
Otto azzurri a Cottbus per la prima tappa della Coppa del Mondo
- GINNASTICA ARTISTICA
La Laubitz Arena di Cottbus (Germania) è pronta ad ospitare la prima tappa della Coppa del Mondo di ginnastica artistica.
Saranno otto, equamente suddivisi tra uomini e donne, gli azzurri impegnati in terra tedesca da giovedì 23 a domenica 26 febbraio.
In campo maschile spazio a Carlo Macchini, Matteo Levantesi, Marco Sarrugerio e Edoardo De Rosa, convocati dal direttore tecnico nazionale Giuseppe Cocciaro.
In quello femminile, invece, riflettori puntati su Alice D’Amato, Elisa Iorio, Martina Maggio e la giovane senior Manila Esposito, chiamate dal direttore tecnico nazionale Enrico Casella.
La rappresentativa azzurra sarà completata dai tecnici Sergio Kasperskyy e Paolo Quarto per la maschile e da Marco Campodonico per la femminile, dagli ufficiali di gara Diego Lazzarich (anche capo missione) e Paola Dani e dal medico Vincenzo Lancini.
Le qualificazioni scatteranno nelle giornate di giovedì 23 e venerdì 24 febbraio. Sabato 25 e domenica 26, invece, sarà il turno delle finali. Di seguito il programma del weekend.
SABATO 25 FEBBRAIO
*orari italiani
14:00 - 14:12 Cerimonia di apertura
14:13 - 14:56 Finale Corpo libero maschile e premiazione
14:57 - 16:15 Finali volteggio femminile, cavallo con maniglie e premiazioni
16:16 - 17:20 Finali parallele asimmetriche, anelli e premiazioni
DOMENICA 26 FEBBRAIO
14:13 - 15:19 Finali trave, volteggio maschile e premiazioni
15:20 - 16:28 Finali corpo libero femminile, parallele pari e premiazioni
16:29 - 17:14 Finale sbarra e premiazione
(Foto Simone Ferraro/FGI)

Alex Vinatzer conquista il bronzo nello slalom iridato di Courchevel
- SCI ALPINO
La giornata finale dei Mondiali di sci alpino ha consegnato all’Italia la prima medaglia della rassegna a livello maschile.
Alex Vinatzer, infatti, ha conquistato il bronzo nello slalom maschile di Courchevel (Francia). Il bolzanino, arrivato sesto al termine della prima manche, è riuscito a rimontare tre posizioni scalzando dal podio per soli tre centesimi il padrone di casa Clement Noel.
L’oro è andato al norvegese Henrik Kristoffersen (1:39.50) che, grazie ad uno straordinario secondo round, è risalito di ben quindici posti precedendo il greco AJ Ginnis (+0.20) e l’italiano (+0.38).
Per Vinatzer si tratta della seconda medaglia iridata della carriera dopo quella ottenuta nella gara a squadra di Åre (Svezia) nel 2019.
"È stato un inverno tosto - ha raccontato al traguardo l'altoatesino -, in cui ho fatto fatica a trovare fiducia. Ci sono riuscito anche se ho perduto qualcosa nel finale di seconda manche, ma sono contentissimo. Era davvero tosta oggi, ci siamo allenati con i tedeschi su un tracciato simile a Sestriere, mi sono concentrato sulla mia sciata e avevo delle buone sensazioni. Prima di partire ho detto al mio skiman (Michael Moelgg, ndr) che ci saremmo ritrovati al traguardo a festeggiare, ho avuto ragione", ha concluso un commosso Vinatzer.
Per l’Italia, dunque, è arrivata la quarta medaglia di questi Mondiali dopo le due di Federica Brignone (oro in combinata e argento in gigante) e quella di Marta Bassino (oro in supergigante).
Fuori dalla top ten gli altri azzurri impegnati nella prova odierna: Tobias Kastlunger (15°), Stefano Gross (18°) e Tommaso Sala (23°).
(Foto FISI)

Coppa del Mondo in Egitto: Paolo Monna secondo nella pistola 10m
- TIRO A SEGNO
Il secondo appuntamento stagionale della Coppa del Mondo di tiro a segno si è aperto nel migliore dei modi per l'Italia.
Il merito è di Paolo Monna, che al Cairo (Egitto) si è piazzato sul secondo gradino del podio nella prova maschile di pistola ad aria compressa 10 metri. L'azzurro, dopo aver ottenuto il terzo miglior punteggio nelle qualificazioni (581/600), si è reso protagonista del primo punteggio al termine del ranking match (254.2).
A prevalere nel testa a testa finale, tuttavia, è stato lo slovacco Juraj Tuzinsky, impostosi nel gold medal match con lo score di 17-15 dopo quindici serie combattute ed estenuanti. Il terzo posto, infine, se l'è aggiudicato l'indiano Tomar Varun.
Nulla da fare, invece, per Federico Nilo Maldini (12°), Alessio Torracchi (14°) e Luca Tesconi (25°). Gli altri tre azzurri impegnati nella gara odierna, infatti, non sono riusciti a superare il taglio.
Nella prova femminile buon ottavo posto per Maria Varricchio. Successo finale per l'ungherese Veronika Major, che nel gold medal match ha avuto la meglio con lo score di 16-6 della serba Zorana Arunovic. Terzo posto per la greca Anna Korakaki.
Non sono riuscite ad accedere alla seconda fase, infine, Chiara Giancamilli (19ª), Margherita Brigida Veccaro (27ª) e Sara Costantino (51ª).
(Foto UITS)

Andrea Giovannini terzo nella mass start di Coppa del Mondo in Polonia
- PISTA LUNGA
La tappa conclusiva della Coppa del Mondo di pista lunga si è conclusa con un podio per l’Italia.
La firma è di Andrea Giovannini, arrivato al terzo posto nella mass start maschile di Tomaszów Mazowiecki (Polonia). Il successo è andato all’olandese Bart Hollwerf mentre la piazza d’onore è spettata al coreano Jae Won Chung, riuscito a beffare l’italiano nei metri finali.
Tutto confermato, dunque, nella classifica di specialità, con Giovannini secondo con 416 punti alle spalle di Bart Swings (435). Velo di amarezza per il trentino, che non ha sfruttato il settimo posto del belga nella gara odierna.
Fuori dalla top ten Daniele Di Stefano (11°), l’altro azzurro impegnato sul ghiaccio polacco.
Nella prova femminile, invece, ancora un amaro quarto posto per Laura Peveri. L’azzurra ha battagliato fino alla fine per un posto sul podio ma, alla fine, si è dovuta arrendere alla giapponese Momoka Horikawa e alle due canadesi Valerie Maltais e Ivanie Blondin.
Con questo ulteriore piazzamento, tuttavia, l’azzurra si è garantita il terzo posto nella classifica di specialità alle spalle della stessa Blondin e dell’olandese Marijke Groenewoud.
(Foto FISG)

Mondiali, l’Italia trionfa ad Oberhof: medaglia d’oro per le azzurre nella staffetta femminile
- BIATHLON
Vola l’Italia femminile ai Mondiali di biathlon giunti al weekend conclusivo ad Oberhof, in Germania.
Grazie ad una prova sensazionale Samuela Comola, Dorothea Wierer, Hannah Auchentaller e Lisa Vittozzi hanno conquistato la medaglia d’oro nella staffetta femminile.
Prestazione sontuosa delle azzurre, pressoché perfette in tutte e quattro le frazioni sia sugli sci sia al poligono.
L’Italia sale sul gradino più alto del podio chiudendo con il tempo di 1h14’39″7 con sole due ricariche utilizzate e con un vantaggio di 24″7 rispetto alle padrone di casa della Germania (argento), costrette ad utilizzare 6 ricariche (determinante l’ultimo poligono in cui Vittozzi ha fatto decisamente meglio di Herrmann-Wick), e di 55″7 rispetto alla Svezia (bronzo), con 2 penalità e 11 ricariche.
"Sono veramente contenta - le dichiarazioni di una estasiata Vittozzi a fine gara -, questa vittoria entre nella storia. Abbiamo fatto una gara perfetta, condotta sin dall’inizio. Personalmente penso di aver gestito la gara molto bene: volevo assolutamente prendermi questa vittoria, ci siamo riusciti e ciò mi fa vedere quanto abbiamo lavorato bene come squadra".
(Foto ANSA)

Urlo Bellandi: Alice vince nei -78 kg del Grand Slam di Tel Aviv
- JUDO
Nell’ultima giornata di Tel Aviv arriva il primo successo per l’Italia.
Braccia al cielo per Alice Bellandi nel secondo Grand Slam stagionale del World Judo Tour.
L’azzurra ha vinto la competizione della categoria -78 kg sconfiggendo innanzitutto la mongola Khuslen Otgonbayar e la francese Fanny Estelle Posvite, sfide che le hanno permesso di aggiudicarsi la Pool C.
Poi, in semifinale, Alice Bellandi ha avuto la meglio dell’israeliana Inbar Lanir, mentre nell’atto conclusivo ad arrendersi all’italiana è stata un’altra transalpina, Madeleine Malonga.
Considerando anche il terzo posto di Odette Giuffrida nella categoria -52 kg, l’Italia chiude la trasferta di Tel Aviv con un bilancio di due podi.
(Foto ANSA)

Doppio femminile, il secondo posto di St. Moritz vale il titolo: Voetter ed Oberhofer vincono la Coppa del Mondo
- SLITTINO
A St. Moritz si fa la storia.
Andrea Voetter e Marion Oberhofer sono arrivate seconde nel doppio femminile alle spalle delle tedesche Jessica Degenhardt e Cheyenne Rosenthal: questo risultato consegna il titolo di Coppa del Mondo alla coppia azzurra quando manca ancora una gara alla fine della stagione.
Le due tedesche hanno chiuso il percorso nel budello svizzero in 1’49″577 mentre Andrea e Marion sono arrivate ad appena due millesimi dalla vittoria, mettendosi alle spalle la coppia lettone Ziedina/Zvilna, distanziate di ben 1″26.
Un risultato straordinario e quanto mai meritato che ha visto le due azzurre protagoniste di un percorso meraviglioso evidenziato dall’inizio alla fine della stagione la loro superiorità.
Voetter ed Oberhofer infatti, oltre ad aver festeggiato la vittoria della Coppa del Mondo sprint, sono salite per ben dieci volte sul podio del massimo circuito in questa stagione: il loro score parla di quattro vittorie, quattro secondi posti e due terzi posti, nella prima storica stagione del format in Coppa del Mondo. La classifica generale vede l’equipaggio azzurro davanti con 940 punti contro gli 815 delle austriache Egle e Kipp.
L’ultima gara sarà una formalità: la coppia italiana è la vincitrice della Coppa del Mondo.
(Foto ANSA)

Test funzionali per la nazionale di Short Track in vista dei mondiali
- IMSS CONI
Lo Short Track azzurro si prepara ai Campionati Mondiali che si disputeranno a Seul dal 10 al 12 marzo 2023. In vista di questo importante impegno la nazionale di Short Track, venerdì 17 e sabato 18 febbraio, ha svolto due giorni di test presso il Palazzetto dello Sport di Bormio.
Lo staff dell’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del CONI, in accordo con il DS Kenan Gouadec e con la partecipazione del preparatore atletico Carlo Varalda, ha sottoposto gli atleti ad una serie di test funzionali nel consolidato progetto di monitoraggio dell’allenamento.
Hanno preso parte alla valutazione: Chiara Betti, Nicole Botter-Gomez, Elisa Confortola, Katia Filippi, Gloria Ioriatti, Arianna Sighel, Arianna Valcepina, Martina Valcepina, Mattia Antonioli, Tommaso Dotti, Marco Giordano, Alessandro Loreggia, Pietro Marinelli, Davide Oss Chemper, Thomas Nadalini, Pietro Sighel e Luca Spechenhauser.

Giochi Europei 2023: prime visite mediche per gli azzurri dell'Italia Team in vista di Cracovia
- IMSS CONI
Sono iniziate oggi, presso l’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del CONI, le visite mediche agli atleti in vista dei Giochi Europei 2023 in programma a Cracovia (Polonia) dal 21 giugno al 2 luglio.
In occasione dei primi esami dedicati agli azzurri dell'Italia Team, è stato attuato il nuovo Protocollo riservato agli atleti di vertice, personalizzato e adattato alle esigenze specifiche di ogni Federazione Sportiva Nazionale.
Tale Protocollo integra concretamente tutte le attività dell’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport, andando ad effettuare valutazioni che hanno scopo preventivo, curativo e valutativo dello stato di salute e della prestazione sportiva degli atleti.
I primi ad essere coinvolti sono stati i sei rappresentanti della Squadra Nazionale di Spada Maschile: Gabriele Cimini, Valerio Cuomo, Davide Di Veroli, Enrico Garozzo, Andrea Santarelli e Alberto Vismara.

Al CONI commemorazione del Presidente Franco Frattini. Malagò: “Lo sport è cresciuto grazie a lui”
- AL SALONE D’ONORE
Il Salone d’Onore del CONI ha ospitato la cerimonia di commemorazione di Franco Frattini, ex Presidente del Consiglio di Stato e del Collegio di Garanzia dello Sport scomparso lo scorso 24 dicembre. A condividere un ricordo di Frattini, il Presidente del CONI Giovanni Malagò, l’Avvocato Generale dello Stato e Presidente del Collegio di Garanzia dello Sport presso il CONI Gabriella Palmieri Sandulli, il Presidente Emerito del Consiglio di Stato nonché Presidente della Commissione di Garanzia CONI Alessandro Pajno e il Presidente del Consiglio Nazionale Forense Maria Masi. Presenti inoltre Filippo Patroni Griffi, Presidente Emerito del Consiglio di Stato e Giudice della Corte Costituzionale, Silvia Salis, Vice Presidente Vicario del CONI, Franco Carraro, Mario Pescante e Manuela Di Centa, membri onorari del CIO, Francesco Ricci Bitti, Presidente dell’ASOIF (Associazione delle Federazioni degli Sport Olimpici Estivi) e Fabio Pigozzi, presidente di NADO Italia.
Commosso Giovanni Malagò: “Siamo qui per un ricordo di Franco. C’è una meravigliosa comunità di persone che gli sono state vicine. Sono particolarmente felice e onorato di avere tra noi la moglie Stella e la figlia Carlotta: con voi c’è un’atmosfera ancora più importante, siete un valore aggiunto. Ricordo bene il sorriso di Franco quando venne ufficializzata la nomina di Gabriella Palmieri Sandulli alla presidenza del Collegio di Garanzia dello Sport. Mi disse: 'Lei è la persona giusta, è molto brava ed è una donna'. Giusto che sia lei a condurre questa mattinata con Maria Masi e con Alessandro Pajno, assieme al quale Franco si è sacrificato per la causa, per dare credibilità alla Giustizia Sportiva. Franco ci manca molto ma sarebbe molto felice di vederci tutti qui insieme. Lo sport è cresciuto grazie a lui, gli saremo grati a vita”.
Poi l’intervento di Gabrielle Palmieri Sandulli: “Questa giornata è in linea con quello che era Franco. Una commemorazione asciutta e non troppo formale con le persone che gli volevano bene. Franco era una persona semplice, molto poco arrogante, sempre gentile e disponibile al dialogo. Lo ricordo con amicizia e affetto. Ci siamo conosciuti nel 1982 quando entrai in avvocatura, lui era uno dei Procuratori ‘anziani’: mi insegnò con semplicità il rispetto degli altri. Franco e la sua generazione, che voleva fortemente promuovere il merito, aveva grande sensibilità verso la componente femminile. Mi ha sempre colpito la sua visione d’insieme, la sua capacità di leggere le situazioni da tutti i punti di vista. Franco amava gli animali, amava lo sport, amava la didattica e non ha mai trascurato i suoi impegni universitari. Utilizzava la politica in un modo che forse manca al nostro Paese. Lui educava alla politica. Ha trasformato la Giustizia Sportiva e ha avvicinato il Collegio di Garanzia alla magistratura. Tutti hanno riconosciuto l’onestà intellettuale del suo impegno. Alla felicità di averlo conosciuto si accompagna il rimpianto di averlo perso troppo presto”.
Alessandro Pajno ha scritto una lettera in cui ha sottolineato, tra le altre cose, che “Frattini è stato una persona degna della massima stima. Un amico, un collega, un compagno di vita e di valori. Ricordare significa fare riferimento a una relazione che diventa così il nostro presente e si proietta talvolta nel nostro futuro. Riportiamo Franco al centro del nostro cuore: siamo qui perché ognuno di noi ha vissuto qualcosa che lo lega a lui. Lui che ha contribuito alla costruzione del bene comune e ha svolto i suoi compiti con disciplina e onore”.
In chiusura Maria Masi: “Ho avuto il privilegio di assistere al suo insediamento come Presidente del Consiglio di Stato e il suo discorso fu un manifesto. Gli piaceva definire la magistratura una ‘funzione al servizio della comunità’. Richiamava alla necessità di un cambiamento e al dialogo. Anticipò la necessità di digitalizzare la Giustizia, di innovazione tecnologica. Mi colpì quando in una intervista in piena pandemia fece riferimento al principio della solidarietà. È stato un esempio di cui il nostro Paese ha fortemente bisogno”.
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