"Giulio Onesti", nuovo piano di sviluppo con Palazzetto intitolato a Roma '60. Investimenti per 10 milioni

CENTRO DI PREPARAZIONE OLIMPICA

Il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, e il Segretario Generale, Carlo Mornati, hanno presentato oggi il piano di sviluppo del Centro di Preparazione Olimpica Giulio Onesti. La conferenza stampa si è tenuta nell’Aula Magna dello stesso Centro, uno dei simboli più significativi della legacy lasciata in dote dai Giochi Olimpici di Roma 1960, un’eredità che il CONI continua a impreziosire e a valorizzare attraverso una progettualità ambiziosa. Alla conferenza hanno partecipato anche il Vice Presidente, Alessandra Sensini, l'Amministratore Delegato di Coni Servizi, Alberto Miglietta, oltre a diversi Presidenti e rappresentanti federali.

 

Il Centro di Preparazione Olimpica “Giulio Onesti” si estende su una superficie di 25 ettari con impianti sportivi all’aperto e al chiuso, ed è stato realizzato dal CONI su progetto dell’Arch. Annibale Vitellozzi, nel 1960. L’Istituto di Medicina dello Sport incornicia il camminamento coperto. Ai lati di questa passeggiata si è sviluppato il Centro insieme alle sue architetture principali, passando per le Foresterie, il Ristorante, la Direzione, la Scuola dello Sport, il Laboratorio Antidoping e la palestra di Scherma, fino ad arrivare al nuovo Liceo dello Sport. In generale il rapporto tra gli spazi aperti ed il costruito, che dona al complesso equilibrio e serenità, rende il Centro di Preparazione Olimpica la città “ideale” per la preparazione fisica e mentale degli atleti, dai più piccoli ai professionisti di alto livello.

 

053 RiQualificazione Centro Onesti Pagliaricci GMTTra il 2013 e il 2017 il centro è stato implementato a fronte di un investimento di 7 milioni. Il nuovo piano prevede lo stanziamento di ulteriori 10 milioni fino al 2021.

 

Sarà realizzato il nuovo Palazzetto polifunzionale in sostituzione dell’ex Maneggio, attualmente inagibile. Il nuovo edificio, si svilupperà su una superficie di 2.400 mq e sarà omologato per Basket fino al livello Silver 1, Handball fino alla Serie A1, Calcio a cinque fino alla Serie A2 e Volley fino alla Serie B. Consentirà inoltre l’apertura a due nuove discipline olimpiche: il Basket 3x3 e l’arrampicata sportiva, con una grande parete outdoor alta 14 m. La sala di attività principale sarà completata con le attrezzature di ultima generazione, una sala per il riscaldamento degli atleti e una tribuna con 220 posti a sedere. All’interno del palazzetto sorgeranno anche i nuovi uffici dell’Istituto di Scienza dello Sport che garantiranno le analisi biomeccaniche e un contatto diretto sul campo tra atleti e tecnici. La realizzazione dell’opera permetterà di rigenerare una vasta area del C.P.O. attualmente decentrata.

 

E’ previsto altresì l’ampliamento dell’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport mediante realizzazione di una nuova area diagnostica per immagini di 280 mq, grazie al contributo della Fondazione Roma. Il nuovo edificio connetterà fisicamente l’Istituto esistente con l’area della Risonanza Magnetica e consentirà di completare il processo di ammodernamento e riqualificazione funzionale prevedendo l’inclusione di macchinari ultramoderni come la TAC coronarica, la ECO, la Mammografia, la MOC e RX digitalizzato. L’operazione permetterà all’Istituto, già riconosciuto a livello nazionale ed internazionale, di collocarsi tra i centri più all’avanguardia nella diagnostica per dotazione di attrezzature e professionalità presenti.

 

Saranno inoltre riqualificati tre campi da Calcio, di cui uno in manto sintetico e due in erba naturale, mediante rifacimento dei sottofondi e dei drenaggi. Il progetto prevede l’omologazione LND per continuare ad offrire supporto alle Nazionali di Calcio e ospitare tornei di carattere nazionale ed internazionale. In particolare il campo n° 10, in erba naturale, ospiterà gli allenamenti di rifinitura delle squadre di Serie A e B oltre quelli delle squadre straniere che disputeranno in sede le partite di Europa League e Champions League.

 

Grazie al rinnovo dei campi di calcio sarà possibile ospitare i raduni delle Nazionali di categoria maschili e femminili, nonché ospitare la fase preparatoria ai tornei di carattere internazionale. Il piano di interventi prevede infine l’ampliamento del laboratorio antidoping della Federazione Medico Sportiva di Roma, l’unico esistente in Italia accreditato dalla WADA (World Anti-Doping Agency) che consentirà l’adeguamento funzionale dell’edificio attuale prevendendo l’introduzione di ulteriori spazi. Gli spazi si articoleranno in laboratori, uffici e locali per il deposito e la conservazione dei campioni biologici da analizzare. La gestione ed il controllo delle attività tecnico-operative, oltre che l’archiviazione dei risultati delle analisi, saranno migliorate attraverso i sistemi automatizzati.

 

Orgoglioso il pensiero del Presidente Malagò relativamente ai contenuti del piano. “Siamo molto contenti di questo Centro, che è sempre più centrale nelle nostre attività. Siamo qui grazie a Giulio Onesti, che lo ha ideato e creato dopo aver ottenuto l’assegnazione dei Giochi Olimpici di Roma 1960, successive a quelli di Cortina 1956, per un’abbinata storica arrivata in momenti storici di ricostruzione per il nostro Paese. Lì vinse la credibilità del Comitato Olimpico e tutta la fiducia dell’Italia, compatta intorno ai progetti.  Il Centro di Preparazione Olimpica è stato frutto di un investimento legato a quei progetti, in un posto strategico.  Ho un merito che cerco di portare avanti, che consiste nella valorizzazione di quello che ha fatto Giulio Onesti. Questo luogo è sempre più bello, riceviamo tanti complimenti. Investiamo molto, programmiamo gli interventi con Coni Servizi, sfruttando risorse che cerchiamo di reperire in ogni direzione, trovando accordi con privati, tramite sponsorizzazioni, grazie a sinergie speciali, per sviluppare un discorso a favore della collettività e del sistema. Questo posto è un’eccellenza diventata punto di riferimento non solo per gli atleti di alto livello, ma anche per le squadre di rango mondiale che trovano gli standard giusti. Tra le tante cose, dai lavori previsti alla riqualificazione degli spazi esistenti, c’è una cosa che mi preme sottolineare: l’ex maneggio che verrà trasformato in uno Palazzetto dello Sport, multidisciplinare. E’ una soluzione che mancava alla città, sarà di tutti e consentirà di offrire soluzioni che oggi mancavano. Avevo pensato di intitolarlo alla memoria di chi non c’è più, come Yara Gambirasio, cui è stato invece dedicato un centro a Bergamo. E alla fine abbiamo optato per intitolarlo a Roma 1960. Poi c’è il discorso del Laboratorio Antidoping, che aveva necessità di altri spazi. Siamo orgogliosi di fare questo servizio, che rappresenta un onere assolto con grande senso di diligenza. Spero che tutti questi interventi portino valore aggiunto al CONI e opportunità di lavoro. E’ la mia idea di trasferire la cultura imprenditoriale nel mondo dello sport, una condizione ormai imprescindibile”.

 

La soddisfazione del Segretario Generale, Carlo Mornati, parte dai riscontri oggettivi e da numeri in continua ascesa. "Questo è un piano di restyling, che riguarda anche gli altri Centri di Preparazione Olimpica. Tutto passa da un’idea del Presidente maturata nel 2013, centralizzare come modello agonistico vincente. Questo schema ci sta dando ragione. Prima transitavano in questo Centro circa 33 mila persone all’anno, oggi le cifre oscillano tra le 43 alle 45 mila presenze: il 25% in più. Anche i numeri economici confermano la crescita: prima c’era una perdita di 700 mila euro all’anno, oggi i ricavi superano i costi, con margine di 300-400 mila euro di attivo. Dal punto di vista sportivo 6 atleti andati a medaglia a Rio si sono formati in questo Centro, che ha contribuito anche alla preparazione di azzurri che sono saliti su 43 podi europei e di altri 17 vincitori di medaglie ai Campionati del Mondo . E' progetto sportivo che sta pagando. L’altra intuizione vincente è che i Centri diventassero una leva della Preparazione Olimpica, frutto di condivisione con le Federazioni. Dal punto di vista infrastrutturale siamo partiti dal concetto di raduno permanente, iniziando dal rugby nel 2013. Oggi tante discipline vivono al Giulio Onesti e tante si stanno aggiungendo, grazie alla razionalizzazione e alla riqualificazioni di spazi e impianti, e penso in particolare al calcio. Il progetto prevedeva un investimento di 17 milioni dal 2013 al 2020. Dieci milioni sono quelli che riguarderanno i prossimi interventi. La prima pietra è stata posata nell’Istituto di Medicina, con l’area di diagnostica. Poi abbiamo il nuovo Palazzo polifunzionale, che sarà aperto a tutti, con l’auspicio di far crescere ancora i numeri, grazie anche alla previsione di spazi per nuove discipline, e penso ad arrampicata sportiva e basket 3x3. Il calcio fa un volume grande, vorremmo fare un centro territoriale federale e una casa per l'Under 21. Vogliamo essere all'avanguardia per garantire competitività alle varie Nazionali. L'ultimo intervento è previsto per l'ampliamento del Laboratorio Antidoping, per garantire il rispetto della qualità del servizio, in linea con gli standard richiesti dalla Wada, con il sacrificio della Biblioteca dello Sport - che sarà spostata in un luogo più fruibile. Tanti lavori sono stati fatti anche all'interno, come il rifacimento del mando stradale, il restyling di molti spazi, che evidenzia la volontà di soddisfare le istanze di quanti fanno parte del nostro mondo". (Foto Pagliaricci-GMT)

 

Il dettaglio degli interventi