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Australian Open, impresa di Seppi. Batte Federer e vola agli ottavi

SeppiIl tennis azzurro guadagna la copertina di giornata. Andreas Seppi ha messo ko il mito Federer in una delle platee più belle e prestigiose del mondo, l’immensa Rod Laver Arena, davanti a 15mila spettatori prima quasi infastiditi dall’ardire dell’altoatesino, poi increduli di fronte al lento tracollo di King Roger, quindi pronti ad applaudire il sangue freddo di Andreas, che mai, neppure per un secondo, si è fatto afferrare dalla paura di un traguardo tanto inatteso quanto sontuoso. E’ finita 6-4 7-6 (5) 4-6 7-6 (5) dopo due ore e 57 minuti, e Seppi vola gli ottavi dell'Australian Open. Nelle dieci precedenti sfide Seppi aveva sempre perso contro Federer, racimolando appena un set nel 2012 a Doha. Domenica negli ottavi troverà dall'altra parte della rete il beniamino di casa, il giovane australiano Nick Kyrgios: il 19enne di Camberra ha vinto in tre set l'unico precedente, disputato lo scorso anno al secondo turno degli Us Open. Per il trentenne di Caldaro sarà il quarto ottavo di finale nei major dopo il Roland Garros 2012 e Australian Open e Wimbledon nel 2013.

 

Federer negli ultimi dieci anni aveva fatto peggio in un torneo dello Slam solo a Wimbledon 2013, quando si arrese all’ucraino Stakhovsky. A Melbourne, dove ha trionfato quattro volte, era sempre arrivato almeno in semifinale dal 2004. Anche contro Bolelli, nel turno precedente, il 33enne svizzero era partito piuttosto lento, quasi pigro, cedendo il primo parziale. Poi, però, era salito in cattedra alzando il livello e giocando da par suo. Bene, Seppi non ha mollato di un millimetro sfruttando ogni piccola incertezza del fenomeno di Basilea, oggi un po’ più umano del solito. Break sul 4-4 a zero, quindi set in archivio dopo aver salvato tre palle del 5-5, di cui due consecutive. Nella seconda partita l’azzurro è di nuovo andato a servire sul 5-4: questa volta lo ha tradito un nastro beffardo che ha consegnato il contro break all’avversario. Federer si è portato 5-3 nel tie break, ma ha messo in rete un diritto (l’ennesimo di un pomeriggio storto in cui ha collezionato 57 errori gratuiti contro 40 di Seppi) rimettendo in corsa Andreas, che ha chiuso 7-5 grazie ad un passante sul quale Federer non è riuscito a far di meglio che mettere out una volée in verità per nulla agevole. Due set a zero e Rod Laver Arena ammutolita. I campioni, quelli veri e Roger lo è, hanno anima e orgoglio. E così il fuoriclasse svizzero, capace di conquistare 17 titoli dello Slam, nel terzo set è risalito a galla: break in apertura sfruttando un piccolo, ma comprensibile calo mentale più che fisico dell’azzurro, e 64 senza mai rischiare ai propri turni di battuta. Nel quarto set l’equilibrio si è spezzato definitivamente nel tie break: 3-1 Federer, 3-3 complice un doppio fallo dello svizzero, poi punto a punto fino al 5-5, quando Andreas si è procurato il primo match point con accelerazione di diritto a uscire. Infine il formidabile passante di diritto lungo linea: 7-5, gioco, partita e incontro.

 

L’altoatesino solo due volte è uscito sconfitto dopo essere stato avanti di due set: nel 2010 agli US Open contro lo spagnolo Marcel Granollers e soprattutto nel 2012 al Roland Garros contro Novak Djokovic: i primi due set erano finiti esattamente con lo stesso punteggio di oggi (64 76) prima della prepotente rimonta del serbo. Seppi è il quinto tennista italiano ad aver battuto una volta Federer. L’ultimo era stato Filippo Volandri a Roma nel 2007: erano gli ottavi e superò Roger con il punteggio di 62 64. Le altre tre sconfitte sono molto più lontane e in campo c’era un Federer ancora ragazzino: nel 1999, non ancora 18enne, perse in Coppa Davis (64 76) un incontro a punteggio ormai acquisito in favore della sua Svizzera contro Gianluca Pozzi. Nel 2002, 20enne, si arrese in finale a Milano a Davide Sanguinetti (76 46 61) e a Roma ad Andrea Gaudenzi (64 64).

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