La Procura Generale dello Sport strumento a difesa dell’Etica sportiva al fianco di FSN, DSA e organi di Giustizia Federale

GIUSTIZIA SPORTIVA
images/1-Primo-Piano-2022/martelletto.jpg

La Procura Generale dello Sport è un organo istituito nel 2014 a tutela della legalità dell’ordinamento sportivo. Il CONI sta agendo da tempo per contrastare i fenomeni degli abusi, delle violenze sessuali, del bullismo, delle discriminazioni di genere e della violazione della cultura del rispetto che deve improntare l’attività di ogni appartenente al mondo dello Sport.

 

Recependo l’indirizzo del Comitato Olimpico Internazionale, che negli ultimi anni ha sviluppato programmi e iniziative per salvaguardare gli atleti da molestie e ogni forma di abuso nello sport, sin dal 2021 il Consiglio Nazionale del CONI ha approvato all’unanimità una delibera che prevede l’inserimento nei principi fondamentali degli statuti delle Federazioni del divieto assoluto di tesseramento presso ogni tipo di ente sportivo per i soggetti radiati per atti di violenza e/o di molestie nei confronti delle persone e/o degli animali.

 

Alle norme si affianca anche, dopo un intenso lavoro preparatorio di analisi e approfondimento, un’attività di formazione, educazione e sensibilizzazione finalizzata alla prevenzione degli abusi, delle discriminazioni e di ogni forma di sopraffazione.

 

Il tema centrale è un approccio culturale nuovo, che contribuisca a identificare ed allontanare quei soggetti che minano la sicurezza dell’ambiente sportivo che, dopo la famiglia e la scuola, è la terza agenzia educativa del paese.

L’auspicio è che la fiducia nel sistema induca alla ideale sottoscrizione di un vero e proprio “patto di corresponsabilità” tra queste principali agenzie educative.

 

In questa cornice, la Procura Generale dello Sport presso il CONI è stata, ed è, al fianco della Federazione Ginnastica d’Italia e dell’Ufficio del Procuratore Federale istituito presso di essa - così come nei confronti di tutti gli altri contesti federali - sia nella procedura di adozione di importanti protocolli operativi di salvaguardia a tutela degli atleti, dei tecnici e delle famiglie, sia per la corretta conduzione delle attività inquirenti a seguito dei casi di violazione delle norme sportive - con particolare riguardo a quelle relative ai fenomeni di sopraffazione e violenza generalmente intesi - che si sono verificati in passato, di quelli che sono agli onori delle cronache attualmente, e di quelli che potranno verificarsi in futuro.

 

Questa azione si concretizza attraverso una costante interlocuzione con la Procura federale, con l’adozione di provvedimenti di applicazione, vale a dire di affiancamento a supporto e integrazione delle competenze della Procura federale, con momenti di confronto e indirizzo, nonché con l’interlocuzione con gli ambiti federali indipendenti investiti del ruolo di garanti delle politiche di salvaguardia.