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Storico doppio podio azzurro in Coppa del Mondo: trionfo di Stateff a Cagliari, 3° Uccellari

TRIATHLON

Tiziano Ballabio FITRI 17Riscritta la storia del triathlon italiano alla Coppa del Mondo di Cagliari. Delian Stateff (G.S. Fiamme Azzurre) ha centrato una clamorosa vittoria nella World Cup di casa su distanza sprint davanti al neozelandese Hayden Wilde e all'altro azzurro Davide Uccellari (G.S. Fiamme Azzurre). Mai prima d'ora l'Italia era riuscita a piazzare due atleti sul podio di Coppa del Mondo. Nono posto per Gianluca Pozzatti (707), 22° Massimo De Ponti (Carabinieri), 36° Gregory Barnaby (707), 38° Matthias Steinwandter (Carabinieri), 43° Dario Chitti (Project Ultraman).

 

Tre azzurre tra le prime otto nella prova femminile. Ad imporsi allo sprint e l'austriaca Lisa Perterer che batte al fotofinish l'americana Taylor Spivey, terza la britannica India Lee; quarto posto per Verena Steinhauser (Project Ultraman), il lotta per la vittoria con le migliori sino a pochi metri dal traguardo, settima Alice Betto (G.S. Fiamme Oro), assoluta protagonista della frazione ciclistica, ottava Ilaria Zane (DDS). Giorgia Priarone (707) chiude 12^, Alessia Orla (DDS) 19^.

 

La gara maschile si è aperta nel segno del francese Shaw, protagonista della prima frazione, ma Stateff, Barnaby, Pozzatti non si sono fatti sorprendere e sono usciti dalla prima transizione proprio nel gruppo di testa, con Uccellari in marcatura. Poco dietro Steinwandter e De Ponti. Davanti si fa sul serio ma gli azzurri, in maniera particolare Uccellari e Stateff, risultavano piuttosto attivi lungo le asperità de tracciato ciclistico. Scesi dalla bici, si capiva subito che sarebbe potuta essere la giornata dell’Italia: sin dalla prima salita, Delian e Davide si sono presi le posizioni di testa con il neozelandese Wilde che si è dimostrato estremamente brillante, Pozzatti si è difeso mentre Barnaby accusava. La gara infatti è stata tiratissima ma Stateff ha dimostrato di essere in giornata di grazia ha deciso di abbandonare la compagnia all’ultimo chilometro. È un vero trionfo davanti al neozelandese e al compagno di club Uccellari, ottimo terzo. 

 

Nella prova femminile, azzurre protagoniste, sin dalle prime fasi di gara. Zane, Betto e Steinhauser sono uscite a ridosso delle fuggitive Hall (Gbr) e Sega (Jpn) dal nuoto e dopo il primo cambio hanno cominciato a dettare il ritmo. Appena lasciata la bici, il gruppo di testa si è allungata: in testa un quartetto con Steinhauser, Spivey, Perterer e Lee (Gbr) che si sono giocate le posizioni da podio. L’austriaca ha indovinato la volata della vita e sopravanzava sul traguardo l’americana, terza la britannica mentre Verena chiudeva con una virtuale medaglie di legno, Alice e Ilaria hanno ceduto leggermente, chiudendo in settima e ottava posizione.

 

“Da quattro anni, ho scelto un percorso nel triathlon che mi portasse a costruire un risultato importante – racconta il vincitore, Delian Stateff – Sono arrivato alla partenza consapevole di aver lavorato bene, di essere forte, soprattutto nella frazione podistica, ma non avevo ancora dimostrato di essere in grado di vincere prima di oggi. Nel ciclismo sono uno scalatore, quindi non temevo il tracciato, ma nella corsa sono più adatto a ritmi alti e regolari, oggi invece mi sono gestito bene e ho sentito la spinta del pubblico, mi sono concentrato sulla tecnica in discesa e il risultato è venuto da sé. Il sistema italiano è in crescita, ci siamo adeguati agli standard mondiali e stiamo iniziando a raccogliere i risultati. Nell'ultimo chilometro ho puntato il secondo, sentivo che potevo raggiungerlo, ho cambiato ritmo l'ho preso e passato”.

 

“Veramente una bellissima giornata, soprattutto perché vissuta in Italia – ha raccontato Davide Uccellari – Un percorso impegnativo per una gara da duri: io e Delian abbiamo dimostrato di esserlo. Mi è mancato qualcosina nel finale ma non ho nessun rimpianto: tornare sul podio in Coppa del Mondo e dividerlo con Delian che ha centrato un successo così importante è qualcosa di fantastico. Volevo tornare di nuovo ad alto livello, dopo Rio ho avuto difficoltà e infortuni, ma ora mi sono rialzato. Per quanto riguarda la gara, ho nuotato bene, ho spinto in bici e di corsa sono andato a tutta. E sono convinto che questa giornata passerà alla storia”.

 

“Sono contentissima, ogni anno miglioro di qualche posizione quindi posso essere più che contenta – dice una soddisfatta Verena Steinhauser dopo il traguardo – Peccato per la volata, ho sbagliato tattica, devo crescere in queste situazioni e fare l'abitudine a lottare per posizioni così importanti. Malgrado questo rammarico sono soddisfatta, è la mia gara preferita e dunque ci tenevo a far bene sul percorso che è particolarmente adatto alle mie caratteristiche. Il tracciato podistico è stato devastante, soprattutto la discesa che ha fatto parecchia selezione. Ora riparto dal mio migliori risultato della mia carriera, mai così vicina al podio e felice di aver centrato una top-8 molto importante”.

 

“Una gara durissima, ancora più dell'anno scorso – spiega Alice Betto – La bici ha fatto selezione, ma non in maniera così incisiva. È stata la corsa che ha deciso la gara, la salita era impegnativa ma in discesa si accumulati i distacchi decisivi. Non riuscivo a correre in forte su queste pendenze discendenti così ripide e non riuscendo ad esprimermi in questo frangente ho accumulato il distacco che non mi ha consentito di lottare per il podio. È stata una gara particolare, da non sottovalutare in nessun frangente, un percorso che non si trova da nessun'altra parte, ma è uscito un buon test che conferma che la mia condizione generale è buona”.

 

“Gare impegnativa, sono partita concentrandomi su ogni passaggio della gara, senza l'assillo del risultato – dice Ilaria Zane – volevo arrivare sapendo di aver dato tutto e così facendo ho centrato il mio miglior risultato di sempre in Coppa del Mondo, per la prima volta in top-8. Qui a Cagliari ho ottenuto un risultato importante e imparato una lezione che lo è ancora di più”.

 

Simone Diamantini, Coach 7MP Squad, descrive così la prova degli azzurri. “Oggi una giornata da 10. Grandissimo Delian Stateff, che aveva già fatto vedere cose importanti ad Astana, oggi ha capito che poteva vincere, ha voluto vincere a ha vinto. Molto bene Davide Uccellari, dopo un anno senza gare fuori dai confini nazionali, è tornato alla ribalta in ambito internazionale. Pozzatti ha sfiorato la top-8 e per pochi secondi non abbiamo centrato questo obiettivo. Abbiamo ottenuto un risultato storico con una squadra che ha dimostrato che può e vuole fare bene, ammetto di essere orgoglioso di far parte dello staff in questo momento.

 

Andrea D'Aquino, Coach HSS Squad, analizza la gara femminile. “Le nostre ragazze hanno ottenuto un ottimo risultato di squadra con Verena Steinhauser che ha chiuso a pochi secondi dal podio, Alice Betto settima al traguardo davanti a Ilaria Zane ottava. Con Priarone 12^ e Orla 17^ chiudiamo con tre azzurre in top-8 e 5 in top-20, un risultato complessivamente molto consistente in un appuntamento che dà punti per il ranking olimpico. Le ragazze hanno avuto un ottimo atteggiamento in gara, in particolare Alice e Verena hanno spinto tantissimo in salita, abbiamo colto molti segnali che fanno capire come la strada intrapresa sia quella giusta”

“Non sarei sincero se non dicessi che la realtà ha superato le aspettative, soprattutto per la gara maschile – dice il Presidente della Fitri Luigi Bianchi – Ammetto che dalle donne mi aspettavo il risultato, ma gli uomini sono stati super. Ho sempre creduto nei ragazzi, ma pensavo che ci volesse più tempo per arrivare ad esprimere tutto ciò che avevano in corpo, il fatto di gareggiare in casa avrà sicuramente giocato un ruolo importante. Delian e Davide, che hanno storie diverse, hanno ottenuto grandi risultati: il primo è in continua evoluzione, il secondo si è ritrovato ed è rientrato ad altissimo livello. Voglio sottolineare l'atteggiamento di tutti, aggressivo, senza timori, con la voglia di essere protagonisti, sempre all'attacco e alla ricerca del risultato, cose che prima non succedevano: questo è fondamentale, mi fa bene sperare per il futuro. Anche le ragazze si sono ben comportate: ho visto che Alice e Verena molto attive in bici, con quest'ultima in lotta per il podio fino agli ultimi metri; anche se, ovviamente, il quarto posto lascia un po' di amaro in bocca, finalmente siamo stati protagonisti e, con il settimo posto di Alice e l'ottavo posto di Ilaria, chiudiamo con tre azzurre tra le prime 8. Lo staff tecnico sta lavorando bene: sono contento perché risultati del genere danno tranquillità all'ambiente confermando che la strada è quella giusta. Chiudiamo una bellissima giornata con l'ambizione che questi risultati non rappresentino un evento sporadico, dobbiamo sempre farci trovare pronti a questi appuntamenti – continua Bianchi – Parlando della gara, la tappa di Cagliari di Coppa del Mondo è una gara tosta con salite e discese tecniche che malgrado le modifiche di tracciato non hanno cambiato l'essenza della gara. Chi ha vinto ha ancora più pregio e merito di aver centrato un traguardo così prestigioso. Colgo l'occasione di questa festa di sport diventata festa italiana per i bei risultati degli Azzurri per ringraziare l'organizzatore Sandro Salerno e il suo staff, la Regione Sardegna e il Comune di Cagliari che hanno creato importanti sinergie per ottenere un risultato organizzativo eccellente grazie ad un grande lavoro di gruppo. Ora il triennio è chiuso, confidiamo che se ne apra un altro in cui si possa alzare ulteriormente l'asticella”.

Andrea Di Castro, assieme agli altri componenti del support staff Giulia De Ioannon e Matteo Santoli, in occasione della World Cup di Cagliari ha svolto una serie di test sugli atleti. “Continuiamo con le serie di test che ci consentano di avere indicazioni precise della condizioni degli atleti a ridosso della gara – spiega Di Castro – Abbiamo testato la condizione basale il giorno prima della gara per avere una sorta di fotografia dell'atleta, per la giornata di gara, invece, abbiamo compiuto rilevazioni per capire il livello di idratazione e il livello di forza, per capire quali sono i mezzi per monitorare l'acclimatamento degli atleti in ambiente caldo”. Oltre ai già citati, completano lo staff che ha supportato gli atleti a Cagliari l'Olympic Performance Director Joel Filliol e il Performance Manager Francesco Fissore.

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