CONI-FMSI: Presentato il QIS, Consorzio per la certificazione degli impianti sportivi

QUIS_Per_PRIMO_PIANO.jpgE’ stato presentato questa mattina, nel Salone d’Onore, il QIS, il Consorzio per la Certificazione di Qualità degli Impianti Sportivi. A fare gli onori di casa il Segretario Generale del CONI Raffaele Pagnozzi, alla presenza del presidente della Federazione Medico Sportiva Italiana e del Consorzio Maurizio Casasco, del Presidente dell'Istituto del Credito Sportivo Andrea Cardinaletti e del Responsabile Gestione Patrimonio e Consulenze Impianti Sportivi della CONI Servizi e Direttore generale del Consorzio, Francesco Romussi. Il Consorzio si propone di offrire una specifica certificazione di qualità, innovativa e unica, ai luoghi e alle organizzazioni per lo sport, comprendendo in un unico schema integrato i requisiti di qualità struttuali e sanitari, con i conseguenti requisiti organizzativi e di servizio. Gli impianti certificati infatti, acquisiscono il diritto di esporre il marchio QIS che li individua e li distingue agli occhi degli Utenti. Il marchio è la risultante della composizione grafica di CONI e FMSI e intende diventare un brand di garanzia per gli Utenti. Al fianco del CONI e della FMSI, nella creazione del marchio di qualità CONI degli impianti sportivi, ci sono diverse realtà istituzionali, tra cui l’Istituto del Credito Sportivo, che offre la piena disponibilità a concedere finanziamenti agevolati per la messa a norma degli impianti. La certificazione di qualità deve esser percepita come un valore aggiunto creando un circuito di strutture di alto livello capaci di trainare tutte le altre verso elevati standard qualitativi e di servizio. Soddisfatto il Segretario Generale del CONI, Raffaele Pagnozzi: "E' una iniziativa che servirà ad evitare tragedie sui campi di periferia come capitato anche di recente e che si rivolge a chi pratica spontaneamente sport. In questo modo, ci si mette al passo di realtà non solo internazionali ma anche italiane". Il presidente FMSI e del Consorzio Maurizio Casasco ha sottolineato: "La certificazione rappresenta un primo passo di innovazione verso la sicurezza e la qualità ed uno stimolo alle diverse figure coinvolte da quelle progettuali, gestionali, organizzative a quelle sportive, associative, politiche e legislative, spostando sempre di più l'attenzione all'attività fisica della persona e all'ambiente in cui si svolge". Gli impianti potenzialmente certificabili sono 72 mila, come ha spiegato il dirigente CONI e Direttore Generale QIS, Francesco Romussi, 2.700 dei quali (il 3,75%) avranno la certificazione nei prossimi 5 anni. L’opera sarà supportata dall’Istituto per il Credito Sportivo, che ha sposato il progetto attraverso il Presidente Cardinaletti. “Bisogna operare un monitoraggio costante ed aggiornato delle strutture per poter pianificare e programmare interventi laddove siano effettivamente necessari in base alle esigenze dell’utenza, compensando così gli squilibri che ruotano intorno al mondo dello sport e segnatamente dell’impiantistica sportiva”.
 
Intervento del Presidente del QIS Casasco

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