Il CIO scrive la storia: YOG 2022 al Senegal, Giochi per la prima volta in Africa. Domani Malagò al voto

SESSIONE A BUENOS AIRES

2018 05 03 yog africa thumbnail 01Si è aperta oggi, a Buenos Aires, la 133esima sessione del CIO. Sullo sfondo gli YOG Estivi in svolgimento nella capitale argentina, sul tavolo i temi destinati a caratterizzare il presente e il futuro del movimento sportivo mondiale. Ai lavori partecipa il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, insieme al Segretario Generale, Carlo Mornati, e alla coordinatrice della candidatura italiana per i Giochi Olimpici Invernali del 2026, Diana Bianchedi. L’apertura della sessione è stata dedicata interamente a un approfondimento legato agli Youth Olympic Games, con un report relativo alla manifestazione che si sta disputando in questi giorni e un focus sul format invernale che andrà in scena a Losanna nel 2020. Il momento clou della mattinata si è registrato con la storica assegnazione della prossima edizione estiva degli YOG al Senegal. Per la prima volta nella storia i Giochi si disputeranno in Africa.

 

Il Presidente della Commissione di Valutazione delle candidature per i Giochi Olimpici Giovanili Estivi del 2022, Ugur Erdener, Vice Presidente del CIO, ha ripercorso le tappe legate alla proposta africana, che ha coinvolto Botswana, Nigeria, Senegal e Tunisia, prima della decisione assunta lo scorso 7 ottobre dalla Commissione, di presentare unicamente – alla Sessione - la candidatura del Senegal.

 

“Il Senegal è il paese più esteso e può favorire il coinvolgimento dei giovani grazie a questo progetto. Ha fornito garanzie importanti sotto ogni profilo, relativamente ai punti che interessano l’eventuale assegnazione. Ci saranno tre cluster: la capitale Dakar, la nuova città di Diamniadio e il resort sulla costa di Saly. Gli YOG si disputeranno tra Maggio e giugno 2022. Confidiamo che il Senegal contribuirà a veicolare l’importanza di questa manifestazione”. Il progetto è legato alla strategia di sviluppo globale del paese dell'Africa occidentale, in particolare il piano del governo nazionale "Emerging Senegal", che prevede importanti miglioramenti economici e infrastrutturali.

 

Per l’occasione hanno partecipato alla Sessione il Presidente del Senegal, Macky Sall, il Presidente del Comitato Olimpico, Mamadou D. Ndiaye, e il nuovo sindaco di Dakar, Soham El Wardini, rappresentando le caratteristiche principali della candidatura africana. “Si tratta di una grande opportunità per far crescere le dinamiche del nostro Paese, oltre ovviamente a rappresentare una possibilità per lo sviluppo dello sport nel continente e tra i giovani. L'Africa è la culla dell'umanità grazie alla sua storia e il continente più giovane in virtù dei suoi dati demografici, pronta ad accogliere i giovani atleti del mondo nel 2022. Siamo felici che questa svolta avvenga in Argentina, e se la lingua poteva separarci con la grande figura di Borges, questo non si può dire per le qualità di un campione come Diego Maradona perché il suo calcio era universale”.

 

Tanti gli interventi, tra cui quello che ha aperto la serie, affidato a un applaudito Mario Pescante. “Siamo orgogliosi della proposta dell’Africa, e in particolare del Senegal, per gli YOG del 2022. I cinque cerchi rappresentano i 5 continenti ma è la prima volta che si riesce a coinvolgere l'Africa sotto il profilo organizzativo. Direi che è finalmente Africa. Ricordo ancora l’impresa di Abebe Bikila, quando vinse le Olimpiadi nel 1960 a Roma, e nonostante i grandi progressi solo oggi riusciamo a concretizzare questo proposito. Mi auguro che l'assegnazione degli YOG apra le porte per una prossima dei Giochi Olimpici”. E la sua proposta di celebrare questa “prima” con una votazione per acclamazione, senza ricorrere al voto segreto, viene benedetta dalla Sessione. “It’s time for Africa”, sottolinea di nuovo il Presidente Bach, tra gli applausi dell’Hilton di Buenos Aires.


Domani è prevista la votazione dei nuovi membri CIO e il via libera alle candidature per i Giochi Olimpici Invernali 2026. Riflettori accesi sull'Italia: tra i 9 candidati c'è infatti Giovanni Malagò, proposto come membro individuale effettivo del Comitato Olimpico Internazionale, insieme a tre donne - Daina Gudzineviciute, Presidente del Comitato Olimpico lituano, Felicite Rwemarika, Vicepresidente del Comitato Olimpico del Ruanda e la giovane cestista afgana Samira Asghari – e a un uomo: il Presidente del Comitato Olimpico paraguaiano Camilo Perez Lopez Moreira.

 

La Commissione elettorale dei membri CIO, presieduta da Sua Altezza Reale, la Principessa Anna, ha proposto questi cinque candidature all’Esecutivo in seguito a un processo di reclutamento mirato, guidato da una serie specifica di requisiti indispensabili per la candidatura. Altri quattro dei nove nuovi membri proposti, in conformità con la Carta olimpica, sono rappresentanti invece delle componenti del Movimento olimpico: i Comitati olimpici nazionali (NOCs), le Federazioni internazionali (IFs) e le organizzazioni riconosciute dal CIO. Questi quattro candidati sono stati scelti consultando l'Associazione dei Comitati Olimpici Nazionali (ANOC) e l'Associazione delle Federazioni Internazionali Olimpiche Estive (ASOIF). Per le Federazioni Internazionali, ci sono il numero uno della ginnastica, il giapponese Morinari Watanabe e il nuovo leader del movimento internazionale Paralimpico, il brasiliano Andrew Parsons. Infine in rappresentanza dei Comitati Olimpici, il presidente dell'Uganda, William Frederick Blick e quello del Bhutan, Sua Altezza Reale, il Principe Jigel Ugyen Wangchuck.

I nove candidati – ha evidenziato il CIO - hanno diverse qualità e provengono da background diversi legati allo sport, alla comunicazione, all’amministrazione aziendale, le relazioni internazionali, la difesa delle donne, la finanza, l’assistenza sociale, l’economia e le ONG e possono garantire le competenze e l'esperienza richieste dal Comitato, andando a rafforzare ulteriormente le fila del Movimento Olimpico negli anni a venire.