Ricorso dell’Aprilia Racing Club contro Lega Pro e FIGC su iscrizione al campionato

Collegio di Garanzia

Il Collegio di Garanzia dello Sport ha ricevuto un ricorso dalla società F.C. Aprilia Racing Club contro la società Matera Calcio s.r.l., nonché contro la Lega Italiana Calcio Professionistico (Lega Pro), la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC), la Procura Federale FIGC e la società Paganese Calcio 1926 s.r.l. L’istanza riguarda la decisione della Corte Federale d'Appello della FIGC (C.U. n. 58/CFA del 5 dicembre 2018) che ha respinto il ricorso promosso dalla società istante avverso la decisione del Tribunale Federale Nazionale - Sez. Disciplinare, di cui al C.U. n.14/TFN dell'8 agosto 2018, che, nel dichiarare inammissibile il ricorso della società Aprilia Racing Club, per l'effetto ha avallato l'iscrizione della società Matera Calcio s.r.l. al campionato di serie C per la stagione sportiva 2018/2019, disposta dal Commissario Straordinario con C.U. n. 29 del 20 luglio 2018.

 

La ricorrente F.C. Aprilia Racing Club lamenta il fatto che la società Matera Calcio s.r.l. fosse già stata sanzionata dagli organi di giustizia federali con decurtamento di diversi punti in classifica per il campionato di Serie C - Girone C - 2017/2018, per non aver provveduto al pagamento di diverse mensilità relative agli emolumenti dovuti ad alcuni tesserati, lavoratori dipendenti e collaboratori addetti al settore sportivo, oltre che alle ritenute Irpef e contributi Inps, ed avesse altresì posto in essere ulteriori gravi irregolarità economico – finanziarie senza essere deferita e sanzionata ulteriormente; in definitiva, la società ricorrente mira a far accertare le violazioni commesse affinché il club inadempiente sia sanzionato, con conseguente slittamento in classifica a beneficio della ricorrente stessa.

 

La società F.C. Aprilia Racing Club chiede, pertanto, al Collegio di Garanzia di accogliere il presente ricorso e, per l'effetto, di riformare la decisione impugnata, rinviando al Tribunale Federale e/o al Giudice ritenuto competente per la trattazione del merito.