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Deferiti al TNA Cultrera (FIDAL), Tolosi (ACSI), Facchinetti (non tess.). Chiesta l’archiviazione per Rachik (FIDAL)

L’Ufficio Procura Antidoping ha disposto i seguenti deferimenti, alla Prima Sezione del Tribunale Nazionale Antidoping, per:

 

il Sig. Corrado Cultrera (tesserato FIDAL) per aver fornito assistenza ed aiuto all’atleta Veronica Pennavaria nel tentativo di sottrarsi al controllo antidoping disposto dalla Commissione Ministeriale ex lege 376/2000 (artt. 2.5. e 2.8. delle NSA) al termine della gara “5° Memorial Sebastiano Romano – 7^ Prova del 9° Gran Prix Provinciale di Corsa” svoltasi a Siracusa il 6 luglio 2014 nonché per omessa collaborazione con il DCO incaricato delle operazioni di controllo antidoping disposte dalla Commissione Ministeriale ex lege 376/2000 (art. 3.3. delle NSA) a Noto il 23 agosto 2014, con richiesta di squalifica per 4 anni e 6 mesi;

 

l’atleta Massimo Tolosi (tesserato ACSI) per la positività al 19 – Norandrosterone > DL e 19-Noretiocolanolone (art. 2.1. delle NSA) riscontrate in occasione del controllo antidoping disposto dalla Commissione Ministeriale ex lege 376/2000 al termine della gara “Trofeo Ciclistico Pavese” svoltasi a Brugine il 28 settembre 2014 con richiesta di squalifica per 2 anni e 6 mesi;

 

il Sig. Vittorio Facchinetti (soggetto non tesserato) per aver frequentato impianti sportivi nonostante l’inibizione per 15 anni con scadenza il 30.9.2025 (artt. 10.10.1 e 10.10.2. del Codice WADA) già inflitta dal Tribunale Nazionale Antidoping (decisione n. 76/2010), con richiesta di inibizione per 15 annidecorrenti dalla data della violazione ad oggi accertata (febbraio 2013).

 

L’Ufficio di Procura Antidoping ha altresì richiesto alla Prima Sezione del Tribunale Nazionale Antidoping l’archiviazione del procedimento a caricodell’atleta Yassine Rachik (tesserato FIDAL) istruito sulla base della segnalazione trasmessa all’UPA dal Comitato Controlli Antidoping in merito alla mancata effettuazione del controllo antidoping in occasione dei “Campionati Italiani Assoluti e Promesse  m. 10.000” su pista, in quanto dalle risultanze degli accertamenti esperiti, allo stato, non sono emersi elementi di responsabilità a carico dello stesso per violazione della normativa antidoping.

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