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Malagò svela i contenuti di Roma 2024: Italia compatta, candidatura forte e credibile

malaoconferenza crIl Presidente del CONI, Giovanni Malagò, ha tenuto oggi - presso il Salone d'Onore del CONI - una lectio magistralis agli studenti della Link Campus University incentrata sul tema “Costruzione del dossier sulla candidatura olimpica di Roma 2024”. All'evento hanno presenziato il membro del CIO, Mario Pescante, il Coordinatore Generale di Roma 2024, Diana Bianchedi e diversi Presidenti Federali e rappresentanti del mondo sportivo.

 

Di seguito alcuni passaggi salienti dell'intervento. "Voglio esprimere soddisfazione per l'ingresso di Diana Bianchedi nel Comitato, ringraziando contestualmente Claudia Bugno per l'impegno profuso nei mesi in cui ha lavorato sul progetto. Per lei si è aperta una nuova, importante strada professionale. Roma 2024 è vista con grande credibilità in ambienti internazionali e di questo siamo ovviamente orgogliosi: grazie a Giulio Onesti e a chi mi ha preceduto, il CONI è considerato un modello, per la storia e per la tradizione di cui siamo portabandiera. Siamo la quinta nazione nel medagliere olimpico di tutti i tempi, estivo e invernale. L'ingresso di Diana conferisce alla candidatura una connotazione ancora più sportiva, assecondando un'impostazione molto apprezzata in ambito CIO, soprattutto in considerazione delle personalità di spicco legati alle altre candidature: Amburgo, prima del ritiro, Parigi, Budapest e in parte anche Los Angeles sono rappresentati, o direttamente nel Comitato, o indirettamente tra i membri del Comitato Olimpico Internazionale, da ex campioni molto apprezzati. All'estero poi siamo invidiati perché il nostro Paese porta avanti la candidatura in modo compatto. Siamo un blocco granitico, considerando che i nostri primi sostenitori sono il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che non effettuato tagli al finanziamento dello sport, dimostrando grande sensibilità e attenzione nei nostri confronti, oltre a istituire un fondo per l'impiantistica nelle periferie e a lanciare un segnale forte sul fronte-ISTAT. E poi abbiamo Luca di Montezemolo, che è una persona conosciuta a livello mondiale e con esperienze importanti nel mondo sportivo, da "Azzurra" ai Mondiali del '90 - per i quali si è discusso molto di appalti ma lui non si occupò di tali aspetti ma ebbe il merito dei tanti consensi sportivi - fino all'esperienza in Ferrari. E' un cittadino del mondo, che gode di grande considerazione.

 

Roma 2024 è partita con questi presupposti: avevo promesso che avremmo avuto comitato 'in house' e siamo gli unici con questo status. Ho chiesto alla Coni Servizi di avere una struttura adattata e oggi è la sede più affascinante all’interno del Parco del Foro Italico. E’ funzionale ed è inserita in uno dei tre cluster che caratterizzano il dossier e questo ha un peso specifico rilevante, come quello della spending review. Alla fine, infatti, spenderemo meno della metà dei nostri competitor e un terzo di un’altra antagonista, senza dimenticare il supporto degli sponsor, come BNL, Alitalia, Unipol e altri che ci affiancheranno presto in questo percorso. Il 14 ci sarà la presentazione del nuovo logo al Palazzetto dello Sport, con testimonial e nelle prime settimane del 2016 andremo a Losanna. Il bid è costruito intorno a tre cluster, in aree pubbliche senza espropri di alcun tipo: Parco del Foro Italico, Tor Vergata e la Fiera di Roma. Abbiamo considerato che atletica, tennis e discipline acquatiche non potessero coesistere nella stessa area: per questo al Foro Italico rimarranno sicuramente le discipline acquatiche, nel solco della tradizione. E' più facile - in ossequio ai dettami dell'Agenda 2020 - costruire strutture temporanee per le altre discipline. A Tor Vergata, dove c'è un'opera incompiuta, ci sarà il Villaggio Olimpico, destinato a ospitare circa 17 mila persone. Incontremo Calatrava a gennaio, con Montezemolo e la Bianchedi, c'è grande disponibilità a venire incontro alle esigenze della candidatura. La terza area è quella della Fiera di Roma, che potrà ospitare scherma, pesi, lotta, pugilato, forse karate. Poi ci sarà un bacino remiero, non lontano dall'Aeroporto. Sarebbe l'unico impianto con queste caratteristiche oltre all’Idroscalo, e potrebbe potenzialmente ospitare anche discipline che al momento non fanno parte del programma olimpico. Abbiamo incontrato tutte le associazioni ambientaliste, sono in costante contatto con loro, nessuna ipotesi legata al dossier è stata fatta senza averla concordato prima con loro. Con attenzione alla riqualificazione e, se avete notato, nessuno ha sollevato polemiche di alcun tipo. Infine c'è il capitolo-Velodromo: faccio il tifo affinché sia definitivo, anche se l'Agenda 2020 consente grande flessibilità. Capitolo a parte per la vela: demanderemo la decisione a una Commissione dell'ISAF, grazie al Presidente Carlo Croce. Ci sono due località in ballo, dalle grandi credenziali oggettive.

 

Al momento abbiamo tutti il 25% di possibilità, sarebbe un grande errore sottovalutare le altre candidature. Secondo me si va al fotofinish, punta a punta: si vince con i voti degli altri quando escono. Conterà il secondo, forse il terzo scrutinio e per questo contano i rapporti e gli equilibri, oltre alla credibilità delle parole e il saper mantenere gli impegni. Qualcuno dice che il movimento olimpico è in crisi. Però ho visto i numeri dei diritti televisivi e se qualcuno ha fatto un investimento  da qui a 12 anni, sanno esattamente qual è il prodotto che possono avere. Roma 2024 è una grande scommessa ma la stiamo giocando al meglio. Si parla di 170 mila posti di lavoro nei 7 anni dal momento dell’assegnazione all’accensione del tripode. Sono posti a termine e si parla di 15 mila persone che potranno trovare una collocazione professionale puntando sull’eredità dei Giochi, a partire della gestione impianti. L’aspetto sondaggio: non c’è la volontà di non farlo e nessuna astuzia. Il nostro ordinamento non lo prevede ma state tranquilli che non ci sottrarremo al giudizio, ci sono indagini a campione, andremo nelle periferie".

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