Fioretto: Macchi vince il Grand Prix di Lima, secondo Bianchi. Cristino e Favaretto sul podio femminile
- SCHERMA
La Nazionale di fioretto detta legge nel Grand Prix di Lima, capitale del Perù.
Filippo Macchi elimina il tedesco Luis Klein (15-10), il francese Toshiya Saito (15-7), lo statunitense Gerek Meinhardt (15-8) e i due schermidori di Hong Kong Ka Long Cheung (15-9) e Kwanghyun Lee (15-9).
In finale c’è il derby contro Guillaume Bianchi, autore anch’egli di un percorso straordinario: vince 15-12 il doppio argento olimpico di Parigi 2024.
Per Macchi si tratta del primo successo individuale in carriera in Coppa del Mondo. Seconda piazza per Bianchi.
A completare la festa azzurra (foto Federscherma) i cammini quasi perfetti di due atlete tricolore nel tabellone femminile. Anna Cristino vola e si ferma ad un passo dal trionfo, sconfitta in finale dalla giapponese Komaki Kikuchi 15-9 e dunque seconda classificata.
Sul podio c’è spazio anche per Martina Favaretto, battuta in semifinale dalla stessa nipponica 15-11 e quindi terza. (agc)
Sun Valley: terzo posto per Federica Brignone nel super-G delle finali di Coppa del Mondo
- SCI ALPINO
Federica Brignone sul gradino più basso del podio nel super-G delle finali di Coppa del Mondo di sci alpino.
Sulla neve di Sun Valley, negli Stati Uniti, la fresca vincitrice della Sfera di Cristallo e della classifica di discesa firma il crono di 1:13.68 che vale il terzo posto. Meglio di lei solo la svizzera Lara Gut-Behrami, vincitrice della gara con il tempo di 1:12.35 e prima nel ranking di specialità, e la statunitense Lindsey Vonn, seconda in 1:13.64. Bene Marta Bassino, quarta (1:13.80), chiudono decima Laura Pirovano (1:14.53), tredicesima Elena Curtoni (1:14.82), quattordicesima Roberta Melesi (1:15.08) e diciannovesima Sofia Goggia (1:15.93).
Per Brignone (foto ANSA) si tratta del 15° podio stagionale nel massimo circuito internazionale, l’84° in carriera: “Oggi Lara ha fatto un altro sport. Era un super-G che si adattava tanto alle sue caratteristiche. Anche alle mie, in un certo senso, ma qualche correzione andava fatta. Ho sbagliato a metà e lì avevo già tagliato il traguardo. Il podio della Vonn è qualcosa di clamoroso. Penso che nessuna oggi abbia sciato troppo bene, Gut a parte, mentre lei è riuscita a mettere insieme tutti i pezzi ed è stata brava. Oggi avrei dovuto fare qualcosa di speciale per battere Lara, invece mi hanno messo in difficoltà sia la tracciatura, con delle maglie molto strette, sia la pista, un po’ particolare, sia la neve, che cambiava continuamente. Comunque gli errori sono stati i miei, sono stata io a non interpretare nel modo corretto la gara. Ora testa al gigante: avrò bisogno di sciare come ho fatto per tutto l’inverno, altrimenti non avrò chance”.
Coppa del Mondo di super-G, come detto, a Lara Gut-Behrami, che si impone con 665 punti. Seconda Federica Brignone a quota 630, terza Sofia Goggia a 466. (agc)

Leonardo Valeriani conclude terzo nei -73 kg a Tbilisi: primo podio della carriera in un Grand Slam
- JUDO
Braccia al cielo per Leonardo Valeriani nella giornata intermedia del Grand Slam di Tbilisi (Georgia), che per questo fine settimana è la sede del quinto appuntamento stagionale del World Judo Tour.
Sui tatami dell’Olympic Sports Palace, infatti, il ventiquattrenne parmigiano (foto IJF) ha archiviato il suo percorso con il terzo posto nella categoria di peso dei -73 kg ottenendo il primo podio in carriera in un evento di questa caratura.
L’azzurro, dopo il bye all’esordio, ha piegato (dopo 39”) per ippon il bahamense Andrew Munnings per poi prevalere grazie ad uno yuko sul top-20 americano Jack Yonezuka. Nei quarti di finale, quindi, a sbarrargli temporaneamente la strada è stato l’ungherese Daniel Szegedi, riuscito ad avere la meglio per yuko. Nel successivo match di ripescaggio l’emiliano, dopo quasi tre minuti di contesa, ha messo a segno l’ippon risolutivo contro il padrone di casa Mikheili Bakhbakhashvili. Infine, nel bronze medal match, Valeriani ha ribaltato nuovamente il pronostico di fronte al forte francese Joan-Benjamin Gaba (17ª forza del ranking mondiale), costretto ad alzare bandiera bianca per yuko al termine di un incontro tirato e conclusosi con due shido per parte. (agc)
Finali di Sun Valley: Federica Brignone vince la Sfera di Cristallo generale e la Coppa del Mondo di discesa
- SCI ALPINO
Per la seconda volta nella sua carriera Federica Brignone vince la classifica generale della Coppa del Mondo femminile di sci alpino.
La cancellazione da parte degli organizzatori della discesa libera di apertura delle finali di Sun Valley (Stati Uniti) a causa dell’intensa nevicata dell’ultima notte e delle forti raffiche di vento odierne (la manifestazione non prevede giorni di recupero), infatti, ha consegnato alla ‘Tigre’ di La Salle l’aritmetica certezza di mettere le mani sulla Sfera di Cristallo e bissare il titolo conseguito nella stagione 2019/2020. Quando mancano all’appello solamente tre prove da disputare è ormai impossibile da ricucire lo strappo in graduatoria di 382 punti che separa la carabiniera valdostana (1.454) e la svizzera Lara Gut Behrami (1.072).
Ma non è finita qui. In virtù della gara non disputata, infatti, la campionessa azzurra si è garantita il primo successo di sempre per quanto riguarda la Coppa del Mondo di discesa libera. Brignone (foto ANSA) ci è riuscita grazie a 384 punti precedendo di una manciata di lunghezze sia l’austriaca Cornelia Huetter (368) sia la connazionale Sofia Goggia (350). Il trofeo, dunque, va ad arricchire in maniera ulteriore una bacheca che già poteva annoverare al suo interno altre tre coppe di specialità: quelle di slalom gigante e di combinata alpina conquistate sempre nel 2019/2020 e quella di super-G ottenuta nel 2021/2022.
Brignone, presentatasi sulla neve dell’Idaho forte di ben 14 podi stagionali (tra cui 10 vittorie) sul massimo circuito internazionale e delle due medaglie (oro in slalom gigante ed argento in super-G) firmate ai Mondiali austriaci di Saalbach, a questo punto (rispettivamente domenica 23 e martedì 25 marzo) proverà ad imprimere il suo marchio anche sulle coppe di specialità di super-G e slalom gigante, un traguardo mai raggiunto in precedenza da alcuna sciatrice nella stessa stagione. Nella classifica di super-G l’italiana possiede 570 punti, solo cinque in più rispetto alla stessa Gut-Behrami (565), mentre in quella di slalom gigante è seconda con un bottino di 500. Davanti a lei, però, non è lontana la neozelandese Alice Robinson (520). (agc)

Coppa del Mondo: Federico Pellegrino inaugura il closing di Lahti con il terzo posto nella sprint TL
- SCI DI FONDO
Federico Pellegrino apre nel migliore dei modi il weekend conclusivo della Coppa del Mondo di sci di fondo.
Nell'ultima sprint a tecnica libera (TL) della stagione andata in scena sulla neve di Lahti (Finlandia), infatti, il campione di Nus si è piazzato al terzo posto mettendo la sua firma sul 58° podio in carriera sul massimo circuito internazionale (il 47° a livello individuale nonché il 43° personale in questo format di gara).
Protagonista del quarto miglior tempo (2:47.24) nel segmento di qualificazione, il trentaquattrenne valdostano (ai piedi del podio soltanto 48 ore prima in Estonia) ha continuato ad esaltarsi sul tracciato scandinavo dove, otto anni fa (nel 2017), si rese protagonista dell'indimenticabile cammino che lo portò fino alla conquista dell'oro mondiale individuale (oltre all'argento nella team sprint TC).
Terzo nella seconda batteria di quarti di finale, l'azzurro è riuscito ugualmente ad accedere in semifinale grazie al ripescaggio come lucky loser. In semifinale, quindi, ha chiuso sulla piazza d'onore, anticipando al fotofinish il norvegese Even Northug e staccando il pass per la finale. Qui a prevalere è stato il fenomeno norvegese Johannes Høsflot Klæbo (primo in 2:45.42), che ha preceduto sia il transalpino Jules Chappaz (secondo con +0.43) sia Pellegrino (terzo con +0.65). Quarto l'elvetico Valerio Grond (+0.89), in piena lotta per il podio a pochi istanti dalla linea di arrivo ma vittima di una caduta al termine del rettilineo finale.
Quello odierno rappresenta il terzo sigillo stagionale in Coppa del Mondo per l’argento olimpico di Pyeongchang 2018 e di Pechino 2022 (foto ANSA), che può annoverare il terzo posto nella sprint TL di Lillehammer (Norvegia) e la seconda piazza nello skiathlon del Tour de Ski andato in scena sul tracciato dei Giochi di Milano Cortina 2026 ovvero il Tesero Cross-Country Skiing Stadium. Non va dimenticata, inoltre, anche la medaglia d’argento che si è regalato (ancora una volta) nella sprint TL di Trondheim, in Norvegia, in occasione dei suoi ultimi Mondiali prima del ritiro al termine della XXV Olimpiade Invernale.
Nella prova femminile, infine, da segnalare la prima top-10 individuale in carriera per la ventiquattrenne valdostana Federica Cassol che, dopo aver messo a referto il miglior tempo (3:11.05) nelle qualificazioni, ha concluso nona nella competizione vinta dalla teutonica Coletta Rydzek (prima in 3:05.64) di fronte alla norvegese Kristine Stavaas Skistad (seconda con +0.21) e all'elvetica Nadine Faehndrich (terza con +0.38). (agc)
Addio a Giancarlo Guerrini, icona degli sport acquatici e campione olimpico di pallanuoto a Roma 1960
- LUTTO NELLO SPORT
Lo sport italiano piange la scomparsa di Giancarlo Guerrini, che ci lascia all’età di 85 anni.
Il romano è stato un’icona degli sport acquatici: membro della Nazionale di pallanuoto in tre edizioni dei Giochi Olimpici, conquistò un’indimenticabile medaglia d’oro in casa, a Roma 1960, assieme a Dante Rossi, Giuseppe D'Altrui, Eraldo Pizzo, Gianni Lonzi, Franco Lavoratori, Danio Bardi, Rosario Parmegiani, Brunello Spinelli, Salvatore Gionta, Amedeo Ambron e Luigi Mannelli sotto la guida del ct ungherese Andres Zolyomy.
A livello di club ha giocato nella Lazio, in cui è cresciuto e di cui è stato anche allenatore, e nella Pro Recco, con la quale ha vinto tre scudetti e una Coppa dei Campioni. Attaccante e ottimo contropiedista, è stato anche riserva della staffetta olimpica 4x200 stile libero.
Ma Guerrini (foto Federnuoto - DBM / DeeBlueMedia) ha fatto tanto anche una volta terminata la carriera in acqua: laureato in Scienze Economiche, è stato Segretario Generale della Federazione Italiana Scherma, collaborando a lungo con Giulio Onesti, presidente del CONI dal 1946 al 1978. Forte il suo legame con la Federazione Italiana Nuoto, di cui è stato prima Dirigente Responsabile del settore Pallanuoto e poi Segretario Generale.
Autore anche di diverse opere letterarie, i suoi sforzi gli sono valsi grandi riconoscimenti tra i quali la nomina di Cavaliere Ordine al merito della Repubblica Italiana (2002) e il Collare d’Oro al merito sportivo (2015), la più importante onorificenza dello sport italiano.
Profondo il lutto del Presidente del CONI Giovanni Malagò, che, interpretando i sentimenti dell'intero movimento, esprime il cordoglio dello sport italiano alla famiglia per la perdita di un grande interprete, unendosi al dolore della Federazione Italiana Nuoto.
In memoria di Giancarlo Guerrini è stato disposto un minuto di raccoglimento su tutti i campi gara delle manifestazioni della Federnuoto in programma fino a domenica 23 marzo. (agc)
CPO 'Giulio Onesti': test per otto atleti della Nazionale di nuoto di fondo
- IMSS CONI
Giornata di test al Centro di Preparazione Olimpica 'Giulio Onesti' del CONI per otto atleti della Nazionale di nuoto di fondo.
In collaborazione con lo staff medico e tecnico federale e i tecnici dell'Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del CONI, a Roma gli azzurri sono stati sottoposti a prove di valutazione fisiologiche e biomeccaniche per la determinazione della curva velocità lattato e studio della bracciata.
Andrea Filadelli, Lorenzo Galossi, Ivan Giovannoni, Barbara Pozzobon, Dario Verani, Luca De Tullio, Giulia Ramatelli e Davide Marchello gli atleti coinvolti. (agc)

Svolta storica in Grecia: Kirsty Coventry prima presidente del CIO. Fu oro ai Mondiali di nuoto di Roma 2009
- IN COSTA NAVARINO
In Costa Navarino, poco distante dall’iconica Olimpia, si è scritta una storica pagina del movimento a cinque cerchi. I membri del Comitato Olimpico Internazionale, riuniti in Grecia in occasione della 144ª Sessione, hanno infatti scelto, al primo turno, Kirsty Coventry come nuova Presidente del Comitato Olimpico Internazionale.
La quarantunenne dello Zimbabwe succede a Thomas Bach, in carica dal 2013, diventando la prima donna della storia alla guida del CIO e primo Presidente africano. Hanno partecipato alla votazione i membri italiani del CIO: Giovanni Malagò, Presidente del CONI, Ivo Ferriani, Presidente della Federazione Internazionale di bob e skeleton e Federica Pellegrini, eletta in quota atleti in occasione dei Giochi Olimpici di Tokyo 2020. Ma è più profondo il legame dell’Italia con la neopresidente: proprio Pellegrini ha infatti condiviso con Coventry la vasca dei Mondiali di nuoto di Roma 2009, di cui invece Malagò fu Presidente del Comitato Organizzatore. L’edizione tricolore della rassegna iridata resta nel cuore della nuova numero uno del CIO grazie all’oro vinto nei 200 dorso e all’argento nei 400 misti. Ma il palmares di quella che, di fatto, è stata una delle nuotatrici più forti di ogni epoca è ben più ricco: sue sono infatti sette delle otto medaglie a cinque cerchi vinte fino ad ora dallo Zimbabwe.
In bacheca l’africana ha le tre medaglie conquistate ai Giochi di Atene 2004, tra cui l’oro nei 200 metri dorso, e le quattro di Pechino 2008 (con il bis d’oro nei 200 dorso) e, complessivamente, oltre a quello già citato di Roma 2009, sette titoli mondiali (di cui 4 in vasca corta).

Ministro dello Sport dello Zimbabwe dal 2018, in questi anni Kirsty Coventry (foto CIO) si è spesa molto in vari ruoli istituzionali per il bene dello sport, dell'Africa, delle donne e dei bambini a livello internazionale. I suoi successi hanno contribuito a tenere unito lo Zimbabwe, fortemente segnato da turbolenze economiche e politiche.
Coventry ha ricoperto le cariche di membro CIO, Presidente della Commissione Atleti del CIO, Vice Presidente del Comitato Olimpico dello Zimbabwe, Vice Presidente della Federazione Internazionale di Surf, membro del Comitato Atleti della Federazione Internazionale di Nuoto e membro dell'Agenzia Mondiale Antidoping. Recentemente ha anche fondato la Kirsty Coventry Academy, un programma di apprendimento del nuoto, e un'organizzazione non-profit che sostiene le persone svantaggiate nelle comunità a basso reddito chiamata Heroes. Heroes si concentra sullo sviluppo dei giovani, sulla salute e sull'istruzione in Zimbabwe, con l'obiettivo di diffondere il programma in tutta l'Africa. (agc)
Francesco Ricci Bitti nuovo Membro d'Onore del CIO. Scelto all'unanimità in Grecia, prima volta per un italiano
- IN COSTA NAVARINO
Francesco Ricci Bitti è stato eletto all'unanimità Membro d’Onore del CIO. L’83enne dirigente italiano è stato scelto dai membri del Comitato Olimpico Internazionale riuniti in Grecia, sulla Costa Navarino, in occasione della 144ª Sessione che voterà il successore del Presidente del CIO, Thomas Bach.
Ed è stato proprio Bach a presentare la candidatura di Ricci Bitti assieme a quella dell’ex Segretario delle Nazioni Unite e Presidente della Commissione Etica del CIO, Ban ki-moon. “È un grande onore e piacere proporre a nome dell’intero Esecutivo due leader eccezionali” ha detto Bach che ha riconosciuto l’impegno di Ricci Bitti per l’autonomia, la coesione e la buona governance del mondo olimpico.
La carica di Membro d’Onore è concessa a eminenti personalità esterne al CIO che hanno prestato un servizio eccezionale in accordo alla Carta Olimpica. L’ultimo Membro d’Onore fu Henry Kissinger, ex Segretario di Stato degli Stati Uniti, scomparso nel 2023. Ed è la prima volta che viene concessa a un dirigente italiano.
Nella sua carriera di dirigente sportivo Ricci Bitti (foto Roberto Di Tondo CONI) è stato Presidente della Federazione Italiana Tennis e poi di quella internazionale (1999-2015). Per poi diventare membro CIO dal 2006 al 2012. Per tre mandati, dal 2013 al 2024, è stato quindi Presidente dell'Associazione delle Federazioni degli Sport Olimpici Estivi (ASOIF). Nel 2016 ha ricevuto il Collare d’Oro del CONI, la massima onorificenza sportiva italiana. E proprio del CONI è stato, nella sua brillante carriera, membro di Giunta e del Consiglio Nazionale. (agc)
Immortale Roland Fischnaller: vince il PGS in Engadina a 44 anni e regala all'Italia un oro storico ai Mondiali
- SNOWBOARD
Un eterno Roland Fischnaller appone la firma sull’ennesima perla della sua gloriosa carriera nell'opening della 16ª edizione dei Campionati Mondiali di snowboard.
In Engadina (Svizzera) il quarantaquattrenne nativo di Bressanone si è assicurato la medaglia d’oro nello slalom gigante parallelo (PGS) portando un italiano in trionfo nel format olimpico per la prima volta nella storia. Quello odierno, inoltre, è il settimo podio iridato di sempre per il veterano altoatesino, già trionfatore a livello mondiale dieci anni fa (2015) nello slalom parallelo (PSL) di Lachtal (Austria), nonché il quarto di specialità dopo il terzo posto conquistato a La Molina (Spagna) nel 2011 e le piazze d’onore di Stoneham (Canada) e di Rogla (Slovenia) rispettivamente ottenute nel 2013 e nel 2021.
Il capitano azzurro (foto ANSA) ha dato enormi segnali già nelle qualificazioni della mattina, concluse con il secondo miglior tempo (1:26.48). Agli ottavi di finale, quindi, è arrivato il successo sul sudcoreano Sangkyum Kim (+0.21), preludio di una nuova vittoria nei quarti ai danni dell’altro snowboarder italiano Maurizio Bormolini (+0.28). In semifinale, poi, il campione di Funes ha domato un cliente molto ostico del calibro del padrone di casa Dario Caviezel, poi squalificato nella successiva small final che ha regalato il bronzo all’altro sudcoreano Sangho Lee. Per Fischnaller, infine, si sono spalancate le porte della big final. Quest’ultima si è decisa soltanto a ridosso delle ultime curve, con il veterano azzurro che è riuscito con la sua esperienza a trovare il guizzo decisivo nei confronti del teutonico Stefan Baumeister (argento con +0.09).
“Mi sentivo davvero in forma in questi ultimi giorni. Devo ringraziare gli organizzatori per aver messo a nostra disposizione una pista così ben preparata. Questo oro è per la mia famiglia, in particolar modo per mia moglie: gli ultimi sono stati anni faticosi e adesso sono molto orgoglioso e contento di avere portato a casa questa medaglia”, il primo commento all'arrivo del fresco campione del mondo. (agc)

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