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Vincenzo Pastore ricorre contro FIGC per annullamento inibizione di 5 anni

Collegio di Garanzia

Il Collegio di Garanzia dello Sport ha ricevuto un ricorso presentato dal dott. Vincenzo Pastore contro la Federazione Italiana Giuoco Calcio (F.I.G.C.) e la Procura Federale FIGC (con notifica effettuata anche alla Procura Generale dello Sport c/o il CONI) per l'annullamento della decisione della Corte Federale d'Appello della FIGC - SS. UU. -, di cui al C.U. n. 065/CFA del 6 dicembre 2017, con la quale, in accoglimento del ricorso della Procura Federale FIGC, è stata riformata la decisione del Tribunale Federale Nazionale, di cui al C.U. n. 12/TFN del 27 settembre, e, per l'effetto, è stata rideterminata la sanzione irrogata all’odierno ricorrente nell'inibizione di 5 anni con la preclusione nella permanenza in qualsiasi rango o categoria della FIGC, in luogo della inibizione di 18 mesi, per la violazione degli artt. 1bis, comma 1, e 7 del CGS FIGC.

Il ricorrente chiede al Collegio di Garanzia, in accoglimento dei motivi esposti nel ricorso, di accertare l'illegittimità, ai sensi dell'art. 54, comma 1, CGS CONI, della decisione impugnata, nonché di tutti gli atti presupposti, annessi, connessi, collegati e conseguenti e, per l'effetto, di disporre, ai sensi dell'art. 62 CGS CONI, l'annullamento senza rinvio (in subordine, l'annullamento con rinvio) della suddetta decisione impugnata, unitamente alla decisione di primo grado resa dal Tribunale Federale Nazionale e di tutti gli atti e presupposti, annessi, connessi, collegati e conseguenti.

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