Inaugurata la sede del Liceo Scientifico Sportivo all'Acqua Acetosa. Malagò: puntiamo su di voi

CONI-CONVITTO NAZIONALE

MEZZELICEOIl Presidente del CONI, Giovanni Malagò, e il Rettore del Convitto Nazionale Vittorio Emanuele, Paolo Maria Reale (foto Mezzelani-GMT), hanno inaugurato questa mattina la sede del Liceo Scientifico a indirizzo sportivo presso il Centro di Preparazione Olimpica Giulio Onesti all’Acqua Acetosa. E’ il coronamento di un percorso iniziato con l’introduzione del nuovo indirizzo, che è stato sviluppato – negli anni – da CONI, MIUR e Convitto, precursore di un progetto che è diventato successivamente un fiore all’occhiello in tutto il Paese, certificando l’impegno profuso dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano per promuovere una sinergia sempre più accentuata tra il mondo dello sport e quello dell’istruzione, perseguendo una finalità che rappresenta un punto nevralgico del programma del Presidente Malagò. All’inaugurazione erano presenti anche il Vice Segretario Generale e Responsabile della Preparazione Olimpica, Carlo Mornati, e l’Amministratore Delegato di Coni Servizi, Alberto Miglietta, oltre a esponenti federali e a due ‘testimonial’ d’eccezione, come Dino Meneghin e Diana Bianchedi.

 

L’Acqua Acetosa è diventata la casa della sezione “A” del Liceo Scientifico Sportivo del Convitto: 120 alunni che hanno abbracciato il nuovo indirizzo, credendo nella possibilità di coniugare l’attività agonistica con quella didattica. E’ stato il rettore Paolo Maria Reale a rappresentare la soddisfazione del Convitto per la partnership: “Ringrazio il MIUR e porto i saluti del Ministro, oltre a esprimere gratitudine nei confronti dei presenti – tra cui la dottoressa Capasso – Direzione Generale del Personale Scolastico – per aver voluto condividere con noi questo momento di grande festa, reso possibile dal lavoro e dall’entusiasmo della professoressa Doglioli e dalla signora Mara. La collaborazione collaudata con il CONI, nata nel 2012, ha dato la possibilità di costruire questa splendida realtà. Da una classe pilota degli esordi siamo giunti a un intero quinquennio. Torna inevitabilmente in mente il mens sana in corpore sano che significa armonia, proporzione, in una sola parola equilibrio. A questo si aggiunge la prospettiva moderna dello sport, prima di tutto palestra di vita, all’insegna di una visione etica della persona che vede la chiave per il successo formativo di tutti e di ciascuno. Il Liceo Scientifico Sportivo persegue l’obiettivo di una solida e robusta preparazione culturale, coniugata all’approccio teorico e pratico delle discipline sportive. Il traguardo richiesto dal Presidente Malagò è ambizioso: coniugare l’eccellenza sportiva a quella didattica per formare i dirigenti del futuro. I due mondi insistono su un terreno comune, fatto di quei valori come lealtà, sacrificio, correttezza e generosità che aiutano a crescere, e perché no, anche a vincere”.

 

Il Presidente Malagò ha sottolineato con orgoglio l’importanza del progetto rivolgendosi agli studenti. “Questa sede rappresenta l’esempio degli investimenti che negli ultimi abbiamo voluto portare avanti. Vado a parlare una volta a settimana nelle scuole e nelle Università e credo di conoscere le vostre aspettative e le vostre idee: se potessi tornare indietro, pur amando alla follia il San Giuseppe De Merode, la mia scuola, non avrei dubbi a dire che sarei stato il primo a volermi iscrivere a questo indirizzo. Siete in questa sede fantastica grazie a Giulio Onesti, che merita eterna riconoscenza per quello che ha saputo costruire e lasciarci come patrimonio del nostro mondo, e grazie a Roma 1960. Perché questo centro, subito dopo i Giochi, è diventato un punto di riferimento irrinunciabile per il movimento. Stiamo cercando anche di allargare la rosa delle discipline: nell’area del galoppatoio sarà creato un nuovo Palazzetto dello Sport. Continueremo a investire perché questo è un vanto da valorizzare. E la creazione di questa sede è funzionale al proposito: in qualunque posto io vado ci richiedono un liceo sportivo. A Roma è nato come progetto sperimentale, anche grazie al MIUR, oggi si tratta di una splendida certezza. Ed essere uno studente di questo indirizzo deve essere motivo di orgoglio, perchè è proprio da un liceo sportivo che ripartirà Amatrice, pronta a ospitare ragazzi da tutta Italia e anche dal resto del mondo. Complimenti al vostro stile e alla vostra eleganza, noi contiamo su di voi perché abbiamo investito. Voi contate sul nostro mondo perché sicuramente non vi tradirà”.

 

Sono stati Dino Meneghin e Diana Bianchedi a rivolgere il saluto finale agli studenti, da indimenticati campioni che hanno saputo traslare le loro capacità in chiave dirigenziale. “La formazione è un aspetto fondamentale, perché coltivare il talento vuol dire anche diventare campioni di vita, curare l’aspetto didattico e sapersi distinguersi sui banchi è il miglior biglietto da visita per un futuro da protagonisti”.