
Il Presidente Malagò in tribuna allo sci alpino
- PECHINO 2022
Il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, è appena arrivato sulle tribune di Yanqing dove è in corso di svolgimento la gara del Super G di sci alpino donne. Pur nel rispetto dei protocolli e dei playbook del CIO, Malagò è stato accolto sugli spalti dal Segretario Generale del CONI, Carlo Mornati, e dal Presidente della FISI, Flavio Roda. (foto Simone Ferraro)

Prosegue la collaborazione con Collezione Peggy Guggenheim di Venezia
- CONI
Il Comitato Olimpico Nazionale Italiano, con lo scopo di valorizzare non solo la Squadra Olimpica Italiana, ma l’intero Movimento Olimpico, annuncia la seconda tappa della prestigiosa collaborazione lanciata lo scorso luglio con la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia in occasione dei Giochi Olimpici estivi di Tokyo 2020. Una collaborazione in grado di guidare, all’interno degli spazi di Casa Italia a Beijing 2022, lo storytelling da un punto di vista valoriale.
Vasily Kandinsky e Sofia Goggia. Paul Klee e Michela Moioli. Gino Severini e Federica Brignone. Tre artisti e tre atlete. Percorsi di vita apparentemente lontanissimi eppure, osservandoli da vicino, così intimamente simili. La vocazione, i dubbi, le sfide, le vittorie, i fallimenti e gli incidenti da cui risorgere, la maestria inimitabile. L’impegno a perfezionarsi ingaggiando il corpo e la mente senza tregua. La capacità di lasciare il segno: sulla tela come sulla neve. La loro fatica e il loro talento generano bellezza che resta nella memoria collettiva e ci unisce come famiglia umana. È il viaggio dell’eroe che li accomuna, un viaggio che è ora al centro dei tre video realizzati in occasione della collaborazione tra il CONI e la Collezione Peggy Guggenheim.
Nell'ottica di amplificare la Missione Olimpica Italiana e i valori che la guidano, il CONI intende promuovere storie di eccellenza culturale, con particolare attenzione alla capacità di generare valore per tutta la comunità nazionale ed internazionale, in grado di creare un impatto mediatico positivo a livello globale grazie all’evento unico dei Giochi Olimpici. Sostenibilità, rispetto, inclusione, educazione, multiculturalità, responsabilità sociale, etica, ispirazione, universalità e solidarietà. Sono questi alcuni dei valori che accomunano la missione Olimpica e la Collezione Peggy Guggenheim, tra i musei più importanti in Italia per l’arte moderna e contemporanea del XX secolo,dove oggi sono custoditi, tra gli altri, i capolavori di Kandinsky, Klee, Severini: maestri immortali che hanno scritto la storia dell’arte del Novecento. Conservare e preservare il patrimonio artistico custodito a Palazzo Venier dei Leoni, educando il pubblico al valore del processo artistico, come strumento di crescita personale e di sviluppo del pensiero critico: è questa la missione del museo veneziano che eleva l’arte a bene primario e collettivo, e in quanto tale accessibile a tutti, inesauribile fonte di ispirazione, dialogo e benessere, per lo spirito e la mente.
Sulla base di questi presupposti e valori condivisi, CONI e la Collezione Peggy Guggenheim proseguono insieme nel percorso intrapreso a Tokyo 2020 che li porterà a collaborare, nell’ottica di una condivisione etica di principi universali in grado di incoraggiare uno scambio reciproco, continuo e sempre stimolante.

Visintin corona il sogno di una vita, bronzo nello snowboardcross. Malagò: "Grande prova di carattere. Ottava medaglia in sette discipline"
- PECHINO 2022
Omar Visintin è medaglia di bronzo ai Giochi Olimpici Invernali di Pechino 2022! Nella big final dello snowboardcross disputata allo Zhangjiakou Genting Snow Park, l’azzurro conquista il terzo gradino del podio dietro al campione olimpico austriaco Alessandro Haemmerle e al canadese Eliot Grondin, argento. Alla terza partecipazione olimpica (dopo Sochi2014 e PyeongChang2018), il 32enne nato Merano, protagonista di un recupero lampo dopo l'infortunio al gomito sinistro rimediato a Montafon lo scorso dicembre, corona così il sogno di una vita.
Si tratta dell’ottava medaglia dell’Italia Team in questa edizione olimpica e del primo podio olimpico dello snowboardcross maschile nella storia dei Giochi (al femminile c’era stato l’oro di Michela Moioli a PyeongChang2018). (foto Luca Pagliaricci)
“Grande Omar! Oggi ci siamo ripresi quello che avevamo perso ieri con la Moioli. - ha dichiarato il Presidente Malagò - Una prova di carattere in una finale tutt’altro che facile. Mi piace sottolineare che questa è l’ottava medaglia vinta in sette discipline differenti. Non credo che al mondo ci siano tante altre nazioni che possano vantare questo primato. E per lo Snowboard non è finita: c’è ancora la prova della squadra mista di sabato. Restate sintonizzati”
Si è, invece, dovuto arrendere in semifinale Tommaso Leoni. Il 30enne vicentino è andato praticamente a braccetto con Visintin, assieme nei quarti ed in semifinale dove ha ceduto il passo, finendo alla small final dove è incappato in una caduta – senza conseguenze – terminando all’ottavo posto. Aveva terminato la sua avventura agli ottavi Lorenzo Sommariva, così come Filippo Ferrari, che non ha preso parte alla gara per i postumi di un colpo subito nelle qualifiche.
Pattinaggio di Figura: Daniel Grassl,18 anni, primo europeo in classifica nel singolo. Lollobrigida vicina al podio nei 5000
- RISULTATI DEGLI AZZURRI
PATTINAGGIO DI FIGURA: E’ una finale sensazionale quella del singolo uomini dominata dallo statunitense Nathan Chen e nella quale il giapponese Yuzuru Hanyu realizza per la prima volta nella storia il quadruplo Axel, anche se sottoruotato e con caduta ma riconosciuto ufficialmente. E una parte di rilievo la fa Daniel Grassl, settimo alla fine, con il quarto punteggio del programma libero e soprattutto il terzo assoluto nel tecnico dopo quelli del vincitore e dell’argento, il giapponese Yuma Kagiyama (bronzo all’altro giapponese Shoma Uno, quarto Hanyu, oro nelle ultime due Olimpiadi). Daniel è comunque il primo europeo in classifica.
L’azzurro è penalizzato solo nel punteggio dei Components, nei quali sconta la giovane età e una ancora minore maturità artistica, ma si candida a un futuro da protagonista.
La prestazione di Daniel Grassl è una grande dimostrazione di bravura e di intelligenza, esegue bene tutti gli elementi di salto con un solo difetto nel triplo Toeloop sottoruotato nella combinazione col triplo Flip, ma per il resto è spettacolo. Comincia con i quadrupli Lutz e Flip e poi, invece del quadruplo Rittberger da solo gli accoppia l’Euler e il triplo Salchow, combinazione prevista col successivo triplo Axel, che invece diventa da solo, e così facendo c’è un sensibile guadagno di punti: il valore base del triplo Axel è 8, quello del quadruplo Rittberger 10.50. Ottimi anche gli altri due Lutz, uno dei quali in combinazione col triplo Toeloop, tutti di livello 4, il massimo, gli elementi artistici come il Flying camel, le trottole con cambio di piede e la sequenza di passi, per un punteggio tecnico di 103.35 e artistico di 84.08, complessivo record personale nel Libero di 187.43 (precedente 182.73) e nel totale di 278.07 (precedente 274.48).
Qualche problema invece per Matteo Rizzo, non brillante. La combinazione iniziale 4+3 Toeloop diventa triplo + doppio, poi inciampa e cade in una fase di transizione, il previsto quadruplo Toeloop diventa triplo, una combinazione triplo Lutz-doppio Rittberger diventa doppio Axel. Ottiene 158.90 punti (76.92 tecnico, 82.98 artistico) per un totale di 247.53. Chiude 16mo.
SKELETON: Nelle prime due run Amedeo Bagnis si è classificato 11° con 2:02.24 mentre Mattia Gaspari è risultato 15° con 2: 02 51
SCI ALPINO: Christof Innerhofer ha affrontato la prima prova di discesa non al meglio piazzandosi al 7 posto (1:44.19). Nello Slalom l’azzurro ha fatto registrare l’11 tempo (51.61) chiudendo complessivamente al 10° posto (2:35.80).
CURLING: La squadra maschile, composta da Joel Thierry Retornaz, Amos Mosaner, Sebastiano Arman, Mattia Giovannella, Simone Gonin, è stata sconfitta dalla Gran Bretagna (5-7) nella gara d’esordio del torneo con formula Round Robin. Gli azzurri partiti bene con due punti di vantaggio nel primo end, si sono tenuti avanti fino al settimo confronto quando la Gran Bretagna, che aveva recuperato un punto, ha potuto trovarsi in vantaggio piazzando due stones. Non è stato facile reagire ma ancora fino all’ultima pietra l’Italia si è battuta per recuperare lo svantaggio ma l’ultimo tiro del 10° end ha sorriso ai britannici.
SCI DI FONDO: La 10 km TC femminile non è stata una gara semplice per le azzurre. Anna Comarella, si è dimostrata la migliore delle italiane con il 26° posto (30:45.0) a + 2:38.7 dalla vincitrice la norvegese Therese Johaug (28:06.3). Caterina Ganz si è classificata al 35° posto (31.08.1) mentre Martina Di Centa al 37° (32:08.8) e Lucia Scardoni al 38° (31:09.5).
PATTINAGGIO DI VELOCITA’: Al National Speed Skating Oval di Pechino, Irene Schouten, campionessa olimpica nei 3000 metri, si conferma anche nei 5000. Francesca Lollobrigida prova a restare in scia all’olandese autrice del nuovo record olimpico (6:43.51), ma con il tempo di 6:51.76 (nuovo primato italiano) resta ai piedi del podio completato dalla canadese Isabelle Weidemann (6:48.18) e dalla ceca Martina Sablikova (6:50.09).
SLITTINO: Nel Team Relay l'Italia - composta da Andrea Voetter, Leon Felderer e dal doppio Emanuel Rieder-Simon Kainzwaldner - chiude al quinto posto in 3:04.852. Oro alla Germania in 3:03.406, seguita da Austria e Lituania.
Short Track: Fontana ok sui 1000 metri passa ai quarti. Sfugge la medaglia a Michela Moioli nello Snowboard cross
- RISULTATI DEGLI AZZURRI
SHORT TRACK: Nei 1500 metri Yuri Confortola è decimo in una finale allargata a causa di numerosi ripescaggi per squalifiche. In batteria è quarto, ma è ripescato fra i tre migliori tempi. In semifinale, Confortola è danneggiato dal canadese Hamelin che viene squalificato e l’azzurro, pur ultimo, è automaticamente qualificato per la finale. Nelle altre batterie, Pietro Sighel è secondo, ma viene squalificato, Luca Spechenhauser è eliminato. Nelle qualificazioni dei 1500 metri Pietro Sighel è stato squalificato per aver danneggiato il coreano Lee poco prima del traguardo mentre Luca Spechenhauser è scivolato perdendo contatto con gli avversari.
Tutto bene per Arianna Fontana, comoda vincitrice della sua batteria nei 1000 metri, eliminata invece Cynthia Mascitto, venerdì 11 i quarti e l’assegnazione delle medaglie. Peccato per la staffetta femminile 3000 metri, la Mascitto scivola e l’Italia finisce quarta in semifinale, eliminata.
SNOWBOARD: Michela Moioli non è riuscita a superare la semifinale nello snowboard cross. L’azzurra, che difendeva la medaglia d’oro di PyeongChang 2018, è stata superata nella penultima gara dalla statunitense Lindsey Jacobellis e dalla francese Chloe Trespeluch che in finale sono risultate poi rispettivamente prima e seconda. Eliminata nei quarti Caterina Carpano mentre non hanno superato gli ottavi di finale Sofia Belingheri e Francesca Gallina.
Nelle prime prove di qualificazione Halfpipe Louis Philip Vito III non è riuscito ad entrare tra i 12 qualificati alla fase finale, Il suo 13° posto (60.25) gli ha impedito di proseguire la competizione. Eliminato anche Lorenzo Gennero classificatosi 19° (34.75) anche lui, come il compagno di squadra, è stato tradito dalla seconda run.
SCI ALPINO: Nello slalom femminile Federica Brignone, che aveva ottenuto il 20° posto al termine della prima manche, ha inforcato sul muro finale nella seconda prova. Le due debuttanti, Anita Gulli e Lara Della Mea, hanno concluso le due prove rispettivamente al 29° e 30° posto.
COMBINATA NORDICA: Nella prova dei salti dal trampolino NH non tutto è andato bene. Raffaele Buzzi 22°, migliore degli azzurri in questa prima gara, ha saltato 93 metri ottenendo 99.9 punti. Con un distacco alla partenza del fondo di +2.12. Poco distante si è classificato Iacopo Bertolas 26° con un salto di 93.5 metri ha totalizzato 97.0 punti partirà per il fondo con un ritardo di +2.24. Alessandro Pittin non è riuscito a saltare più di 75.5 metri occupando la 40a posizione e con un punteggio di 62.9 ha accumulato uno svantaggio di +4.40 in partenza.
Nei 10 km di sci di fondo Raffaele Buzzi ha migliorato la sua posizione chiudendo al 16° (26:59.3), così come Pittin è passato dal 40° posto al 32° (29:33.4) giusto davanti a Bertolas (29:54.8) 33°.
SLITTINO: Quarti dopo la prima manche Emanuel Rieder e Simon Kainzwaldner nel doppio hanno fatto registrare 58.602 con +0.347 dal tedesco Wendl che guida la classifica dopo il primo turno. Nella seconda manche i due azzurri non hanno migliorato la posizione e hanno concluso al sesto posto con 1:57.597

Il Presidente Malagò negativo al test Covid - 19 è tornato nel suo albergo
- CONI
Il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, è risultato negativo al test covid e pertanto, in base alle norme contenute nel playbook del CIO, ha lasciato il covid hotel dove era stato messo in isolamento al suo arrivo in Cina ed è stato trasferito nella sua stanza nell’albergo dove alloggiano gli altri membri del CIO a Pechino.

Trionfo Azzurro: Stefania Constantini e Amos Mosaner vincono l'oro nel doppio misto e scrivono la storia. Malagò: "Siete l’orgoglio d’Italia, un esempio per tutto il Paese"
- CURLING
Il National Acquatics Centre di Pechino si tinge di azzurro ancora una volta. Quattordici anni dopo la fantastica vittoria di Federica Pellegrini a Pechino 2008, l'impianto, convertito per i Giochi Olimpici Invernali, ha ispirato il trionfo del curling tricolore. Nel doppio misto Stefania Constantini e Amos Mosaner hanno conquistato la medaglia d'oro battendo la Norvegia 8-5 nella finalissima che mai il curling azzurro aveva avvicinato nella sua storia.
Entrata nel programma olimpico solo da PyeongChang 2018 il team misto è già diventato un sogno per l'Italia grazie ai proganisti di questa spedizione che ha inanellato una serie di record difficilmente ripetibili. Mai nessun team azzurro era riuscito a superare senza sconfitte il round robin in una competizione planetaria. Mai era giunto in finale. Mai l'aveva vinta.
La Norvegia con Kristin Skaslien e Magnus Nedregotten, dopo un avvio in sostanziale prità, ha subìto a metà gara la precisione del duo azzurro che si è portato sul 6-2 dopo quattro end. Al settimo end però la coppia scandinava è tornata a far paura riuscendo a mettere insieme tre punti di due match portandosi sul 7-5. Decisivo l'ultimo tiro dell'ultimo end quando Stefania, con la freddezza e la sicurezza che non ha mai perso in tutto il torneo, ha siglato l'ultimo punto che porta sul gradino più alto del podio i due azzurri.
“E’ un oro che passa alla storia, come quello di Jacobs. - ha dichiarato il Presidente Malagò - Grazie Stefania, grazie Amos. Siete l’orgoglio d’Italia. Non avete vinto le Olimpiadi, le avete stravinte! Guidati da una grande Violetta Caldart, siete stati formidabili nella vostra semplicità: intesa, solidità e affiatamento dovrebbero essere prese ad esempio dall’intero Paese. I vostri sorrisi e la vostra serenità sono stati il più bel messaggio per chi vi ha seguito da casa. Oggi voi rappresentate l’immagine che tutti noi sogniamo dell’Italia. Complimenti alla Federazione e al Presidente Gios che vi ha sostenuto e che finora ci sta dando soddisfazioni incredibili. Un grande abbraccio anche a Federico Pellegrino che non tradisce mai e si è confermato un vero leader della sua disciplina. Il suo argento è l’ennesima conferma che vincere ai Giochi non è assolutamente facile. Siamo a sette medaglie in sei sport differenti. Poliedrici come sempre e come quasi nessun altro. Aspettatemi che presto tornerò in mezzo a voi. Viva lo sport, viva l’Italia!”
Foto: Giuseppe Giugliano

Da PyeongChang2018 a Pechino2022: Federico Pellegrino ancora argento nella sprint
- SCI DI FONDO
Federico Pellegrino è d’argento ai Giochi Olimpici Invernali di Pechino 2022. Quattro anni dopo la medaglia vinta a PyeongChang2018, il fondista azzurro si conferma nella prova sprint in tecnica libera. Sull’anello di Zhangjiakou ‘Chicco’ cede soltanto al norvegese Johannes Hoesflot Klaebo, oro per 26 centesimi, ma precede invece l’atleta del comitato russo Alexander Terentev. (foto Luca Pagliaricci)

Il CIO inserisce Constantini e Mosaner tra gli atleti celebrati nel Museo Olimpico di Losanna
- CURLING
Stefania Constantini e Amos Mosaner entrano nel Museo Olimpico del CIO. Al termine della vittoria della storica medaglia d’oro nel doppio misto del curling ai Giochi Olimpici di Pechino 2022, lo IOC Heritage ha chiesto ai due azzurri di donare un oggetto che ricordasse il loro successo al Museo a cinque cerchi di Losanna, per ispirare le giovani generazioni e promuovere lo spirito olimpico. Una volta chiusa l'edizione dei Giochi cinesi, quindi, la scopa utilizzata in questa serata magica al National Aquatics Centre entrerà di diritto tra i cimeli delle campionesse e dei campioni illustri che hanno scritto la storia olimpica.
Snowboard: Roland Fischnaller ad un passo dal podio nel PGS
- RISULTATI DEGLI AZZURRI
PATTINAGGIO DI FIGURA: Tutti e due gli azzurri in gara nel singolo di pattinaggio artistico entrano in finale. Nel programma Corto, Daniel Grassl è 12mo con 90.64 punti (48.70 il punteggio tecnico, 41.94 quello artistico), Matteo Rizzo è 13mo con 88.63 (46.71 tecnico, 41.92 artistico). Fenomenale prova dello statunitense Nathan Chen, che stabilisce il nuovo record mondiale del Corto con 113.97 punti. Dopodomani il programma Libero, con l’assegnazione delle medaglie, alle 2.30 italiane.
SNOWBOARD: Ha mancato il podio per un soffio Roland Fischnaller impegnato nello slalom gigante parallelo. Era andato tutto bene fino alla semifinale quando opposto all’austriaco Benjamin Karl ha saltato una porta ed è uscito di gara. Nella finale per il bronzo di nuovo, giunto quasi al traguardo, ha subito la pressione del russo Viktor Wild e la sua prova si è conclusa con il quarto posto. Fischnaller era entrato negli ottavi di finale dopo le qualifiche dello slalom gigante parallelo con il 6° posto (1:21.59). Agli ottavi ha superato il polacco Oskar Kwatkowski uscito di gara prima del traguardo. Ai quarti di finale ha affrontato e superato l’austriaco Andreras Prommeger che registrato un ritardi di + 0.51.
Mirko Felicetti 12° (1:22.26) non ha passato il taglio degli ottavi, uscito nelle ultime porte, così come Daniele Bagozza 16* (1:22.48) poi battuto dal coreano Lee. Primo degli esclusi Edwin Coratti 17° (1:22.49).
Nadya Ochner dopo essere entrata con il 16° tempo (1:28.84) negli ottavi di finale dello slalom gigante parallelo è uscita prima del traguardo nella sfida degli ottavi dove era opposta alla Ledecka (Rep. Ceca.) che guidava la classifica dopo le qualificazioni. Eliminata al primo turno di qualifica Lucia Dalmasso (1:47.68 finita) al 29° posto.
SCI ALPINO: Domink Paris ha concluso il SuperG al 21° posto. L’azzurro non ha mai insidiato i vertici della gara durante la discesa soprattutto nell’ultima parte ha accumulato uno svantaggio notevole 1:22.62 il suo tempo. Ha vinto l’austriaco Matthias Mayer in 1:19.94.Meglio di lui ha fatto Matteo Marsaglia che si è classificato al 18° posto (1:22.16) mentre non ha finito la gara Christoff Innerhofer caduto nel tratto finale del tracciato.
SCI DI FONDO: La gara Sprint femminile si è conclusa con le qualificazioni per Cristina Pittin che con1:42.4 ha occupato il 47° posto. Sono passate ai Quarti Greta Larent 25a , Lucia Scardoni 29a, e Caterina Ganz 30° dove però sono state eliminate tutte e tre dopo essere giunte al sesto posto nelle rispettive batterie.
PATTINAGGIO VELOCITA’: Nei 1500 metri Alessio Trentini ha concluso al 25° posto con il tempo 1:48.33 (+5.12) la gara dove l’olandese Kjeld Nuis ha stabilito il nuovo record olimpico con 1:45.21.
SLITTINO: Al termine delle quattro run del singolo femminile Andrea Voetter eè stata la migliore delle azzurre con il 10° posto (3:55.977). Verena Hofer si è classificata 13a (3:56.542) mentre Nina Zoeggeler ha chiuso al 15° posto (3:56.984).
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