Presentati i dati antidoping 2012 e 2013, Italia quinto Paese al Mondo per numero di controlli. Malagò: "Budget incrementato"

Coni

Conferenza-AntidopingIl Presidente del CONI, Giovanni Malagò, insieme al Segretario Generale, Roberto Fabbricini, ha presentato oggi – nel corso di una conferenza stampa al Foro Italico – le attività condotte nell’arco dell’ultimo anno dalle strutture antidoping che operano nell’ambito del Comitato Olimpico Nazionale Italiano e i dati statistici dei controlli relativi al 2012 e al 2013. All’incontro con gli organi di informazioni hanno partecipato il Presidente del Comitato Controlli Antidoping, Generale Lucio Nobili, il Procuratore Capo dell’Ufficio di Procura Antidoping, Tammaro Maiello, e il Presidente del Comitato Esenzione a Fini Terapeutici, Prof. Luigi Frati, oltre a Michele Signorini, dirigente responsabile dell’Antidoping CONI e alle altre figure di riferimento delle strutture dell’Ente.

Malagò ha sottolineato l’importanza dei riconoscimenti internazionali in rapporto al percorso compiuto dai vari organismi che, da luglio 2013, hanno cambiato i propri vertici. “Non conoscevo fisicamente chi è andato a occupare certi ruoli, abbiamo scelto per meritocrazia e sono molto soddisfatto. Ho un rispetto sacro delle gerarchie, rappresentano organi autonomi, e al proprio interno annoverano eccellenze importanti. Il CONI, nonostante i problemi, ha aumentato il budget dei controlli da 1 milione e 600 mila euro a 2 milioni. Nel 2012 e nel 2013, dato confermato proprio oggi dalla WADA, il CONI è stata la quinta NADO al mondo per numero di controlli praticati. La struttura è all'avanguardia e formidabile deterrente nei confronti di chi ha strane idee".

Questa infatti la classifica ufficializzata dalla WADA nella notte, relativa ai Paesi che hanno testato i propri atleti con maggiore frequenza: la Russia guida la speciale graduatoria con un totale di 14.582 test effettuati, seguita da Cina (13.364), Germania (7709) e Usa (7.144). L'Italia è al quinto posto con un totale di 6.816 test. Il dato evidenziato è quello del 2.5% di atleti positivi rispetto alla totalità dei controlli. E Malagò ha rilanciato: “Già lo 0,1 % mi amareggia, figuriamoci il 2,5 %. Ci impegneremo per capire se questo dato è molto poco, o meno della realtà".

Nel corso della conferenza è stato più volte evidenziato come l’interazione tra le varie componenti favorisca una più efficace e capillare azione di contrasto al doping. Il Generale Lucio Nobili, che presiede la Commissione Controlli Antidoping, ha evidenziato i numeri del proprio organismo. “Il primo semestre del 2014 ha evidenziato un incremento dei controlli: 4100 nei primi sei mesi dell’anno, contro i 6600 del 2012 e i 6700 del 2013, in costante collaborazione con l’Ufficio di Procura Antidoping. Ci muoviamo con i controlli a sorpresa, senza preavviso, in ossequio alle linee dettate dalla WADA”. Nell’organismo operano anche due giornalisti, Luigi Ferrajolo e Giovanni Bruno, presenti alla conferenza e ringraziati pubblicamente dal Presidente Malagò.

Luigi Frati, Presidente della Commissione Esenzioni ai Fini Terapeutici, ha invece sottolineato “l’attività quantitativa e qualitativa, nell’ambito della dialettica tra gli uffici, con l’intento di capire e analizzare le varie patologie per prevenire pericoli a livello di salute”. Frati ha anche rimarcato l’importanza “di un laboratorio antidoping leader nel mondo grazie all’impegno e alla qualità del lavoro svoltò da Francesco Botrè, che è coordinatore anche a livello mondiale”.

La conferenza è stata chiusa dall’intervento di Tammaro Maiello, Procuratore Capo dell’UPA. “Nell’ultimo anno abbiamo cambiato strategia, non limitandoci ad attendere le positività. Abbiamo consolidato una fitta rete di relazioni con le Procure della Repubblica, i NAS e le Federazioni Internazionali. Dei deferimenti fino a oggi andati a giudizio sono arrivate altrettante condanne dal TNA, a testimonianza della bontà dell’impianto accusatorio. L’orgoglio più grande è che nel codice mondiale antidoping che entrerà in vigore dal gennaio 2015 sarà recepita la sanzione per la frequentazione con soggetti squalificati”.

I dati statistici dei controlli antidoping CONI NADO 2012 e 2013