COSTOLI Paolo

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Il padre Tiberio produce cappelli nei dintorni di Firenze, ma il lavoro scarseggia e si trasferisce a Nizza con la famiglia. I suoi figli però nasceranno tutti nel paesino natale, oggi frazione di Campi Bisenzio, periferia nord-occidentale del capoluogo toscano. In Costa Azzurra i fratelli Costoli si appassionano al nuoto tanto che Gilberto, il maggiore di loro[1], vince diverse gare e diventa istruttore al “Cercle des Nageurs” di Nizza. Ovvio che, con simili ascendenze, anche Paolo si cimenta presto in mare ed in piscina, fin dall’età di 10-11 anni, nuotando già un buon crawl. Coglie i primi successi significativi alla fine del 1923: il 30 dicembre difatti a Nizza si aggiudica “la gara di Natale”, riservata ai ragazzi, su 50sl e 50 dorso. E’ ancora giovane e gareggia saltuariamente. Si rivede nel 1925 quando il 15 novembre si aggiudica il campionato sociale della “SA Niçoise” per la sua categoria sui 50 sl. Il fratello Gilberto è primo tra i “seniores” ed ovviamente è il suo indiscusso e indiscutibile punto di riferimento tecnico e psicologico mentre presto un altro fratello, Lullio, diventerà il suo allenatore ufficiale. A Nizza si gareggia anche il 25 dicembre, in mare, nella “Coppa di Natale”: vince il francese Tisson con i due Costoli terzo (Gilberto) e quarto (Paolo). Considerando che ha solo 15 anni, Paolo assume inevitabilmente i contorni di una “grande speranza”. Nel 1926 continua a confrontarsi coi “più grandi”. Il 4 aprile a Cannes, in mare, chiude al terzo posto la “Coppa di Pasqua”, alle spalle di Tisson e Navarro. Si rivede in estate: il 14 luglio a Cannes, nelle gare di celebrazione della festa nazionale francese, vince i 100sl ed è secondo nei 100 dorso, battuto da Leporati. Il 19 settembre si piazza al quinto posto nella “Traversata di Nizza”, forse troppo lunga per le sue caratteristiche, vinta dal grande Bacigalupo. Si rivede il 25 dicembre nella “Coppa di Natale”, disputata in mare a Nizza: ottimo secondo alle spalle di Tisson. Considerando che ha solo 16 anni, più che una “promessa” pare già una certezza. Nel 1927 continua la sua ascesa. Il 2 gennaio a Nizza vince i 200. Il 18 aprile a Cannes si aggiudica la “Coppa di Pasqua”. Il 22 maggio, nel bacino del porto di Nizza, ottiene il nuovo record della Costa Azzurra sui 400, con 5’41”. Ormai è una sicurezza: il 5 giugno a Nizza batte il record francese degli 800 con 12’10”2/5 e quello italiano dei 1500 con 23’23”[2]. Nella stessa località francese il 9 e 10 luglio rivaleggia col grande Bacigalupo, piazzandosi secondo sui 400 e terzo sui 200 dove è preceduto anche dal belga Vandersteidel. Il 18 settembre chiude buon secondo la “Traversata di Nizza”, 3500 m, alle spalle ancora di Bacigalupo che lo stacca di 17”. Un risultato comunque di livello, soprattutto in prospettiva. Il 26 dicembre Costoli è secondo, per mezza bracciata, nella “Coppa di Natale” a Marsiglia, disputata su 350 m e vinta dal francese Tisson. Il 1928 è annata olimpica e Costoli ovviamente punta i Giochi. Il 6 maggio a Nizza vince i 400, davanti al “solito” Tisson cui ormai ha preso le misure, nella piscina del “Cercle des Nageurs”, appena inaugurata. Il 27 maggio a Cannes vince i 200. Il 17 giugno a Nizza vince i 400, con un tempo da primato nazionale (5’22”4/5). Ha solo 18 anni, ma è comunque tra i nostri migliori nuotatori e sognare i Giochi è lecito. Per questo si reca a Bologna dove il 1° luglio, nella piscina del “Littoriale”, si disputa la preolimpica: vince i 400, di misura, dopo un gran duello con Perentin. Sorprende chi ancora non lo conosce: pur se la sua nuotata viene giudicata imperfetta per il movimento troppo ampio delle braccia, si guadagna il posto in Nazionale. Anche se nell’ultimissima prova di selezione, ancora a Bologna il 15 luglio, viene battuto sui 400 da Gambi. Il CT, l’ungherese Domonkos, lo tiene in grande considerazione e nel ritiro collegiale preolimpico di Menaggio lo segue con attenzione. I nostri però non si fanno soverchie illusioni.

Le gare olimpiche di nuoto si disputano nello “Zwemstadion”, “stadio del nuoto”, ubicato in un canale, lo Stadiongracht, in pieno centro di Amsterdam, nei pressi dello Stadio Olimpico. Costoli gareggia nei 400 cui partecipano 26 nuotatori di 17 nazioni. Ci prova, ma pretende troppo: il 7 agosto, nella sua batteria, parte difatti fortissimo, va in testa, per poi venire irrimediabilmente superato. Finisce terzo, ma è eliminato. Accedono difatti al turno successivo i primi due che sono il giapponese Takaishi e l’australiano Charlton. Costoli riesce comunque a sopravanzare il panamense Gordon ed il cileno Tellez, con un tempo tra l’altro di 5’29”1/5 che gli vale il nuovo primato italiano. Magra consolazione: la sua gara finisce qui. L’oro va al sorprendente argentino Zorrilla su Charlton e lo svedese Borg. Costoli ci riprova nella 4x200, cui partecipano 13 nazioni, ma l’esito è catastrofico: il 9 agosto nel primo turno gli azzurri giungono terzi, alle spalle di Germania ed Ungheria, ma sono squalificati per cambio irregolare (come i tedeschi) e dunque subito eliminati. L’oro è degli inarrivabili statunitensi (col mitico Weissmuller e record del mondo di 9’36”2) su Giappone e Canada. Per Costoli una partecipazione non proprio memorabile. Altrettanto accade ai tricolori di Roma, disputati nei primi giorni di settembre, dove delude, non ottenendo piazzamenti rilevanti. Secondo i tecnici ha sprecato troppe energie nelle gare di lunga distanza perché sembra adatto soprattutto ai 400. Si ostina invece nelle long distance: il 23 settembre disputa la “Traversata di Nizza”, sui 4 km, e chiude terzo, superato da Gambi e Bacigalupo. Sette giorni dopo, nella stessa località francese ma nella piscina “Piol”, batte il record italiano dei 400 con 5’20”4/5. Il suo 1929 inizia presto, addirittura il 20 gennaio quando a Nizza, in mare, vince il “GP Inverno” su 250 metri. Si ripete il 10 febbraio a Viareggio, nel “Trofeo Carnevale” di 200 metri, disputato nel Canale Burlamacca, con la temperatura dell’acqua intorno ai 5°C (!). Il 7 aprile, in mare a Rapallo, chiude al secondo posto la “Coppa Bacigalupo”, bruciato da Gambi. Si riscatta presto: il 19 maggio nella piscina “Piol” di Nizza vince i 400 davanti ai quotati parigini Vandenplancke e Tisson. Si ripete sette giorni dopo a Cannes sui 100. Sulla stessa distanza, oltre che nella 5x50, vince anche il 9 giugno a Nizza. Il 30 giugno si spinge a Parigi, nella piscina olimpica delle Tourelles, dove però viene nettamente battuto sui 400 da Taris e Vanderplancke. Il 10 luglio per Costoli arriva un’altra sconfitta, stavolta a Nizza sui 200 e ad opera del forte ungherese Barany, argento olimpico: ma col tempo di 2’24”2/5 stabilisce il record italiano. Il 28 luglio, ancora a Nizza, vince 200 e staffetta 5x50 dove tra i compagni si trova anche il fratello Gilberto. Il 6 agosto Paolo vince la “Traversata di Lione” su 4,5 km. Dieci giorni dopo, è a Roma dove, nella piscina dello stadio PNF, si svolgono i tricolori: Costoli “esplode”, aggiudicandosi 1500 e 400, col nuovo record italiano di 5’17”3/5. Molti lo considerano il miglior nuotatore italiano, e probabilmente non hanno tutti i torti. Tant’è vero che il 25 agosto si impone nella mitica “Traversata di Parigi”, 8 km sotto i ponti della Senna, stracciando tutti i più forti francesi, dimostrando dunque come possa primeggiare anche nelle distanze più lunghe. Il 22 settembre a Nizza si aggiudica, col Cercle des Nageurs, la 4x200 valida per il Campionato della Costa Azzurra. Sette giorni dopo, ancora a Nizza, batte sui 400 il forte ungherese Halassy, realizzando il primato italiano con 5’05”50. Nel 1930 si mantiene tra i migliori. Il 27 aprile a Rapallo vince la “Coppa Bacigalupo” sui 200. Il 1° giugno a Nizza viene battuto dal forte francese Taris, ma realizza i nuovi record italiani su 200 (2’20”) e 400 (4’56”2/5). Il 6 luglio è al nuovo “Lido” di Milano dove effettua un tentativo sui 1500: è strepitoso, perché ottiene il record italiano con 20’25”2/5, avvicinandosi anche al limite mondiale del mitico svedese Borg. 14 giorni dopo, è di nuovo a Milano, ma nella piscina della “Canottieri”: vince i 400 e chiude terzo i 100 dorso, alle spalle di Nagy e Crosio. Il 20 luglio domina a Firenze con una splendida tripletta, sia pure su una concorrenza non trascendentale: 200, 400 e 800. Sette giorni dopo, vince a Trieste i 400. Si conferma grande ai tricolori di Bologna, disputati nella piscina del “Littoriale” il 16 e 17 agosto: vince ben 4 titoli. Se 200, 400 e 1500 non lasciano adito a dubbi, sui 100 arriva a pari merito con Polli e nasce un contenzioso. La giuria difatti decide di far svolgere uno spareggio tra i due per designare un unico vincitore, ma Polli non ci sta, protesta e si ritira: la vittoria così va a Costoli che gareggia da solo. Il 6 e 7 settembre Costoli è protagonista a Budapest dove i nostri si misurano coi padroni di casa: vince i 500, chiude secondo i 200 alle spalle di Barany e viene battuto nella 4x200[3] dove però gli azzurri ottengono il record italiano con 9’39”4. Intanto, assieme ai fratelli, gioca anche a pallanuoto per la “Florentia”, disputando pure la finale del Campionato, il 14 settembre a Genova contro i locali dell’Andrea Doria che vincono 5-0. Il giorno seguente è già a Nizza dove sui 200 batte il campione francese Vanderplancke. Il 28 settembre si spinge fino a Barcellona, primeggiando su 100 e 500. Il 5 ottobre accetta la sfida di Gambi, polemico alla vigilia, e lo batte nettamente sul miglio a Sturla.

Si rivede in acqua già il 9 gennaio 1931, nella piscina coperta del “Littoriale” di Bologna dove ottiene il primato italiano sui 500 con 6’29”4/5. Il 12 aprile inaugura la stagione in mare: a Rapallo vince la “Coppa Bacigalupo” sui 200. Altri shows il 24 e 25 maggio: a Cannes si impone sui 200 ed a Nizza sui 100. Il 7 giugno a Nizza trova sulla sua strada il forte francese Taris che lo batte abbastanza nettamente sui 400. 14 giorni dopo a Firenze, nell’incontro Florentia-Mameli valido per la “Coppa Federale”, Costoli vince i 1500. Si ripete a Genova il 19 luglio, nella prima prova di finale della stessa manifestazione, aggiudicandosi 400 e 3x200. Il 2 agosto, in un’altra gara della “Coppa Federale”, primeggia a Milano su 400 e 3x200. L’ultima prova della challenge si svolge a Bologna il 9 agosto: Costoli rivince 400 e 3x200, portando punti decisivi alla “Florentia” che si aggiudica il prestigioso trofeo. A fine agosto è grande protagonista agli Europei di Parigi dove guadagna tre bronzi: 400 (dietro l’ungherese Barany ed il francese Taris), 1500 (alle spalle del magiaro Halassy e Perentin) e 4x200[4]. Il 5 e 6 settembre a Bologna dà nuovamente spettacolo nei tricolori, guadagnando il titolo su 200 e 400 mentre sui 1500 è sconfitto da Perentin. In inverno si prepara a Nizza per la stagione olimpica, ma non tutto fila liscio: problemi di disponibilità della piscina “Piol” e qualche malanno stagionale rallentano i suoi allenamenti. Esordisce a Budapest a metà maggio, ma non va oltre il quarto posto sui 200, superato dai forti e più preparati magiari Barany, Szekely e Szabatos. Il 22 maggio, ancora sui 200 ma in mare a Rapallo, chiude secondo la “Coppa Bacigalupo” alle spalle di Perentin. Altra piazza d’onore il 29 maggio, a Roma, nella piscina dello Stadio Nazionale: sui 200 l’ungherese Barany vince di nuovo facilmente. Il 12 giugno a Milano Costoli si impone sui 1500 nella sfida della sua “Florentia” alla locale RN. La FIN, nella persona del segretario Renzo Giampaoli, lo inserisce nella lista per i Giochi, assieme ad un solo altro nuotatore, Perentin: un po’ le spese di trasferta, che limitano le convocazioni, un po’ la scarsa qualità internazionale di molti nuotatori, non permettono di allargare il campo. E’ tempo dunque di pensare al viaggio per l’America. Il 1° luglio tutti gli azzurri sono trasferiti su un treno speciale che li porta a Forlì dove vengono ufficialmente e pomposamente ricevuti dal Duce che li “carica”, augurando loro le migliori fortune nell’agone olimpico. Quindi un altro treno li riporta a Napoli dove nel pomeriggio del 2 luglio sono imbarcati sul transatlantico “Conte Biancamano”. Qui si allenano come possono, sul ponte della nave, cercando di tenersi in forma e mantenere attiva la muscolatura, soprattutto con piccole corse ed esercizi a corpo libero. In realtà a bordo c’è pure una piscina, ma è talmente piccola (12x7m) che permette in sostanza solo di...prendere un bagno e nuotare...da fermi: non a caso viene subito ribattezzata “la bagnarola”. L’11 luglio arrivano a New York dove rimangono due giorni tra festeggiamenti vari, accolti calorosamente dalla folta ed entusiasta comunità italo-americana. Il 13 ripartono in treno ed attraversano tutto il continente: Washington, St. Louis, Salt Lake City le tappe che finalmente portano il 17 luglio a Los Angeles. Qui iniziano gli allenamenti di rifinitura, con Giampaoli che si cala pure nel ruolo di CT. Le illusioni sono poche, ma si spera in qualche bella prestazione. Le gare olimpiche di nuoto si tengono nella piscina dell’Olympic Park. Ai 400 partecipano 19 nuotatori di 10 nazioni. L’8 agosto, nel primo turno, Costoli chiude secondo in 5’06”7, a ben sette secondi dal vincitore, l’australiano Charlton. Riesce comunque a battere il canadese Spence, l’ungherese Kanasy ed il messicano Villegas, qualificandosi per la semifinale del giorno seguente. Qui però va incontro ad una sonora sconfitta: chiude difatti sesto su sei, lontanissimo dal terzo posto che vale l’accesso alla finale. Lo precedono nell’ordine il giapponese Yokoyama, il francese Taris, l’altro nipponico Oyokota, lo statunitense Gilhula e l’australiano Ryan. L’oro va allo statunitense Crabbe su Taris ed Oyokota. Costoli ci riprova l’11 agosto nei 1500 cui prendono parte 15 nuotatori di otto nazioni. Ripete in pratica quanto visto sui 400. Nel primo turno, col tempo di 20’48”1, chiude difatti secondo, alle spalle del giapponese Makino, ma si qualifica, riuscendo a precedere il canadese Burrows ed il messicano Villegas. Il giorno seguente in semifinale chiude però quinto su cinque, peggiorando di 10” il tempo della batteria, finendo a 52” dal tempo di qualificazione e venendo ovviamente eliminato. Lo precedono nell’ordine il giapponese Kitamura, il francese Taris, lo statunitense Cristy e l’altro nipponico Ishiharada. La gara si trasforma in un sorprendente trionfo nipponico, con l’oro a Kitamura e l’argento a Makino mentre il bronzo va a Cristy. Per Costoli una partecipazione olimpica comunque sufficiente anche se poco luminosa.

Costoli rientra in Italia col primo scaglione di azzurri (altri si fermano a gareggiare in America) e sbarca a Napoli il 1° settembre. Il giorno seguente ricevimento ufficiale dal Duce a Roma. Poi si torna ad allenamenti e gare. Il 17 e 18 settembre Costoli è grandissimo protagonista ai tricolori di Bologna: vince 200, 400 e 1500 oltre a chiudere terzo i 100 alle spalle di Banchelli e Cappellini. Viene giustamente considerato il miglior nuotatore italiano e qualcuno si rammarica per i Giochi dove forse avrebbe potuto ottenere qualcosa di meglio anche se il campo era notevolmente qualificato. Nel 1933 gareggia nella “Coppa Federale” con la sua “Florentia” e vince molto sui 400 anche se i fiorentini rimangono esclusi dalle finali, giungendo comunque quarti. Il 22 luglio Costoli viene battuto da Perentin nella “Coppa Bissolati” a Roma, sul Tevere. Il 6 agosto a Villeurbanne, in Francia, Costoli vince 200 e 800. Poi 14 giorni dopo è artefice del primo scudetto della “Florentia” nella pallanuoto. Nelle acque di casa i fiorentini, con Costoli autore di gol decisivi, vincono il girone finale senza perdere un incontro, superando nell’ordine Triestina, Camogli, Mameli e Libertas Sestri. Finito il ciclo doriano, nella pallanuoto italiana si apre quello fiorentino. Il 26 e 27 agosto Costoli è grande protagonista dell’incontro natatorio Italia-Ungheria che si svolge al Molosiglio di Napoli: vince i 400, è secondo nei 1500 alle spalle di Perentin e gioca pure in Nazionale nel match di pallanuoto contro i fortissimi magiari che si impongono 12-1. Gli azzurri sono battuti anche nel computo generale, 53-39. Costoli si rivede in acqua solo il 17 giugno 1934 quando a Vienne è battuto sui 200 dall’ungherese Lengyel sul quale si prende la rivincita sette giorni dopo, superandolo a Budapest su 400 e 1500. Costoli riappare il 20 luglio quando, nella nuovissima piscina di L’Aquila, vince i 1500 nella finale della “Coppa Federale” dove però la “Florentia” è superata dalla Lazio. Il giorno seguente Costoli vince con grande margine la “Coppa Bissolati” a Roma, sul Tevere. Il 1° agosto Costoli vince gli 800 a Trieste, nella piscina del Bagno Savoia. Tre giorni dopo, è a Budapest per il triangolare Ungheria-Jugoslavia-Italia: vince bene i 1500 e la 4x200[5] mentre chiude terzo i 400, sopravanzato da Signori e Lengyel. Si schiera in acqua anche nell’incontro di pallanuoto tra Italia e Jugoslavia che termina 1-1 col gol azzurro siglato proprio da Costoli. A metà agosto nella stessa capitale magiara si disputano gli Europei e Costoli è grande: guadagna due argenti, 400 e 1500 alle spalle del francese Taris, ed un bronzo nella 4x200[6]. Il 2 settembre Taris vince anche la “Traversata di Parigi”, 8.5 km lungo la Senna, dove Costoli chiude di nuovo secondo. A metà settembre è il solito primattore ai tricolori, svoltisi nella piscina dello Stadio PNF a Roma: vince 1500, 400 e 4x200[7]; chiude secondo sui 200 alle spalle del compagno Signori. Nel frattempo gioca anche qualche partita di pallanuoto con la “Florentia”, soprattutto nel finale di Campionato che i toscani si aggiudicano con un punto di vantaggio sul Camogli[8]. Costoli si rivede a metà novembre quando a Napoli partecipa ai cosiddetti “Giochi Partenopei”, voluti appositamente da Mussolini in persona per esaltare lo sport italiano: vince 1500 e 4x200, chiude terzo sui 100 dorso (alle spalle di Omero e Scalia), per aggiudicarsi pure il torneo di pallanuoto con la squadra zonale di Firenze (che poi è la “Florentia”). Inizia tranquillo il 1935 e si rivede su alti livelli solo il 2 giugno 1935 a Nizza dove la “Florentia” incontra il “Cercle des Nageurs”: Costoli realizza il record italiano sui 500 con 6’29” oltre ad aggiudicarsi le staffette 3x50 e 5x50. I fiorentini dominano l’incontro. Il 5 giugno a Marsiglia Costoli migliora il record italiano dei 400 con 4’54”4/5. Undici giorni dopo, a Desenzano vince gli 800 e chiude terzo i 200, battuto da Gambetta e Signori. Il 14 luglio a Firenze Costoli si aggiudica i campionati toscani di 400 e 1500. Ai primi di agosto è a Milano per i tricolori: vince 1500 (disputati il giorno 4 al Lido) e 4x200[9] mentre sui 400 è sconfitto da Signori. Il 1936 è annata olimpica e Costoli, ovviamente, cerca la terza qualificazione ai Giochi. Inserito tra i “probabili olimpici”, segue vari stages a Roma, ma stenta a trovare la condizione ottimale. Il 31 maggio a Napoli chiude solo 3° sui 250, sopravanzato da Signori e Giunta. Il 4 giugno a Roma, in una preolimpica allo Stadio PNF, vince la 4x200 con Schipizza, Costa e Conelli, ma i tempi lasciano a desiderare. Non sembra in grande forma ed a livello individuale delude anche nella preolimpica di Genova del 27 e 28 giugno quando non vince neppure la 4x200 che intende testare i vari staffettisti[10]. I tempi, ed il livello medio, dei nostri nuotatori non soddisfano i tecnici della Federazione che tagliano subito la testa al toro: si decide difatti di non inviare nessun nuotatore a Berlino in quanto si ritiene opportuno selezionare solo atleti in grado di giungere in finale. In effetti si chiede troppo, ma una bella smentita potrebbe cambiare le carte in tavola. Non arriva, ma ovviamente l’attività continua. Il 12 luglio Costoli ha un bel guizzo ed a Bologna si aggiudica 200 e 1500, ma i tempi rimangono lontani dall’eccellenza. Il 19 luglio a Milano sui 1500 è battuto da Perentin. Identico risultato il 26 luglio ai tricolori di Roma dove il giorno prima Costoli ha chiuso al terzo posto i 200, superato da Signori e Conelli: effettivamente la sua è un’annata-no. Il 23 agosto chiude al secondo posto la “Traversata di Marsiglia”, battuto da Cavallero. Nei due anni seguenti Costoli continua a primeggiare: nel 1937 e 1938 infatti rivince il titolo italiano sui 1500 e con la “Florentia” guadagna altri due scudetti di pallanuoto. Nel 1937 è anche secondo ai tricolori dei 400 e della 4x100. Nel 1938, a Londra, partecipa pure agli Europei di pallanuoto dove i nostri finiscono quinti (primeggia l’Ungheria). Dà quindi una svolta alla sua vita: emigra a New York, dedicandosi al commercio di cappelli, poi si trasferisce in Brasile. Riesce così a scampare alle problematiche connesse alla guerra: i suoi familiari, rimasti in Francia, vengono confinati in un campo di prigionia ed i loro beni confiscati. Rientra in Italia solo nel 1947, tornando al nuoto ma non attivo: diventa infatti allenatore di rango, nella sua “Florentia” ed in Nazionale. Perde la vita tragicamente durante una trasferta in Germania: il 28 gennaio 1966, nell’atterraggio all’aeroporto di Brema, l’aereo su cui è a bordo[11] assieme ad alcuni nuotatori azzurri[12] si schianta al suolo, per un probabile errore del pilota. Nessuno sopravvive, 46 vittime. Costoli, coi suoi 18 titoli italiani e due partecipazioni olimpiche, rimane probabilmente il nuotatore italiano più rappresentativo tra le due guerre mondiali del XX secolo, senza dimenticare i quattro scudetti della pallanuoto e la sua grande attività di allenatore. Firenze gli ha intitolato la piscina comunale più importante della città.


[1] Gli altri due fratelli si chiamano Lullio e Manlio, pure loro nuotatori di discreto livello. Tra i principali successi di Gilberto figura la “Traversata di Lione” del 1924

[2] I record rispettivamente appartenevano a Middleton con 12’21”1/5 ed a Bacigalupo con 23’33”

[3] Con lui gareggiano Perentin, Baldo e Bacigalupo

[4] Con lui gareggiano Conelli, Banchelli e Baldo. Vince l’Ungheria sulla Germania

[5] Con lui gareggiano Costa, Signori e Giunta

[6] La formazione è la stessa suddetta

[7] Assieme a lui, per la “Florentia”, gareggiano Goggioli, Bugliesi e Signori

[8] Il torneo di serie A era costituito da 9 squadre, con partite di andata e ritorno: la RN Napoli si ritirò a metà Campionato e le sue partite annullate. La Florentia ottenne 22 punti contro i 21 del Camogli

[9] Con lui gareggiano Goggioli, Pandolfini e Banchelli

[10] In quella che teoricamente è la “prima squadra”, con lui gareggiano Perentin, Polli e Signori mentre i vincitori, a sorpresa, sono Conelli, Vecchi, Bachi e Giunta

[11] Velivolo Lufthansa 005

[12] Bruno Bianchi, Dino Rora, Sergio De Gregorio, Amedeo Chimisso, Luciana Massenzi, Carmen Longo, Daniela Samuele