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ANTIDOPING: CONI e UCI lavoreranno per un protocollo d'intesa

palazzoh_interna_b33f88.jpgSi è svolto oggi ad Aigle (Svizzera) la prevista riunione tra il CONI e l’UCI, la Federazione Internazionale di Ciclismo. L’incontro, che si è svolto presso la sede dell’UCI, è durato circa sei ore. Per il CONI erano presenti Fabio Pigozzi, componente della Giunta Nazionale e Vicepresidente della Commissione Antidoping CONI, Luigi Frati, Presidente Commissione Antidoping CONI, Francesco Botré, Direttore Laboratorio di Roma, Guido Valori, legale CONI, e Marco Arpino, Dirigente CONI Antidoping.

A rappresentare l’UCI c’era una delegazione di esperti medici, giuridici e dal manager del Dipartimento Antidoping, ai quali si è aggiunto anche il Presidente McQuaid che ha partecipato solo ad una parte dei lavori.  

Nel corso della riunione, i delegati del CONI hanno illustrato la struttura Antidoping italiana, che fa riferimento ad una serie di peculiarità normative e giuridiche non riscontrabili in altri Paesi, come la qualifica dell’incaricato del prelievo, l’attenzione sui sistemi di custodia e trasporto dei campioni organici, la tutela sanitaria sulle patologie e le dirette conseguenze temporali sulle esenzioni ai fini terapeutici, nonché la certificazione del sistema di qualità.

Il CONI ha sottoposto inoltre all’attenzione dell’UCI anche il recente atto d’intesa in materia Antidoping firmato il 3 agosto scorso con i Ministeri della Salute e delle Politiche Giovanili e Attività Sportive.   Molti aspetti della relazione presentata dal CONI non erano noti ai dirigenti dell’UCI che hanno manifestato la loro disponibilità, a cominciare dal Presidente Pat McQuaid, per formalizzare un protocollo d’intesa tra l’UCI e il CONI-NADO, sulla falsariga di quanto già avviene in altri 15 Paesi del mondo.

L’UCI tra l’altro ha espresso anche apprezzamento per l’indipendenza di alcuni settori strategici come la Commissione Antidoping e la Procura Antidoping che sono guidate da professionisti scelti al di fuori dell’ordinamento sportivo.  
L’UCI ha chiesto al CONI di far pervenire nel più breve tempo possibile una sintesi delle fonti normative italiane per consentire agli esperti giuridici della Federazione Ciclistica Internazionale di approfondire la materia nel rispetto del Codice WADA.  
Una prossima riunione tra CONI e UCI verrà fissata per la fine del mese di settembre, questa volta a Roma dove dovranno essere messe a punto le linee guida per il futuro.

La delegazione del CONI, all’uscita dalla sede dell’UCI, si è dichiarata per il momento soddisfatta per l’esito dell’incontro per il quale verrà stilata una relazione che sarà portata all’attenzione della prossima Giunta Nazionale.  

Roma, 29 agosto 2007  

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