Settecolli, record italiano per Martinenghi nei 100 rana. Federica Pellegrini vince i 200 sl in rimonta

NUOTO

thumb 679x409 20170623181000 b19c464153159a19d58ee33b0d696446Undici finali per trentatre medaglie in palio nella giornata d'apertura del 54esimo Trofeo Sette Colli / Internazionali d'Italia, in programma fino al 25 giugno allo Stadio del Nuoto, organizzato in joint venture tra FIN e CONI, attraverso Coni Servizi.

 

La copertina è tutta per Nicolò Martinenghi che procede nella sua ascesa, stabilendo il nuovo record italiano (assoluto, cadetti e juniores) nei 100 rana in 59''31, che abbassa di undici centesimi il 59''42 che Fabio Scozzoli nuotò il 25 luglio 2011 ai Mondiali di Shangai: tempo che gli consentì di conquistare l'argento iridato. L'allievo di Marco Pedoja - tesserato per NC Brebbia - passa in 27''54 ai 50 metri, restando in scia al campione olimpico, mondiale ed europeo Adam Peaty che chiude in 58''72, tempo che vale il record della manifestazione (precedente 59''63 del lituano Giedrius Titenis nel 2016). "Non mi aspettavo proprio il record italiano - spiega Martinenghi  - Il lavoro duro ha dato i suoi frutti: sono andato oltre i miei limiti.

 

L'atmosfera dello Stadio del Nuoto trasmette energie uniche". Il 17enne di Varese stabilisce anche il nuovo record mondiale ed europeo giovanile. I 50 dorso hanno aperto il programma delle finali. Davanti a tutte l'australiana Holly Barrett che in 27''57 stabilisce il nuovo primato della manifestazione, migliorando il 27''67 della canadese Kylie Masse del 2016; seconda la brasiliana Etiene Medeiros in 27''82 e terza la ceca Simona Baumrtova in 27''89. Doppietta ungherse tra i maschi: si impone l'argento europeo  Richard Bohus in 25''04 che precede il connazionale Gabor Balog in 25'12; terzo il 28enne romano Matteo Milli. L'allievo di Alfredo Caspoli - tesserato per SMGM Team Lombardia - tocca in 25''21, primato personale che abbassa di due centesimi il 25''23 nuotato in mattinata. Nei 400 stile libero femminili la magiara Boglarka Kapas, oro europeo a Londra 2016 e secondo tempo in batteria, vince in 4'06''05, precedendo la canadese Mary-Sophie Harvey in 4'09''78 e l'australiana Jessica Ashwood in 4'10''85; Martina De Memme (Esercito/Nuoto Livorno) chiude settima in 4'16''03. Spettacolo puro nei 400 stile libero maschili: il sudcoreano Tae-Hwan Park (oro ai Giochi olimpici di Pechino 2008 e ai mondiali di Melbourne 2007 e Shangai 2011) vince in 3'44''54 e batte il campione europeo e bronzo olimpico Gabriele Detti (Esercito/SMGM Team Lombardia) secondo in 3'45''88, dopo essere passato in testa ai 200 in 1'52''21.

 

Il primatista italiano - allenato dal tecnico federale e zio Stefano Morini al Centro Federale di Ostia - precede il campione olimpico Mack Horton in 3'47''58. Nei 100 rana femminili si impone la britannica Siobahn-Marie O'Connor in 1'07''35; seconda una Martina Carraro in crescita. La primatista italiana - allenata da Fabrizio Rastelli e tesserata NC Azzurra 91 - nuota in 1'07''74 e precede di due centesimi l'altra inglese Sarah Vasey terza. Nei 50 farfalla si conferma l'olandese Ranomi Kromowidjojo. La 27enne di origini surinamesi si impone in 25''59, terza prestazione mondiale stagionale (dopo il 25''72 in batteria) dietro al 25''51 della giapponese Ikee Rikako e al 24''76 siglato dall'oro mondiale ed iridato Sarah Sjostrom lo scorso 14 giugno a Barcellona: completano il podio l'aussie Holly Barratt in 25''91 e la connazionale Maaike De Waard in 26''11. Nei 100 farfalla cade il terzo record della manifestazione del 54esimo Trofeo Sette Colli. La firma di prestigio è quella sudafricano Chad Le Clos, campione del mondo a Kazan 2015 e argento ai Giochi Olimpici di Rio, che fissa il nuovo limite in 51''65 cancellando il 52''14 dell'australiano Andrew Lauterstein del 2008. Due azzurri dietro all'allievo del coach italiano Andrea Di Nino: Piero Codia (Esercito/CC Aniene) è secondo in 51''93 e Matteo Rivolta (Fiamme Oro) sale sul gradino più basso del podio in 52''30.

 

Poi il proscenio è tutto per Federica Pellegrini. La vincitrice di tutto è prima nei suoi 200 metri in 1'56''16. Micidiali gli ultimi 50 metri della 28enne di Spinea - allenata da Federico Giunta - che recupera un secondo alla svedese Michelle Coleman (1'26''07 il passaggio della scandinava ai 150; 1'27''07 quello dell'azzurra) e poi strappa negli ultimi dieci metri. "La spinta che mi ha dato il pubblico di Roma nel finale - spiega Federica, tesserata per il Circolo Aniene - è stata incredibile. Sono sorpresa del risultato non me l'aspettavo proprio. Sono contenta che quest'edizione del Sette Colli abbia portato in piscina più gente rispetto all'anno scorso". Nei 50 stile libero maschile il più veloce è il brasiliano Bruno Fratus, bronzo iridato nel 2015, in 21''86; alle sue spalle il britannico Ben Proud in 21''95, un centesimo meglio dell'australiano Cameron McEvoy.  Foto FIN-Andrea Staccioli/deepbluemedia.eu