Viviana Bottaro prima karateka con il pass olimpico: “Aspettavo questo giorno da anni”. Ai Giochi in 184
- TOKYO 2020
Viviana Bottaro ha staccato il biglietto per i Giochi Olimpici di Tokyo 2020 nel Karate grazie alla posizione conquistata nel ranking mondiale della specialità Kata con ampio anticipo.
L’azzurra, vicecampionessa mondiale a squadre nel 2012 e campionessa europea individuale 2014, con tre gare di anticipo rispetto alla scadenza del 31 marzo, ha raggiunto la aritmetica certezza di accedere al pass olimpico.
Nella classifica della Federazione Internazionale in base ai risultati ottenuti nel periodo che di qualificazione, iniziato il 2 luglio 2018, Viviana Bottaro con 7275 punti occupa il terzo posto alle spalle della spagnola Sandra Sanchez (10.582.5) e della giapponese Kiyou Shimizu (9082.5) e, con il mancato successo della turca Dlara Eldemur impegnata a Dubai nel torneo di Premier League, è ormai certa di entrare nelle prime cinque posizioni che danno diritto alla partecipazione olimpica.
Genovese, classe 1987, vincitrice di altri due titoli europei a squadre (2013 e 2017) e di un bronzo individuale mondiale 2018, Viviana è la pima atleta italiana del karate a qualificarsi nella disciplina che farà il suo esordio nel programma olimpico giapponese.
“Mi sento di aver conquistato qualcosa di grande in cui credevo – dice l’azzurra non senza un filo di emozione - Aspettavo questo giorno da anni e finalmente è arrivato. Le aspettative su di me sono alte lo so ma mi sento in gradi di fare. A Marzo disputerò i Campionati Europei e spero di prepararmi al meglio poi per Tokyo.”
Gli azzurri qualificati per Tokyo 2020 salgono a 184 (92 uomini, 92 donne) in 24 discipline differenti con 13 pass individuali. Ecco il dettaglio:
- Vela (9 carte olimpiche per 6 equipaggi: 470 d, 470 u, Laser Radial d, Nacra 17 u/d, RS:X d, RS:X u);
- Tiro a volo (6 carte olimpiche: Trap 2 d, Skeet 2 u, Skeet 2 d);
- Ginnastica ritmica (7 carte olimpiche d di cui 2 individuali);
- Tiro a Segno (4 carte olimpiche: 2 Carabina 3p u, Carabina 10 m u, 1 Pistola 25 m. U)
- Tiro con l'Arco (2 carte olimpiche: 1 u e 1 d)
- Nuoto di fondo (3 pass individuali: Gregorio Paltrinieri, Mario Sanzullo e Rachele Bruni 10 km)
- Tuffi (1 carta olimpica piattaforma d)
- Nuoto (4 pass individuali e 16 carte olimpiche: Simona Quadarella - 1500 sl - Nicolò Martinenghi - 100 rana, Margherita Panziera - 200 dorso -, Gregorio Paltrinieri - 1500 sl -, 4x100 sl u, 4x100 Mixed Medley 2 u e 2 d, 4x200 sl u, 4x100 mista d)
- Pallanuoto (carta olimpica per la squadra maschile, 11 unità)
- Softball (carta olimpica, 15 unità)
- Pallavolo (carte olimpiche per la squadra femminile e la squadra maschile -12 d, 12 u)
- Arrampicata Sportiva (2 pass individuali: Ludovico Fossali, Laura Rogora)
- Canoa (3 carte olimpiche nella Velocità: K1 200 u, K2 1000 u – 3 carte olimpiche nello Slalom: C1 d, K1 M e d)
- Canottaggio (23 carte olimpiche: Due senza d, Doppio PL u, Quattro senza u, Quattro di coppia u, Due senza u, Doppio PL d, Quattro di Coppia d, Doppio d, Singolo u)
- Sport Equestri (Carta olimpica per la squadra di Completo: 2 u e 2 d, riserva compresa, carta olimpica nel salto ostacoli u)
- Pentathlon Moderno (pass per Elena Micheli)
- Lotta (1 carta olimpica: stile libero 74 kg)
- Beach Volley (una coppia M)
- Ciclismo su strada (9 carte olimpiche: 5 U e 4 d)
- Atletica (10 carte olimpiche – Staffetta 4x100 d, Staffetta 4x400 u)
- Ginnastica Artistica (4 carte olimpiche d e 2 pass individuali Ludovico Edalli - concorso generale - e Marco Lodadio – anelli)
- Taekwondo ( una carta olimpica, -58 kg U)
- Scherma (8 carte olimpiche u e 8 carte olimpiche d - fioretto maschile, fioretto femminile e spada maschile e femminile a squadre, riserve comprese)
- Karate: (1 pass individuale Kata: Viviana Bottaro)
Mondiali di Anterselva: Italia subito protagonista, staffetta d'argento dietro la Norvegia
- BIATHLON
Inizia con una medaglia d’argento il Mondiale “’casalingo” di Anterselva dei biatleti azzurri.
La staffetta mista composta da Lisa Vittozzi, Dorothea Wierer, Lukas Hofer e Dominik Windisch taglia il traguardo a +15.6 secondi (0+6 al poligono) dalla Norvegia, vincitrice della medaglia d’oro in 1:02:27.7 (0+7), e conquista la seconda posizione del podio davanti alla Repubblica Ceca (+30.8, 0+2), scatenenando sugli spalti la festa tricolore.
Al traguardo il quartetto "storico" (mai l'talia aveva vinto una medaglia in un Mondiale sul territorio nazionale) ha ricevuto i complimenti del Presidente del CONI, Giovanni Malagò e del Presidente FISI, Flavio Roda.
Per l'Italia si tratta della 28esima medaglia ai Mondiali di biathlon, ed è la terza medaglia consecutiva tra Mondiali e Olimpiadi nello stesso format.
Europei: Dalma Caneva si aggiudica l'argento nella categora olimpica 68 kg
- LOTTA
Dalma Caneva non ce l'ha fatta a salire sul gradino più alto del podio dei campionati Europei Roma 2020. Nel PalaPellecone di Ostia, nonostante il calore del pubblico, l'azzurra nella categoria olimpica 68 kg ha dovuo cedere il passo alla ex campionessa mondiale juniores di due anni fa la russa Khanum Velieva per 0-11.
Ieri il percorso di qualificazione di Caneva l'ha vista superare la lituana Danute Domikaityte (2-0) e la tedesca Anna Schell (4-2). Si tratta del primo risultato continentale seniores per la venticinquenne atleta dell'Esercito che vanta nel suo palmares un titolo continentale e un argento iridato nella classe juniores.Questa medaglia si aggiunge al podio di ieri di Nikoloz Kakhelashvili che ha conquistato l'argento nei 97 kg greco romana.
Domani inizierà l'ultima frazione di questi Europei della Capitale con le prime 5 categorie di peso della competizione stile libero (57, 65, 70, 79 e 97 kg.).
Il decano Dick Pound interviene sulla Rule 50
- CIO
Il decano e membro CIO Richard W. Pound interviene sulla Rule 50 della Carta Olimpica.
"Libertà di espressione per gli atleti olimpici"
Quando i critici tratteggiano le loro denunce con un mestichino o le schizzano su tela come Jackson Pollock, il rigore intellettuale viene spesso smarrito nel caos dell'opera. Allo stesso modo, quando la matrice operativa è basata sul "pronti – mirare – fuoco", non si presta sufficiente attenzione al contesto. Nell'impulso a colpire, viene sacrificata la precisione.
Prendiamo ad esempio l'Articolo 50 redatto dal Comitato Olimpico Internazionale (CIO). L'articolo prevede che non sia consentito alcun tipo di manifestazione o propaganda politica, religiosa o razziale in alcun sito, luogo o altra area di interesse olimpico. Una parte di questa regola si applica alle premiazioni, vietando le dimostrazioni sul podio. Esiste una spiegazione semplice per tale regola, ma in alcuni ambienti questa è stata aspramente criticata come un'ingiustificabile incursione nei diritti di libertà di parola di cui godono gli atleti olimpici.
Guardiamo con ordine ai fatti.
- I Giochi olimpici sono un evento internazionale, che coinvolge attualmente circa 206 Comitati olimpici nazionali (e, per estensione, i governi), circa 40 Federazioni sportive internazionali e, per i Giochi estivi, circa 11.000 atleti. Sono tante le parti in causa, per non parlare dei fattori aggiuntivi come i mezzi di comunicazione, gli spettatori e i responsabili dell'organizzazione.
- Le relazioni internazionali tra i 206 paesi coinvolti sono molteplici e complesse.
- I Giochi olimpici, tuttavia, rappresentano anche la speciale manifestazione di un ideale: anche se il mondo nel suo complesso non funziona bene, esiste un'oasi in cui i giovani del mondo possono riunirsi per una competizione pacifica, libera dalle tensioni create da chi è più grande di loro, e che dovranno fronteggiare prima e dopo i Giochi. Naturalmente, la "bolla" dei Giochi non durerà, ma ogni volta che si celebrano i Giochi olimpici viene compiuto un piccolo passo avanti: se i Giochi possono funzionare, anche se solo per 17 giorni, forse anche il mondo potrebbe riuscirci, in futuro.
- Nel mondo attuale, esiste qualcuno in grado di offrire un esempio migliore di pace internazionale e di buona volontà su tale scala? Con una portata e un legame emotivo misurati in miliardi di persone?
Torniamo ora all'Articolo 50 e al furore fuorviante che lo circonda.
In primo luogo, non si tratta di un articolo nuovo e, in secondo luogo, è del tutto coerente con il contesto di fondo dei Giochi olimpici, durante i quali la politica, la religione, la razza e l'orientamento sessuale sono messi da parte. Le linee guida che hanno provocato tale furore sono state prodotte dagli atleti stessi, dopo ampie consultazioni. Sono gli atleti a rischiare di perdere il momento per il quale si sono allenati per tutta la vita a causa di una protesta sul podio.
Ogni individuo ha diritto all'opinione politica e alla libertà di espressione. Il CIO concorda pienamente con questo principio e ha chiarito che gli atleti restano liberi di esprimere le proprie opinioni nelle conferenze stampa, nelle interviste ai media e sui social media. Ma in una società libera i diritti possono implicare alcune limitazioni. L'Articolo 50 limita le occasioni e i luoghi di esercizio di tali diritti. Non lede i diritti stessi. Molte altre organizzazioni governative e sportive hanno stilato norme simili, volte a limitare le manifestazioni. È da ricordare, inoltre, che permettere le proteste sul podio significa accettare tutte le proteste, non solo quelle con cui si può essere d'accordo.
Come nel caso dei paesi, nessuna organizzazione è perfetta. Tuttavia, alcune di esse, come il CIO, si impegnano a definire e a rispettare principi e obiettivi ambiziosi. Il CIO si impegna a utilizzare lo sport per riunire le persone in contesti pacifici, per far sì che esso faccia parte del loro sviluppo generale, contribuendo a condividerne la voce in tutto il mondo. I Giochi possono dimostrare al mondo che ogni cosa è possibile, se c'è la volontà di farla accadere, temperata dalla buona volontà e dal rispetto reciproco.
L'Articolo 50 ricorda che, in occasione dei Giochi olimpici, la moderazione è un elemento di rispetto reciproco. È del tutto opportuno che il CIO, che ha creato i Giochi, stabilisca regole coerenti con i principi fondamentali alla base degli stessi. Non è arroganza, come hanno affermato alcuni critici, ma la convinzione che un mondo migliore sia possibile, grazie all'equilibrio dei diritti e delle responsabilità concomitanti.
Vivere in un mondo eterogeneo è il nostro destino. È nostro dovere introdurre un cambiamento, creare consenso sulla convivenza, in modo che questo rispetti, non condanni, la diversità e che accetti il diritto di essere diversi, comprendendo che non esiste un'ideologia perfetta o un paradigma unico per tutti. L'equazione umana è troppo ampia per una soluzione così artificiosa.
I Giochi olimpici non sono di per sé una panacea per tutte le sfide che ci attendono. Ma i principi che danno origine ai Giochi possono illuminare una strada volta a integrare i valori umanistici fondamentali. Evitare la vendetta, specialmente quella fuorviante, è un inizio ammirevole.
L'Articolo 50 della Carta olimpica codifica questo importante principio. Dobbiamo tutti ricordare ciò che abbiamo ereditato e, senza sacrificare alcun diritto alla libertà di parola, abbracciare l'esperienza speciale dei Giochi olimpici come elemento costitutivo di un futuro migliore.
Di Richard W. Pound, membro del CIO e decano del CIO
Foto IOC/Greg Martin
Europei: Kakhelashvili d'argento nella greco romana
- LOTTA
Italia sul podio agli Europei di lotta in corso al PalaPellicone di Ostia. Nella finale dei 97 kg della greco romana, l'azzurro di origini georgiane, naturalizzato italiano, Nikoloz Kakhelashvili (foto Fijlkam) è d'argento dopo aver ceduto 7-1 all’armeno Artur Aleksanyan, Campione Olimpico a Rio 2016 e bronzo a Londra 2012.
Ha chiuso invece ai piedi del podio Ciro Russo negli 82 kg che opposto a Bogdan Kourinnoi ha dominato gran parte dell'incontro per poi cedere nelle ultime frazioni del secondo tempo. 6 a 4 il punteggio per lo svedese.
Ma la vera impresa della terza giornata l'ha compiuta Dalma Caneva che ha conquistato un posto nella finale dei 68 kg della lotta e domani contenderà l'alloro continentale alla russa Khanum Velieva, un’atleta di tutto rispetto (vicecampionessa europea 2019 e bronzo iridato 2018). Percorso senza sbavature quello della genovese che ai quarti ha battuto nettamente la lituana Danute Domikaityte (2-0) e successivamente la tedesca Anna Schell (4-2).
Saranno in gara domani anche Sara Ettaki (53), Arianna Carieri (57), Veronica Braschi (65), Enrica Rinaldi (72) e Aurora Campagna che cercherà di migliorare il risultato dello scorso anno quando vinse l’argento nei 62 kg.
Trampolino elastico, Cannone a Baku per conquistare la sua quarta olimpiade
- GINNASTICA
Il Trampolino Elastico ricomincia il suo circuito internazionale della World Cup e riparte la caccia al pass olimpico per Tokyo 2020.
I ginnasti che, al mondiale di novembre, non sono riusciti a qualificare la propria nazionale per l'Olimpiade giapponese sabato e domenica avranno la possibilità di strappare il pass a 5 cerchi a Baku, penultima occasione prima della seconda tappa di Coppa del Mondo che si terrà a Brescia, il 24 e 25 aprile, prima del campionato europeo in scena a Goteborg, in Svezia, dal 7 al 10 maggio.
Nella National Gymnastics Arena della capitale azerbaijana salterà l'azzurro Flavio Cannone (foto Mezzelani/GMT Sport), in cerca dell'accesso alla sua quarta olimpiade dopo Atene 2004, Pechino 2008 e Londra 2012.
Il 23 febbraio al Colosseo la manifestazione #RISPETTIAMOCINSTRADA
- CICLISMO
La Federciclismo informa che il 23 febbraio - a partire dalle ore 11 - a Roma, nella cornice del Colosseo, si terrà la manifestazione #RISPETTIAMOCINSTRADA - tutti insieme per la cultura del rispetto. Sarà l'inizio di un percorso per chiedere e pretendere RISPETTO ma anche a proporre soluzioni, oggi esistenti, sfruttando quanto si sta facendo in tante metropoli nel mondo, confrontandoci con la politica e le Istituzioni con un approccio costruttivo e collaborativo. Non servono battaglie o contrapposizioni che non porterebbero a nulla ma un lavoro serio e determinato.Degrado, soprattutto etico e disinteresse, stanno generando un logoramento insostenibile della nostra convivenza civile. La principale causa di tante assurde morti sulle strade dipende da questo. E’ importante sanare la causa per evitare queste tragiche conseguenze e lo si deve fare con il RISPETTO. Rispettare consente di pretendere rispetto da parte di tutti.
Soprattutto ai giovani serve crescere in un contesto che recuperi e faccia propria questa semplice ma essenziale parola: RISPETTO. Il rispetto sulle strade tra tutti coloro che le utilizzano, siano essi automobilisti, pedoni, ciclisti, motociclisti, salverà vite, educherà giovani e non, ci restituirà una migliore qualità della vita, ci farà concentrare sui valori che contano. Le nostre città sono oggi invivibili a causa di una folle distorsione del loro utilizzo che ne ha snaturato la finalità: la convivenza pacifica tra ogni suo abitante.
Non interessa additare colpevoli e stigmatizzare condotte sbagliate ma sradicare, tutti assieme, la causa di certi comportamenti. Quasi tutti siamo allo stesso tempo automobilisti, pedoni, ciclisti e motociclisti e quindi utenti a diverso titolo della strada. Tutti siamo quindi parte del problema. Tutti assieme dobbiamo unirci per risolverlo. RISPETTIAMOCINSTRADA ha questa finalità. Far partire questo percorso da Roma, dal Colosseo, dai Fori Imperiali, ha un alto valore simbolico ed un grande impatto mediatico.
Europei di Roma: l’azzurro Kakhelashvili domani in finale per l'oro contro l’olimpionico Aleksanyan
- LOTTA
La seconda giornata degli Europei di Roma sorride agli azzurri. Nelle gare di greco romana Giovanni Freni, sfiora il bronzo, Nikoloz Kakhelashvili guadagna la finale per l’oro e Ciro Russo quella per il bronzo.
Grande rammarico per Giovanni Freni dopo la bella gara nei 55 kg disputata tra ieri e oggi: dopo aver sconfitto il norvegese Lund (8-2) ha conteso il bronzo all’azero Azizli al quale si è arreso a un passo dal podio.
Ma l'exploit è di Nikoloz Kakhelashvili che nei 97kg accede alla finale per l’oro dopo aver battuto agli ottavi il greco Zarifes e ai quarti il ceco Omarov, entrambi per 9 a 0. In semifinale ha incontrato il russo Golovin che ha superato in un incontro tosto finito per 4 a 2. La finale di domani promette scintille contro il Campione Olimpico armeno Artur Aleksanyan.
Negli 82 kg Ciro Russo è in lizza per la finalina di bronzo. L'azzurro delle Fiamme Oro è approdato in semifinale dopo aver superato il russo Ozhaev (6-4) e l’armeno Gharibyan (5-3) per arrendersi solo all’azero Huseynov. Entrambe le finali sono programmate per domani dalle ore 18.
Inizia domani anche la competizione femminile con in gara Emanuela Liuzzi (-50), Ambra Campagna (-55), Teresa Lumia (-59), Dalma Caneva (-68) ed Eleni Pjollaj (76).
Gli Europei sono trasmessi integralmente in diretta streaming dal sito della United World Wrestling.
Scherma, qualificazione olimpica per le squadre di spada. Ai Giochi 183 azzurri
- TOKYO 2020
La scherma azzurra qualifica altre due squadre per Tokyo 2020. Anche le Nazionale di spada, dopo quelle di fioretto, hanno ottenuto la qualificazione olimpica nel corso delle tappe di Coppa del Mondo disputate a Vancouver e a Barcellona. Il quartetto composto da Mara Navarria, Federica Isola, Alice Clerici ed Alberta Santuccio, è stata fermata agli ottavi di finale da Hong Kong col punteggio di 35-34 ma ha ottenuto la certezza del biglietto per la XXXII edizione dei Giochi Estivi. Non è del quartetto Rossella Fiamingo che aveva evitato di affrontare la gara individuale per i postumi di un infortunio patito nel corso del Grand Prix FIE di Doha. (Foto Federscherma).
A Vancouver il quartetto italiano composto da Andrea Santarelli, Enrico Garozzo, Davide Di Veroli e Gabriele Cimini, dopo aver esordito con il successo sulla Danimarca per 45-32, ha avuto ragione dell'Ucraina con il punteggio di 38-35. In semifinale, poi, è arrivata la vittoria, col netto punteggio di 45-39, contro la quotata Francia. La sconfitta.in finale contro la Corea del Sud (39-24) non ha compromesso la qualificazione a cinque cerchi, centrata grazie ai punti già messi in cassaforte.
Gli azzurri qualificati per Tokyo 2020 salgono a 183 (92 uomini, 91 donne) in 23 discipline differenti con 12 pass individuali. Ecco il dettaglio:
- Vela (9 carte olimpiche per 6 equipaggi: 470 d, 470 u, Laser Radial d, Nacra 17 u/d, RS:X d, RS:X u);
- Tiro a volo (6 carte olimpiche: Trap 2 d, Skeet 2 u, Skeet 2 d);
- Ginnastica ritmica (7 carte olimpiche d di cui 2 individuali);
- Tiro a Segno (4 carte olimpiche: 2 Carabina 3p u, Carabina 10 m u, 1 Pistola 25 m. U)
- Tiro con l'Arco (2 carte olimpiche: 1 u e 1 d)
- Nuoto di fondo (3 pass individuali: Gregorio Paltrinieri, Mario Sanzullo e Rachele Bruni 10 km)
- Tuffi (1 carta olimpica piattaforma d)
- Nuoto (4 pass individuali e 16 carte olimpiche: Simona Quadarella - 1500 sl - Nicolò Martinenghi - 100 rana, Margherita Panziera - 200 dorso -, Gregorio Paltrinieri - 1500 sl -, 4x100 sl u, 4x100 Mixed Medley 2 u e 2 d, 4x200 sl u, 4x100 mista d)
- Pallanuoto (carta olimpica per la squadra maschile, 11 unità)
- Softball (carta olimpica, 15 unità)
- Pallavolo (carte olimpiche per la squadra femminile e la squadra maschile -12 d, 12 u)
- Arrampicata Sportiva (2 pass individuali: Ludovico Fossali, Laura Rogora)
- Canoa (3 carte olimpiche nella Velocità: K1 200 u, K2 1000 u – 3 carte olimpiche nello Slalom: C1 d, K1 M e d)
- Canottaggio (23 carte olimpiche: Due senza d, Doppio PL u, Quattro senza u, Quattro di coppia u, Due senza u, Doppio PL d, Quattro di Coppia d, Doppio d, Singolo u)
- Sport Equestri (Carta olimpica per la squadra di Completo: 2 u e 2 d, riserva compresa, carta olimpica nel salto ostacoli u)
- Pentathlon Moderno (pass per Elena Micheli)
- Lotta (1 carta olimpica: stile libero 74 kg)
- Beach Volley (una coppia M)
- Ciclismo su strada (9 carte olimpiche: 5 U e 4 d)
- Atletica (10 carte olimpiche – Staffetta 4x100 d, Staffetta 4x400 u)
- Ginnastica Artistica (4 carte olimpiche d e 2 pass individuali Ludovico Edalli - concorso generale - e Marco Lodadio – anelli)
- Taekwondo ( una carta olimpica, -58 kg U)
- Scherma (8 carte olimpiche u e 8 carte olimpiche d - fioretto maschile, fioretto femminile e spada maschile e femminile a squadre, riserve comprese)
Coppa del Mondo: Brignone seconda nella discesa di Garmisch, Goggia quarta
- SCI ALPINO
Non scende dal podio di Coppa del Mondo Federica Brignone. Nella discesa di Garmisch (Germania) l’azzurra si classifica al secondo posto a 61 centesimi dalla tedesca Viktoria Rebensburg che ha chiuso la gara in 1’41”94. Con il numero due di pettorale la sciatrice valdostana ha conquistato così il suo 37 podio in carriera. Terza la sempre sorprendente atleta della Rep. Ceca Ester Ledecka (+0”83).
Ce l’ha messa tutta ma si è fermata ai piedi del podio Sofia Goggia. Il suo quarto posto ad un soffio dalla sua diretta avversaria (+0”95).
Bene ancora Francesca Marsaglia, che deve a qualche piccolo errore il ritardo di 1"77, ma che ottiene comunque un'ottima nona piazza, mentre è 13esima Marta Bassino con 2"11 di ritardo. Al 20esimo posto si è piazzata Elena Curtoni, con 2"68 di ritardo, più attardate invece Nicol e Nadia Delago.
Nella classifica di specialità guida sempre Corinne Suter con 317 punti, ma sale di due posizioni Federica Brignone che arriva al quarto posto a quota 234, dietro Shiffrin e Ledecka. Nella generale, Brignone sale a 1035 punti e mantiene il secondo posto dietro a Shiffrin, diventando la seconda azzurra di sempre come totale di punti stagionali (record di Goggia 1197 nel 2017) e la terza capace di salire sopra quota 1000.
Brignone: "Questa stagione sta andando sempre più in salita e per me è semplicemente incredibile. So cosa posso fare con i miei sci, ho una grande confidenza con loro, e penso che l'atteggiamento stia facendo la differenza. Oggi è una vera discesa e sono davvero contenta di come ho sciato. Dopo Bansko se ne sono sentite di tutti i colori, sulla pista. Oggi invece è una vera discesa e ho cercato di spingere al massimo, sapevo di aver fatto un errore in cima, però sono stata veloce. Ho dato il massimo e sono soddisfatta: oggi la Rebensurg era imbattibile. Oggi davvero non guardo i punti, Mikaela non è qui e mi dispiace molto per quello che le è successo. Io faccio le mie gare e guardo ai miei risultati e preferisco non parlare del dolore altrui. Domani c'è il superG, io ci proverò. Ripartitrò da come ho sciato oggi e vedremo il risultato".
Goggia: "Rispetto alla prova ho abbassato il tempo, anche se dopo Bansko non era così semplice affrontare questa gara. Era una questione di fiducia e di appoggi che in prova proprio non avevo trovato. Non male, ma c'è ancora margine per andare più veloce. Non manca molto, piano piano limerò i miei tempi. Nel superG cercherò di trovare gli appoggi migliori e poi il risultato lo vedremo a fine gara".
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