Addio Giampiero Boniperti campione in campo e nella vita. Ultimo testimone di Italia - Ungheria 1953 che inaugurò l'Olimpico di Roma

LUTTO NELLO SPORT
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boniperti1Lo sport italiano ha perso uno dei suoi uomini migliori. E' morto nella notte a Torino, per una insufficienza cardiaca, Giampiero Boniperti, presidente onorario della Juventus, di cui è stato una bandiera prima come calciatore e poi come dirigente.

 

Giampiero Boniperti la maglia della Juventus l'ha indossata 444 volte. Eppure, quando era bambino si sarebbe accontentato - aveva raccontato qualche tempo fa - di portarla "una volta, per essere felice per sempre".  

 

In nazionale ha giocato 38 volte. Una delle sue storiche partite in azzurro è stata quella del 17 maggio 1953 quando venne inaugurato lo stadio Olimpico di Roma con Italia - Ungheria. Era lui l'ultimo testimone di quella gara.

 

Di vittorie e soddisfazioni nella società bianconera ne ha avute tantissime, sul campo, ma soprattutto dietro la scrivania: cinque scudetti da giocatore, nel 'Trio magico' con Charles e Sivori, tutti i trofei possibili, in Italia e nel mondo, nel suo ventennio da presidente.

 

Dei tantissimi calciatori di grido che ha portato alla Juventus, due tra i più amati sono stati Scirea e Del Piero; alla Juve ha fatto venire, dal Milan, un giovane Giovanni Trapattoni con il quale ha condiviso dieci stagioni con i primi successi internazionali.

 

E' stato europarlamentare dal '94 al '99. Ma la sua grande, vera e unica passione è sempre stata la Juventus e lo sport. Boniperti, che negli ultimi anni si era ritirato a vita privata, avrebbe compiuto 93 anni il prossimo 4 luglio.

 

Il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, unendosi al cordoglio della famiglia a nome dello sport italiano, ha sottolineato la statura di un indimenticabile interprete del movimento. "Con Boniperti se ne va un altro che ha costruito un bel pezzo di storia di questo sport. Un personaggio mitico che merita un grande rispetto per quella che è stata la sua storia, da atleta e da dirigente del calcio. Gli ero molto affezionato".