Antidoping, presentato l'accordo con i NAS. Malagò: "NADO italiana libera da condizionamenti"

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protocollo nas foto mezzelani gmt025 crE’ stato presentato questa mattina, nel Salone d’Onore, l’accordo quadro tra il CONI e i NAS in materia di Antidoping. Alla conferenza stampa hanno partecipato il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, il Generale Comandante dell'Arma dei Carabinieri, Tullio Del Sette, il Generale Comandante dei NAS, Cosimo Piccinno, e il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega allo Sport, Graziano Delrio. Erano presenti il Segretario Generale del CONI, Roberto Fabbricini, e il Vice Segretario Generale, Carlo Mornati. Il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, assente per motivi personali, ha inviato un messaggio di sostegno all’iniziativa, attraverso il quale ha ricordato che l’“impegno categorico per le istituzioni è quella di fornire una risposta adeguata alla dimensione e alla complessità del fenomeno e questa intesa rappresenta proprio questa risposta efficace e decisa”.

 

Il Sottosegretario Delrio ha espresso la soddisfazione del Governo alla luce dell’intesa. “Sono felice di essere presente perché si tratta di un’iniziativa di fondamentale importanza: è un passaggio importante nella direzione che il Governo ha sempre auspicato per promuovere legalità e trasparenza. Uno sport pulito è anche educativo: eravamo già un’eccellenza, con questo accordo ancora più grandi. Il CONI ha fatto grandi passi avanti nella lotta al dopingL’introduzione di questa nuova figura indipendente dà forza al progetto e garantisce un’ autonomia che non era presente prima un cambio di passo significativo”.

 

Il Generale Comandante dei Carabinieri, Tullio Del Sette ha amplificato il concetto: “Questo è un obiettivo importante sotto il profilo della trasparenza per lo sport. Riconosciamo nei NAS, nel Comando per la tutela della salute, un’eccellenza a livello internazionale. Il fatto che siano stati scelti come struttura di garanzia nella lotta al doping ci induce ad andare avanti nella spendita di risorse umane e professionali per proseguire su questa strada. I NAS, insieme alla sezione antidoping del CONI, lavoreranno per prevenire e reprimere il malaffare. Non solo a livello agonistico ma anche amatoriale. I controlli saranno effettuati nell’ambito di un ampio monitoraggio, in base ai dettami della WADA”.

 

Il Presidente Malagò ha ringraziato l’Arma dei Carabinieri e i NAS per il proficuo lavoro portato avanti finalizzato al raggiungimento dell’accordo: “Ho parlato di svolta epocale anche se qualcuno ha pensato un’operazione di facciata o il salvataggio di un sistema che, sempre secondo alcuni, andava smantellato. La trasparenza, l’impegno e la credibilità sono il filo conduttore di tutte le iniziative portate avanti dal CONI nella lotta al doping. Non servono proclami, non ci servono trucchi e scorciatoie. Vogliamo risultati per il bene dello sport, da raggiungere con professionalità e competenza. I NAS sono un’eccellenza nell’Italia e nel mondo. L’accordo è il primo passo di una vera collaborazione operativa. L’idea di rivolgerci ai NAS è nata dalla situazione in essere, non certo scevra da criticità, dalla necessità di migliorare il sistema antidoping rendendolo “libero” da qualsiasi percepita influenza, anche teorica, da parte del CONI. Questo accordo, già condiviso dai Ministeri interessati, avrà durata coincidente con il mandato Olimpico e porterà maggiore efficienza nella lotta al doping. Tra gli obiettivi principali c'è quindi il passaggio alla sostanziale autonomia, da qualsivoglia condizionamento, della NADO italiana”.

 

I punti iniziali con cui si avvierà l’interazione con i NAS saranno: l’attività di intelligence, finalizzata alla pianificazione dei controlli in e out of competition, l’azione di investigazione indirizzata alla scoperta e alla repressione delle attività contrarie alla normativa antidoping, il coinvolgimento e l’ausilio nelle operazioni di controllo antidoping, di ispettori investigativi dei NAS, appositamente formati e specializzati quali “Ispettori antidoping”, ai sensi del Codice WADA e delle Norme Sportive Antidoping. In merito al nuovo modello “dimostra che da parte nostra non c'è nessuna volontà nel mantenere il controllo di un tema delicato come quello del doping a tutti i livelli; quindi dalla valutazione delle persone coinvolte agli aspetti logistici ci sarà una garanzia di terzietà assoluta”.

 

Il Presidente Malagò ha anche specificato che le nomine dei componenti dei nuovi organi sarà frutto di valutazioni condivise tra il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, con Delega allo Sport, Graziano Delrio, e il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin.

 

Il Generale Comandante dei NAS, Cosimo Piccinno ha dichiarato. “L’Arma dei Carabinieri, con la firma odierna dell’accordo, assume un ruolo di partner istituzionale poiché intraprende un cammino complesso e delicato, diretto a rendere, in un contesto di reciproca, leale e propositiva collaborazione, l’attuale struttura antidoping del CONI in una NADO sempre più indipendente, costruita sui modelli più accreditati dalla WADA. La riorganizzazione consentirà di svolgere controlli antidoping mirati, con il diretto coinvolgimento di militari del NAS preventivamente formati, in analogia alle meritorie attività svolte congiuntamente alla Commissione di Vigilanza sul doping del Ministero della Salute, al fine di aumentare considerevolmente l’efficienza e l’efficacia di una lotta diretta a contrastare l’illecito impiego di sostanze vietate e metodi non consentiti, a vantaggio della salute degli atleti e dell’etica dello Sport”. Il Presidente Malagò ha infine specificato che gli accordi attuativi tra il CONI e i NAS verranno declinati entro 90 giorni attraverso le relative procedure attuative.