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L’Italia del canottaggio sta tornando in acqua, mentre la Nazionale torna in collegiale

mercoledì 1 Luglio 2020

L’Italia del canottaggio sta tornando in acqua, mentre la Nazionale torna in collegiale


ROMA, 01 luglio 2020 – Con tanta attenzione, con tanta fatica, con un’infinita sequela di confronti attraverso call conference, durante le quali sono stati analizzati e condivisi i vari protocolli, tutte le società di canottaggio stanno riaprendo i battenti per consentire il ritorno alle normali attività remiere. Questo sta avvenendo in ogni parte d’Italia con Presidenti che si devono anche districare tra le norme sanitarie attuate dalle varie regioni. Nonostante tutto questo, il canottaggio torna con fiducia ad essere vissuto e respirato a pieni polmoni su fiumi, laghi e mare. Due mesi di preparazione, comprese le comprensibili e probabili vacanze, e da settembre attraverso un calendario nazionale condiviso, e con gare regionali in procinto di essere emanate, si tornerà a gareggiare anche se nulla sarà come prima. Sì, purtroppo, e questo ancora per alcuni mesi, si dovrà sempre mantenere le distanze sociali, gioire senza abbracciarsi, complimentarsi senza stringersi la mano, stare insieme ma distanti. Insomma, una serie di attenzioni che, inevitabilmente, cambieranno anche le nostre abitudini di italiani inclusivi e passionali.


Parallelamente, dal sei luglio la nazionale riparte da Sabaudia. Sì, da Sabaudia per dare continuità a un collegiale interrotto bruscamente dalla crisi pandemica. Si riparte con tutti gli atleti ed atlete che, durante questo periodo di quarantena, abbiamo imparato a conoscere attraverso le tante interviste. Li abbiamo visti nelle vesti inusuali di cuochi o intenti ai tanti hobby, oppure solo nello stare in famiglia, ma li abbiamo visti anche stare in prima fila nella raccolta di fondi (Valentina Rodini), oppure in camice bianco e mascherina (Alessandra Patelli) o immersi nella ricerca (Greta Elizabeth Muti). Ma al fianco di questi volti noti, vi sono stati anche tanti sanitari che remano nel mondo master o sono dirigenti che, tolta loro la possibilità di essere liberi di andare in barca, si sono impegnati nelle loro professioni in “camice bianco”, o verde che sia. A tutti loro, mentre piano piano si ritorna alla normalità, va il grazie di tutti. Un grazie sincero, mentre tutti gli atleti convocati per il collegiale azzurro continueranno a sottoporsi ai test medici anti-covid per la loro sicurezza e per quella delle persone che li seguono. Sarà un collegiale, il primo post-quarantena, che sarà quotidianamente e ancor più massicciamente affiancato dallo staff medico federale, del Prof. Antonio Spataro, poiché a loro sarà richiesto di far rispettare i protocolli e le normative vigenti. Buon lavoro all’Italia del canottaggio!!