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Il Frosinone Calcio ricorre contro la FIGC per ammenda e 2 turni a porte chiuse decisi da CSA

Collegio di Garanzia

Il Collegio di Garanzia dello Sport ha ricevuto un ricorso da parte della società Frosinone Calcio S.r.l. contro la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC), per l’impugnazione della decisione della Corte Sportiva di Appello c/o FIGC, pubblicata nel C.U. n. 001/CSA del 5 luglio 2018, le cui motivazioni sono contenute nel C.U. n. 002/CSA del 6 luglio 2018, con cui, in parziale riforma della decisione del Giudice Sportivo c/o L.N.P. Serie B, che aveva comminato, nei confronti della ricorrente, l’ammenda di € 25.000,00, con obbligo di disputare le stesse in campo neutro e a porte chiuse.

 

La vicenda trae origine dal comportamento tenuto dai sostenitori e dai raccattapalle in occasione della partita tra il Frosinone Calcio S.r.l. e l’U.S. Città di Palermo S.p.a., valida per la finale dei play off del Campionato Nazionale di Serie B e disputata in data 16 giugno 2018.

 

La ricorrente chiede al Collegio, in accoglimento del presente ricorso:


- in via preliminare, in accoglimento dell’istanza, di disporre l’abbreviazione dei termini, ai sensi dell’art. 60.5 CGS CONI;
- In via principale, di annullare/revocare la decisione impugnata e, per l’effetto, di rideterminare la misura sanzionatoria nei confronti della ricorrente sulla base degli atti ufficiali e delle circostanze attenuanti/esimenti presenti;
- in via subordinata, di annullare/revocare la decisione impugnata e, per l’effetto, di confermare la pronuncia del Giudice Sportivo c/o L.N.P. Serie B;
- in via ulteriormente subordinata, di annullare/revocare la decisione impugnata, e per l’effetto, di disporre il rinvio al predetto Organo disciplinare per la decisione sul merito secondo i principi di diritto che verranno stabiliti dal Collegio di Garanzia dello Sport del CONI.

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