Mondiali: sul terzo gradino del podio il Team Tech azzurro. Per la prima volta nel sincro una medaglia di squadra

NUOTO SINCRONIZZATO
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Una bella e storica sorpresa arriva dal nuoto sincronizzato ai mondiali di Budapest. Il Team Tech azzurro ha vinto la medaglia di bronzo con 91.0191 punti (27.3000 per l’esecuzione, 27.5000 per l’impressione artistica e 36.2191 per gli elementi) dietro soltanto alla Cina, già vice campionessa mondiale in Corea, e al Giappone, che a Gwangju era finito quarto.

 

L’oro cinese è stato stimato 94.7202 (nello specifico 28.7000, 28.6000 e 37.4202), l’argento giapponese 92.2261 con quasi due punti e mezzo di ritardo.

 

Domiziana Cavanna, Linda Cerruti, Costanza Di Camillo, Costanza Ferro, il capitano Gemma Galli, Marta Iacoacci, Marta Murru ed Enrica Piccoli - guidate dal direttore tecnico Patrizia Giallombardo e dal tecnico responsabile degli esercizi di squadra Roberta Farinelli - si presentavano già con il terzo punteggio dopo il preliminare (89.5775). Si migliorano di un punto e mezzo mentre la Grecia rimane distanza siderale (87.2261). “Ma non c’era da preoccuparsene questa volta - sono tutte d’accordo nel dirlo – la differenza è stata subito evidente”.

 


E’ la medaglia numero 11 dell’Italia del sincro ai campionati del mondo, la prima con la squadra, e va ad eguagliare il numero di metalli pregiati conquistati nell’edizione precedente. Restano ancora quattro giornate di gare per migliorare anche questo record.



IL TEMA E LE MUSICHE DEL TEAM TECH ITALY. “Ci sentiamo vicini ai supereroi quando lottano con tutte le loro forze difendendo, proteggendo e rassicurando. D’istinto è sembrata un’onda anomala. Un istante dopo arrivava la ragione. Lo smarrimento è durato un secondo, poi ci siamo guardate attorno e abbiamo pensato che, certo, vedere le Olimpiadi rinviate non era il massimo, ma lo sport, per quanto sia importante, non è la parte più importante della vita. Il momento è stato e resta drammatico per tante persone. C’è chi muore, chi è in ospedale, chi vede andar via i propri cari, chi non sa se domani avrà ancora un lavoro e allora capisci subito che il dramma è altrove”.


La nostra squadra Nazionale sceglie sempre temi importanti per comunicare le proprie idee. Lo sport è un’arte e come tale rappresenta, scandisce e influenza da sempre la vita quotidiana. Otto ragazze spavalde e talentuose che dalla piscina vogliono trasmettere al mondo le proprie idee, il proprio coraggio, la fiducia e la solidarietà, anche e soprattutto in questo momento di ripresa e ritorno alla normalità, in cui non mancano però altre tragedie da affrontare e superare tutti insieme. Così nasce Super Eroi con la musica We Can Be Superheroes di Antongiulio Frulio e la coreografia dello staff tecnico azzurro.