Leonardo Cenci alla maratona di New York: poi gli Oncology Games. Malagò: ricorda Bebe Vio

LA STORIA

cenciok crIl Presidente del CONI, Giovanni Malagò, ha partecipato oggi - in Sala Giunta - alla conferenza stampa di Leonardo Cenci, il ragazzo perugino che parteciperà alla maratona di New York con un cancro in atto. Leonardo si cimenterà nella più famosa competizione podistica del mondo, la stessa che stava preparando nel 2012, quando scoprì di avere un cancro al polmone e pochi mesi di vita. Il suo gesto vuole trasmettere un messaggio chiaro e forte di speranza, vuole dimostrare che anche chi ha un cancro in atto può vivere una vita dignitosa. Ma questo non è l'unico sogno che Leonardo sta concretizzando. L'Unione Europea ha deciso di finanziare gli "Oncology Games", un progetto ideato da Cenci, presentato dal Tucep (Tiber Umbria Comett Education Programme) e che vede il sostegno del CONI e di “Avanti Tutta”, l'associazione che lo stesso perugino ha fondato nel 2013 per dare dignità ai malati di cancro e per promuovere un sano e corretto stile di vita.

 

Malagò ha sottolineato l'importanza della storia di Leonardo. “Credo che l’incontro con lui sia avvenuto grazie all’approccio personale e culturale che ho nei confronti del mondo che cerco di rappresentare quotidianamente. La sua è una storia incredibile, per questo ritengo che il progetto che è nato dalla sua esperienza, legato agli Oncology Games, rappresenti un traguardo e un nuovo punto di partenza per lanciare un messaggio di grande significato sociale legato agli straordinari benefici derivanti dalla pratica sportiva. E’ davvero nobile che alcuni sponsor del CONI come UnipolSai Assicurazioni, Kinder + Sport e Armani abbiano offerto un contributo importante per questa causa, perché Leo – anche se non è atleta olimpico – è uno di noi. Mi ricorda Bebe Vio. Non li ho mai visti una volta senza il sorriso. Nel 2012 l’uragano Sandy gli impedì di correre la maratona, stavolta sarà lui a vincere: l’uragano Leo”.

 

Alla conferenza hanno partecipato anche la senatrice Nadia Ginetti, da sempre accanto al Presidente di Avanti Tutta, che ha svelato la genesi del progetto "Oncology Games". "La determinazione di Leonardo Cenci, nel lanciare la sfida contro la malattia attraverso lo sport, ci ha consentito di trasformare un fatto privato in sperimentazione - spiega la senatrice - con risvolti medici d'interesse pubblico. Attraverso il finanziamento europeo del progetto potremo confrontarci con altri Paesi sui tali obiettivi, che hanno a che fare con la salute, la qualità della vita dei malati e lo sport. La partecipazione di Leonardo alla maratona di New York rappresenta l'apice di tale sfida". Subito dopo Maria Brizi, direttore del Tucep, ha presentato il progetto "Oncology Games". "Grazie al CONI che ci ha sostenuto. Non avevamo mai presentato un progetto in campo sportivo e siamo contenti di essere riusciti a tagliare il traguardo. L'iniziativa europea  coinvolge 7 Paesi, tra cui strutture di Spagna, Grecia, Inghilterra, una realtà turca e un'università polacca, prevedendo corsi di formazione per dirigenti e tecnici. Lo scopo è dimostrare che alimentazione e sport possono prevenire il cancro ma anche combatterlo. Questo riconoscimento lo abbiamo ottenuto dalla scheda di valutazione di 95 su 100. L'evento finale, gli Oncology Games appunto, si terranno a Perugia. Contestualmente realizzeremo una linea guida per i malati oncologici".

 

La dottoressa Chiara Bennati, in forza all'Oncologia Medica Ravenna (expertise patologia polmonare), ha presentato dati che evidenziano come "l'attività fisica sia fondamentale a livello di salute. Possiamo dimostrare che può ridurre l'incidenza delle neoplasie. Le cause di cancro sono dovute principalmente al fumo. Il 2% é legato alla inattività fisica. Su 3 tipi di cancro ha una percentuale di efficacia importante, ma in assoluto - grazie all'attività motoria - si riduce il rischio relativamente a 13 tipologie diverse di cancro, tra cui quello al polmone". Alla conferenza ha preso parte anche Mauro Casciari, presidente onorario di Avanti Tutta, che parteciperà alla maratona insieme Leonardo. La partecipazione di Cenci alla New York Marathon è stata resa possibile anche grazie al contributo di UnipolSai Assicurazioni, Kinder + Sport e Armani.

 

Le conclusioni sono state affidate a Leonardo Cenci. "Mi state regalando un'esperienza di vita che ha un valore incredibile. Ringrazio il CONI e Giovanni Malagò. Ho deciso di prendere parte alla New York Marathon per lanciare un messaggio di speranza a tutta l'Italia. Con questo mio gesto voglio far capire che il cancro non è una malattia di cui aver paura ma è un vestito che va portato con dignità. Avere un tumore non è una vergogna visto che non è contagioso. Spero che questo mio essere considerato il simbolo della lotta contro il cancro abbia sempre più una risonanza internazionale allo scopo di far avvicinare più persone possibile, malate e non, all'attività motoria ed ad uno stile di vita sano.  Affronto la malattia con la resilienza che caratterizza i maratoneti. Lo sport è vita. E la vita é il bene più prezioso che abbiamo. Sono il primo italiano e il secondo di sempre a correre a new York. Al traguardo avrò vinto comunque. Voglio correre con il sorriso e lo farà come testimonial dell'Italia. Doneró il pettorale a Malagò".

 

Cenci2