La Nazionale di breakdance in raduno a Formia. Il tecnico Di Mauro: “Lavoro e programmazione per il sogno olimpico”

ISTITUTO DI SCIENZA DELLO SPORT
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Serie di test per la squadra nazionale di breakdance, in raduno, dal 1° al 3 dicembre, al Centro di Preparazione Olimpica "Bruno Zauli" di Formia.

I tecnici dell'Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del CONI hanno sottoposto gli azzurri della disciplina che farà il suo esordio a cinque cerchi ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 a una batteria di esami neuromuscolari e fisiologici volti alla misurazione dell'efficienza muscolare e del massimo consumo di ossigeno.

Le tre giornate, facenti parte del programma di collaborazione tra Federazione Italiana Danza Sportiva e Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del CONI, hanno avuto come obiettivo quello di monitorare lo stato di allenamento di ogni singolo atleta in ottica dei prossimi appuntamenti internazionali.

Il raduno si è svolto sotto la supervisione dell’allenatore della squadra nazionale Giuseppe Di Mauro, fiducioso che questo appuntamento sia solo un primo step sulla strada che porta a Parigi 2024: "Questo raduno, oltre ad essere utile per monitorare i ragazzi, è importante per programmare al meglio il 2023, anno di preselezione olimpica in cui affronteremo una serie di appuntamenti internazionali con l’obiettivo di totalizzare più punti possibili. Nella stagione appena conclusa che ci ha visti impegnati ai Campionati Mondiali di Seul ed agli Europei di Manchester abbiamo raccolto importanti risultati a cui vogliamo dare seguito. In particolare nel torneo continentale tre ragazze hanno raggiunto la fase finale concludendo in top 8, grande traguardo e motivo di soddisfazione per l’intero movimento”.

Da cultura ed arte di strada nata negli Anni Settanta nel Bronx a disciplina olimpica, la crescita del breaking ha portato diverse novità anche a livello nazionale. “Per la breakdance italiana è un momento importante e la squadra è molto entusiasta – ha tenuto a precisare Di Mauro –. Avere un obiettivo a lungo termine come il sogno olimpico e poterlo preparare in maniera professionale per molti dei ragazzi era fino a poco tempo fa pura fantasia. Oggi invece abbiamo l’opportunità di collaborare con l’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del CONI che ci permette di studiare le specifiche della nostra disciplina e alzare ogni giorno l’asticella. È nostra intenzione predisporre un calendario di raduni presso il Centro di Preparazione Olimpica dell’Acqua Acetosa per dare continuità agli allenamenti”.

Test breakdance 2

L’attuale allenatore della squadra nazionale ha già vissuto un’esperienza olimpica accompagnando, nel 2018, i giovani Mattia Schinco e Alessandra Cortesia agli YOG di Buenes Aires con la BGirl azzurra capace di conquistare uno storico argento: “Dopo il debutto olimpico a Buenos Aires la nostra disciplina non si è snaturata ma anzi, ha dato prova di come la nostra cultura sia in piena sintonia con i valori olimpici: rispetto, fratellanza, inclusione. Affrontiamo il percorso verso Parigi in piena serenità con dedizione e con l’obiettivo di esserci e, perché no, di giocarci al meglio le nostre carte. Una volta entrati nella battle, tutto è possibile”.

La prima tappa sulla strada che porta a Parigi saranno le World Series di Kitakyushu, in Giappone, il 24 e 25 febbraio 2023, mentre gli appuntamenti clou saranno i Giochi Europei in Polonia a giugno e i Campionati Mondiali in Belgio di settembre, tornei che assegneranno le prime carte olimpiche.

Questi gli atleti presenti al raduno: Alessandra Chillemi, Alessio Signore, Luca d'Antonio, Simone Arasi, Chiara Cesari, Cristian Bilardi, Omar Fatnassi, Stefano Beltrami ed Antilai Sandrini.