SINGAPORE 2010: Santuccio, l'emozione della bandiera non sostituisce la voglia di vincere. Petrucci al Villaggio per il pranzo di rito con gli atleti azzurri

LOGO_GRANDE.jpg"Adesso sogno di portare la bandiera all'Olimpiadi dei grandi". Con queste parole Alberta Santuccio ha commentato la sua esperienza da alfiere azzurra nella Cerimonia di Apertura dei Giochi Olimpici Giovanili, che si è da poco conclusa. Alla presenza del Presidente della Repubblica di Singapore Nathan, del Primo Ministro Lee Hsien Loong e del  Presidente del CIO Jacques Rogge, nonché delle massime autorità sportive mondiali - tra le quali inseriamo anche gli ex campioni a cinque cerchi Sergey Bubka ed Yelena Isinbaeva, entrambi con un ruolo operativo all'interno della nuova rassegna a cinque cerchi- la schermitrice di Catania ha vissuto un'esperienza forse irripetibile, sull'avveniristica piattaforma galleggiante della Marina Bay. "Fino a questa sera non avevo veramente compreso l'importanza del ruolo che mi era stato assegnato – ha ammesso la campionessa d'Europa e del Mondo con la spada nella categoria cadetti – Oro, però, voglio meritarmi sul campo questo privilegio. Mi sono allenata molto sia ieri che giovedì, oggi siamo stati fermi per i preparativi della Cerimonia e per la visita di Petrucci". Il Presidente del Coni, infatti, si è recato, insieme al Segretario Generale Raffaele Pagnozzi, presso il Villaggio Olimpico (YOV), situato in una parte dell'immensa Nanyang Technological University, per salutare la Delegazione italiana guidata da Rossana Ciuffetti, trattenendosi poi a pranzo insieme agli atleti, in quella che è ormai una tradizione che si perpetua all'inizio di ogni manifestazione olimpica. "Il giorno decisivo per me è martedì 17 – continua la Santuccio – quando nella sala 602 dell'International Convention Center me la dovrò vedere con avversarie notea cominciare dalla britannica Holmes, già battuta largamente ai Mondiali di Baku – e meno note. Un pronostico? diciamo che sono scaramantica, però, in realtà, si sa il motivo per cui sono venuta fin qui". E a guardarla negli occhi non sembrava affatto che si riferisse alla sfilata con il Tricolore.