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Pellegrino nella storia: è il primo non scandinavo a vincere la Coppa del Mondo nella Sprint

PellegrinoshowFederico Pellegrino non manca il suo appuntamento con la storia. Il poliziotto valdostano, infatti, con una gara di anticipo si è aggiudicato la Coppa del Mondo nella Sprint di fondo diventando il primo non scandinavo a riuscire nell’impresa: dalla stagione 1996-1997, anno dell'istituzione del trofeo, infatti, sono riusciti a vincere la sfera di cristallo soltanto norvegesi e svedesi. Un successo che arriva sette anni dopo la vittoria della Coppa del Mondo di distanza conquistata dall’altro italiano, Pietro Piller Cottrer.


Una gioia rovinata parzialmente dall'epilogo della Sprint tecnica libera disputata oggi a Quebec City, in Canada, dove l'italiano è stato protagonista di una sfortunata caduta, provocata dall'americano Andrew Newell (a sua volta caduto). Il valdostano, però, si è prontamente rialzato e ha chiuso la sua batteria al 5° posto. E forte del vantaggio di 91 punti (su 100 complessivi ancora da assegnare), accumulato in stagione sul suo diretto inseguitore, il norvegese Petter Northug si è aggiudicato comunque la sfera ( è arrivato 21°, quando gli bastava arrivare tra i primi 22).

 

Il 25enne è riuscito così in un'impresa che altri azzurri, fino ad oggi, avevano soltanto sfiorato: Fulvio Valbusa, secondo nel 1996-1997, Cristian Zorzi, secondo nel 2000-2001 e infine Renato Pasini secondo nel 2008-2009, mentre lo stesso Pellegrino arrivò terzo nella scorsa stagione.

 

"E' stata una seconda parte di stagione molto difficile da gestire - spiega il poliziotto valdostano -, però ho cercato di essere quanto più professionista per rimanere concentrato sia per l'allenamento sia per tutti gli aspetti che circondano la nostra professione. Nonostante la seconda parte di stagione sia stata al di sotto delle attese, è una grande soddisfazione perché le gare non erano più a mio vantaggio, sono arrivate le prove cittadine in tecnica classica, molto più ostiche per le mie caratteristiche ma alla fine ce l'ho fatta ugualmente. Ho un piccolo rammarico: avrei potuto chiudere con un bel risultato perché lo sentivo nelle gambe, ho portato a casa un trofeo che nessuno aveva mai conquistato in Italia e strapparla ai nordici è una grande gioia. Non ci avrei creduto ad inizio stagione e invece è successo, significa essere competitivo per tutta una stagione e battere un campione come Northug è molto bello.

 

Una dedica grande - ha aggiunto - va agli sport invernali che quest'anno stanno andando molto bene e questa mia gemma impreziosirà la nostra stagione. L'anno scorso fui terzo, non pensavo che a 25 anni avrei centrato un obiettivo del genere, anche perché era l'annata più difficile per farlo visto che, senza Mondiali ed Olimpiadi, era l'unico obiettivo degli sprinter. Il mio primo grazie va alla Federazione e alle Fiamme Oro, ma voglio ricordare anche il ruolo fondamentale che hanno la mia fdamiglia e la mia fidanzata Greta Laurent".

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