Istituto di Medicina

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L'Istituto di Medicina e Scienza dello Sport rappresenta l’unica struttura Coni di riferimento sul territorio nazionale per tutti gli atleti olimpici italiani, fruibile anche dai cittadini di qualsiasi età. L’IMSS è un centro di eccellenza che mette a disposizione dei suoi pazienti la professionalità di medici di fama internazionale, garantendo consulenze specialistiche e apparecchiature di ultima generazione per diagnosi mirate. Offriamo più di 20 specialità mediche per soddisfare le esigenze e le aspettative di tutti i pazienti.

La nostra mission è la prevenzione e il recupero fisico, psicologico e prestazionale dei nostri atleti e dei pazienti tutti, in un ambiente che riflette al 100% gli elevati standard qualitativi del Coni.

L’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport è la struttura sanitaria e scientifica di CONI Servizi, che ha il compito istituzionale di tutelare lo stato di salute degli atleti di élite e di fornire alle Federazioni Sportive Nazionali le conoscenze scientifiche per il miglioramento delle prestazioni sportive, in vista di impegni olimpici e di alto livello, e di promuovere cultura sportiva volta al benessere dell’individuo, attraverso ricerche nel campo dell’esercizio fisico e dello sport, in collaborazione con Enti di ricerca nazionali e internazionali.

La ricerca scientifica e le attività di didattica e formazione vengono svolte anche in collaborazione con le Università e i principali istituti di ricerca italiani ed esteri, relativamente ai temi della medicina dello sport e della tutela della salute, della psicologia, della fisiologia, della biologia, della biomeccanica applicate all’esercizio fisico e allo sport.

    L’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport, nello specifico:
  • Assicura l'assistenza medica, riabilitativa, funzionale, biomeccanica e psicologica al fine di tutelare lo stato di salute degli atleti di élite e di fornire alle Federazioni Sportive Nazionali ed al Comitato Italiano Paralimpico le conoscenze scientifiche per il miglioramento delle prestazioni sportive in vista di impegni olimpici e paralimpici e di alto livello.
  • Svolge attività di informazione, di formazione, di ricerca e di prevenzione e sviluppa programmi di controllo sanitario legati alla pratica sportiva.
  • Promuove la cultura sportiva volta al benessere psicofisico dell’individuo, attraverso ricerche nel campo dell’esercizio fisico e dello sport, in collaborazione con Istituzioni Nazionali ed Internazionali.
  • Svolge attività di Istituto Nazionale di Medicina dello Sport a favore di terzi con l’obiettivo di valutare e preservare lo stato di salute, di ottimizzare le prestazioni sportive anche al fine del reperimento di risorse economiche e del trasferimento delle conoscenze acquisite al massimo livello a tutta la popolazione aziendale.

LA STORIA

Il 6 novembre 1963 la Giunta Esecutiva del Comitato Olimpico sanciva la nascita dell'Istituto di Medicina dello Sport.

Commissario Ordinatore dell'Istituto fu nominato, in quell’occasione, il Prof. Antonio Venerando, allora Presidente della Federazione Medico Sportiva Italiana, che divenne successivamente, Direttore dell'Istituto, del quale faceva parte il reparto di Valutazione Funzionale dell'atleta, alla cui guida fu nominato il Prof. Antonio Dal Monte, ed il reparto di ortopedia, alla cui guida fu nominato il prof. Giorgio Santilli.

Il 20 aprile 1970 può essere considerato come lo “starting point” dell'attività formativa dell'Istituto, con la tavola rotonda sul tema: "Le qualità fisiche e l'allenamento". Presidente del Convegno fu il Prof. Venerando.

A settembre dello stesso anno si tiene il Congresso Nazionale di Medicina dello Sport, titolo: "Il Muscolo".

II 20 ottobre 1974 il Prof. Venerando diviene Direttore Tecnico dell'Istituto di Medicina dello Sport.

Nel 1975 viene inaugurato il I Laboratorio Mobile dell'Istituto di Scienza dello Sport.

Il 17 novembre 1978 la Scuola Centrale dello Sport cambia nome in Scuola dello Sport, alla quale competono gli adempimenti amministrativi dell'Istituto di Medicina dello Sport.

Nel 1979 (7-8 marzo) si pongono le basi per il riconoscimento della Psicologia dello Sport a rango di materia fondamentale nella Medicina dello Sport, con l'organizzazione delle Prime Giornate di Psicologia dello Sport, Presidente il dott. Ferruccio Antonelli.

Nel 1983 viene inaugurata la Vasca Ergometrica. Nello stesso anno si attua una convenzione fra CONI ed Università Statale di Roma per una collaborazione fra Istituto e Scuole di Specializzazione in Medicina dello Sport.

Nel 1984 il prof. Antonio Dal Monte, nel Dipartimento di Fisiologia e Biomeccanica, progetta le ruote lenticolari: lo stesso anno alle Olimpiadi di Los Angeles l'Italia conquista l’oro nella 4 per 100 km utilizzando telaio di bici e ruote lenticolari Dal Monte.

Il 20 Marzo 1984 la Giunta Esecutiva del CONI, modificando organizzazione e nome dell’Istituto, approva il progetto, che diviene esecutivo il 2 ottobre del 1984, relativo alla costituzione dell'Istituto di Scienza dello Sport, suddiviso in 3 Dipartimenti:

  • Direttore fu nominato il Prof. Antonio Venerando.
  • Capo del Dipartimento di Medicina il Prof. Giorgio Santilli (attuale Presidente Onorario della FMSI - Federazione Medico Sportiva Italiana).
  • Capo del Dipartimento di Fisiologia e Biomeccanica il Prof. Antonio Dal Monte.
  • Capo del Dipartimento di Psicologia il Senatore Prof. Ossicini.

Nel corso degli anni il Prof. Venerando condusse e diede il via a numerose ricerche e studi in ambito cardiologico, tra i quali vale la pena di citare quelle sul "Cuore d'atleta" che stimolarono un'ampia trattazione internazionale sul tema.

Il 16 dicembre 1985 si tiene il Congresso Inaugurale dell'Istituto di Scienza dello Sport. Seguono anni eccezionali sotto il profilo degli impegni scientifici e dell'apporto ai successi ottenuti dagli atleti italiani alle Olimpiadi.

Nel 1986 la collaborazione con un'industria italiana, la COSMED, ha permesso a quest'ultima di costruire e perfezionare il primo metabolimetro telemetrico miniaturizzato.

1987: si inaugura la Galleria del Vento.

Fra i vari progetti sviluppati con la galleria, nel 1996 gli studi sulla posizione aerodinamica hanno contribuito alla conquista di 2 medaglie storiche alle Olimpiadi di Atlanta, quelle nel ciclismo. Molti ancora ricordano l'ingresso in pista di Antonella Belluti e, ancor di più ricordano la sua conquista dell'oro olimpico.

Negli anni ‘90 l’Istituto ha continuato la sua attività, pur nelle difficoltà finanziarie proprie di tutto il mondo dello Sport e del CONI in particolare, che ne hanno ridotto il potenziale tecnologico e logistico e quindi operativo. In quegli stessi anni lasciavano l’Istituto, per raggiunti limiti di età, i fondatori (Venerando, Dal Monte e Santilli), lasciando compiti e ruoli alla seconda generazione di medici dello sport che loro stessi avevano selezionato e formato: il Dott. Giovanni Caselli nel Dipartimento di Medicina ed il Dott. Marcello Faina nel Dipartimento di Fisiologia e biomeccanica.

Agli inizi del nuovo secolo, tuttavia, la riorganizzazione del CONI, con la istituzione di Coni Servizi SpA ha rappresentato un momento di rilancio dell’Istituto.

In prima istanza le differenti missioni delle due anime dell’Istituto, quella clinica e quella fisiologica-biomeccanica, sono state enfatizzate con la costituzione di due differenti Istituti: l’Istituto Nazionale di Medicina dello Sport (direttore dott. Giovanni Caselli) e l’Istituto di Scienza dello Sport (direttore Dott. Marcello Faina).

Due anni dopo, avviati concreti passi per riorganizzare i settori dell’Istituto ed acquisite nuove collaborazioni con ricercatori universitari, viene definita la struttura attuale che vede la riunificazione di tutte le componenti nell’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport.

    Questo consiste, attualmente, in 3 Unità:
  • Medicina dello Sport
  • Scienza dello Sport
  • Poliambulatorio

Va sottolineato, tuttavia, che quanto è stato modificato e riorganizzato nel tempo ha avuto il solo scopo di rendere operativamente più funzionale l’Istituto, ma costante e sempre vivo è rimasto l’obiettivo fissato fin dal 1960 dalla Giunta CONI:

“Coordinare in un unico Istituto tutte le attività di ricerca scientifica, di didattica, di pubblicazioni, di controllo della validità, attitudine ed abilità degli atleti di interesse nazionale ai fini della loro preparazione olimpica, nonché alla prevenzione e riabilitazione degli infortuni ed all'igiene degli impianti sportivi”.

Ad oggi sono stati valutati oltre 30.000 atleti di altissimo livello.

Parallelamente a queste attività di carattere scientifico e valutativo si è sempre di più consolidata la collaborazione con le Università per la formazione dei medici dello sport ed anche dei tecnici sportivi.

Journal of Sport Medicine and Physical Fitness

Il Journal of Sport Medicine and Physical Fitness (JSMPF) è una rivista storica, pubblicata in inglese da Minerva Medica, della Medicina dello Sport che nacque come rivista della Federazione Internazionale di Medicina dello Sport (FIMS).

I primi prestigiosi direttori furono il Prof. La Cava prima e successivamente il Prof. Venerando. Si deve, in particolare, a quest’ultimo il legame del Journal con l’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport.

Il Prof. Venerando, infatti, fu il fondatore, negli anni ‘60 dell’Istituto ed il suo riconosciuto ed indiscusso prestigio personale e professionale hanno fatto sì che egli assurgesse anche alla carica di Presidente della FIMS. Fu naturale, dunque, che il Journal trovasse la sua naturale sede culturale, scientifica ed editoriale presso l’allora Istituto di Medicina dello Sport.

Nel tempo la rivista ha perso la qualifica di organo ufficiale della FIMS rimanendo però affermato e quotato organo di informazione scientifica nel mondo della Medicina dello Sport Internazionale.

Il legame con l’Istituto si è via via rafforzato quando alla direzione è stato cooptato il Prof. Dal Monte, attuale direttore, che è stato insieme al Prof. Venerando uno dei fondatori dell’Istituto e che ha rappresentato e rappresenta una delle figure più rappresentative della Scienza dello Sport a livello nazionale ed internazionale, portando l’Istituto ad essere uno dei punti di riferimento mondiale della Valutazione Funzionale dell’atleta.

La collocazione della segreteria editoriale scientifica del Journal presso l’Istituto, dunque, ne enfatizza, nel mondo scientifico internazionale, il ruolo di riferimento, ne avvalora la competenza specifica e garantisce lo sviluppo di contatti internazionali con ricercatori e scienziati, facenti parte del board dei referees.