
Coppa del Mondo: doppio podio azzurro a Changwon, Ferrari 2° e Resca 3° nel trap
- TIRO A VOLO
L’ultima tappa di Coppa del Mondo 2022 di tiro a volo si apre con un argento ed un bronzo conquistati dall’Italia. A salire sul podio dell’International Shooting Range di Changwon (KOR) sono stati Lorenzo Ferrari e Daniele Resca nel Trap Maschile.
Il giovane bresciano di Provaglio d’Iseo ha chiuso le qualificazioni con il punteggio di 121/125, pari merito con i compagni di squadra Daniele Resca (Carabinieri) di Pieve di Cento (BO) e Valerio Grazini (Carabinieri) di Viterbo e li ha affrontati nello spareggio necessario per l’assegnazione dei posti i semifinale. Nella serie decisiva per l’ingresso in finale tutti e tre hanno strappato un biglietto per la corsa al podio e si sono dovuti confrontare con il cinese Yiing Qi.
Il primo ad abbandonare, dovendo rinunciare alla medaglia, è stato il carabiniere viterbese, quarto con 11/15, mentre gli altri due hanno proseguito il duello con il cinese. Alla fine è stato quest’ultimo a meritarsi la vetta del podio con 29/34 (sfruttando il meccanismo del golden hit, ovvero vantaggio matematico, ndr), seguito da Ferrari, secondo con 27/34, e da Resca, terzo con 21/25.
“Fin dai tiri di prova si vedeva la perfezione di questo impianto. Nonostante il maltempo del primo giorno si poteva fare lo stesso risultato – ha spiegato Ferrari - Forse la tensione ha abbassato risultati nei piattelli decisivi! Il mio obiettivo principale era la semifinale, da lì iniziava una nuova gara! Passata la semifinale l’intera squadra maschile era nello spareggio per le medaglie. Personalmente rammarico la parte finale dove Mi sono fatto sfuggire la medaglia più ambita, ma ho trovato 2 punti Importanti su cui lavorare”.
“Tornavo dai Giochi del Mediterraneo, dove ero rimasto fuori dalle semifinali, e volevo rifarmi il prima possibile – ha spiegato Resca - Penso di esserci riuscito e di aver fatto una bella gara. Non ho mollato fino alla fine. In finale poteva andare meglio, ma quando si vince una medaglia in Coppa del Mondo si deve essere soddisfatti. Ora torno a casa per ricaricare le batterie e farmi trovare pronto per i prossimi appuntamenti in cui verrò convocato”.
Al femminile la nostra migliore tiratrice è stata Giulia Grassia (Esercito) di Modena. Seconda migliore al termine delle qualificazioni con il punteggio di 119/125 (+1), l’azzurra ha brillantemente superato lo sbarramento della semifinale, qualificandosi al medal match con 20/25. Nel round decisivo per le medaglie ha iniziato male sbagliando il primo piattello e con altri tre errori nei primi quindici lanci si è dovuta accontentare del quarto posto con 11/15. Sul podio sonon salite la cinese Cuicui Wu, l’australiana Pennu Smith e la britannica Lucy Charlotte Hall. Finale sfiorata, invece, per Alessia Iezzi (Carabinieri) di Manoppello (PE), ottava in qualificazione con 115/125 +1 e poi quinta dopo le semifinali con 19/15. Solo quindicesima Maria Lucia Palmitessa (Fiamme Oro) di Monopoli (BA) con 111/125.
La gara di Fossa Olimpica proseguirà con la competizione a squadre e quella del Mixed Team alle quali i tiratori e le tiratrici italiane non parteciperanno per scelta tecnica del Direttore Tecnico Nazionale. “Sono molto soddisfatto in particolare per l’ottima prova della squadra maschile: tutti i convocati entrati nelle semifinali e soprattutto tutti e tre nella finalissima. L’argento di Lorenzo Ferrari ed il Bronzo di Daniele Resca sono di buon auspicio in vista dei prossimi appuntamenti. – ha commentato Albano Pera – Per quanto riguarda le ragazze buona prova di Giulia e di Alessia, ma sono mancate le medaglie a coronare le buone prestazioni. Sicuramente una bella esperienza per tutta la squadra. Chiuso il circuito delle Coppe del Mondo ci concentriamo su Europeo e Mondiale, primi appuntamenti del quadriennio con qualificazione per i Giochi di Parigi 2024”.
Da lunedì 16 luglio la scena sarà tutta dei tiratori di Skeet impegnati negli allenamenti ufficiali. Gli azzurri sono arrivati a Changwon nella primissima mattinata di oggi. In pedana il Direttore Tecnico Andrea Benelli ha deciso di schierare Erik Pittini (Fiamme Oro) di Treppo Lugosullo (UD), Niccolò Sodi (Carabinieri) di Arezzo e Giancarlo Tazza (Fiamme Oro) di Caserta al maschile e Chiara Di Marziantonio (Esercito) di Cerveteri (RM) e Simona Scocchetti (Esercito) di Tarquinia (VT). Le gare per loro inizieranno martedì 17 luglio. (foto FITAV)

Nations Cup: Donegà d'oro nell'omnium, Paternoster-Selva coppia d'argento nella madison
- CICLISMO SU PISTA
L’Italia del ciclismo su pista chiude la Nations Cup di Cali, in Colombia, con altre due medaglie. E' d'oro Matteo Donegà che si è aggiudicato l’Omnium, mentre è d'argento l’inedita coppia Madison composta da Letizia Paternoster e Francesca Selva.
Il bilancio dell’Italia al termine della trasferta vede così gli azzurri in testa alla classifica della Nations Cup con 44080 punti davanti agli Stati uniti con 3.360 e all’Australia 2480, con il medagliere finale, chiuso al 1° posto dalla squadra italiana, che registra 5 ori (quartetto maschile, Paternoster, Milan, Lamon -Scatezzini, Donegà), 4 argenti (Paternoster, Scartezzini, Plebani, Selva-Paternoster ). Al secondo posto la Cina e poi Trinidad di Tobago e USA.
Nell’Omnium Donegà è stato autore di una gara in rimonta. Partito malissimo, ha saputo risalire con tenacia fino al successo arrivato proprio all’ultimo sprint della corsa a punti sull’indonesiano Bernard Van Aert ed il colombiano, idolo di casa, Juan Arango Carvajal.
La Madison femminile ha visto invece il successo delle americane Colleen Gulich - Jennifer Valente, bronzo alle neozelandesi Michaela Drummond - Ella Wyllie.
Il CT Marco Villa ha analizzato con attenzione le prove degli azzurri: “Direi che abbiamo dato una buonissima dimostrazione di forza come squadra. Sicuramente a Calì non c’erano tutti i concorrenti del lotto, ma il livello delle prestazioni era molto elevato come confermato dai tempi”.
Sulle prove della notte: “Abbiamo fatto vari esperimenti. La coppia Paternoster – Selva, ad esempio, che ha dato buone risposte. Selva in particolare ha mostrato grande impegno durante tutto l’anno e hanno meritato l’argento. Donegà è un ragazzo non sempre continuo, ma che dedica molte energie alla pista. Non era semplice rimontare dopo una partenza pessima. Ha avuto sangue freddo e determinazione”.
Ora appuntamento ai Campionati Europei di Monaco di agosto e, a ottobre , quelli Mondiali in Francia. (foto Federciclismo)

Europei: ancora Tita-Banti, campioni continentali per la 4ª volta. In Danimarca bronzi per Ugolini-Giubilei e Germani-Bertuzzi (49er:FX)
- VELA
Il Nacra 17 è un affare tutto italiano. Per la quarta volta Ruggero Tita e Caterina Banti vincono il titolo europeo della classe olimpica. Questa volta la coppia azzurra si è imposta ai Campionati continentali andati in scena in Danimarca e dedicati alle discipline olimpiche degli Skiff Maschile e Femminile e del Catamarano Foiling. Terzo posto e medaglia di bronzo per Gianluigi Ugolini e Maria Giubilei. Altre grandi soddisfazioni poi dal 49er:FX. Nelle acque di Aarhus l’equipaggio composto da Jana Germani e Giorgia Bertuzzi coglie uno splendido bronzo europeo.
Si inizia presto a esultare in casa Azzurra per i Nacra 17: sono le undici circa quando termina la prima delle due prove di flotta in programma per oggi prima della Medal Race. Tita-Banti conquistano ancora un primo di giornata e la matematica vittoria del Campionato Europeo del Catamarano Misto Olimpico Foiling. Il duo azzurro si laurea Campione d’Europa 2022 con uno score che vede un netto di 21 punti contro gli 86 dei secondi - i neozelandesi che partecipavano al trofeo open - e i 93 dei finlandesi primi europei a inseguire. Chiudono il podio continentale Ugolini-Giubilei autori di una settimana sempre ai vertici. Quarto ancora un equipaggio azzurro: Bissaro-Frascari.
Ma è podio anche nel 49:FX con Germani-Bertuzzi (quinte nel trofeo Open). Le azzurre hanno dimostrato ottima solidità nel corso delle qualifiche e delle finali e hanno chiuso infine con un’ottima prestazione (secondo posto) in Medal Race, in controllo sul possibile rientro delle spagnole loro inseguitrici. (foto Federvela)

Grand Slam di Budapest: Bellandi vince nei 78 kg, Parlati secondo nei 90 kg
- JUDO
Alice Bellandi vince nei 78 kg, mentre Christian Parlati è secondo nei 90 kg. Gli azzurri chiudono sul podio al Grand Slam di judo di Budapest.
La gara di Alice ha dato la dimensione delle potenzialità che possiede in questa categoria, mettendo sotto la cinese Liu Yi e poi Shori Hamada (Jpn) e Mayra Aguiar (Bra), rispettivamente oro e bronzo alle recenti Olimpiadi a Tokyo, per concludere con la finale oro vinta sull’israeliana Inbar Lanir, attualmente numero 3 nella classifica mondiale.
"Nonostante il sorteggio non proprio favorevole oggi sono riuscita a misurarmi con delle avversarie di tutto rispetto, campionesse e medaglie olimpiche. -ha commentato Bellandi - Sono molto soddisfatta del percorso che mi ha portato qui, al di là del bel risultato: sto prendendo sempre più sicurezza in vista del prossimo appuntamento importante. Voglio ringraziare Antonio, Andrea, Fabrizio e Francesco che mi allenano e mi sopportano ogni giorno, Emanuele e Lelia che sono sempre disponibili a farmi allenare in ogni momento e circostanza e infine la mia ragazza e la mia famiglia che sono il mio grande supporto".
E che dire di Christian Parlati, che si è fatto largo conquistando la finale dei 90 kg superando nell’ordine il libanese Caramnob Sagaipov, il serbo Nemanja Majdov, l’ungherese Gergely Nerpel ed il brasiliano Rafael Macedo, tutte vittorie ottenute con punti tecnici.
"È stata una bella gara: mi dispiace per la finale perché stavo bene -ha detto Christian Parlati - è stato un incontro molto tattico in cui nessuno dei due si è voluto aprire troppo e quando sono le sanzioni così non è mai bello… sono comunque soddisfatto: era importante fare bene oggi perché questo per me era un test match importante per il mondiale che è il prossimo appuntamento ma soprattutto è il mio vero obiettivo di quest’anno".
In finale con il giapponese Sanshiro Murao l’incontro è stato molto tattico ed è stato chiuso con la penalità assegnata ad un attacco non riuscito dell’azzurro.
“Una gara pazzesca… -è il commento di coach Francesco Bruyere su Bellandi- Alice ha dimostrato una presenza disarmante, sicura e lucida sul kumikata, micidiale sugli attacchi e con una gestione dei tempi perfetta. Tutto questo contro due delle più forti atlete al mondo, la giapponese campionessa olimpica in carica e la brasiliana bicampionessa mondiale. Bravissima, inoltre, a mantenere la concentrazione nella pausa pomeridiana, senza accontentarsi dell’impresa fatta, ha disputato una grande finale vinta con netta superiorità tanto che da fuori è sembrata addirittura facile. Tutto il mondo deve preoccuparsi, Alice c’è ed è impressionante. Tantissimi complimenti al Gruppo Sportivo delle fiamme gialle e ad Antonio Ciano per il prezioso aiuto e il grande lavoro fatto”.
"Una medaglia importante quella di Christian -ha detto Raffaele Parlati, capo coach azzurro maschile- anche perché solo una settimana fa era a casa con un importante stato influenzale e quindi in una condizione fisica non ottimale". (foto FIJLKAM)

Coppa del Mondo: Rogora torna sul podio, 2ª nel Lead a Chamonix
- ARRAMPICATA SPORTIVA
Argento brillantissimo ai piedi del Monte Bianco per Laura Rogora, la stella azzurra dell’arrampicata sportiva, che a Chamonix si è classificata seconda nella terza prova di Coppa del Mondo Lead dietro alla slovena Janja Garnbret, autrice di una tripletta in questa stagione dopo i due ori nelle prime due prove stagionali.
Con due straordinari top, raggiunti in semifinale e in finale, la 21 enne romana, delle Fiamme Oro, finalmente è riuscita a “pinzare” tutte le vie per il podio, sfiorato nelle precedenti due prove, in cui si era piazzata al quarto posto in entrambe le circostanze. La città francese di Chamonix ha visto gareggiare nel week end 307 scalatori – 137 donne e 170 uomini – in rappresentanza di 38 Paesi e territori diversi. Da registrare per i colori azzurri, nella quinta gara iridata nella specialità Speed della stagione, sempre sulle pareti alpine di Chamonix, la finale raggiunta dai due velocisti italiani Ludovico Fossali e Beatrice Colli. Nel week end appena trascorso, a Villars si è disputata l’ultima tappa di Coppa del Mondo Paraclimbing 2022 della stagione, chiusa con i due argenti di Lucia Capovilla (AU2) e Gian Matteo Ramini (RP1) e il bronzo di Nadia Bredice B1. Mentre ad Augusta l’Italia ha festeggiato le due campionesse europee giovanili, la trentina Alessia Mabboni, oro nella Lead e Sofia Bellesini, oro nella Speed davanti all’atra azzurra Agnese Fiorio, d’argento insieme a Robbiati Luca (under 20) e Marco Rontini (under 18). Oltre al bronzo di Paolo Sterni nella Lead under 20.

Coppa del Mondo: Italia protagonista a Lucerna, gli equipaggi azzurri conquistano 6 podi
- CANOTTAGGIO
L’Italia chiude la terza prova di Coppa del Mondo di canottaggio di Lucerna (Svizzera) con un bottino di 6 medaglie vinte (1-3-2) su 11 equipaggi finalisti e il quarto posto nel medagliere per nazioni dietro alla Gran Bretagna, prima con 9 medaglie (7-1-1), alla Germania seconda con 4 (2-0-2) e all’Australia terza con 6 (1-5-0). Tra le gare più entusiasmanti quella del doppio pesi leggeri maschile con due equipaggi italiani in gara e con Pietro Willy Ruta (Fiamme Oro) e Gabriel Soares (Marina Militare) che hanno regatato inizialmente nel gruppo, tastando il polso a Norvegia e Francia e al secondo equipaggio italiano di Niels Torre (Carabinieri/SC Viareggio) e Stefano Oppo (Carabinieri), e che nella seconda parte una volta al comando hanno mantenuto la posizione vincendo la medaglia d’oro per soli 32 centesimi davanti proprio all’altro armo azzurro che ha vinto l’argento dopo aver battagliato per il successo fino sulla linea del traguardo. Il secondo argento è arrivato dal quattro di coppia maschile, con a bordo Luca Chiumento (Fiamme Gialle/SC Padova), Andrea Panizza (Fiamme Gialle/SC Moto Guzzi), Nicolò Carucci (C Gavirate) e Giacomo Gentili (Fiamme Gialle), che al termine di un duello con la Polonia per la prima posizione, ha strappato l’argento a un’agguerrita Romania che si è dovuta accontentare del bronzo. Argento anche nel doppio senior femminile, con Kiri Tontodonati (Fiamme Oro/CUS Torino) e Stefania Gobbi (Carabinieri/SC Padova), artefici di un finale coriaceo chiuso alle spalle della Romania e davanti alla Lituania che ha tentato fino alla fine di superare le azzurre senza riuscirvi.
Per quanto riguarda le medaglie di bronzo, queste sono state vinte dal doppio pesi leggeri femminile delle campionesse olimpiche Federica Cesarini (Fiamme Oro/SC Gavirate) e Valentina Rodini (Fiamme Gialle) che, dopo un periodo travagliato e non perfettamente in forma, hanno dimostrato il loro carattere generoso e determinato disputando una finale di altissimo livello contro la Gran Bretagna, oro, e la Francia, argento. La seconda medaglia di bronzo è arrivata, invece, dal quattro di coppia di Clara Guerra (Fiamme Gialle/SC Pro Monopoli), Alessandra Montesano (Fiamme Gialle/SC Eridanea), Valentina Iseppi e Chiara Ondoli (CC Aniene) le quali, senza mai mollare un colpo e dopo essere approdate direttamente in finale, hanno tenuto il contatto con Cina e Gran Bretagna piazzandosi alle loro spalle nonostante gli attacchi che le arrivano dalla Polonia, quarta.
Niente podio, invece, per il singolo pesi leggeri femminile (finale disputata nel pomeriggio di ieri) di Silvia Crosio, che si è fermata al quarto posto al termine di una gara vinta dalla Gran Bretagna che ha fissato anche il nuovo record del mondo di specialità, e per i tre quattro senza azzurri: i due equipaggi maschili si sono piazzati rispettivamente al quinto posto (Davide Comini-Fiamme Oro/SC Moltrasio, Emanuele Gaetani Liseo-SC Telimar, Salvatore Monfrecola, Nunzio Di Colandrea-Marina Militare/RYCC Savoia) e al sesto posto (Paolo Covini, Giovanni Codato-SC Gavirate, Davide Verità-Marina Militare/SC Monate, Antonio Cascone-RYCC Savoia), mentre quello femminile (Silvia Terrazzi, Laura Meriano, Giorgia Pelacchi e Veronica Bumbaca) ha chiuso al quinto posto. Per la cronaca, le due finali sono state vinte entrambe dalla Gran Bretagna. Quinta classificata anche l’ammiraglia azzurra (Jacopo Frigerio-Fiamme Gialle/SC Lario, Cesare Gabbia-Marina Militare/SC Elpis, Marco Di Costanzo-Fiamme Oro, Matteo Lodo-Fiamme Gialle, Giuseppe Vicino, Matteo Castaldo-Fiamme Oro, Vincenzo Abbagnale-Marina Militare, Leonardo Pietra Caprina-Fiamme Gialle, e Enrico D’Aniello-Fiamme Oro al timone) al termine della gara vinta dalla Gran Bretagna davanti all’Australia, argento, e alla Germania, bronzo. Per quanto riguarda, infine, le finali B il due senza senior maschile di Giovanni Abagnale (Marina Militare) e Alfonso Scalzone (Fiamme Gialle/RYCC Savoia) si è fermato all’ottavo posto assoluto (secondo in finale B), il doppio senior femminile di Stefania Buttignon (Fiamme Oro/SC Timavo) e Linda De Filippis (SC Gavirate) si piazza al nono posto assoluto (terzo in piccola finale), mentre il singolo senior maschile di Luca Rambaldi (Fiamme Gialle) chiude dodicesimo (sesto in finale B). (foto Mimmo Perna FIC)

World Series: Paltrinieri vince la 10 km di Parigi. Terza Taddeucci al femminile
- NUOTO DI FONDO
In vasca o in acque libere è sempre Gregorio Paltrinieri. L'azzurro, messi alle spalle trionfi e fatiche dei Mondiali di Budapest, si impone anche nella seconda tappa delle World Series, in svolgimento al Parc de la Villette, nel cuore di Parigi. Il 27enne di Carpi e vincitore di tutto - tesserato per Fiamme Oro e Coopernuoto, allenato dal tecnico federale Fabrizio Antonelli e ai Mondiali oro nella 10 km, argento nella 5 km, bronzo con la 4x1.5 e in piscina sul gradino più alto del podio nei 1500 - conduce una gara perfetta, sempre in testa al gruppo che poi stacca a circa cinquecento metri dalla fine, e vince in 1h51'37''85; alle spalle di SuperGreg, già vincitore della prima tappa dell'ex World Cup a Setubal, gli ungheresi Kristof Rasovszky in 1h51'38''98 e David Betlehem terzo in 1h51'41''95. Quinto un ottimo Andrea Manzi (Fiamme Oro/CC Napoli), vincitore del titolo italiano pochi giorni fa a Piombino, in 1h51'43''68.
Nella prova femminile splendida terza Ginevra Taddeucci. La 25enne di Firenze - tesserata per Fiamme Oro e CC Napoli, seguita da Giovanni Pistelli e bronzo iridato con la 4x1.5 km - chiude in in 2h00'35''99, dopo aver tentato il forcing ad un chilometro dall'arrivo stoppato dalle veterane Ana Marcela Cunha e Sharon Van Rouwendaal. Ad imporsi è la 30enne brasiliana - oro mondiale nella 5 e nella 25 km - in 2h00'33''71 contro le 2h00'35''77 della 28enne olandese e campionessa del mondo. Buona sesta Barbara Pozzobon in 2h00'40''46.In svolgimento la 10 km femminile. (foto Federnuoto)

Nations Cup a Cali: Paternoster vince l'inseguimento ed è seconda nell'eliminazione. Secondo posto Scartezzini
- CICLISMO SU PISTA
L'Italia della pista in evidenza a Cali, sede del terzo round di Nations Cup.
Nella notte sono arrivate rispettivamente le medaglie di Letizia Paternoster e Michele Scartezzini. L'azzurra ha conquistato il primo posto nell’inseguimento individuale con un ottimo tempo e il secondo piazzamento nell’eliminazione. Stessa posizione, al maschile, per Scartezzini, secondo dietro a Akil Campbell.
Il primo posto di Letizia,dopo quello ottenuto ieri con il quartetto maschile che ha fatto registrare il record della pista, è arrivato con un tempo importante 3:25.310 che vale il record italiano di specialità. Dietro, decisamente distanziata (con 3:33.456) è Samantha Donnelly.
L’eliminazione donne ha, invece, visto vincere l’americana Jennifer Valente davanti all’azzurra e alla messicana Yareli Acevedo Mendoza.
Bene, tra gli uomini, il veronese Michele Scartezzini battuto da Campbell. In terza posizione l’atleta di casa Arley Jordan Parra Arias.
Domani terza giornata a Cali con inseguimento individuale maschile e madison femminile.

Coppa del Mondo in Colombia: il quartetto azzurro primo nell’inseguimento
- CICLISMO SU PISTA
Il quartetto di inseguimento su pista con Jonathan Milan, Liam Bertazzo, Francesco Lamon e Michele Scartezzini +Davide Plebani ha vinto la sua prova in Coppa del Mondo a Cali (Colombia) battendo China e Colombia. Gli azzurri hanno coperto i 4km in 3’:55”:01, record della pista colombiana, distanziando di oltre 2” gli asiatici. Nell’inseguimento individuale invece Davide Plebani ha ottenuto un 3°posto dietro ai tedeschi Nicolas Heinrich e Tobias Buck Gramcko.
Marco Villa, CT, commenta le prestazioni degli azzurri: “Direi che siamo andati bene. Non è la prima volta che si gareggia su questa pista, anche in periodo preolimpico molti atleti si sono cimentati sull’anello colombiano, eppure il nostro quartetto è riuscito nella notte a far registrare il record della pista. Segno che sono andati molto forte”.
Per Villa, quello sudamericano è un passaggio importante: “Dovevamo far gareggiare Jonathan Milan, al rientro dopo un lungo periodo di stop, ed è stato trainante per il gruppo. Il ragazzo è recuperato e ora guardiamo ai prossimi impegni, in particolare al Mondiale di St Quentin, in Francia, e prima al passaggio degli Europei di Monaco”. L’Italia si è aggiudicata la graduatoria finale di Coppa del Mondo sia al maschile che al femminile.
Ora tocca alle donne con Letizia Paternoster, Valentina Scandolara e Francesca Selva.

La bandiera dei Giochi sbarca in Italia. Malagò, “da oggi oneri e onori a Taranto 2026”
- GIOCHI DEL MEDITERRANEO
Inizia l’avventura di Taranto 2026. La bandiera dei Giochi del Mediterraneo è sbarcata nel pomeriggio a Fiumicino, sventolata da Rinaldo Melucci, sindaco della città pugliese che ospiterà la manifestazione tra 4 anni, ricevendo il testimone da Orano 2022. A ricevere il vessillo azzurro con i tre cerchi, sbarcato assieme alla squadra italiana rientrata dall’Algeria e guidata dal Segretario Generale del CONI, Carlo Moranti e dal Capo Missione Giampiero Pastore, c’erano il presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, Giovanni Malagò; il sottosegretario per gli Affari Esteri e la cooperazione internazionale, Manlio Di Stefano e la Vice President External Relations e Sustainability di Aeroporti di Roma, Veronica Pamio.
“La bandiera dei Giochi del Mediterraneo non è solo simbolica – ha sottolineato Malagò in conferenza stampa presso il Terminal 5 di Fiumicino -. Da questo momento ci siamo noi, con tutti gli oneri e tutti gli onori della candidatura. Se guardate l'albo d'oro della manifestazione, credo non manchi nessuno dei campioni dello sport italiano. Penso per esempio a Pietro Mennea, ad Alessia Filippi, a Federica Pellegrini: questo è il migliore augurio che io possa fare all'Italia e a Taranto per la prossima edizione".
“E' un bel momento per lo sport italiano e io voglio fare i complimenti agli atleti. È un piacere per noi come Farnesina sostenere il movimento sportivo e i Giochi del Mediterraneo. Comunque lo si guardi, lo sport è un fattore di vantaggio per il Paese. È benessere, Pil, soft power, diplomazia: grazie allo sport si riesce a parlare tutte le lingue del mondo”, ha detto il Sottosegretario Di Stefano.
“Siamo davvero fieri di poterci mettere a disposizione dello sport italiano, del Coni e più in generale dei valori dello sport. Vogliamo fare sistema, vogliamo fare la nostra parte per la promozione dell'eccellenza dell'Italia all'estero", ha dichiarato Veronica Pamio.
A portare la bandiera in Italia, il sindaco Melucci: “I Giochi del Mediterraneo cambieranno il destino di un'intera comunità, ne siamo convinti. Taranto non è più la città dell'Ilva, ma una città che ha voltato pagina e vuole dimostrarlo anche attraverso lo sport. Questa manifestazione non è soltanto un fatto di sport - ha proseguito il primo cittadino della città pugliese - Nel 2019 nacque l'ipotesi di candidatura, poi un giorno mi chiamò Giovanni Malagò e mi disse: 'Vogliamo prenderci la città sulle spalle, vogliamo fare qualcosa per Taranto'. Ringrazio lui, Carlo Mornati e tutta la struttura del CONI, hanno allestito un'eccellenza dimostrando che quando facciamo sistema siamo bravi. Il Coni ha dei manager eccellenti, capaci di far girare alla grande il sistema sportivo".
Di ritorno dall’Algeria anche il Presidente del Comitato Internazionale Davide Tizzano. “"Stiamo lavorando da più di tre anni al progetto Taranto 2026. Abbiamo le idee chiare su cosa vogliamo fare e ringrazio le istituzioni pugliesi perché sono entrate pienamente nella mission dei Giochi. Non è solo sport, stiamo acquisendo anche una centralità geopolitica: l'Italia è un punto di riferimento importante per tutti i 25 paesi, è una occasione per ribadire la nostra affidabilità e coerenza”.
Tizzano ha quindi premiato Malagò per la vittoria da parte dell’Italia Team - oggi in conferenza rappresentato dagli atleti pugliesi Maristella Smiraglia (taekwondo), dall’oro del nuoto Simone Stefanì e dall’argento del calcio Gabriele Guarino - del medagliere di Orano 2022.
"Se vinci il medagliere per la quinta volta consecutiva può sembrare un successo scontato, ma non è così. Al contrario, è sempre più complicato riuscire a vincere, anche perché il calendario internazionale è fitto. E se poi non avessimo vinto, qualcuno lo avrebbe sottolineato - ha detto Malagò – Questa manifestazione è un'eccellenza dello sport. Rispetto ad altre competizioni, olimpiche, mondiali e continentali, i Giochi del Mediterraneo possono essere considerati di un livello tecnico più basso ma rappresentano una vetrina, una opportunità più unica che rara. Non a caso ben 24 dei 26 paesi partecipanti hanno conquistato almeno una medaglia. E vorrei ricordare che ci sono Francia, Spagna, Grecia, paesi balcanici e anche Turchia, per cui questa competizione è il massimo obiettivo". (foto Ferraro CONI)
Pagina 264 di 886