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Malagò al Quirinale per l'incontro del Presidente Mattarella con i medagliati di Gwangju 2019

NUOTO
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Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto al Quirinale una rappresentanza delle atlete e degli atleti vincitori di medaglie ai recenti Campionati del Mondo di Nuoto a Gwangju 2019. La squadra azzurra è stata accompagnata dal Presidente del CONI, Giovanni Malagò, e dal Presidente della Federazione Italiana Nuoto, Paolo Barelli. Erano presenti anche il Segretario Generale del CONI, Carlo Mornati, e il Segretario Generale della FIN, Antonello Panza. Erano presenti i medagliati di Nuoto, Pallanuoto, Nuoto di Fondo e Nuoto Sincronizzato con i rispettivi Direttori Tecnici.  (Foto Mezzelani GMT Sport)

 

Malagò ha voluto ringraziare il Capo dello Stato per l'ennesima dimostrazione di vicinanza al mondo dello sport, sottolineando contestualmente i meriti della Federazione per i lusinghieri risultati ottenuti. "C'è stato un grande passato, c'è un formidabile presente e un futuro altrettanto roseo. Il mio ringraziamento va a questi atleti, siamo molto fieri di quello che si è fatto e delle prospettive tra dieci mesi a Tokyo. Sono molto felice di questa bellissima occasione di incontro con voi che siete stati protagonisti dei Mondiali in Corea. Ricordo la telefonata che mi ha fatto le Presidente durante e la fine dei mondiali esprimendo la volontà di incontrare questi atleti loro nella casa degli italiani. L'ennesima prova della sua attenzione e sensibilità nei confronti dello sport italiano. E' stata una spedizione eccezionale con 15 medaglie, questa è la Federazione Italiana Nuoto ma è una confederazione di discipline una complessità organizzativa gestionale straordinaria. la guida Barelli guida con eccellenti risultati e al CONI ne siamo consapevoli. Penso a Quadarella, Paltrinieri, Pellegrini al suo sesto titolo. E il lavoro della pallanuoto, la squadra più titolata nella storia dello sport guidata da un tecnico eccezionale e che ha portato da tecnico due volte a riportare il titolo".

 

Sulla stessa lunghezza d'onda il Presidente della FIN, Paolo Barelli. "Siamo onorati di essere nella casa degli italiani, al Quirinale. Tutti gli atleti vedono in lei un riferimento ineguagliabile nel momento in cui devono confrontarsi con gli atleti del resto del mondo. Ringrazio il presidente del CONI Malagò per le parole nei confronti della nostra federazione. Abbiamo fatto grandi risultati, ma siamo molto prudenti guardando all'orizzonte che ci propone il futuro. I livelli delle nostre società sono invidiati in tutto il mondo, perché fanno degli sforzi enormi anche per svolgere un ruolo fondamentale nella società. Saper nuotare significa non solo salvare la vita a se stessi ma anche agli altri. Affrontiamo l'anno olimpico, siamo tutti concentrati affinché l'Italia faccia bella figura e possa essere da esempio, speriamo di essere all'altezza dello spazio che le oggi ci ha dedicato''. 

 

Federica Pellegrini ha rappresentato l'emozione e l'orgoglio degli atleti per questo grande appuntamento. "Quest'anno ho avvertito una piacevole responsabilità, in un'edizione sempre più entusiasmante del Mondiale. Il nuoto è sempre più popolare ed è quasi un dovere far capire a tutti che lo sport insegna i valori della vita. In sedici anni e 4 Olimpiadi e ora spero anche nella quinta, ho affrontato tanti sacrifici: è il tratto comune di noi atleti, lo sport è un modo molto appassionato e concreto di vivere l'adolescenza e la
gioventù. Presidente, le chiedo di proteggerci, perché lo sport funziona e continua a far crescere generazioni di ragazzi all'insegna dell'impegno, della disciplina, del fair play".

 

Anche Alessandro Campagna ha rappresentato l'orgoglio dell'intero movimento per l'incontro con il Presidente, ricordando i successi ottenuti dal Settebello nella storia e l'importanza dei successi per il coinvolgimento dei giovani. "Le nostre radici sono legate a una terra storica, leggendaria, difficile, ma orgogliosa e tenace come la squadra della nostra federazione: il Settebello campione del mondo e tutte le nazionali del movimento acquatico che hanno colto numerosi successi iridati. Desidero ricordare la prima medaglia d’oro olimpica vinta dal Settebello a Londra, nel ‘48, quando il nostro Paese era impegnato nel ricostruire la normalità distrutta dallo scempio della seconda guerra mondiale. Quell’oro rappresentò una speranza e, allora come oggi, ha un valore speciale: quello del Paese che, unito come una squadra, banditi interessi personali e individualità, lotta e supera le difficoltà. Noi tecnici svolgiamo un lavoro edificante e difficile, che deve coniugare l’insegnamento di valori agonistici ed etici, che deve formare sì atleti che eccellano nello sport, ma soprattutto uomini e donne al servizio di un Paese migliore. All’indomani del successo ai mondiali di Gwangju sono stato sommerso dall’affetto di parenti, amici e conoscenti, ma anche di moltissimi sconosciuti che si sono sentiti veramente parte della nostra famiglia. E’ stata questa la gratificazione più grande: avere unito ed emozionato gli italiani. La nostra promessa, signor Presidente, è quella di continuare a lavorare al massimo delle nostre possibilità per ambire sempre alla vittoria e rendere fieri i nostri connazionali nel mondo.

 

Il Presidente Mattarella ha chiuso l'appuntamento esprimendo gratitudine nei confronti degli atleti. "Quindici medaglie sono un patrimonio importante, davanti a voi ci sono solo dei 'continenti' come Usa, Australia, Cina: avete fatto risuonare l'inno di Mameli, innalzare il tricolore spesso, ma l'orgoglio grande è di avere misurato le proprie capacità, perché lo sport come ha detto Federica Pellegrini, indica ai giovani i valori della vita. Avete unito tanti appassionati, e io ero tra questi. Ho cercato di seguire tutte le gare, e ho gioito per tre medaglie d'oro, qualcuna d'argento, mi è sfuggita quella di Benedetta Pilato. Vedo che i capelli sono tornati dello stesso colore", la battuta riservata alla giovane azzurra, per poi parlare della finale della pallanuoto: "ho visto solo il terzo e questo tempo, immaginavo di trovare una gara sul filo di lana e invece ho visto che avevamo tre gol di vantaggio e mi sono rasserenato. Federica Pellegrini ci ha abituato a rimonte di successo ma l'andamento di quest'ultima è stato particolarmente emozionante, complimenti a Paltrinieri e alla Quadarella, che potenza straordinaria. Infine a Campagna che ricordo non solo come ct ma come campione mondiale e olimpico e il successo coronato dal tuffo sincronizzato di tutto lo staff quasi pari alle nostre campionesse di nuoto sincronizzato che sono così brave, e a tutta la Federnuoto che è una raccolta di capacità, di eccellenze sportive".


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