Cortina: March vince il primo PGS di Coppa del Mondo in carriera, sul podio anche Bormolini
- SNOWBOARD
È inarrestabile il cammino della Nazionale di snowboard alpino in Coppa del Mondo.
Dopo i trionfi in Cina di Maurizio Bormolini e di Mirko Felicetti, è Aaron March a vincere, sempre in slalom gigante parallelo, sulla Pista Tondi di Cortina d’Ampezzo.
A 39 anni l’azzurro (foto ANSA) firma un weekend perfetto chiudendo le qualificazioni in vetta ed imponendosi sugli austriaci Dominik Burgstaller e Fabian Obmann, sul compagno di Nazionale Maurizio Bormolini e in finale sull’ultimo austriaco, Benjamin Karl, conquistando il primo successo in carriera nella specialità.
“È una cosa davvero speciale – dice March –. Amo Cortina d’Ampezzo e vincere qui è davvero il massimo. Mi piacciono le gare in notturna, mi sono sentito al meglio sin dal via. Sono felicissimo e non posso che dedicare questa vittoria a tutti i ragazzi che ogni anno ci permettono di vivere una gara pazzesca. È un tracciato in cui bisogna spingere in determinati punti per fare velocità: l’esperienza paga molto sulla Tondi e non è un caso che in finale siamo arrivati io e Karl, ormai quarantenni”.
Completa la festa tricolore del PGS proprio Maurizio Bormolini (foto ANSA), che termina la sua giornata vincendo il derby contro Edwin Coratti che vale il terzo posto.

Coppa del Mondo, Federico Pellegrino termina in seconda posizione la sprint skating di Davos
- SCI DI FONDO
Si conferma un rapporto di grande amore quello tra Federico Pellegrino e Davos. Dopo il secondo posto nella team sprint con Elia Barp, l’azzurro conquista il nono podio in carriera sulla pista svizzera, proseguendo nel migliore dei modi un’ottima tappa della Coppa del Mondo di sci di fondo.
Quinto nelle qualificazioni, ‘Chicco’ (foto ANSA) si fa rispettare nella sprint skating superando da primo il suo quarto di finale e da secondo la prima semifinale. Nell’atto conclusivo sono appena 3 centesimi a fare la differenza in favore del francese Lucas Chavanat, che trionfa davanti a uno dei portabandiera dell’Italia Team a Milano Cortina 2026, ancora secondo. Terzo il norvegese Oskar Opstad Vike.
"Due giorni incredibili - racconta Pellegrino -. Sono davvero sorpreso: non mi aspettavo di potermela giocare in questo modo. Sono consapevole che in genere riesco a cogliere le possibilità quando si presenta l’occasione. Ma se ripenso alla condizione che avevo solo un mese fa, non potevo pensare di arrivare a Davos e lottare per il podio. Credo che molta energia sia arrivata con la notizia di essere stato scelto come portabandiera per i Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina. Poi a Davos ho sempre raccolto risultati importanti ed è stato bello avere qui al mio fianco Greta e la mia famiglia, che erano con me anche 15 anni fa al mio debutto proprio qui. Tutto bello, ma c’è stato quel piccolo neo della mancata vittoria per questione di centimetri. Forse se ci avessi creduto un po’ di più le cose sarebbero andate diversamente. Ma con i 'se' e con i 'ma' la storia non si fa: io provo comunque a farla a modo mio ed essere qui a giocarmela con avversari 15 anni più giovani di me, nel format più veloce e scaltro del fondo, mi fa divertire. E per quest’ultima mia stagione potrò continuare a divertirmi".
Fuori in semifinale, invece, Davide Graz. (agc)
Cross, Michela Moioli seconda in Coppa del Mondo a Cervinia: “Bello cominciare così la stagione”
- SNOWBOARD
Secondo posto al debutto stagionale per Michela Moioli. L’oro olimpico e mondiale di snowboard cross brilla a Cervinia, in Valle d’Aosta, teatro della tappa inaugurale del circuito di Coppa del Mondo.
Quarta al termine delle qualificazioni, l’azzurra chiude in vetta il suo quarto di finale e al secondo posto la prima semifinale. Poi nella big final parte male ma si rende protagonista di una splendida rimonta sino a tagliare il traguardo per seconda alle spalle della francese Lea Casta. Sul gradino più basso del podio l’australiana Josie Baff.
Moioli (foto FISI) raggiunge così quota 45 podi in carriera in Coppa del Mondo: “È stata una bella battaglia, mi sono divertita molto. È il bello di questo sport. Ogni heat bisogna lottare come se fosse unica. In curva 1 della finale l’australiana ha spigolato e ho dovuto spigolare anch’io, ma sono rimasta concentrata perché sapevo di essere veloce nella parte finale e ho attaccato al momento giusto. Bello cominciare così la stagione”. (agc)
Hochfilzen, Tommaso Giacomel ancora sul podio in Coppa del Mondo: azzurro secondo nell’inseguimento
- BIATHLON
Ancora Tommaso Giacomel. L’azzurro, grande protagonista della tappa di Coppa del Mondo di biathlon ospitata da Hochfilzen (Austria), sale sul podio dell’inseguimento dopo il trionfo nella sprint.
Solo un errore al terzo poligono per il venticinquenne di Vipiteno, solido in ogni settore della gara: Tommaso è brillante nella sciata, rapido al tiro, ordinato e bravo a gestire la pressione. C’è lui in seconda posizione (30:16.4) alle spalle del vincitore della prova, il francese Eric Perrot (30:06.2). Completa il podio, terzo, il norvegese Johan-Olav Botn (30:35.2). Si attesta al 22º posto Lukas Hofer, 43º Didier Bionaz, 45º Patrick Braunhofer, 54º Elia Zeni.
Per Giacomel (foto ANSA) quello ottenuto nella gara da 12,5 km è l’undicesimo podio personale in Coppa del Mondo, il terzo nella specialità: "Sono contento di aver ricominciato da dove avevo lasciato l’anno scorso. È davvero bello, sono conscio delle mie qualità. Se senti che devi ambire al risultato massimo, non bisogna accontentarsi. Ho gestito bene le due gare e anche la prova di oggi secondo me è stata irreale. Credo si sia compiuto il cambio di guardia dalla vecchia alla nuova generazione, anche se i 2007 come ad esempio Samuelsson non si possono certamente considerare 'vecchi'. Ad inizio stagione avevo messo nella mia tabella di fare qualche puntata sul podio, ma non mi aspettavo di vincere a Hochfilzen la sprint. Non sono sorpreso ma felice. Adesso la sfida sarà continuare a fare quello che facevo, rimanendo concentrato e pensando solamente ad allenarmi con serenità". (agc)
Coppa del Mondo: Sofia Goggia agguanta il podio nella seconda discesa di St. Moritz
- SCI ALPINO
Eccola Sofia Goggia. Nella seconda discesa stagionale della Coppa del Mondo di sci alpino l’azzurra agguanta quel podio sfiorato in gara-1 sulla neve di St. Moritz, in Svizzera.
All’indomani di un amaro quarto posto, la trentatreenne bergamasca svolge una prova quasi perfetta, taglia il traguardo con il tempo di 1:30.79 e conquista la terza posizione. Meglio di lei solo la sorprendente tedesca Emma Aicher, che trionfa in 1:30.50, e l’intramontabile statunitense Lindsey Vonn, che dopo il successo del venerdì ottiene il secondo posto con il crono di 1:30.74. Sesta Laura Pirovano, 24ª Roberta Melesi, 28ª Elena Curtoni, più indietro Nicol Delago, Nadia Delago, Sara Thaler e Vicky Bernardi.
Per Goggia (foto ANSA) si tratta del 63º podio in carriera in Coppa del Mondo (l’ottavo complessivo a St. Moritz), il 38º in discesa nonché il primo stagionale. “Sono contenta per come ho sciato e per l’atteggiamento – il commento di Sofia dopo la gara –. avevo più confidenza nelle gambe. Peccato per la lunga curva verso destra nel finale, sono entrata veloce ma non sono riuscita ad invertire bene. Mi sono ritrovata bassissima. Sono comunque soddisfatta della prestazione e del podio. Mi fa piacere essere così migliorata: è stata una prova solida”. (agc)
Park City, doppio maschile: Nagler e Malleier per la prima volta in carriera sul podio in Coppa del Mondo
- SLITTINO
Primo podio stagionale per la Nazionale di slittino in Coppa del Mondo.
Quinti dopo la prima discesa, a Park City (Stati Uniti) Ivan Nagler e Fabian Malleier trovano nella seconda run il feeling migliore con il budello del Colorado risalendo fino al terzo miglior tempo complessivo. La coppia di doppio azzurra paga un gap ci soli 134 millesimi di secondo nei confronti dei vincitori, i tedeschi Toni Eggert e Florian Müller (1’26″222), capaci nella discesa decisiva di scalzare dalla vetta della classifica i padroni di casa americani Zachary De Gregorio e Sean Hollander, leader a metà gara, superati poi per soli 0″051 e dunque in conclusione secondi.
Per Nagler e Malleier (foto FISI) si tratta del primo podio in carriera in Coppa del Mondo, obiettivo più volte sfumato per questione di millesimi nelle passate stagioni. Nona l’altra coppia azzurra in gara, quella composta da Emanuel Rieder e Simon Kainzwaldner. Quarte, invece, nella gara femminile Andrea Vötter e Marion Oberhofer e ottave Nadia Falkensteiner ed Annalena Huber. (agc)
Brignone, Mosaner, Fontana e Pellegrino: un poker di campioni portabandiera a Milano Cortina 2026
- LA SCELTA DEL CONI
Quattro campioni, quattro storie, un poker storico. Saranno Federica Brignone, Arianna Fontana, Amos Mosaner e Federico Pellegrino a rappresentare l’Italia Team nella Cerimonia di Apertura dei Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026, in programma il prossimo 6 febbraio, a Milano e a Cortina d’Ampezzo. L’Olimpiade Invernale torna in Italia dopo 20 anni ed entra già nella storia del movimento olimpico: per la prima volta nella storia dei Giochi Olimpici, infatti, un Paese schiererà quattro atleti come portabandiera nella Cerimonia di Apertura: un primato assoluto che rende la scelta del CONI unica nel panorama a cinque cerchi.
Ad annunciarlo è stato il Presidente del CONI, Luciano Buonfiglio, insieme al Segretario Generale, Carlo Mornati, e al Vice Presidente, Marco Di Paola, nel corso della presentazione ufficiale svoltasi al Foro Italico e intitolata “Dieci mai per una scelta”, attraverso cui il CONI ha raccontato il percorso, i criteri e il significato profondo di una decisione senza precedenti. Dieci condizioni “mai” realizzate prima – sportive, simboliche e valoriali – hanno guidato la scelta dei portabandiera, rendendola un caso unico nella storia olimpica.
Mai, fino ad oggi, l’Italia aveva schierato una coppia di atleti nella Cerimonia di Apertura dei Giochi Olimpici Invernali; mai nessun Paese aveva affidato la propria bandiera a quattro atleti; mai a sfilare con il Tricolore alle Olimpiadi Invernali è stato un atleta delle Fiamme Oro; né a farlo era mai stato un atleta nato in Valle d’Aosta; così come non era mai accaduto che fosse un atleta nato in Trentino; e ancora: non è mai stata portabandiera un’atleta nata nella città italiana sede dei Giochi (Estivi o Invernali). Inoltre, non aveva mai sfilato con il simbolo del Paese un membro del Consiglio Nazionale del CONI; né un atleta del curling; né una “figlia d’arte” in gara nella stessa disciplina della madre o del padre; così come mai, fino ad ora, un’atleta donna italiana era stata scelta due volte come portabandiera.
Quattro storie uniche che si intrecceranno in un contesto unico: mai una Cerimonia di Apertura si era svolta in due sedi diverse, espressione dell’anima diffusa dei Giochi di Milano Cortina 2026. Nello specifico Fontana e Pellegrino sfileranno allo Stadio San Siro, mentre Brignone e Mosaner a Cortina, nella ‘Perla delle Dolomiti’.
“Oggi sono le ore 12 e quasi 12 minuti, è una scelta di orario non casuale perché è un giorno importante. Ho scelto di annunciare i portabandiera di Milano Cortina 2026 - ha spiegato Buonfiglio -. C’è un senso di complicità con i numeri, la fortuna e la cabala. Il 12 è considerato il numero della completezza, di armonia e ciclicità. Sono 12 i mesi, le ore e i segni zodiacali. La parola chiave è armonia, che in tutte le circostanze stiamo cercando di portare avanti con determinazione e voglia. Desideriamo che ci sia un mondo in armonia”.
E ha aggiunto: “L’armonia è stata anche la chiave di sviluppo dei Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina. Siamo partiti da Olimpia, poi siamo stati ad Atene, Roma, al Quirinale, allo Stadio dei Marmi. Sempre con armonia. Ispirandomi all’armonia ho deciso di intesa con il Segretario Generale Carlo Mornati, che ringrazio e con cui mi complimento per professionalità e dedizione, e anche con i Vice Presidenti Marco Di Paola e Diana Bianchedi. C’è una Giunta nuova, molto dinamica e presente: ho informato tutti i membri di Giunta sui portabandiera. È la prima volta che ho l’onore di sceglierli. Ti arrivano pressioni da tutte le parti ma devi ragionare in maniera asettica, con filosofia e criterio. Abbiamo tenuto conto di vari requisiti. Ci vuole equilibrio di rappresentatività, di genere, tra federazioni, abbiamo considerato curriculum e storia. Un puzzle difficile. Tanti atlete e atleti meritavano questo ruolo. Ci siamo ispirati alla storia e alla tradizione cercando una soluzione inedita. A Cortina i portabandiera saranno Amos Mosaner e Federica Brignone. A Milano saranno Federico Pellegrino e Arianna Fontana. Abbiamo inoltre proposto che sia Sofia Goggia a portare la bandiera per l’alzabandiera nella cerimonia di Cortina”.
La ‘figlia d’arte’ (sua madre è Ninna Quario), nata nella città dei Giochi è proprio Federica Brignone. La ‘Tigre di La Salle’, plurimedagliata olimpica dello sci alpino a PyeongChang 2018 e Pechino 2022, prima azzurra di sempre a conquistare la Sfera di Cristallo, l’impresa l’ha già compiuta tornando sugli sci dopo l’infortunio al piatto tibiale e alla testa del perone rimediato lo scorso aprile. L’azzurra sfilerà a Cortina insieme ad Amos Mosaner, campione olimpico del curling a Pechino 2022 e campione mondiale del doppio misto, e oggi primo trentino a diventare alfiere azzurro.
A Milano, invece, toccherà alla pluricampionessa olimpica dello short track Arianna Fontana, l’atleta italiana più medagliata nella storia delle Olimpiadi (11 podi), che alla sua sfilza dei record (con il bronzo a Torino 2006 a 15 anni e 10 mesi divenne la più giovane medagliata olimpica azzurra) aggiungerà quello di essere la prima italiana a sfilare due volte con il Tricolore. Fino ad oggi, infatti, ad aver avuto questo privilegio erano stati soltanto Ugo Frigerio (atletica), Edoardo Mangiarotti (scherma), Gustav Thoeni (sci alpino) e Paul Hildgartner (slittino).
L’altro portabandiera di Milano è un’altra icona degli sport invernali come Federico Pellegrino, uomo di punta dello sci di fondo tricolore, due volte medaglia d’argento a PyeongChang e a Pechino, vincitore di due Sfere di Cristallo e primo atleta delle Fiamme Oro e membro del Consiglio Nazionale in quota atleti ad essere scelto come alfiere.
"Apprendo la notizia con gioia e con molta emozione - il commento di Pellegrino -, perché in tutta la carriera ho cercato di essere un esempio e ho sempre sentito la responsabilità nei confronti dei più giovani di rappresentare il mio Paese in un contesto mondiale. Tutto ciò mi rende fiero. Mi inorgoglisce il fatto di essere il primo atleta valdostano a rivestire questo ruolo, sono fiero anche per il Gruppo Sportivo Fiamme Oro che rappresento. Oltre a questo, credo che per chiudere la mia carriera da fondista a Milano Cortina 2026 non ci potesse essere modo migliore".
Grande anche l'emozione di Brignone: "È un sogno che si realizza. Dal giorno dell'infortunio è stata la motivazione per lottare e rialzarmi. Grazie a tutti coloro che mi sono stati vicini da sempre e ancora di più in questi mesi. Ringrazio il Presidente Buonfiglio per avermi concesso l'onore di essere la portabandiera all'Olimpiade in Italia".
"Quando ero bambina avevo tre sogni: partecipare ai Giochi Olimpici, essere portabandiera e vincere l'Olimpiade - la confessione di Fontana -. Avere la chance di poter rappresentare nuovamente il mio Paese e di portare il Tricolore è una fortuna. Non me l'aspettavo ma sono molto onorata. Niente mi rene più orgogliosa che guidare la squadra che amo da 20 anni. Essere portabandiera insieme a Chicco Pellegrino sarà davvero speciale per entrambi".
Quattro atleti che incarnano l’eccellenza sportiva e umana dell’Italia Team, rappresentando storie, discipline e percorsi capaci di ispirare il Paese e le nuove generazioni.
A Milano e a Cortina, la squadra italiana sfilerà sotto il Tricolore con un’immagine destinata a entrare nella storia dei Giochi Olimpici. Sin dalla cerimonia di apertura. (agc)
I Portabandiera dell'Italia ai Giochi Olimpici Invernali
- I PRECEDENTI
I Portabandiera dell'Italia ai Giochi Olimpici Invernali
- Chamonix-Mont Blanc 1924: Leonardo Bonzi (bob -FISI)
- Saint Moritz 1928: Ferdinando Glück (sci di fondo - FISI)
- Lake Placid 1932: Erminio Sertorelli (sci di fondo - FISI)
- Garmisch-Partenkirchen 1936: Adriano Guarnieri (sci alpino - FISI)
- Saint Moritz 1948: Vittorio Chierroni (sci alpino - FISI)
- Oslo 1952: Fides Romanin (sci di fondo - FISI)
- Cortina d’Ampezzo 1956: Nilo Zandanel (salto con gli sci - FISI)
- Squaw Valley 1960: Bruno Alberti (sci alpino - FISI)
- Innsbruck 1964: Eugenio Monti (bob - FISI)
- Grenoble 1968: Clotilde Fasolis (sci alpino - FISI)
- Sapporo 1972: Luciano De Paolis (bob – FISI)
- Innsbruck 1976: Gustav Thoeni (sci alpino - FISI)
- Lake Placid 1980: Gustav Thoeni (sci alpino - FISI)
- Sarajevo 1984: Paul Hildgartner (slittino - FISI)
- Calgary 1988: Paul Hildgartner (slittino - FISI)
- Albertville 1992: Alberto Tomba (sci alpino - FISI)
- Lillehammer 1994: Deborah Compagnoni (sci alpino - FISI)
- Nagano 1998: Gerda Weissensteiner (slittino - FISI)
- Salt Lake City 2002: Isolde Kostner (sci alpino - FISI)
- Torino 2006: Carolina Kostner (pattinaggio di figura - FISG)
- Vancouver 2010: Giorgio Di Centa (sci di fondo - FISI)
- Sochi 2014: Armin Zoeggeler (slittino - FISI)
- Pyeongchang 2018: Arianna Fontana (short track - FISG)
- Pechino 2022: Michela Moioli (snowboard - FISI)
Lo sci alpino, con dieci presenze, è la disciplina ad aver avuto – tra edizioni Estive e Invernali - il maggior numero di portabandiera azzurri.
Fino ad oggi, nella storia olimpica dell’Italia, soltanto Ugo Frigerio (atletica), Edoardo Mangiarotti (scherma), Gustav Thoeni (sci alpino) e Paul Hildgartner (slittino) erano stati, per due volte, alfieri nella Cerimonia di Apertura dei Giochi.
Il 17 dicembre riunioni di Giunta e Consiglio Nazionale
- CONI
La 1167ª riunione della Giunta Nazionale del CONI si terrà mercoledì 17 dicembre 2025 a Roma, presso il Foro Italico, con inizio alle ore 10.00.
Questo l'ordine del giorno:
1) Verbale riunione 29 ottobre 2025
2) Comunicazioni del Presidente
3) 312° Consiglio Nazionale
4) Attività Olimpica e Alto Livello
5) Attività F.S.N. – D.S.A – E.P.S. – Attività Antidoping
6) Affari Amministrativi
7) Varie e proposte dei membri della Giunta Nazionale
Il 312° Consiglio Nazionale del CONI, si riunirà nella stessa giornata di mercoledì, a Roma, presso il Foro Italico, con inizio alle ore 15.00.
Questo l'ordine del giorno:
1) Approvazione Verbale riunione del 3 novembre 2025
2) Comunicazioni del Presidente
3) Attività F.N.S. – D.S.A. – E.P.S.
4) Varie
Coppa del Mondo: secondo posto per Federico Pellegrino ed Elia Barp nella team sprint di Davos
- SCI DI FONDO
Giornata da ricordare per Federico Pellegrino.
Designato ufficialmente portabandiera dell’Italia Team ai Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026, la leggenda azzurra dello sci di fondo agguanta il podio con Elia Barp nella team sprint skating di Coppa del Mondo ospitata da Davos, in Svizzera.
Terza nelle qualificazioni, in finale la coppia italiana (foto ANSA) parte nel gruppo di testa con Barp che mette in mostra qualche guizzo prezioso. Molti gli incastri, nelle prime tornate, che fermano Elia, poi Pellegrino recupera nella sua frazione. Al terzo km Pellegrino è quarto, poi partono i norvegesi che allungano il gruppo e l’Italia rimane in sesta posizione. Al km 8 ‘Chicco’ scatta e balza in zona podio sino a chiudere alle spalle di Klaebo e Valnes che regalano il successo alla Norvegia in 14:00.95. Secondi gli azzurri con il tempo di 14:02.99, completano il podio, terzi con il crono di 14:03.04, gli svedesi Anger e Haeggstroem. Nona posizione per l’altra coppia italiana in gara, quella formata da Martino Carollo e Davide Graz. (agc)
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