Censimento impianti sportivi, Malagò e il Ministro Costa illustrano i dati del progetto pilota

CONI

territorio mezzelanigmt090 crIl Presidente del CONI, Giovanni Malagò, il Segretario Generale, Roberto Fabbricini, e il Ministro per gli Affari Regionali e per le Autonomie con delega alla Famiglia, Enrico Costa, nonché Presidente della Federazione Italiana Pallapugno, hanno presentato questa mattina – nel Salone d’Onore – i primi dati relativi al censimento e al monitoraggio degli impianti sportivi sul territorio. Il report analitico è stato illustrato dalla coordinatrice del progetto Valentina Calvani, della Direzione Gestione Patrimonio e Consulenze Impianti Sportivi.  

 

Il progetto pilota, in 12 mesi di rilevazione, ha interessato nel 2015 quattro regioni: Friuli Venezia Giulia, Toscana,Molise e Calabria e consentito di censire, in 1040 comuni, più di 11.500 impianti. L’iniziativa è stata resa possibile grazie al contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri e al coinvolgimento e alla preziosa collaborazione di tutti i soggetti che sul territorio gestiscono e utilizzano gli impianti. 

 

Un lavoro di sinergia che ha portato ad una prima mappatura omogenea del patrimonio infrastrutturale esistente con l’obiettivo più ambizioso di arrivare finalmente nei prossimi anni ad una lettura globale a livello nazionale. Un dato che manca dal 1996, anno dell’ultimo aggiornamento dell’anagrafica del censimento nazionale - risalente al 1989 (condotto da CONI-ISTAT e ICS) - e che risulta sempre più importante ai fini di una corretta pianificazione territoriale e di una mirata programmazione del sistema sportivo. Grazie al progetto sono stati garantiti più di 30 contratti di lavoro per Under 30.

 

Alla conferenza hanno partecipato – tra gli altri – anche il Vice Segretario Generale, Carlo Mornati, l’Ad di Coni Servizi, Alberto Miglietta, diversi Presidenti Federali, oltre a una nutrita rappresentanza di Presidenti dei Comitati Regionali e di esponenti territoriali.

 

Malagò (nella foto Mezzelani-GMT) ha aperto i lavori, sottolineando l’importanza dell’iniziativa. “Un grazie a tutti quelli che ci hanno spinto per andare avanti verso un progetto che oggi è vitale, è alla base di tutto. Si tratta di una vera e propria risonanza magnetica dell’impiantistica, un bel 'vestito' che dà ulteriore credibilità al nostro movimento. Con questo progetto è stato introdotto un criterio uniforme per avere una mappatura fedele. Il nostro sistema – infatti - è fondato su chi siamo, cioè su chi fa sport, sui praticanti a tutti i livelli - campo nel quale stiamo crescendo in modo esponenziale - sulle associazioni sportive che fanno parte del sistema e poi, inevitabilmente, sull’impiantistica, il luogo dove praticare. La ratio del censimento è esattamente questa e consente anche di identificare gli interventi da effettuare, dopo aver conosciuto l’esistente. L’obiettivo è creare un catasto dinamico, con un aggiornamento costante e continuo, che preveda il completamento della mappatura grazie a 3 milioni che arriveranno dal Fondo Sport e Periferia per includere tutte le altre Regioni, con un discorso a parte che riguarda ovviamente Roma, in considerazione della candidatura. Il censimento è legacy da lasciare alla città, indipendentemente da tutto. Ringrazio tutti gli attori in campo: siamo fieri di quello che stiamo facendo e di quello che faremo”.

 

Il Ministro Costa ha sottolineato il concetto, esprimendo la propria, personale soddisfazione. “Grazie per questa occasione, sono molto legato al CONI e al Presidente Malagò e questa è un’iniziativa che abbraccia tutte le deleghe della mia attività, e non solo, perché sono anche uomo di sport. So apprezzare il grande lavoro che viene svolto quotidianamente dal CONI in modo metodico e prezioso. Questo progetto valorizza i compiti degli Enti locali, integra le conoscenze. Ci sono dei territori che subiscono la perdita dei servizi negli anni e un errato metodo di valorizzazione ne compromette l’efficacia: gli impianti sportivi rientrano nei servizi essenziali, come una farmacia, come un ambulatorio. E’ importante capire dove sono ubicati, come sono concentrati ed eventualmente stabilire interventi per favorire altre zone, come quelle montane. Ho la delega sulla famiglia: lo sport è uno strumento educativo, il 15 maggio avremo la giornata della famiglia e vogliamo legarla anche allo sport, perché è strumento fondamentale per la crescita qualitativa dei rapporti. I numeri di questo progetto sono chiari, trasparenti ed esaustivi, indicano la strada da seguire. Non possiamo sbagliare”.

 

I dettagli del progetto sono stati presentati dalla coordinatrice, Valentina Calvani. “Il censimento è uno strumento fondamentale e per sviluppare un monitoraggio attendibile è stata ovviamente utilizzata una unica metodologia di rilevazione e di classificazione. In totale sono stati censiti 11.508 strutture:  Toscana (6210), Friuli Venezia Giulia (2092), Calabria (2692) e Molise (514). I dati sono stati caricati su un’unica banca dati consultabile online e i rilevamenti effettuati tramite tablet, con la creazione di una app per capire “dove fare sport”. A livello di attività abbiamo constatato – per ogni impianto - la presenza di energie rinnovabili, dei defibrillatori e valutato i costi. La sinergia con il territorio è stata fondamentale, grazie a una imponente attività di comunicazione e di collaborazione, che ha riguardato davvero tutti, grazie a un efficace e imponente lavoro di squadra. E’ stata effettuata anche attività di geomarketing, per individuare la raggiungibilità degli impianti attraverso un elaborato sistema di calcolo, il bacino di utenza e la pressione demografica per categoria Istat. Nel biennio, fino al 2017, l’obiettivo è quello di arrivare a mappare tutto il Paese”.

 

I risultati del progetto pilota 2015

 

I risultati del censimento in versione sintetica