Marco Lodadio, il vice campione del mondo agli anelli, si è operato ieri alla spalla per correggere una vecchia lesione al cercine glenoideo. Dopo aver stretto i denti per circa due anni, durante i quali l’aviere di Frascati conquistava il bronzo iridato di Doha, la piazza d’onore continentale a Stettino, l’oro agli European Games di Minsk e, infine, l’argento mondiale a Stoccarda, a trentatré millesimi dal turco Ibrahim Çolak, Lodadio e il suo staff, guidato dal tecnico Luigi Rocchini, hanno deciso, d’accordo con la Federazione, di risolvere definitivamente un problema persistente fin dall’infanzia e acutizzatosi con l’attività agonistica. L’intervento, perfettamente riuscito, è stato effettuato dal Prof. Alessandro Castagna. Responsabile di Unità Operativa Ortopedia della Spalla e del Gomito presso Humanitas Research Hospital, il centro di eccellenza milanese nel quale si era operato anche l’altro azzurro Nicola Bartolini. Marco, che a febbraio prima del lockdown aveva presentato il nuovo esercizio agli anelli ed era lanciatissimo verso il podio di Tokyo e che dopo una risonanza magnetica con il dott. Carcangiu e la successiva visita specialistica ha deciso di approfittare del rinvio dei Giochi per risolvere definitivamente il fastidio e per presentarsi in Giappone ancora più forte e competitivo, dovrà tenere il tutore per circa un mese, quello che comunque sarebbe coinciso con il periodo di scarico agostano, e poi potrà tornare in palestra, all’Accademia di Civitavecchia, per preparare il finale di stagione. Nel mirino ci sono gli Europei di Baku, anche se, con la qualificazione in tasca e un’altra kermesse continentale a disposizione nell’aprile del 2021 a Basilea, Lodadio avrà modo di programmare al meglio la sua Road to Tokyo, senza affrettare il recupero.