Al via la decima edizione del concorso nazionale "Onesti nello Sport"
- CONI-FONDAZIONE-MIUR
Il CONI e la Fondazione Giulio Onesti — A.O.N.I., in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione, indicono per l'a.s. 2021/2022 la X edizione del Concorso Nazionale "Onesti nello Sport". Il concorso ha l'obiettivo di diffondere la cultura e la legalità sportiva, in particolare attraverso un approccio basato sul rispetto e la condivisione dei valori sportivi, esaltando lo sport come divertimento e la cultura del fair-play come stile di vita, educando i giovani ad una cittadinanza attiva, alla conoscenza delle regole, combattendo ogni forma di violenza e di discriminazione connesse allo sport e valorizzando l'importanza dello sport come strumento di inclusione sociale.
Il tema di questa edizione è: "Con lo Sport stop al bullismo".
Il contrasto ai fenomeni del bullismo e del cyberbullismo ppresenta una sfida globale che necessita di una risposta immediata: ma quali sono le opportunità che lo sport può offrire nel fronteggiare tali fenomeni? Lo sport è una palestra di vita che veicola valori come il rispetto del prossimo, l'integrazione e la non discriminazione degli individui; inoltre sport è da sempre sinonimo di aggregazione, un importante antidoto contro il bullismo.
Educare allo sport significa formare nuovi cittadini consapevoli e responsabili, capaci di scendere in campo contro violenza ed esclusione. Il tema di questa edizione pone una sfida creativa per i giovani studenti che si trasformano da semplici spettatori ad autori di un messaggio. L'obiettivo è stimolarli a esprimere il proprio pun di vista, immaginando e raccontando, con il loro linguaggio e tramite le nuove tecnologie, idee e progetti per affrontare la sfida al bullismo e al cyberbullismo attraverso lo sport.
I linguaggi universali dello sport, per eccellenza, sono le immagini e la musica. Gli strumenti propri dei giovani sono i social media le nuove tecnologie. Per questo motivo, il Concorso è rivolto a tutti gli studenti degli Istituti secondari di II grado, statali e paritari su tutto il territorio nazionale e ha come oggetto la produzione di un elaborato multimediale proiettato al futuro tramite le nuove tecnologie, simbolo delle giovani generazioni.
Per esaltare il talento degli studenti, la Fondazione ha deciso di lasciar loro ampia scelta sullo sviluppo degli elaborati, purché questi adottino una forma di comunicazione video-musicale. Gli elaborati dovranno essere classificabili all'interno dei due settori denominati rispettivamente video-musicali e stories.
La Fondazione immagina che gli studenti si cimentino nella produzione degli elaborati coadiuvati dai docenti di qualunque ambito disciplinare. Saranno apprezzate la fantasia, l'originalità, la qualità generale degli elaborati e la possibilità di utilizzare gli stessi per la promozione e la sensibilizzazione su larga scala.
I vincitori saranno premiati con un viaggio per assistere ad un evento sportivo di rilievo internazionale: la 36esima edizione dei Campionati Europei di nuoto, che si svolgerà a Roma dall'11 al 21 agosto.
Riunione della Giunta e del Consiglio Nazionale a Milano città Olimpica
- CONI
La Giunta Nazionale e Il Consiglio Nazionale si riuniranno mercoledì 9 marzo a Milano, divenuta a tutti gli effetti, Città Olimpica, insieme a Cortina, in vista della prossima edizione dei Giochi Olimpici Invernali 2026.
Non è la prima volta che i due massimi organi dello Sport Italiano si ritrovano nella capitale lombarda. Dal 1946, quando si riunì per la prima volta il Consiglio Nazionale nel dopoguerra, ci sono state, nel recente passato, altre occasioni.
Nel 2014 per la presentazione delle trasmissioni olimpiche di Sky in vista di Sochi 2014, l’anno seguente per la visita fatta al padiglione Italia di Expo 2015. Il 13 maggio dello scorso anno si è tornati al Tennis Club Milano Alberto Bonacossa, che accolse la prima nomina di Giulio Onesti alla presidenza del CONI proprio nel 1946, con il 282° Consiglio Nazionale per l’elezione del Presidente Malagò.
Quest’anno però il motivo è legato alla consacrazione che la città, dopo il passaggio di consegna della bandiera a cinque cerchi avvenuto al termine della Cerimonia di chiusura di Pechino 2022, è diventata la prossima sede olimpica invernale.
La 1123ª riunione della Giunta Nazionale si terrà, con inizio alle ore 10.00 presso la Torre Allianz (piazza Tre Torri n. 3) mentre il 288° Consiglio Nazionale è convocato, alle ore 14.00, presso la Sala Executive dello Stadio San Siro.
Questo l’Ordine del Giorno della Giunta Nazionale:
- VERBALE RIUNIONE 18 GENNAIO 2022
- COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE
- 288° CONSIGLIO NAZIONALE
- ATTIVITA’ OLIMPICA E ALTO LIVELLO
- ATTIVITA’ FEDERAZIONI SPORTIVE NAZIONALI – DISCIPLINE SPORTIVE ASSOCIATE – ENTI DI PROMOZIONE SPORTIVA – ATTIVITA’ ANTIDOPING
- AFAFRI AMMINISTRATIVI
- VARIE E PROPOSTE DEI MEMBRI DELLA GIUNTA NAZIONALE
Questo l’Ordine del Giorno del Consiglio Nazionale:
- APPROVAZIONE VERBALI RIUNIONI del 16 dicembre 2021 e 18 gennaio 2022
2) COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE
3) STATUTO CONI
4) ATTIVITA' F.S.N. – D.S.A. – E.P.S.
5) AFFARI AMMINISTRATIVI – BILANCIO
6) VARIE
foto: Ansa
'Mito' Zoff compie 80 anni, tanti auguri alla leggenda Nazionale
- CALCIO
La Coppa del Mondo tra le sue mani, protese verso il cielo. Lassù in alto, a librarsi verso l’infinito insieme a un sogno che si confonde con la realtà e diventa magìa. C’è l’essenza del trionfo in quel momento di catarsi collettiva che vale ancora un brivido d’orgoglio. Una gestualità speciale nella sua emozionante semplicità, un attimo rubato all’eternità che vive per sempre nel cuore degli italiani. Diapositiva inconfondibile datata 11 luglio 1982, stadio Santiago Bernabeu: Italia campione del Mondo, e lui, capitan Zoff, che alza al cielo il trofeo che incorona la Nazionale di calcio sul trono iridato.
È l’apice della carriera del Dino Nazionale, il successo che sublima una carriera da Mito, suggellando successi in serie e un percorso da numero uno, proprio come quello indossato in campo per anni, cifra impegnativa ma coerente con lo spessore del calciatore e dell’uomo, l’eloquente marchio di fabbrica del leader: umile, silenzioso e decisivo.
Zoff celebra oggi un grande traguardo di vita, festeggiando 80 anni. È stato giocatore, allenatore e Presidente, ha giocato a pallone e onorato il calcio, facendone la sua vita. Lo ha permeato dei valori con cui è cresciuto, lontano dai clamori, il pragmatismo come metro di riferimento e la forza di volontà come stella polare.
Il suo cammino è iniziato a Udine nel 1961, quando difendendo la porta bianconera, fece il suo esordio in Serie A. Due anni dopo passò al Mantova, nel 1967 si trasferì al Napoli, difendendo la porta della squadra partenopea per 143 incontri, prima di essere ceduto alla Juventus. In bianconero 11 stagioni, dal ’72 all’83, senza saltare neanche una delle 330 gare di campionato, con un palmares da brividi: 6 scudetti, 2 Coppe Italia, una Coppa delle Coppe e una Coppa UEFA, diventando anche un punto fermo della Nazionale.
In maglia Azzurra ha giocato 112 gare, vincendo l’Europeo del 1968 e, da capitano, il Mondiale del 1982, stabilendo il primato di presenze. Complessivamente ha disputato più di 800 gare in carriera, di cui 476 con la maglia della Juventus.
La sua seconda vita calcistica, da allenatore, lo ha visto qualificare - nel 1988 – la selezione olimpica ai Giochi di Seul 1988 prima di guidare Juventus (1988-90), Lazio (1990-94, 1996-97, 2001) e Fiorentina (2005). Dal 1998 al 2000 è stato commissario tecnico della Nazionale italiana, conquistando il secondo posto agli Europei del 2000 in Belgio e Olanda. Dal 1994 al 1998 ha ricoperto anche la carica di Presidente della Lazio.
Zoff è l'unico giocatore italiano ad aver ottenuto sia il titolo di campione europeo, proprio nel 1968, e sia, da capitano, quello di campione del mondo. Detentore del record mondiale d'imbattibilità per squadre nazionali, non avendo subito reti consecutivamente per 1.142 minuti, è il primo giocatore azzurro ad aver superato la soglia delle 100 presenze, raggiungendo al termine della sua avventura quota 112 partite. Nel 2017, insieme ai suoi compagni ‘Mondiali’, è stato insignito del Collare d’Oro al Merito Sportivo, la massima onorificenza agonistica, il suggello
Tanti record, molta gloria, un solo paradigma: la passione per un mondo diventato il suo inconfondile tratto distintivo. Tanti auguri, Dino.
Coppa del Mondo: Danilo Dennis Sollazzo vince la prima tappa nella Carabina 10 metri
- TIRO A SEGNO
La prima tappa della Coppa del Mondo 2022 di tiro a segno, che si disputa al Cairo, offre subito grandi risultati per gli azzurri. Nella carabina da 10 metri Danilo Dennis Sollazzo si è classificato al primo posto. L’azzurro, già oro europeo nel 2021 nella categoria junior, 20 anni ancora da compiere, oggi ha superato i concorrenti senior.
L’azzurro ha battuto in finale a due per 16-14 lo slovacco Patrik Jany, mentre il podio è stato completato dal Jiri Privratsky (Rep. Ceca), che è stato eliminato dai primi due nella fase iniziale della finale. La stessa sorte capitata al bielorusso Uladzimir Charnou, finito quarto.
Il cammino di avvicinamento all’impresa Sollazzo, che in qualifica aveva totalizzato 632.1 punti migliorando il suo prmato europeo, l’aveva iniziato oggi nella seconda semifinale quando aveva staccato il pass per l’ultimo atto assieme al ceco Jiri Privratsky, eliminando l’austriaco Martin Strempfl ed il croato Petar Gorsa. Nella prima semifinale, intanto, i russi Vladimir Maslennikov (632.7) e Sergey Kamenskiy avevano ceduto il passo allo slovacco Patrik Jany ed al bielorusso Uladzimir Charnou.
Davide Filippi conquista il primo podio nella Coppa del Mondo di fioretto
- SCHERMA
L'Italia sale sul podio nella Coppa del Mondo di fioretto maschile al Cairo. E’ Davide Filippi che raggiunge il terzo posto per la prima volta in carriera. Il 23enne del Centro Sportivo Esercito è stato autore di una gara molto lunga, iniziata ieri dal tabellone preliminare dei 128 e dei 64, quest'ultimo un assalto vinto col brivido per 15-14 contro l'americano Adam Mathieu.
Il fiorettista padovano oggi poi ha ripreso la scia di successi ma si è trovato a sfidare due compagni di squadra. Nel tabellone dei 16 Filippi ha battuto 15-11 Edoardo Luperi mentre nei quarti ha superato Giorgio Avola per 15-14. Questo successo gli ha aperto le porte delle semifinali, dove il russo Anton Borodachev, ha interrotto la sua scalata superandolo 15-11 ma non gli ha impedito di conquistare il suo primo podio in Coppa del Mondo.
Tra i migliori otto della prova c’è anche Daniele Garozzo, quinto, eliminato ai quarti dal giapponese Takahiro Shikine per 15-10 e Giorgio Avola, ottavo, sconfitto proprio da Filippi per una stoccata.
Domani al Cairo è in programma la gara a squadre, cui l'Italia parteciperà con la formazione che ha trionfato nell'ultima tappa di Coppa del Mondo, composta da Daniele Garozzo, Alessio Foconi, Guillaume Bianchi e Tommaso Marini.
Riparte la Coppa del Mondo: domani e domenica due discese femminili. Goggia: “Non sono ancora al meglio”
Terminati i Giochi Olimpici il circuito della Coppa del Mondo dello sci alpino riprende subito il suo percorso. Domani a Crans Montana Il programma gare prevede la prima discesa femminile alle ore 10.30 mentre una seconda si terrà domenica 27 febbraio alle ore 10.00 (entrambe in diretta tv su Raisport ed Eurosport).
Nella seconda prova di libera, anche se accorciata (poco più di 70″) a causa del forte vento, sul tracciato del Mont Lachaux, la sciatrice francese Laura Gauche (già terza nel primo training) ha fatto segnare il tempo di 1’10″61 (con salto di porta) precedendo di soli 3 centesimi la norvegese Ragnhild Mowinckel e di 27 centesimi Romane Miradoli e Priska Nufer, terze ex aequo.
Al quinto posto si è posizionata Federica Brignone, ad appena 31 centesimi dalla francese. La valdostana, argento e bronzo a Pechino 2022, ha confermato così la predilezione per la pista elvetica, che in passato le ha regalato grandi soddisfazioni. Sofia Goggia è risultata in ottava posizione (con salto di tre porte) a 62 centesimi. “Ho sbagliato il primo salto e sono finita lunga su una porta, poi mi sono irrigidita un po’ e ci ho messo qualche curva a ritrovare il ritmo, su una pista che assomiglia molto ad un supergigante. Non sono certamente nelle condizioni fisiche di inizio stagione, per certi versi dal punto di vista mentale è più difficile approcciare queste due discese di coppa, piuttosto che una discesa olimpica, perché l’impegno profuso per rientrare in Cina è stato veramente pazzesco. L’obiettivo per il fine settimana è quello di difendere il pettorale di leader nella specialità, Suter rimane molto pericolosa”.
Il resto delle azzurre: Francesca Marsaglia è 13esima a 0”94, Nicol Delago 15esima a 1”01, Karoline Pichler 16esima a 1″06 ed Elena Curtoni 20esima a 1”21 quest’ultime tre con salto di porta. Più attardate Roberta Melesi 46esima, Nadia Delago 48esima, Elena Dolmen 52esima mentre non ha terminato la prova Monica Zanoner.
Coppa del Mondo, spadiste a Sochi. Fioretto: uomini al Cairo e azzurre a Guadalajara
- SCHERMA
Triplo impegno di Coppa del Mondo per la scherma azzurra nel prossimo weekend. Da venerdì 25 a domenica 27 febbraio il fioretto propone la tappa maschile al Cairo e quella femminile di Guadalajara, contemporaneamente è in programma anche un nuovo appuntamento del circuito iridato di spada femminile, a Sochi.
FIORETTO MASCHILE
Dall'Egitto al Messico, due importanti banchi di prova attendono i fiorettisti e le fiorettiste del responsabile d'arma Stefano Cerioni. Al Cairo saranno in pedana nella gara individuale maschile Giorgio Avola, Guillaume Bianchi, Alessio Di Tommaso, Davide Filippi, Alessio Foconi, Daniele Garozzo, Francesco Ingargiola, Edoardo Luperi, Filippo Macchi, Tommaso Marini, Lorenzo Nista e Damiano Rosatelli.
Nella competizione a squadre, invece, verrà riproposto il quartetto che ha stravinto all'esordio in Coppa del Mondo a Parigi con Daniele Garozzo, Alessio Foconi, Guillaume Bianchi e Tommaso Marini.Lo staff tecnico che guiderà gli azzurri del fioretto nella trasferta egiziana sarà composto dai maestri Fabio Maria Galli, Eugenio Migliore e Filippo Romagnoli, con loro il medico Gianvito Rapisarda e il fisioterapista Massimo Donati. La competizione a squadre di domenica, invece, scatterà alle 8 italiane per concludersi con gli assalti per il podio dalle 16.30 italiane.
FIORETTO FEMMINILE
Tanti elementi di interesse anche per la tappa di fioretto femminile a Guadalajara. Convocate le fiorettiste Alice Volpi, vincitrice delle due precedenti gare individuali a Saint Maur e Poznan, Arianna Errigo, che sarà al debutto nell'edizione 2021/2022 della Coppa del Mondo, Martina Batini, Erica Cipressa, Martina Favaretto, Camilla Mancini e Francesca Palumbo. Con loro in pedana anche Olga Rachele Calissi, Anna Cristino, Marta Ricci, Martina Sinigalia ed Elena Tangherlini.
Per la competizione a squadre in Messico il team delle azzurre sarà composto da Erica Cipressa, Martina Favaretto, Francesca Palumbo e Alice Volpi. Insieme al CT Cerioni, formeranno la delegazione i maestri Alessandro Puccini e Giovanna Trillini, il medico Lorenzo Sapegno e la fisioterapista Sara Primavera. Orari atipici per seguire le prove femminili di Guadalajara a causa delle 7 ore di differenza. Venerdì, alle 15.30 italiane (le 8.30 locali), cominceranno i gironi, cui seguiranno i turni preliminari per l'accesso al tabellone principale da 64. Sempre alla stessa ora, dunque le tre e mezzo del pomeriggio in Italia, sabato prenderà il via la fase clou della gara individuale che si concluderà con semifinali e finale all'1 di notte italiana.
Domenica, ancora dalle 15.30 in Italia, scatterà la gara a squadre.
SPADA FEMMINILE
Non solo fioretto, però, in questo intenso fine settimana internazionale di scherma. A Sochi andrà infatti in scena la quarta tappa stagionale di Coppa del Mondo di spada femminile. Per la trasferta in Russia il responsabile d'arma Dario Chiadò ha convocato per la gara individuale Alessandra Bozza, Alice Clerici, Rossella Fiamingo, Nicol Foietta, Federica Isola, Roberta Marzani, Giulia Rizzi e Alberta Santuccio. Con loro saranno in pedana anche Beatrice Cagnin, Elena Ferracuti, Marta Ferrari e Gaia Traditi.
Nella prova a squadre, invece, l'Italia - sul terzo gradino del podio in entrambe le precedenti competizioni per team, a Tallinn e Barcellona - proporrà un quartetto composto da Rossella Fiamingo, Federica Isola, Giulia Rizzi e Alberta Santuccio. Con il CT Chiadò, al seguito dalle spadiste azzurre ci saranno i maestri Roberto Cirillo e Massimo Zenga Germano, insieme al medico Sofia Calaciura. Alla Sirius Arena venerdì via a gironi e fasi preliminari alle ore 9 italiane (le 11 in Russia), stesso orario d'inizio per il tabellone principale di sabato con semifinali e finali previste per quando in Italia saranno le 16. Programma orario identico ( ore 9, assalti per il podio dalle 16 italiane) per la gara a squadre di domenica.
Bye bye Beijing, ci vediamo a Milano Cortina tra quattro anni
- GIOCHI OLIMPICI INVERNALI
Bye bye Beijing, vi aspettiamo a Milano Cortina. La ventiquattresima edizione dei Giochi Olimpici Invernali di Pechino 2022 si chiude con uno storico passaggio di consegne con l'Italia che riporta la bandiera a cinque cerchi in Europa per i prossimi Giochi Invernali del 2026. I terzi che ospiterà il nostro Paese dopo Cortina 1956 e Torino 2006.
L’edizione cinese si chiude per l’Italia Team all’insegna dei record personali - tra tutti quello di Arianna Fontana che con l’oro e i 2 argenti vinti in Cina tocca le 11 medaglie e diventa l'azzurra più medagliata nella storia dei Giochi - e di squadra, con la spedizione guidata dal Presidente del CONI, Giovanni Malagò e dal Segretario Generale e Capo Missione, Carlo Mornati, che torna a casa con un bottino di medaglie (17) secondo soltanto a quello ottenuto a Lillehammer 1994.
Al Nido d’Uccello, unico stadio a ospitare 4 cerimonie di apertura e di chiusura (fu sede anche dei Giochi Estivi di Pechino 2008), la portabandiera italiana, Francesca Lollobrigida, prima medagliata azzurra nella storia del pattinaggio di velocità (argento e bronzo qui in Cina), fa subito il suo ingresso dopo quella di casa cinese, mentre la squadra tricolore entra nello stadio per penultima tra i 91 Paesi in gara.
Sarà l’Italia infatti a ricevere il testimone dalla Cina con il compito di organizzare i prossimi Giochi.
Prima, però, c’è da celebrare i protagonisti di questa edizione asiatica, la terza se si considera Pyeongchang 2018 e l’estiva Tokyo 2020, la seconda nell’era Covid 19.
Arianna Fontana ha il suo riconoscimento affiancando il Presidente del CIO, Thomas Bach in rappresentanza degli atleti europei.
Una celebrazione per la skater dello short track più decorata della storia e un attestato di stima per un’Italia che ha da sorridere per i 2 ori, 7 argenti e 8 bronzi, vinti dai 19 medagliati azzurri.
Gioie indelebili che ci confermano tra i più grandi e che ci fanno sognare in vista dei Giochi in casa.
Gli occhi del mondo sono tutti sul nostro Paese: c’è voglia di rivedere l'Olimpiade sulle Alpi e di riportare la rassegna a cinque cerchi dove gli sport invernali e del ghiaccio hanno una tradizione secolare.
Un antipasto di ciò che sarà lo regala lo show curato da Marco Balich: saranno Giochi sostenibili, inclusivi e rispettosi dell’ambiente. "Duality, together", il motto scelto.
La bandiera olimpica passa dal sindaco di Pechino ed è affidata da Bach, per la prima volta nella storia a cinque cerchi, a due sindaci, Beppe Sala (Milano) e Gianpietro Ghedina (Cortina), sotto lo sguardo del Sottosegretario con delega allo sport, Valentina Vezzali.
Il Tricolore sventola nello stadio olimpico accompagnato dall'inno di Mameli interpretato da Malika Ayane e dal violinista Giovanni Andrea Zanon,mentre il Bel Paese mette in mostra il meglio che può offrire. Un video messaggio in cinese dei Governatori di Lombardia, Attilio Fontana e del Veneto, Luca Zaia invita il mondo in Italia.
L’aspettativa è alta, ma il nostro Paese con i suoi campioni saprà certamente farsi trovare pronto. Bye bye Beijing, vi aspettiamo a Milano Cortina.
L'Italia Team saluta Pechino 2022 con 17 medaglie. Malagò: "Edizione record, spedizione da 7 e mezzo"
- GIOCHI OLIMPICI INVERNALI
Un’edizione record, la seconda invernale di sempre per numero di medaglie. Nel giorno di chiusura dei Giochi Olimpici Invernali di Pechino 2022, il Presidente del CONI, Giovanni Malagò e il Segretario Generale e Capo Missione, Carlo Mornati, a Casa Italia Beijing tracciano un bilancio della spedizione italiana in Cina. E i numeri sorridono agli azzurri: Pechino 2022 è, infatti, la seconda edizione di sempre grazie alle 17 medaglie vinte – 2 ori, 7 argenti e 8 bronzi -, un bottino inferiore solo a quello di Lillehammer 1994 (che fu un’edizione disputata dopo un biennio dalla precedente e non dopo un quadriennio). Rispetto a PyeongChang 2018 l’Italia Team cresce del 70% (in Corea i podi erano stati 10): partendo da un’edizione precedente invernale in doppia cifra, mai c’era stata una crescita così ampia, andando a medaglia in due delle 4 nuove specialità miste (la staffetta di short track e il misto di snowboard cross).
“Il voto, secondo me, è un 7 e mezzo: siamo stati bravi. La preparazione olimpica, la comunicazione, tutta la parte di Casa Italia, gli atleti. Ho sempre detto che avremmo vinto fra le 13 e le 17 medaglie ma nessuno può pensare che, quando ne vinci 17, solo due sono d'oro – il commento del Presidente Malagò -. Una lettura numerica potrebbe sintetizzare che gli italiani sono molto più bravi a vincere le medaglie che gli ori. Questione di centesimi, infortuni, giudizi, ma è qualcosa su cui riflettere. Ma dal punto di vista quantitativo resta una spedizione record”.
A livello generale, rispetto a PyeongChang, tra i grandi Paesi solo la Russia è cresciuta più dell’Italia, mentre nemmeno la Cina, che ha gareggiato in casa, è riuscita ad avere una crescita percentuale come la nostra.
Dei 19 medagliati azzurri, il terzo numero più grande di sempre, 9 sono atleti, 10 atlete. Anche Pechino 2022, infatti, è stata ancora una volta un’Olimpiade declinata al femminile col 52,94% di medaglie femminili, 29,41% uomini e 17,65% miste.
Le medaglie provengono da sette regioni, ma di questa classifica, dominata per la seconda edizione consecutiva dalla Lombardia, curiosamente le prime quattro regioni (quasi l’85% di tutte le medaglie) sono quelle che daranno vita alla prossima edizione di Milano Cortina 2026: ovvero Lombardia, Veneto, provincia di Bolzano e di Trento.
Con i suoi 119 atleti (82 uomini e 47 donne) l’Italia Team è andato a podio in otto discipline differenti: fatto mai accaduto nella storia. Basti pensare che nell’edizione più vincente (Lillehammer 1994) l’Italia vinse medaglie in ‘sole’ 5 discipline. Meglio degli azzurri in Cina hanno fatto soltanto Russia, Canada e Norvegia con 9 discipline. “E' evidente che noi siamo multidisciplinari come nessuno – prosegue il numero uno dello sport italiano -. Sotto il profilo qualitativo del medagliere questo può essere un elemento di debolezza, ma sotto quello della cultura sportiva questo è un valore aggiunto che noi abbiamo. Siamo multidisciplinari ed eclettici. È un elemento di grande forza, di profondo orgoglio”, aggiunge Malagò.
E nonostante crescano i Paesi che vincono l’oro (23 contro i 21 di PyeongChang) diminuiscono quelli a medaglia (29 contro 30).
In sette mesi il mondo ha disputato per la prima volta due Olimpiadi (Tokyo 2020 e Pechino 2022), in piena pandemia da Covid 19 e l’Italia nella somma delle medaglie vinte, con 57 podi, è settima dietro Stati Uniti, Cina, Russia, Gran Bretagna, Germania e Giappone, mentre per discipline andate a medaglia, addirittura terza dietro soltanto a Stati Uniti e Russia.
Mornati spiega l’approccio del CONI a questi Giochi: “Organizzativamente è stata l’Olimpiade più difficile ma la migliore organizzata – le parole del capo della Preparazione Olimpica -. È la prima organizzata in remoto e abbiamo fatto tutto rispettando delle regole rigide. Siamo stati l’unico comitato su 91 presenti a realizzare Casa Italia, mai definita ufficialmente hospitality house, qui e a Yanqing. I contratti sono stati firmati soltanto il 26 gennaio e il 29 gennaio. A Casa Italia sono transitate 2.400 delle 16.300 in bolla”. Poi Mornati si focalizza sul lavoro fatto dietro le quinte con gli atleti.
“Dei 119 atleti qui presenti, 65 sono passati direttamente nel nostro Istituto di Scienza dello Sport, così come 14 dei 19 medagliati. Tra le otto discipline in cui siamo andati medaglia su 5 c’è stato un impatto maggiore con l’Istituto”.
Tante medaglie che corrispondono a un cospicuo premio da versare ai nostri campioni. “Stiamo parlando di 2,3 milioni di euro di premi e di quasi mezzo milione per il nostro Club Olimpico - dice Mornati -. Dei 45 milioni di euro che il CONI riceve ogni anno come contributo pubblico, 12 milioni e mezzo sono versati agli atleti di Tokyo 2020 e Pechino 2022 attraverso i premi e il Club Olimpico”. (foto Giuseppe Giugliano)
Alcuni record da incorniciare di questa edizione a cinque cerchi: la FISI è cresciuta del 50%, la FISG ha addirittura raddoppiato con record assoluto di medaglie conquistate (otto). A livello di atleti, invece, Arianna Fontana, vincitrice di un oro e due argenti, è diventata l’atleta donna più medagliata nella storia dello sport italiano (estivo e invernale) e a sole due medaglie da Edoardo Mangiarotti che però rispetto ad Arianna fece 6 Olimpiadi mentre Arianna per ora è arrivata a 5. Arianna ha anche il record di essere l’unica donna alle Olimpiadi invernali ad essere andata a medaglia in 5 edizioni consecutive (eguagliando tra i maschi Armin Zoeggeler); Dorothea Wierer col bronzo nella sprint è diventata la prima donna italiana a vincere una medaglia individuale ai Giochi nel biathlon; Francesca Lollobrigida ha invece regalato all’Italia le prime medaglie al femminile nella storia del pattinaggio di velocità. L’oro di Stefania Constantini e Amos Mosaner è la prima medaglia in assoluto conquistata dall’Italia nel curling ai Giochi; Omar Visintin ha conquistato la prima medaglia per l’Italia nello snowboard cross maschile; Federica Brignone, argento a 31 anni e 208 giorni, è la sciatrice più anziana in assoluto a vincere una medaglia nello slalom gigante olimpico oltre ad essere la prima italiana di sempre sul podio olimpico nella specialità, in 86 anni di storia e la seconda sciatrice italiana a salire due volte sul podio in un’Olimpiade (dopo Deborah Compagnoni, Nagano 1998). Brignone è anche la quinta azzurra a conquistare una medaglia nella stessa disciplina almeno due volte (gli altri sono Deborah Compagnoni, Gustav Thoeni, Isolde Kostner e Alberto Tomba, arrivato a tre medaglie). Un risultato ottenuto qualche giorno dopo da Sofia Goggia, oro a PyeongChang2018 e argento a Pechino 2022, che adesso è l’unica azzurra ad esserci riuscita consecutivamente in discesa: mai si era visto un podio in discesa femminile ai Giochi con due azzurre. Questo grazie a Goggia e Nadia Delago (l’unico precedente al femminile nel Super G di Salt Lake con Ceccarelli oro e Putzer bronzo).
“L'età media dei medagliati è leggermente maggiore rispetto a quella di PyeongChang, siamo nel numero di 26 anni. Lo ritengo un ottimo segnale per Milano-Cortina 2026”. E proprio guardando alle Olimpiadi in casa, Malagò aggiunge: “Abbiamo richiesto doverosamente un contributo per pianificare quattro anni al me. A parole sono mesi che ogni settimana è quella buona per sbloccare la situazione anche se siamo già in ritardo perché lo aspettavamo già fra settembre e dicembre. Qui si tratta di prendere ragazzi e ragazze dai 15 ai 18 anni che devono essere per 4 anni in un ragionamento di ritiro permanente e servono finanziamenti. Chi ospita le Olimpiadi fa molto meglio, ti giochi il jolly perché stai dentro da tutte le parti”. La base di partenza è un’edizione che è già storia: Pechino 2022.
Ultime gare disputate: parallelo misto a squadre di Sci Alpino e il Bob a 4
- RISULTATI DEGLI AZZURRI
SCI ALPINO: La squadra mista di slalom parallelo con Federica Brignone, Luca de Aliprandini, Marta Bassino e Alex Vinatzer ha raggiunto i quarti di finale ma è stata sconfitta dalla formazione degli Stati Uniti 3-1. L’ultima prova dello sci alpino, rinviata ieri per il forte vento, non ha dato molte speranze alla formazione azzurra che negli ottavi aveva battuto la Russia per 3-1. Nel turno successivo però Paula Moltzan, Tommy Ford , River Radamus, hanno portato a termine vittoriosi la loro prova per la squadra stelle strisce. L’unica soddisfazione se l’è tolta Marta Bassino che ha avuto la meglio su Mikaela Shiffrin.
BOB: L’ultima gara degli azzurri in questa edizione dei Giochi Olimpici Invernali è stata la sessione del bob a 4. Nel National Siding Centre, di Yanqing, Patrick Baumgartner con i frenatori Eric Fantazzini, Alex Vergner, Lorenzo Bilotti, è risultato prima 17° (2:58.42), nella terza manche, poi al 15° posto nell’ultima discesa totalizzando 3.57.70 a +3.40 dal tedesco Francesco Friedrich che ha vinto la gara (3:54.30). Più distante è risultato l’equipaggio guidato da Mattia Variola, con Robert Mircea, Alex Pagnini, José Delmas Oboij, fermatosi nella terza Heat sul 27° posto (3:00.65).
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