Repace ricorre contro FIGC per inibizione decisa da CFA FIGC

Collegio di Garanzia

Il Collegio di Garanzia dello Sport ha ricevuto un ricorso presentato dal sig. Luigi Repace contro la Federazione Italiana Giuoco Calcio (F.I.G.C.) e con notifica effettuata anche alla Procura Federale FIGC, nonché al sig. Valerio Branda, per l’annullamento della decisione della Corte Federale d’Appello c/o FIGC, Sezioni Unite, adottata nella riunione del 7/6/2017 e pubblicata, unitamente alle relative motivazioni, con C.U. FIGC n. 020/CFA dell' 1/8/2017 (s.s. 2017/2018), con la quale la Corte Federale d’Appello, in parziale accoglimento del ricorso proposto dal ricorrente medesimo avverso la decisione del Tribunale Federale c/o FIGC, Sezione Disciplinare, pubblicata con C.U. FIGC n. 80/TFN del 3/5/2017 (che aveva inflitto al ricorrente la sanzione dell’inibizione di 18 mesi e dell’ammenda di euro 3.000,00), ha ridotto a 15 mesi la sanzione dell’inibizione, confermando nel resto la decisione del Tribunale Federale Nazionale.

 

Il ricorrente chiede al Collegio di Garanzia:

- di dichiarare il difetto di giurisdizione degli Organi di Giustizia sportiva della FIGC a conoscere delle contestazioni mosse nei confronti dello stesso ricorrente nell’atto di deferimento;
- di dichiarare la nullità della decisione impugnata, con conseguente rinvio al Tribunale Federale Nazionale;
- in subordine, di dichiarare l’annullamento della decisione impugnata.