Mondiali: fa festa anche Benedetta Pilato, suo l'oro nei 100 rana
- NUOTO
L’Italia del nuoto cala il tris! Alla Duna Arena di Budapest arriva infatti il terzo oro mondiale dopo quelli vinti da Nicolò Martinenghi e Thomas Ceccon. A firmarlo, al femminile, è Benedetta Pilato, neo campionessa del mondo nei 100 rana in quella vasca ‘amica’ che lo scorso anno le aveva regalato il record mondiale nei 50 rana.
Oggi la 17enne tarantina si è imposta nella rassegna iridata nuotando la distanza olimpica con una strepitosa seconda frazione in rimonta (in 1'05"93). Battuta allo sprint la tedesca Anna Elendt (1'05"98), terza la lituana Ruta Meilutyte (1'06"02). (Foto Andrea Staccioli/DBM)
L'Italia del nuoto non aveva mai avuto una campione del mondo minorenne. La più giovane iridata del nuoto era Novella Calligaris che il 9 settembre 1973 vinceva gli 800 col record del mondo di 8'52"97 a 19 anni ancora da compiere. Benedetta Pilato era già diventata l'atleta italiana più giovane a conquistare una medaglia iridata con l'argento nei 50 rana a Gwangju 2019 a 14 anni: nell'occasione aveva anche superato il record di precocità sul podio della distanza che deteneva la lituana Ruta Meilutyte nel 2013 quando aveva 16 anni. Il 22 maggio 2021 la baby boom della rana italiana è anche diventata a 16 anni la più giovane primatista mondiale della storia italiana col tempo di 29"30.
Francia battuta 45-25, il fioretto femminile azzurro è sul tetto d'Europa
- SCHERMA
Le ragazze del fioretto femminile italiano sono le nuove campionesse d'Europa. Nella prova a squadre della rassegna continentale andata in scena oggi ad Antalya Alice Volpi, Arianna Errigo, Martina Favaretto e Francesca Palumbo sono salite sul gradino più alto del podio al termine di una grandissima prova in cui hanno superato la Francia 45-25.
Le azzurre, che partivano come prime del ranking, non hanno tradito le aspettative e hanno superato agilmente il turno dei quarti contro la Romania 45-20 e poi la semifinale contro la Germania col punteggio di 45-23. In finale Alice Volpi, che era stata tenuta precauzionalmente a riposo nei match precedenti, ha preso il posto di Francesca Palumbo e ha contribuito al successo della squadra contro la Francia. Le ragazze del CT Stefano Cerioni, seguite a fondo pedana anche dai tecnici Fabio Galli e Filippo Romagnoli, sono state trascinate anche da Martina Favaretto che è stata capace di chiudere le sue frazioni con un differenziale di +13 e dall'argento individuale Arianna Errigo, che ha messo in campo tutta la sua esperienza e ha chiuso l'assalto sul punteggio di 45-25. Una vittoria netta contro le transalpine che anche nell'ultima edizione di Dusseldorf 2019 finirono al secondo posto.
Nell'altra prova di oggi, quella di sciabola maschile a squadre, Luca Curatoli, Pietro Torre, Michele Gallo e Giovanni Repetti sono invece usciti ai quarti contro una Turchia straripante che ha sconfitto gli azzurri 45-37 e si è poi piazzata sul terzo gradino del podio con la grande spinta del pubblico di casa. Il giovanissimo quartetto italiano, privo del capitano Luigi Samele che non è riuscito a recuperare per essere in pedana, si è classificato al settimo posto dopo avere perso l'assalto per il quinto/sesto posto contro la Germania 45-40 e avere vinto quello contro la Polonia 45-33.
Domani continuano le gare a squadre: in programma la spada femminile, dove l'Italia schiera un team composto da Rossella Fiamingo, Alberta Santuccio, Mara Navarria e Federica Isola e il fioretto maschile con gli azzurri Daniele Garozzo, Tommaso Marini, Alessio Foconi e Guillaume Bianchi. (foto Bizzi Team)
Nicolò Martinenghi sale più in alto di tutti: è il nuovo campione mondiale dei 100 rana. Mai nessun azzurro aveva vinto l’oro iridato in questa gara
- NUOTO
Nicolò Martinenghi è il nuovo campione del mondo dei 100 rana. Ai Mondiali di nuoto di Budapest, l'azzurro si è preso la corona lasciata vacante per infortunio dal baronetto britannico Adam Peaty, ma soprattutto si è spinto, in questa specialità, oltre lo stesso Domenico Fioravanti, primo olimpionico del nuoto italiano (argento a Fukuoka 2001), preceduto sul podio iridato da Gianni Minervini (argento a Madrid 1986 e bronzo a Perth 1991) e seguito dall'ex capitano della nazionale Fabio Scozzoli (argento a Shanghai 2011).
Il 22enne varesino, bronzo olimpico individuale e nella staffetta mista, parte in corsia 4 grazie al 58"46 (frazioni 27"69 e 30"77) delle semifinali e chiude col record italiano di 58"26 (frazioni 27"39 e 30"87). L'azzurro migliora di due centesimi il record italiano di 58"28 che gli è valso il bronzo olimpico e si piazza davanti, di gran lunga, all'olandese Arno Kamminga, vicecampione olimpico ed europeo, autore di 58"62 (27"45 e 31"17) e allo statunitense Nic Fink che tocca in 58"65 (27"14 e 31"51).
"Sono molto contento anche se mi aspettavo qualcosa in meno a livello cronometrico - commenta il perfezionista Martinenghi - E' un'emozione allucinante. E' una gara calcolata esattamente. Sapevo che eravamo in tre allo stesso livello e la testa, la concentrazione, la determinazione sono state risolutive per il successo. Era la mia prima finale individuale mondiale, sono riuscito a mettere la mano davanti ed è esaltante. Sono molto contento di aver messo in pratica tutto quello che ho imparato in questi anni".
Cresciuto nel Nuoto Club Brebbia seguito dal tecnico Marco Pedoja, prima di passare al Circolo Canottieri Aniene, Martinenghi sta effettuando un percorso caratterizzato da una crescita graduale e costante: iniziata dai successi internazionali in tutte le piscine giovanili per l'esordio ai mondiali del 2017 proprio alla Duna Arena con un nono posto propiziatorio seppur sfortunato non ancora maggiorenne; poi la squalifica in semifinale a Gwangju nel 2019, con un tempo che comunque non l'avrebbe qualificato alla finale ed al di sotto delle aspettative quando mostrava già le qualità per competere coi grandi. Due esperienze formative, che ne hanno alimentato sia la consapevolezza sia la voglia di emergere esplosa alle Olimpiadi di Tokyo.
Ormai Nicolò Martinenghi è una certezza ed aggiunge al suo palmares individuale questa perla da porre vicino al bronzo europeo nei 50 rana conquistato sempre a Budapest nella primavera 2021 e alle medaglie in vasca corta: l'oro nei 100 rana e il bronzo nei 50 agli europei di Kazan del novembre scorso e agli argenti nei 50 e 100 rana ai mondiali di Abu Dhabi di dicembre.
Per l'Italia del nuoto si tratta dell'undicesimo azzurro sul gradino più alto del podio iridato (7 uomini e 4 donne), nonché del 19esimo oro mondiale della storia dopo quelli vinti da Novella Calligaris (negli 800 sl a Belgrado 1973), Giorgio Lamberti (nei 200 stile libero a Perth 1991), Massimiliano Rosolino (nei 200 misti a Fukuoka 2001), Alessio Boggiatto (nei 400 misti a Fukuoka 2001), Filippo Magnini (nei 100 sl a Montreal 2005 e Melbourne 2007), Federica Pellegrini (nei 200 stile libero a Roma 2009, Shanghai 2011, Budapest 2017 e Gwangju 2019 e nei 400 stile libero a Roma 2009 e Shanghai 2011), Alessia Filippi (nei 1500 a Roma 2009), Gregorio Paltrinieri (nei 1500 a Kazan 2015 e a Budapest 2017 e negli 800 a Gwangju 2019), Gabriele Detti (negli 800 a Budapest 2017) e Simona Quadarella (nei 1500 a Gwangju 2019).
Foto di Andrea Staccioli/DBM
Europei: dominio azzurro nelle finali di specialità di Tel Aviv. Doppio oro Farfalle, Raffaeli fa la storia con due ori e un argento
- GINNASTICA RITMICA
L'Italia della ginnastica ritmica conquista altre 5 medaglie agli Europei di Tel Aviv con Sofia Raffaeli e le Farfalle. Raffaeli fa la storia: nelle 37 edizioni passate della rassegna continentale, la Ritmica azzurra non aveva, infatti, mai raggiunto il podio individuale. Impresa riuscita oggi alla ginnasta delle Fiamme Oro per ben tre volte con 2 ori e un argento. Il primo oro è arrivato al cerchio con 36 punti netti davanti all’israeliana Daria Atamanov – vincitrice dell’All Around di ieri – argento con 34.900 punti e alla bulgara Boryana Kaleyn, bronzo con 33.900, il secondo alle clavette con 34.550 punti che le valgono la prima posizione in classifica davanti alla padrona di casa, Daria Atamanov, argento con 34.250 punti e alla slovena Ekaterina Vedeneeva, bronzo con 32.550. L'azzurra poi, con il personale di 34.250 punti, è d’argento alla palla nell'altra finale di specialità in programma. Davanti a lei la bulgara Kaleyn con 35.350 punti, terza la tedesca Darja Varfolomeev con 33.750 punti. Settima posizione Milena Baldassarri con il personale di 33.100.
Ma l'Italia torna sul podio anche con la squadra. Le Farfalle volano sul tetto d’Europa vincendo la medaglia d’oro in entrambe le finali di specialità al Campionato Continentale di Tel Aviv, in Israele. Era da Guadalajara 2018, sempre con i 5 cerchi, che le aviere dell’Aeronautica Militare non salivano sul primo gradino del podio di specialità e, prima ancora, a Torino 2008 con le 5 funi. Questa volta però il bottino europeo è il più ricco di sempre. Maurelli e compagne, dopo l’amaro argento di ieri nel concorso generale, di poco alle spalle delle padrone di casa, sono tornate sula pedana israeliana per dimostrare tutto il loro valore e la loro grinta. Nell’esercizio con i 5 cerchi, montato sulle note di un medley “Mercy in darkness e Strenght of Thousand Men” di Bergesen/Phoenix, le guerriere azzurre hanno conquistato 36.650 punti imponendosi su Israele, argento con 36.450 punti e sulla Bulgaria, bronzo con 34.750. Nella routine con i 3 nastri e le 2 palle, costruito sulla canzone di Michael Jackson, “They don’t care about us”, chiudono il 38° Campionato Continentale con la seconda medaglia d’oro e lasciano che l’Inno di Mameli risuoni ancora tra le mura dell’Expo di Tel Aviv. La squadra nazionale azzurra, bronzo olimpico a Tokyo 2020, scala la vetta della classifica con 34.250 punti lasciandosi alle spalle Spagna con 31.950 e Azerbaijan con 31.900. (foto Ferraro FGI)
Europei: ad Antalya Rossella Gregorio è d'argento nella sciabola femminile
- SCHERMA
La terza giornata dei Campionati Europei di scherma in corso ad Antalya chiude il programma delle prove individuali con la nona medaglia azzurra vinta nella rassegna turca, arrivata nella sciabola femminile grazie all'argento di Rossella Gregorio.
Per la salernitana dei Carabinieri questo è il quarto podio europeo in carriera: è stata argento a Tbilisi 2017 e bronzo a Strasburgo 2014 e Montreaux 2015. L'assalto più difficile per lei è stato quello di inizio giornata contro la spagnola Celia Perez Cuenca, risolto solo all'ultima stoccata 15-14, poi sono arrivate le vittorie nei 32 contro l'ungherese Lisa Pusztai e nei 16 contro la bulgara Olga Hramova col punteggio di 15-9, che l'hanno proiettata tra le migliori 8 della prova. Qui il successo sulla francese Caroline Queroli sempre per 15-9 ha concretizzato la medaglia. In semifinale la portacolori italiana è stata bravissima a restare nel match nonostante l'ampio distacco dalla francese Sara Balzer: la transalpina conduceva 11-5, poi si è fatta rimontare con un parziale incredibile dell'azzurra di 10-0. La finale per l'oro contro l'azera Anna Bashta è stata equilibrata fino al 9 pari, poi l'avversaria ha allungato fino al 15-11 con cui si è aggiudicata la gara e l'azzurra ha così chiuso al secondo posto. L'argento europeo arriva dopo una stagione di Coppa del Mondo già impreziosita da due terzi posti nelle tappe di Tblisi e Plovdiv.
Tra le altre italiane in gara Martina Criscio ha chiuso 14esima, sconfitta dalla tedesca Larissa Eifler 15-11, mentre Michela Battiston ed Eloisa Passaro sono uscite nei 32, superate rispettivamente dall'azera Sabina Karimova 15-12 e dalla greca Despina Georgiadou 15-6.
Nella spada maschile il migliore degli azzurri è stato Federico Vismara, 21esimo: il milanese delle Fiamme Azzurre, neo campione italiano a Courmayeur, ha vinto 15-12 il primo assalto contro l'austriaco Josef Mahringer, ma è stato poi sconfitto 15-7 dal francese Yannick Borel che si è poi aggiudicato la medaglia d'oro. Stop nel tabellone dei 32 anche per Andrea Santarelli, che ha superato 15-13 l'ucraino Yan Sych prima di perdere con lo stesso punteggio contro lo svizzero Max Heinzer. È uscito nei 64 Davide Di Veroli, battuto 15-13 dallo slovacco Lukas Jakub Johanides, mentre si è fermato dopo la fase a gironi Gabriele Cimini.
Domani inizieranno le gare a squadre con il fioretto femminile che schiera l'argento e il bronzo individuale Arianna Errigo e Alice Volpi insieme a Martina Favaretto e Francesca Palumbo e la sciabola maschile con l'argento Luca Curatoli, Giovanni Repetti, Pietro Torre e Michele Gallo al via. (foto Bizzi Team)
Berrettini concede il bis! Per il secondo anno consecutivo è il signore del Queen's
- TENNIS
Matteo Berrettini concede il bis! Il 26enne tennista romano (n.10 al mondo) continua la striscia perfetta su erba in stagione vincendo per la seconda volta il titolo dell'ATP 500 del Queen's, secondo torneo consecutivo dopo il successo della scorsa settimana a Stoccarda. In finale sui prati dell'affascinante club londinese l'azzurro ha sconfitto il serbo Filip Krajinovic (n.48 ATP) col punteggio di 75 64 in un'ora e mezza di gioco, confermando il proprio momento straordinario di forma e l'efficacia del suo gioco su erba.
“Non riesco a realizzare quel che ho fatto” afferma un emozionato Matteo durante la premiazione. “Tornare da un'operazione, vincere due tornei di fila e difendere il titolo di uno dei tornei più prestigiosi è qualcosa di incredibile, ma ora non voglio piangere! Devo ringraziare il mio team e la mia famiglia. Quando sono rientrato la scorsa settimana non avevo le migliori sensazioni, ho detto a tutti che sarebbe stata dura, invece...”
Per Berrettini si tratta della decima finale in carriera, la seconda consecutiva al Queen’s e del settimo trofeo, il secondo di fila dopo quello conquistato domenica scorsa a Stoccarda. (foto ANSA)
Europei: poker azzurro ad Antalya, l'Italia domina nel fioretto con Garozzo, Marini e Avola. Nella spada argento Fiamingo e bronzo Navarria
- SCHERMA
L'Italia cala il poker nella seconda giornata dei Campionati Europei di scherma in corso ad Antalya, in Turchia. Nelle due prove in programma oggi, infatti, gli azzurri conquistando ben cinque medaglie: è prevalentemente tricolore il podio del fioretto maschile con l'oro di Daniele Garozzo, l'argento di Tommaso Marini e il bronzo di Giorgio Avola, ma è a tinte azzurre anche quello della spada femminile con l'argento di Rossella Fiamingo e il bronzo di Mara Navarria. Cinque podi che sommati all’argento di Luca Curatoli e di Arianna Errigo e al bronzo di Alice Volpi di ieri, portano l’Italia momentaneamente al primo posto nel medagliere.
Risultato strepitoso per il fioretto maschile italiano, che ha dominato e conquistato interamente il podio: oro di Daniele Garozzo, argento di Tommaso Marini e bronzo di Giorgio Avola. I tre azzurri, che partivano rispettivamente come primo, quarto e sesto del ranking di questa gara, sono riusciti a dominare sugli avversari e a fare un en plein che mancava dal 2015 col terzetto Cassarà-Garozzo-Luperi.
Quinta medaglia nella rassegna continentale e secondo successo per Daniele Garozzo, che era stato campione a Tbilisi 2017 e argento nelle edizioni di Montreaux 2015, Novi Sad 2018 e Dusseldorf 2019. Il siciliano in semifinale ha vinto 15-10 su Giorgio Avola e in finale ha superato 15-9 Tommaso Marini. In precedenza aveva regolato 15-7 il cipriota Alex Tofalides, 15-9 l’austriaco Maximilian Ettelt e 15-9 il ceco Alexander Choupenitch, medaglia di bronzo ai Giochi Olimpici di Tokyo.
Al primo Europeo senior in carriera ha centrato subito la finale Tommaso Marini: il 22enne anconetano è partito fortissimo con 6 vittorie su 6 nel girone, che gli hanno permesso di iniziare il tabellone da numero uno e poi ha collezionato le vittorie contro il belga Stef Van Campenhout (15-13), il polacco Andrzej Rzadkowski (15-11) e il francese Alexandre Sido (15-6). In semifinale una prova di forza contro il francese Maximilien Chastenet, battuto 15-6, gli ha permesso di accedere alla finale, che ha perso solo contro il compagno di squadra.
Anche per Giorgio Avola è arrivata la quinta medaglia europea (oro a Sheffield 2011 e bronzi a Torun 2016, Tbilisi 2017 e Novi Sad 2018) dopo un assalto al cardiopalma nel 16 contro l’ungherese Daniel Dosa, in cui l’azzurro era sotto 14-12, ma che ha rimontato mettendo a segno tre stoccate di fila. Ai quarti il match contro lo spagnolo Carlos Llavador, che si allena a Frascati ed è reduce dal successo ai Campionati italiani di Courmayeur, che ha subito il 15-13 del modicano che si è così assicurato il podio.
Si è fermato a un passo dalla semifinale il detentore del titolo del 2019 Alessio Foconi, sconfitto dal francese Chastenet 15-13 ai quarti dopo una gara molto positiva in cui aveva battuto l’ucraino Klod Yunes 15-13 e poi l’ungherese Andras Nemeth 14-8.
Nella spada femminile dopo sette anni Rossella Fiamingo torna sul podio europeo e lo fa conquistando una medaglia d’argento di grande valore, che bissa quella ottenuta a Montreux 2015. La catanese è stata autrice di una bella gara iniziata con la vittoria nei 64 contro la norvegese Thale Hille-Dahl 15-9 e proseguita nei 32 col successo di volontà contro la rumena Greta Veres, che vinceva 14-12 e che si è vista rimontare dall’azzurra fino al 15-14. Sulla scia di questo assalto l’atleta dei Carabinieri ha superato poi la svizzera Noemi Moeschlin 15-13 e l’ostica tedesca Alexandra Ndolo 15-12, raggiungendo così la fase finale di gara. Qui ha incontrato l’altra azzurra e compagna di nazionale Mara Navarria che era reduce dall’infortunio che l’ha fermata per metà della stagione. La sfida della semifinale tra le due azzurre si è conclusa solo alla priorità 7-6 in favore di Rossella Fiamingo, che poi in finale ha perso 15-10 contro l’ucraina Vlada Kharkova in un assalto che si era mantenuto equilibrato fino all’inizio della terza frazione.
Terzo gradino del podio, come detto, per Mara Navarria, che ha potuto così festeggiare la sua prima medaglia individuale a un campionato europeo. La spadista dell’Esercito è tornata in grande stile con una prova di personalità. Col punteggio di 15-8 ha superato nei 64 la spagnola Sara Fernandez Calleja, per poi regolare 15-12 l’estone Nelli Differt, 15-9 la svedese Emma Fransson e 15-7 la svizzera Pauline Brunner, prima della semifinale derby.
Out nei 16 Federica Isola, sconfitta 15-8 dalla polacca Martyna Swatowska Wenglarczyk, stessa avversaria che al turno precedente aveva eliminato Alberta Santuccio 15-13 e che si è piazzata al terzo posto.
Domani in programma la spada maschile con Andrea Santarelli, Davide Di Veroli, Gabriele Cimini e Federico Vismara e la sciabola femminile con Rossella Gregorio, Michela Battiston, Martina Criscio ed Eloisa Passaro. (foto Bizzi FIS)
La 4x100 sl torna sul podio Mondiale, azzurri di bronzo alla Duna Arena di Budapest
- NUOTO
La staffetta azzurra della 4x100 stile libero è sul podio mondiale. Il bronzo vinto oggi alla Duna Arena di Budapest da Alessandro Miressi, Lorenzo Zazzeri, Thomas Ceccon e Manuel Frigo dà continuità all'argento olimpico e al bronzo europeo e conferma gli azzurri ai vertici internazionali. Ai Campionati Mondiali di nuoto in corso in Ungheria, Zazzeri è protagonista con una terza frazione da 47"35 per il secondo posto che insieme all'apertura di Miressi da 48"38 (quinta posizione), seguito da Ceccon in 47"57 (che risale al quarto posto) e alla chiusura di Frigo da 47"65 vale il bronzo in 3'10"95 avanti alla Gran Bretagna e all'Ungheria, che davano la caccia agli azzurri ma che hanno chiuso rispettivamente in 3'11"14 e 3'11"24.
Il podio iridato mancava dal bronzo di Kazan 2015 conquistato da Luca Dotto, Marco Orsi, Michele Santucci e Filippo Magnini, che seguiva l'argento del 2007 a Melbourne e l'altro bronzo nel 1975 a Cali.
Davanti a tutti si confermano i campioni olimpici e primatisti mondiali degli Stati Uniti in 3'09"34 con la prima frazione più veloce di tutti di Calaeb Dressel in 47"67; argento all'Australia con la chiusura più veloce tra i finalisti di Kyle Chalmers in 46"60. (Foto Andrea Staccioli/DBM)
La prima giornata di gare alla Duna Arena, inoltre, qualifica alle finali dei 100 rana Nicolò Martinenghi col primo tempo e dei 50 farfalla Thomas Ceccon, due volte sotto al record italiano ed alla pari dello statunitense Caeleb Dressel, e si apre col quinto posto, che sa di crescita e consapevolezza, di Marco De Tullio nei 400 stile libero.
Europei: Farfalle d'argento a Tel Aviv, si confermano vice campionesse continentali dietro a Israele
- GINNASTICA RITMICA
Le Farfalle azzurre si confermano vice campionesse d’Europa come a Varna 2021. Un argento che vale oro per Alessia Maurelli, Martina Centofanti, Agnese Duranti, Martina Santandrea, Daniela Mogurean e Laura Paris che salgono sul secondo gradino del podio All Around al 38° Campionato Continentale di ginnastica ritmica in corso a Tel Aviv, in Israele, con il totale, sui due attrezzi, di 69.650 punti. La Squadra nazionale, allenata dalla Direttrice Tecnica Emanuela Maccarani e dallo staff dell’Accademia di Desio, finiscono dietro ad Israele, oro con 69.950 punti e davanti all’Azerbaijan, bronzo con 65.400. Quarto posto per la Bulgaria, a quota 64.150. Reduci da tre medaglie d’oro alla Coppa del Mondo di Pesaro, le Avieri dell’Aeronautica Militare hanno iniziato il concorso generale nel primo gruppo, partendo ai 3 nastri e 2 palle, montato sulle note di un medley “Mercy in darkness e Strenght of Thousand Men” di Bergesen/Phoenix e valutato con 34 punti netti. Nella rotazione successiva è stata la volta dei 5 cerchi dove hanno totalizzato 35.650 punti – nonostante una piccola perdita sulla preparazione della collaborazione finale - e con cui hanno fatto ballare il pubblico dell’Expo di Tel Aviv con la canzone di Michael Jackson “They don’t care about us”. Le Farfalle si assicurano quindi non solo le finali di specialità di domani, in diretta su Rai Sport HD dalle 12 alle 14 (ore italiane) con al telecronaca di Andrea Fusco e il commento tecnico di Daniela Masseroni, ma anche la medaglia d’argento per Team, data dalla somma degli otto punteggi di qualifica delle individualiste e i due dei gruppi di oggi. L’Italia dei piccoli attrezzi si posiziona quindi al secondo posto con 325.600 vincendo la medaglia d’argento dietro alla Bulgaria, oro con 333.150 punti e davanti alla padrona di casa, Israele, sul terzo gradino del podio con il complessivo di 324.300 punti. Le azzurre della Ritmica si confermano ancora come vice campionesse nel team ranking così come è avvenuto al Mondiale di Kitakyushu, in Giappone, lo scorso anno. (Foto Simone Ferraro - FGI)
Tris di medaglie agli Europei di Antalya: Argento per Arianna Errigo (fioretto) e Luca Curatoli (sciabola), Bronzo per Alice Volpi (fioretto)
- SCHERMA
Debutto promettente in casa azzurri ai Campionati Europei Assoluti di Antalya 2022. L’Italia, nella prima giornata di gare, ha conquistato subito tre podi grazie a Luca Curatoli nella sciabola, Arianna Errigo e Alice Volpi nel fioretto.
Arianna Errigo ha conquistato la medaglia d’argento, Alice Volpi il bronzo, ma anche Francesca Palumbo e Martina Favaretto hanno ben figurato chiudendo entrambe nella top 10 della prova.
Arianna Errigo, testa di serie numero due dopo i gironi, ha vinto agilmente i primi assalti di giornata contro la francese Anita Blaze (15-8) e contro la polacca Martyna Dlugosz (15-4). Ai quarti ha affrontato il derby contro l’altra italiana Francesca Palumbo, vinto col punteggio di 15-3 e poi il match contro la francese Ysoara Thibus, che la monzese ha volto a suo favore nel finale chiudendo con quattro stoccate di fila da 11 pari a 15-11. La finale se l’è aggiudicata la tedesca Leonie Ebert, 22 anni, col punteggio di 15-11, che ha consentito comunque all’atleta dei Carabinieri di vincere la sua settima medaglia individuale in una rassegna continentale. Questo per lei è il secondo argento europeo, che si va a sommare ai due ori di Torun 2016 e Tbilisi 2017, all’argento di Novi Sad 2018 e ai bronzi di Plovdiv 2009, Legnano 2012 e Montreaux 2015.
Nella stessa gara è arrivato anche il quarto bronzo europeo per Alice Volpi: la senese classe 1992 delle Fiamme Oro, che era già stata sul terzo gradino del podio nelle tre precedenti edizioni (2017, 2018 e 2019) e che partiva come prima del ranking, nel tabellone dei 32 ha superato la svedese Miriam Schreiber 15-7 e poi ha battuto 15-10 l’ucraina Kateryna Chentsova. Ai quarti l’assalto più incerto contro la tedesca Anne Sauer: il match era fermo sul 10 pari, poi l’azzurra ha messo cinque stoccate di fila che hanno decretato il suo passaggio in semifinale, dove la tedesca Leonie Ebert ha avuto la meglio 15-9.
La terza medaglia italiana è arrivata dalla sciabola maschile individuale, dove Luca Curatoli ha vinto l’argento, sua seconda medaglia agli Europei in carriera dopo il bronzo di Tbilisi 2017. Il napoletano delle Fiamme Oro ha fatto il suo esordio nel tabellone principale contro il compagno di nazionale Pietro Torre, battuto 15-9, poi ha vinto sull’inglese Jonathan Webb 15-7 e, ai quarti, sul portacolori della Georgia Beka Bazadze: l’azzurro era sotto 8-10 nel punteggio, ma è riuscito a rimontare fino al 15-11. In semifinale con lo stesso punteggio è arrivato il successo contro il francese Bolade Apithy. In finale contro Sandro Bazadze l’azzurro è partito bene portandosi avanti fino al 9-5, ma ha poi subito il ritorno dell’avversario che si è imposto 15-11.
Domani in programma le gare individuali di spada femminile con le azzurre Federica Isola, Rossella Fiamingo, Mara Navarria e Alberta Santuccio e di fioretto maschile con l’oro e l’argento in carica di Dusseldorf 2019 Alessio Foconi e Daniele Garozzo insieme a Tommaso Marini e Giorgio Avola.
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