si piazza 4° nella “Coppa Cantù”, disputata nel Naviglio Grande: a precederlo nell’ordine sono Perentin, Bacigalupo e Bagnasco. Sette giorni dopo, nella piscina della “Canottieri Milano” si aggiudica il titolo lombardo dei 400. Ottiene buoni piazzamenti nei tricolori di Bologna, disputati il 14 e 15 agosto nella nuovissima piscina del “Littoriale”: secondo sui 100 e 200 vinti da Polli, terzo sui 400 alle spalle dei due assi Perentin e Bacigalupo. Ai primi di settembre partecipa agli Europei di Bologna con la 4x200, ottenendo il quarto posto alle spalle di Germania, Svezia ed Ungheria[1].

È certamente tra i migliori stileliberisti d’Italia anche se qualcuno gli arriva sempre davanti. Il 1928 è annata olimpica e Conelli, ma certo non è il solo, punta i Giochi. Il 1 luglio, nella preolimpica della piscina del “Littoriale” di Bologna, stabilisce il secondo tempo sui 100 e 200, sempre alle spalle di Polli. Può ambire ai Giochi. Identica situazione, nelle stesse acque, 14 giorni dopo: Conelli si guadagna il posto ad Amsterdam. La nostra spedizione natatoria è supervisionata da Corbari e dal CT Paul Domonkos, un ungherese da tempo in Italia, socio della Doria e dal passato di grande pallanotista. Il ritiro collegiale preolimpico si svolge a Menaggio, i nostri sembrano in forma ma si fanno poche illusioni. Le gare olimpiche si disputano nello “Zwemstadion”, “stadio del nuoto”, ubicato in un canale, lo Stadiongracht, in pieno centro di Amsterdam, nei pressi dello Stadio Olimpico. Conelli gareggia nei 100 cui partecipano 30 atleti di 17 nazioni. La mattina del 10 agosto esordisce bene, piazzandosi secondo nella batteria vinta dall’ungherese Gaborfi in 1’04”. Conelli realizza 1’07” e si qualifica (passano in primi due), superando il panamense Gordon. Nel pomeriggio dello stesso giorno Conelli affronta la semifinale dove però giunge 5° su cinque, superato nell’ordine dal giapponese Takaishi, lo statunitense Laufer, il canadese Spence ed il magiaro Gaborfi. Ovviamente, Conelli viene eliminato. L’oro va al mitico statunitense Weissmuller, il futuro Tarzan di tanti film, davanti all’ungherese Barany ed al nipponico Takaishi. Conelli ci riprova nella 4x200, cui partecipano 13 nazioni, ma l’esito è catastrofico: il 9 agosto nel primo turno gli azzurri giungono terzi, alle spalle di Germania ed Ungheria, ma sono squalificati per cambio irregolare (come i tedeschi) e dunque subito eliminati. L’oro è degli inarrivabili statunitensi (con Weissmuller e record del mondo di 9’36”2) su Giappone e Canada. Per Conelli in sostanza una partecipazione di basso livello. Va meglio ai tricolori di Roma, disputati nei primi giorni di settembre: 2° sui 100 e terzo sui 50, gare entrambe vinte da Polli. Si rivede nell’estate del 1929: il 16 giugno vince la “staffetta svedese[2]” nella piscina della “Canottieri Milano”, società per la quale è tesserato.

Nelle stesse acque brilla anche il 14 luglio nel match contro il Club Victoria di Susak: vince 100, 5x50 e 4x200 mentre sui 50 e 400 è battuto da Polli. Sette giorni dopo, è a Bologna dove, nella piscina del “Littoriale”, si disputa il match Italia-Ungheria: gareggia solo nella 4x200 azzurra[3], sconfitta dai magiari che si aggiudicano nettamente anche il confronto generale. Il 28 luglio brilla nell’inaugurazione della piscina meneghina di Via Ponzio: vince 100, 400 e le staffette 4x50 e 4x200[4]. Il 4 agosto la “Canottieri” restituisce la visita agli slavi di Susak: Conelli vince i 400 e la 4x200[5], ma i meneghini perdono il confronto per un punto (44-43). Conelli si disimpegna bene anche ai tricolori di Roma, disputati a metà agosto nella nuova piscina dello stadio PNF: vince la 4x200, con gli stessi compagni di Susak, e chiude terzo sui 100, battuto da Polli e Banchelli. Il 1 settembre è grande protagonista a Pusiano: vince miglio, 400 (a pari merito con Polli) e 4x200[6]. Si rivede il 20 luglio 1930, alla piscina della “Canottieri Milano”: vince la “Coppa Federale” a staffetta, chiude secondo la 50x10 (vince la compagine ungherese) ed i 100, superato dal magiaro Kanassy. Il 16 e 17 agosto partecipa ai tricolori che si svolgono nella moderna piscina del “Littoriale” di Bologna: vince la 4x200 con la squadra della “Canottieri Milano”[7] e finisce 4° nei 100 vinti da Costoli. Il 24 agosto domina a Pusiano, guadagnando 100, 400 e 4x200. Si rivede solo nell’estate 1931 quando con la “Canottieri” partecipa alle varie sfide della “Coppa Federale”: il 5 luglio a Trieste vince la 3x200 contro la “Bergamas” e sette giorni dopo, contro la “Libertas Sestri”, si aggiudica i 400 oltre alla 3x200. Il 19 luglio a Genova, nella prima finale della “Coppa Federale”, chiude terzo i 400 vinti da Costoli che lo supera anche a Milano il 2 agosto sulla stessa distanza. I due sono ottimi protagonisti della 4x200 azzurra agli Europei di Parigi: il 26 agosto difatti conquistano un bel bronzo alle spalle di Ungheria e Germania. Gli altri due azzurri sono Banchelli e Baldo. Ai tricolori di Bologna, il 5 e 6 settembre, Conelli ricoglie il titolo nella 4x200[8] mentre nella 3x100 finisce al secondo posto, superato dalla “Bologna Sportiva”: in questo caso con lui troviamo Crosio e Schneider. Sette giorni dopo, sul Naviglio Grande affronta la “Traversata di Milano”, 3 km ad handicap: parte ultimo, con 9’40” di svantaggio dai primi, un’enormità. Compie una bella rimonta, realizza il miglior tempo, ma non basta: finisce terzo, alle spalle di Pozzi e Signori, ma è salutato da tutti come vincitore morale. Il 20 settembre, coi suoi piazzamenti, contribuisce al successo della “Canottieri Milano” nella “Coppa Garassino Gavi” ad Imperia: giunge secondo nei 100 vinti da Garofano e terzo sui 400 di Cocchetto. Nel 1932 è inizialmente inserito tra gli “azzurrabili” per i Giochi, ma i suoi tempi rimangono lontani dall’eccellenza ed alla fine non viene preso in considerazione per Los Angeles anche perchè le ingenti spese di trasferta non consentono al CONI di largheggiare con le iscrizioni[9].

Continua a gareggiare, tornando nella città natale e tesserandosi per la “Ginnastica Comense”, ma ormai ha perso lo smalto. Ottiene comunque ancora qualche risultato di buon livello: il 19 agosto 1934 a Lugano vince 100 e staffetta, nell’incontro che la sua squadra si aggiudica con la compagine locale 58-32. A metà settembre partecipa ai tricolori, disputati nella piscina dello Stadio PNF a Roma: chiude terzo sui 200, superato da Signori e Costoli, e 4° sui 100 vinti da Gambetta. Si rivede il 15 agosto 1935 quando nella “Traversata del Lario”, 1.7 km da Onno a Mandello, finisce secondo, superato da Gamba. Il 31 agosto è in Nazionale, per un incontro a Parigi con la Francia, alla piscina olimpica delle Tourelles: perde la 4x200[10] ed i transalpini si aggiudicano il match. Torna in Nazionale l’8 settembre a Milano per Italia-Cecoslovacchia: stavolta vince la 4x200, che schiera la stessa formazione di Parigi, e gli azzurri si impongono di misura nella classifica generale, 76-74. Conelli si ripete il weekend successivo a Genova in Italia-Spagna dove al posto di Gambetta subentra Giunta: gli azzurri vincono il confronto 33-24. Altro successo nella 4x200, con Gambetta che ritrova il posto da titolare e record italiano (9’28”8), il 21 e 22 settembre a Torino contro la Francia, match che i nostri nuotatori vincono con un solo punto di scarto, 47-46. Conelli è selezionato tra i “probabili olimpici” e nei primi mesi del 1936 segue gli allenamenti collegiali alla Piscina Cozzi di Milano, sotto la guida del CT Domonkos. Poi si trasferisce a Roma per vari stages preolimpici, ma i risultati non arrivano: il 31 maggio a Napoli chiude solo quarto i 250m vinti da Signori. Il 4 giugno a Roma, in una preolimpica allo Stadio PNF, vince la 4x200 con Schipizza, Costa e Conelli, ma i tempi lasciano a desiderare. Due giorni dopo, nella “Cozzi” meneghina partecipa all’incontro tra RN Milano ed una rappresentativa bavarese: vince 5x100 e 4x200, con i meneghini che trionfano 52-39. Continua ad inseguire i Giochi, ma a livello individuale delude: nella preolimpica di Genova, il 27 e 28 giugno, finisce lontanissimo dai primi nei 200, ma vince la 4x200 dove si testano i vari staffettisti[11].

Tuttavia i tempi, ed il livello medio, dei nostri nuotatori non soddisfano i tecnici della Federazione che tagliano subito la testa al toro: si decide difatti di non inviare nessun nuotatore a Berlino in quanto si ritiene opportuno selezionare solo atleti in grado di giungere in finale. In effetti si chiede troppo, ma una bella smentita in vasca potrebbe cambiare le carte in tavola. Non arriva ma ovviamente l’attività continua. Il 19 luglio a Milano sui 400 Conelli è battuto da Signori. Nel weekend successivo tocca ai tricolori di Roma, disputati nella piscina dello Stadio PNF. Conelli è grande protagonista: secondo su 200 e 400, alle spalle del compagno Signori, si aggiudica la 4x200 assieme allo stesso Signori, Polli e Costa. Conelli mantiene un’ottima condizione: a metà agosto vince la “Traversata del Lago di Varese” mentre nel weekend successivo è battuto da Gamba nella “Traversata del Lario”. Lo stesso Gamba il 6 settembre vince la “classica” Monticelli-Cremona, sul Po, dove Conelli finisce terzo, sopravanzato anche da Baldo. 14 giorni dopo, si ritira nel “Miglio Marino” a Sturla vinto ancora da Gamba. Il 27 settembre è a Napoli dove ritrova la Nazionale per Italia-Austria: perde la 4x200[12], ma i nostri si aggiudicano il match 53-45. Negli anni seguenti continua a gareggiare con un certo successo: nel 1937 guadagna il titolo italiano della 4x200[13] mentre sui 200 finisce terzo. L’anno seguente sale sul gradino più basso del podio nei tricolori dei 1500, risultato ripetuto nel 1940. Nel 1941 ancora terzo ai tricolori ma nella 4x200. È  il suo ultimo piazzamento di buon livello: l’età e la guerra fanno il resto. Si dedica poi ad allenare i giovani talenti, costituendo con Cesare Mondini una grande coppia di istruttori lariani: a loro difatti è intitolata la piscina di Casate.


[1] Con lui gareggiano De Barbieri, Bacigalupo e Polli

[2] La prova comprende frazioni di 50, 100, 200 e 400m stile libero. Con lui gareggiano Polli, Masera e Scazzola

[3] Con lui troviamo Polli, Banchelli e De Barbieri

[4] Con lui gareggiano rispettivamente Polli, Schneider, Souvent e Polli, Crosio, Occhetti

[5] Con lui gareggiano Polli, Martinotti e Crosio

[6] Con lui gareggiano Polli, Partesi e Mandelli

[7] Con lui gareggiano Crosio, Marra e Polli

[8] Con lui gareggiano Polli, Marra e Crosio

[9] Difatti vengono inviati ai Giochi solo due nuotatori, Costoli e Perentin

[10] Con lui gareggiano Luciani, Gambetta e Signori

[11] Con lui gareggiano Vecchi, Giunta e Bachi

[12] Con lui gareggiano Costa, Giunta e Signori

[13] Con lui, per la RN Milano, gareggiano Cappellini, Signori e Costa