Mondiali: domani le azzurre impegnate nel gigante, resta l'incognita meteo

SCI ALPINO

brignoneare2019L’Italsci torna in pista ai Mondiali di Are con le azzurre impegnate domani nello slalom gigante. La squadra è pronta ed è composta da Federica Brignone, Marta Bassino, Sofia Goggia e Francesca Marsaglia. Resta l'incognita meteo, visto che in queste ore, sulle Alpi svedesi, si sta scatenando una vera bufera di vento, pioggia e neve a tratti, che non lascia ben sperare.


L'ultima medaglia iridata azzurra al femminile nella specialità è quella di Sofia Goggia a St. Moritz, nel 2017, mentre Federica Brignone vinse l'argento a Garmisch nel 2011. Per trovare l'oro bisogna risalire, invece, a Sestriere '97 quando vinse Deborah Compagnoni, che ripeté il successo già ottenuto l'anno precedente a Sierra Nevada. La medaglia più antica è quella di Giuliana Chenal-Minuzzo nel 1960, cui sono seguiti altri due bronzi (Karbon ad Are, nel 2007 e, appunto, Goggia), tre argenti (Putzer 2001 e Karbon 2003 prima di Brignone) e due ori.


“Sto bene, da dopo la combinata ho fatto tre giorni di gigante, uno sulla pista da riscaldamento in notturna per provare la luce della seconda manche – ha rilevato Federica Brignone (foto FISI) -. Un giorno invece abbiamo sciato nell'orario della prima manche. A me piace tantissimo la luce artificiale perché illumina benissimo il terreno. Secondo me ci saranno più problemi nella prima manche, mentre quando è veramente buio, le luci illuminano perfettamente. C'è solo un punto scuro, prima dell'ultimo dosso, dove bisogna assolutamente passare. Spero che l'organizzazione riesca a far arrivare un po' di luce. Ad Are i miei risultati sono: due secondi posti, due quarti e due ottavi, ma tutti sulla pista dei maschi. Quella di questi Mondiali non l'ho mai provata. Il meteo non l'ho mai guardato, ma penso che sia meglio se pioverà perché saleranno e dovrebbe tenere. Personalmente preferisco una condizione così, piuttosto che la neve bagnata di oggi. Credo che il vero problema non sarà la neve, ma il vento, che blocca la seggiovia e comunque impedisce di gareggiare in sicurezza. In realtà gli allenamenti di questi ultimi giorni servono a poco, conta molto di più quanto tranquillo un atleta riesce ad arrivare in partenza. La preparazione pre-Mondiale deve portare ad essere sicuri al cancelletto, pieni di fiducia in se stessi e certi del lavoro fatto".


"La medaglia della Team Event è tutta di chi ha gareggiato, io ero riserva, ma i protagonisti sono stati gli altri – ha sottolineato Marta Bassino, ieri riserva nel Team Event che ha regalato all’Italia il bronzo -. Li ho visti ben determinati, e volevano questo risultato a tutti i costi e ci sono riusciti. Io conosco un po' di più Lara Della Mea, perché ultimamente sta frequentando la squadra: è determinata e senza pensieri. Cerca di fare del suo meglio e così ha fatto anche ieri. Io ora ho maggiore consapevolezza, ma mi rivedo un po' in lei, se ripenso al mio primo Mondiale. Era tutto nuovo in un mondo completamente diverso. Adesso so quello che vale e quello che valgo. Nel gigante di domani so cosa posso fare e mi farò valere. Sono contenta di come mi sono ripresa nel corso della stagione. All'inizio non sono partita bene, ma poi ho ritrovato le giuste sensazioni ed mi hanno riportato sul podio di Kronplatz".