Finali di Soldeu: immenso Paris, vince il SuperG e la Coppa di specialità
- SCI ALPINO
Capolavoro di Dominik Paris che, sulle nevi di Soldeu, mette il sigillo sulla più bella stagione della sua vita con il settimo trionfo dell'anno, il quarto consecutivo, che gli vale la prima Coppa di specialità della propria carriera.
Il re del superG è lui: lo hanno detto i Mondiali, dove ha vinto la medaglia d'oro, lo ha detto la Coppa del mondo, dove ha ottenuto tre successi in sette gare, salendo altre due volte sul podio. E sulla pista andorrana ha compiuto un'altra impresa dato che, come ad Are, ha trionfato con un errore, finendo lungo sul salto e sporcando un po' il curvone.
A Soldeu, dove non aveva mai gareggiato, centra così una fantastica doppietta dopo aver vinto la discesa appena 24 ore prima ed il terzo bis della stagione dopo quelli di Bormio e Kvitfjell. Le ultime quattro gare veloci di Coppa del mondo le ha vinte tutte lui: e se si considera il primo titolo iridato e il quarto trionfo in carriera sulla Streif, in questa stagione si è elevato al rango di fuoriclasse assoluto.
Gli bastava arrivare terzo per portare a casa la sfera di cristallo, ma Paris non si è accontentato: come ha detto subito dopo il traguardo, sapeva che il tracciato non era adatto alle sue caratteristiche, e proprio per quello ha spinto al massimo, prendendosi tanti rischi. Calcolati, evidentemente. Perché in questa stagione, da gennaio in poi, praticamente Paris non ha sbagliato mai. Così si è messo alle spalle Mauro Caviezel di 15 centesimi e Vincent Kriechmayr di 44: è la vittoria numero 16 della sua carriera (terzo italiano all time, comprendendo le donne ha raggiunto Deborah Compagnoni), il 32esimo podio, con Ghedina avanti di un solo gradino. Numeri che prevedibilmente saranno aggiornati nei prossimi anni.
In una gara in cui in tanti hanno sbagliato, Christof Innerhofer è stato uno di quelli che meglio ha saputo rimediare ai propri errori. I due salti iniziali lo hanno messo in difficoltà, ma nella parte finale del tracciato l'altoatesino è stato rapidissimo ed è andato anche meglio di Paris, chiudendo in quinta posizione a 70 centesimi dal compagno. Un'ottima prova per concludere una stagione cominciata in modo straordinario e in ogni caso positiva.
Finali di Coppa del Mondo, Federica Brignone terza nel SuperG di Soldeu
- SCI ALPINO
Federica Brignone, in 1.24.25, ha conquistato il 4° podio stagionale e il 28° in carriera grazie al 3° posto a Soldeu nel sesto ed ultimo superG della stagione. Ha vinto in 1.23.91 - 29 anni e 18/o successo in carriera - la tedesca Viktoria Rebensburg davanti all'austriaca Tamara Tippler in 1.24.06. Solo quarta in 1.24.35 l'americana Mikaela Shiffrin che ha vinto comunque anche la Coppa di SuperG oltre a quella di slalom speciale, un abbinamento eccezionale, e quella generale.
Per l'Italia, in una gara con condizioni meteo e di neve perfette, Sofia Goggia settima in 1.24.47, Nadia Fanchini nona in 1.24.73, Irene Curtoni 14esima in 1.25.59 e Francesca Marsaglia 16esima in 1.26.35. Domani a Soldeu gara a squadre per nazioni.
Mondiali: Wierer-Hofer d'argento nella staffetta single mixed
- BIATHLON
L’Italia è d’argento nella staffetta single mixed ai Mondiali di biathlon in corso a Oestersund, in Svezia. Merito di Lukas Hofer e Dorothea Wierer che portano i colori azzurri sul secondo gradino del podio, con 13”4 di distacco dai norvegesi Johannes Boe e Marte Olsbu Roeiseland, mentre il bronzo è della Svezia con Hanna Oeberg e Sebastian Samuelsson, distanziati di 20 secondi.
Quella portata in dote da Wierer-Hofer (0+5 al poligono) è la terza medaglia azzurra vinta in questa edizione dei Mondiali, dopo il bronzo della staffetta mista e l'argento di Lisa Vittozzi nell'individuale. Soddisfazione doppia per Wierer che tocca quota sette in carriera e diventa la biathleta italiana più medagliata di sempre tra Olimpiadi e Mondiali.
Finali Coppa del Mondo: sempre Paris, vince anche la discesa di Soldeu
- SCI ALPINO
Leader indiscusso, al di là della classifica. Sulle nevi di Soldeu è andato in scena un nuovo acuto di Dominik Paris, capace di conquistare anche l’ultima discesa della stagione. L’azzurro, primo al traguardo (in 1’26”80) sulla pista andorrana dove si svolgono le finali di Coppa del Mondo, centra così il sesto successo stagionale (il terzo successo consecutivo dopo la doppietta di Kvitfjell) e il 15° in carriera in un anno in cui ha conquistato anche il titolo iridato di SuperG.
Per soli 20 punti, però, Paris (vincitore di 4 delle 8 discese stagionali disputate) non riesce nell’impresa di conquistare la Coppa di specialità, vinta per il secondo anno consecutivo, con 540 punti,dallo svizzero Beat Feuz che si accontenta del sesto posto odierno.
Sul podio con Paris (foto FISI) salgono il norvegese Kjetil Jansrud (1’27”14) e l'austriaco Otmar Striedinger (1’27”21). Christof Innerhofer, secondo azzurro in gara, ha chiuso invece 17°, fuori dalla zona punti visto che alle finali solo i primi quindici al traguardo muovono la classifica.
Il Presidente della Repubblica Mattarella: tutto il sostegno e l'appoggio possibile a Milano Cortina 2026
- GIOCHI OLIMPICI E PARALIMPICI INVERNALI
Appoggio incondizionato alla candidatura di Milano Cortina 2026. L'Italia che fa squadra vive nelle parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a poche settimane della visita ispettiva del CIO nelle due città, passaggio chiave in vista della sessione del Comitato Olimpico Internazionale - in programma a Losanna il 24 giugno -, chiamata a designare la sede della XXV edizione dei Giochi Invernali. "Le Olimpiadi del 2026 hanno grande importanza, non solo per le due città protagoniste ma per tutta l'Italia. Assicuro tutto il sostegno e l'appoggio possibile".
Questa la dichiarazione del Capo dello Stato a Belluno, a margine dell'evento commemorativo delle vittime della tempesta in Veneto. Un messaggio forte e chiaro che certifica e consolida l'appoggio del Paese nei confronti della candidatura per i Giochi Olimpici e Paralimpici.
Soddisfazione, per le parole del Presidente Mattarella, è stata espressa dal Governatore del Veneto, Luca Zaia. "So che il Capo dello Stato è un nostro grande sostenitore e penso che con questa presa di posizione si metta la pietra tombale su ogni altra considerazione da parte degli increduli o di chi non sostiene il progetto".
Sulla stessa lunghezza d'onda il Sindaco di Milano, Giuseppe Sala. "Ho molto apprezzato le parole del
Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sulle Olimpiadi: i tempi ormai stringono, la decisione verrà presa a giugno. La nostra proposta è molto concreta e molto forte. Quindi l'intervento di oggi è quanto mai gradito. Lo sentirò per ringraziarlo".
Mondiali di Oestersund, Lisa Vittozzi vince l'argento nell'individuale e la Coppa del Mondo di specialità
- BIATHLON
Lisa Vittozzi conquista la medaglia d'argento nell'individuale ai Mondiali di biathlon di Oestersund. L'azzurra si è piazzata seconda a 23"6 dall'olimpionica svedese Hanna Oeberg (43'104), vincitrice dell'oro davanti al pubblico di casa. Terza la francese Justine Braisaz. Grazie al podio odierno la Vittozzi vince anche la classifica di specialità in Coppa del Mondo. Ottava l'altra azzurra Dorothea Wierer.
- 500 giorni a Tokyo 2020, svelati i pittogrammi dell'Olimpiade giapponese
- GIOCHI OLIMPICI
A 500 giorni dal via il Comitato Organizzatore dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo 2020 ha presentato oggi i pittogrammi ufficiali delle varie discipline in programma nell’Olimpiade giapponese dal 24 luglio al 9 agosto.
In linea con il brand adottato “Innovation from Harmony", i pittogrammi scelti esaltano le caratteristiche e l'atletismo di ogni sport, così come, in modo artistico, il dinamismo degli atleti. Essi, inoltre, svolgeranno un ruolo chiave nel migliorare l'esperienza degli atleti e degli spettatori durante i Giochi Olimpici giapponesi.
I pittogrammi delle discipline sportive sono stati introdotti per la prima volta proprio ai Giochi di Tokyo 1964, per rispondere alla necessità di comunicare visivamente a un gruppo sempre più internazionale di atleti e spettatori e, da allora, sono stati realizzati per ogni edizione dei Giochi.
Pur mantenendo una sorta di continuità con i disegni adottati nelle altre edizioni olimpiche e pur ereditando quelli di Tokyo del 1964, i pittogrammi di Tokyo 2020 non si propongono soltanto di informare ma sono stati ideati per mostrare nel modo più attraente il movimento degli atleti.
Nel programma di Tokyo 2020 saranno presenti 33 sport e alcune discipline utilizzeranno più di un pittogramma. Per l’occasione, un team guidato dal famoso designer giapponese Masaaki Hiromura ha realizzato due set di 50 disegni: il “Free Type” e il “Frame Type”. Le variazioni di colore verranno sviluppate usando esclusivamente il blu del logo di Tokyo 2020, abbinato in alcune occasioni, ai cinque colori tradizionali giapponesi: kurenai, ai, sakura, fuji e matsuba. I pittogrammi scontornati verranno utilizzati su poster, biglietti e prodotti autorizzati, mentre quelli contornati saranno presenti su mappe, segnaletica nei luoghi di gara, guide e siti web.
"È un vero onore aver partecipato alla progettazione dei pittogrammi sportivi di Tokyo 2020 – ha spiegato Hiromura -. Ho cercato di esprimere la bellezza della dinamicità degli atleti, rispettando l'eredità lasciata dai pionieri del design giapponese nei loro progetti di Tokyo 1964. Per realizzare questi pittogrammi abbiamo impiegato due anni e spero che possano ispirare tutti e contribuiscano a generare entusiasmo per i diversi sport".
I nuovi pittogrammi sono presenti, insieme alla mascotte Miraitowa, all’interno di un film prodotto da Panasonic Corporation, partner olimpico mondiale, che offre uno sguardo divertente sui Giochi olimpici raccontati attraverso i numeri significativi delle edizioni passate. A Tokyo, invece, i pittogrammi debutteranno sulle recinzioni che circondano il cantiere del villaggio olimpico che sarà ultimato entro dicembre.
Francesco Molinari firma una nuova impresa: rimonta dal 17° posto e vince l'Arnold Palmer in Florida
- GOLF
Ancora una fantastica impresa di Francesco Molinari. L’azzurro ha vinto il prestigioso Arnold Palmer Invitational con 276 (69 70 73 64, -12) colpi rimontando nel giro finale dalla 17ª posizione con uno straordinario 64 (-8, otto birdie), miglior score parziale in assoluto del torneo.
Sul percorso del Bay Hill Club & Lodge (par 72) di Orlando in Florida, nel torneo dedicato al grande campione scomparso nel 2016, Molinari ha firmato il suo secondo titolo sul circuito, dopo quello nel Quicken Loans National (2018), superando l’inglese Matthew Fitzpatrick, leader dopo tre turni e secondo con 278 (-10), il suo connazionale Tommy Fleetwood, lo spagnolo Rafa Cabrera Bello e il coreano Sungjae Im, terzi con 279 (-9). Ha ceduto Rory McIlroy, che difendeva il titolo, da secondo a sesto con 280 (-8), e non sono stati mai in partita Hideki Matsuyama, 33° con 286 (-2), Rickie Fowler, 40° con 287 (-1), Bryson DeChambeau, 46° con 288 (par), e Justin Rose, 63° con 293 (+5), al rientro alle gare e che ha mancato la chance di tornare numero uno mondiale.
Le dichiarazioni – “Non ci sono state particolari strategie – ha detto Molinari, che ha dedicato il successo alla moglie Valentina – o piani di gioco. Ieri mi sono reso conto che i green sarebbero diventati duri e veloci e che ci sarebbe voluto un putter caldo come quello che ho avuto io oggi. Ieri avevo accusato delle difficoltà, ma ero comunque riuscito a darmi delle opportunità e a non rimanere troppo indietro, ma mai avrei pensato di poter effettuare un giro simile. No, non sono in grado di indicare qualche parte del mio gioco che mi dia la possibilità di poter ottenere score così bassi: credo sia solo il frutto del gran lavoro fatto in inverno, sia sull’aspetto tecnico, che su quello mentale”.
Settimo nella classifica mondiale – Con questo risultato Molinari è salito dal decimo al settimo posto (punti 6,71) nel World Ranking, dove è rimasto al vertice Dustin Johnson (p. 9,77) davanti a Rose (p. 9,55) e a Brooks Koepka (p. 8,709. Nella FedEx Cup si è portato dalla 151ª alla 20ª piazza e ha ricevuto un assegno di 1.638.000 dollari su un montepremi di 9.100.000 dollari.
Capolavoro e curiosità – La vittoria di Molinari, al 132° evento sul circuito, è nata soprattutto sul green, anche se il gioco è stato comunque impeccabile in ogni parte del campo. Ha praticamente imbucato tutto, da fuori green, da qualsiasi distanza e con un capolavoro alla buca 18 quando ha messo a segno un incredibile putt, il più lungo del torneo, con cui ha tolto ogni speranza i suoi avversari più vicini, anche se avevano ancora alcune buche davanti, tanto da dover attendere oltre 100 minuti in club house prima che si completassero gli arrivi. Da ricordare la “hole in one” del primo giro quando ha centrato direttamente dal tee la buca 7 (par 3, yard 203) utilizzando un ferro 4. Da rilevare anche come il Bay Hill gli sia particolarmente congeniale: in sette apparizioni, oltre al titolo, ha ottenuto tre top ten ed è andato sempre a premio con un “meno 51” totale nei 28 giri.
Ottavo titolo con un major – E’ l’ottavo successo in carriera del 36enne torinese nel cui palmares figurano un major (Open Championship, 2018), oltre ai due titoli citati e a cinque successi sull’European Tour, al netto del major. Inoltre lo scorso anno è stato il trascinatore della squadra europea nella vittoriosa Ryder Cup e ha fatto sua la Race to Dubai, primo italiano nella storia. Si è imposto in quattro delle 17 gare disputate negli ultimi nove mesi.
Finali di Coppa del Mondo, Lollobrigida terza nella classifica stagionale della Mass Start
- PATTINAGGIO VELOCITÀ
Si è chiusa sul ghiaccio dello Utah Olympic Oval, negli Stati Uniti, con le Finali di Coppa del Mondo di Salt Lake City, la grande stagione 2018-19 di pattinaggio pista lunga. La Nazionale azzurra del d.t. Maurizio Marchetto termina l’annata con lo splendido podio di Francesca Lollobrigida (Aeronautica Militare) nel ranking stagionale di Coppa del Mondo della Mass Start. Quarta nella prova odierna sul ghiaccio statunitense, la pattinatrice romana non è riuscita oggi nella propria ambizione di salire sul podio e difendere la leadership della classifica di specialità, eppure il piazzamento le ha comunque regalato una medaglia di bronzo che a fine stagione resta di enorme prestigio. La vittoria nella gara di oggi è andata all’olandese Schouten davanti alla sudcoreana Kim e alla canadese Blondin: un risultato che, in virtù dei doppi punti assegnati in questa tappa finale, ha ridisegnato la classifica generale di specialità consegnando lo scettro proprio alla sudcoreana Kim davanti all’olandese Schouten. Nella Mass Start maschile Andrea Giovannini (Fiamme Gialle), unico azzurro in gara, ha invece chiuso al 15° posto, decimo dunque nel ranking stagionale di specialità così come nei 5000, distanza in cui ha chiuso ieri 11° nella prima giornata di gare con il tempo di 6’23″227.
Coppa del Mondo, Santarelli 2° nella spada a Budapest. Le Nazionali di sciabola conquistano due terzi posti
- SCHERMA
Nuovo fine settimana da protagonista per la scherma italiana. Andrea Santarelli ha ottenuto il 2° posto al termine del Grand Prix FIE di spada maschile svoltosi a Budapest. Sulle pedane magiare lo spadista azzurro, classe 1993, raccoglie il suo miglior risultato in carriera, aggiungendo il secondo posto ai tre terzi posti conquistati fin qui nel suo curriculum di Coppa del Mondo.
Quella offerta sulle pedane di Budapest da Andrea Santarelli è stata una prestazione eccellente. L'unica battuta d'arresto è giunta in finale al cospetto del giapponese Kazuyasu Minobe che ha concluso col punteggio di 15-12. L'ItalSpada ha seguito con attenzione l'eccezionale cammino dello spadista delle Fiamme Oro che era approdato in finale grazie al successo in semifinale contro lo svizzero Max Heinzer, sconfitto col punteggio di 15-10. Nel suo percorso di gara verso il podio, l'atleta di Foligno aveva esordito superando i due russi Vadim Anokhin per 15-13 ed Alan Fardzniov. Negli assalti successivi Andrea Santarelli ha tirato fuori la sua calma e freddezza, piazzando prima la stoccata decisiva del 11-10 nel turno dei 16 contro il Dmitry Alexanin, e poi, ai quarti, quella del 12-11 contro l'olandese Bas Verwijlen.
Dopo la storica doppietta azzurra nell'individuale con Luca Curatoli ed Aldo Montano, il tricolore è salito ancora sul podio del trofeo "Luxardo" di Padova, la tappa italiana del circuito di Coppa del Mondo di sciabola maschile. Nella gara a squadre, vinta dalla Corea del Sud e che ha concluso la tre giorni padovana, l'Italia conquista il terzo posto con il quartetto composto da Luca Curatoli, reduce dal successo di ieri, Enrico Berrè, Luigi Samele e Dario Cavaliere, chiamato a sostituire Aldo Montano in seguito all'infortunio subìto nell'assalto di semifinale della gara individuale. La squadra del CT Giovanni Sirovich ha subìto l'unica sconfitta di giornata nell'assalto di semifinale contro l'Iran. La formazione mediorientale si è imposta infatti per 45-43, indirizzando l'Italia verso il match contro la Romania valido per il terzo posto e vinto col punteggio di 45-41. Gli azzurri, in precedenza, dopo il successo per 45-27 contro l'Egitto nel match d'esordio, avevano superato ai quarti la Cina col netto punteggio di 45-24.
L'Italia è salita sul terzo gradino del podio anche al termine della gara a squadre che ha concluso la tappa di Atene del circuito di Coppa del Mondo di sciabola femminile. La formazione azzurra composta da Irene Vecchi, Loreta Gulotta, Rossella Gregorio e Martina Criscio ha infatti sconfitto gli Stati Uniti, col punteggio di 45-42, nell'assalto valido per il terzo posto. L'Italia era uscita sconfitta dall'assalto di semifinale contro la Russia per 45-39 dopo che in precedenza aveva superato il primo ostacolo di giornata, Hong Kong, col punteggio di 45-25 ed era approdata ai quarti dove aveva sconfitto per 45-36 la Cina.
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