
Speed e boulder: poker di azzurri a Salt Lake City per la seconda tappa di Coppa del Mondo
- ARRAMPICATA SPORTIVA
Saranno quattro gli azzurri a partecipare alla seconda tappa stagionale della Coppa del Mondo di arrampicata sportiva.
L’evento è in programma da venerdì 3 a domenica 5 maggio allo USA Climbing Training Center di Salt Lake City: nella competizione di speed ci saranno Matteo Zurloni (foto ANSA) e Luca Robbiati, mentre gareggeranno nel boulder (che a Parigi 2024 farà parte della nuova combinata assieme al lead) Pietro Biagini e Nicolò Sartirana.
Venerdì 3 maggio alle ore 17.00 partiranno le qualifiche di boulder, mentre sabato 4 alle 18.00 si disputeranno le semifinali. La finale è in programma alle ore 2.00.
Domenica 5 maggio alle ore 23.45 inizieranno le qualifiche di apeed, mentre la finale avrà luogo alle ore 4.00. (agc)

Il CIO annuncia i 36 atleti della Squadra Olimpica dei Rifugiati: presenti due residenti in Italia
- PARIGI 2024
Ufficiale: 36 atleti provenienti da undici Paesi diversi, ospitati da quindici Comitati Olimpici Nazionali e che gareggiano in dodici sport, sono stati nominati membri della Squadra Olimpica dei Rifugiati del CIO per Parigi 2024. L'annuncio è stato dato dal Presidente del Comitato Olimpico Internazionale Thomas Bach, durante una cerimonia trasmessa in diretta streaming dalla Olympic House di Losanna, in Svizzera. Per la terza volta ai Giochi Olimpici, la Squadra Olimpica dei Rifugiati del CIO rappresenterà gli oltre 100 milioni di sfollati nel mondo.
“Accogliamo tutti voi a braccia aperte. Siete un arricchimento per la nostra comunità olimpica e per le nostre società. Con la vostra partecipazione ai Giochi Olimpici, dimostrerete il potenziale umano di resilienza ed eccellenza. Invierete un messaggio di speranza agli oltre 100 milioni di sfollati nel mondo. Allo stesso tempo, renderete consapevoli miliardi di persone in tutto il mondo della portata della crisi dei rifugiati. Pertanto, incoraggio tutti, in tutto il mondo, a unirsi a noi nel fare il tifo per voi, la Squadra Olimpica del CIO per i Rifugiati" le dichiarazioni del Presidente del CIO Thomas Bach, rivolgendosi a tutti i membri della squadra, che si sono uniti alla riunione virtualmente.
La composizione della squadra è stata approvata dal Consiglio Esecutivo del CIO e si è basata su una serie di criteri tra cui, in primo luogo, le prestazioni sportive di ciascun atleta e il suo status di rifugiato verificato dall'UNHCR, l'Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati. Inoltre, la squadra rappresenta gli oltre 100 milioni di sfollati nel mondo. Si è tenuto conto anche di una rappresentanza equilibrata di sport e genere, nonché della diffusione dei Paesi di origine. Di seguiti l'elenco completo degli atleti.
Farida Abaroge (donna, Etiopia, Francia, atletica)
Omid Ahmadisafa (uomo, Iran, Germania, pugilato)
Yahya Al Ghotany (uomo, Siria, Giordania, taekwondo)
Mohammad Amin Alsalami (uomo, Siria, Germania, atletica)
Amir Ansari (uomo, Afghanistan, Svezia, ciclismo su strada)
Sibghatullah Arab (uomo, Afghanistan, Germania, judo)
Matin Balsini (uomo, Iran, Regno Unito, nuoto)
Mahboubeh Barbari Zharfi (donna, Iran, Germania, judo)
Edilio Francisco Centeno Nieves (uomo, Venezuela, Messico, tiro sportivo)
Muna Dahouk (donna, Siria, Paesi Bassi, judo)
Jamal Abdelmaji Eisa Mohammed (uomo, Sudan, Israele, atletica)
Saeid Fazloula (uomo, Iran, Germania, canoa sprint)
Tachlowini Gabriyesos (uomo, Eritrea, Israele, atletica)
Eyeru Gebru (donna, Etiopia, Francia, ciclismo su strada)
Yekta Jamali Galeh (donna, Iran, Germania, sollevamento pesi)
Fernando Dayán Jorge Enríquez (uomo, Cuba, USA, canoa sprint)
Dorian Keletela (uomo, Repubblica Democratica del Congo, Francia, atletica)
Adnan Khankan (uomo, Siria, Germania, judo)
Perina Lokure (donna, Sudan del Sud, Kenya, atletica)
Iman Mahdavi (uomo, Iran, Italia, lotta libera)
Farzad Mansouri (uomo, Afghanistan, Regno Unito, taekwondo)
Alaa Maso (uomo, Siria, Germania, nuoto)
Kasra Mehdipournejad (uomo, Iran, Germania, taekwondo)
Cindy Ngamba (donna, Camerun, Regno Unito, pugilato)
Dina Pouryounes Langeroudi (donna, Iran, Paesi Bassi, taekwondo)
Mohammad Rashnonezhad (uomo, Iran, Paesi Bassi, judo)
Amir Rezanejad (uomo, Iran, Germania, canoa slalom)
Ramiro Mora Romero (uomo, Cuba, Regno Unito, sollevamento pesi)
Nigara Shaheen (donna, Afghanistan, Canada, judo)
Luna Solomon (donna, Eritrea, Svizzera, tiro sportivo)
Saman Soltani (donna, Iran, Austria, canoa sprint)
Musa Suliman (uomo, Sudan, Svizzera, atletica)
Manizha Talash (donna, Afghanistan, Spagna, breaking)
Hadi Tiranvalipour (uomo, Iran, Italia, taekwondo)
Jamal Valizadeh (uomo, Iran, Francia, lotta greco-romana)
Dorsa Yavarivafa (donna, Iran, Regno Unito, badminton)
Per la prima volta dalla creazione della squadra Olimpica dei Rifugiati, sono presenti due atleti rifugiati residenti in Italia. Si tratta di Iman Mahdavi, lotta libera 78 kg e Hadi Tiranvalipour (che si allena al Centro di Preparazione Olimpica 'Giulio Onesti' del CONI a Roma), taekwondo categoria -58 kg, entrati a far parte del Programma Olimpico per i Rifugiati nel 2022 e 2023.
“La selezione di Iman Mahdavi e Hadi Tiranvalipour per l’Olimpiade di Parigi 2024 è senza dubbio un traguardo importantissimo non solo per i due atleti selezionati ma per ciò che esso rappresenta per la causa dei rifugiati e per l'Italia che li ha accolti. Le persone in fuga sognano di poter ricostruire il proprio futuro in sicurezza e dignità. Troppo spesso la narrazione che li riguarda mette in luce solo i bisogni primari tralasciando il talento, il coraggio e la determinazione che portano con loro. Lo sport rappresenta uno dei palcoscenici più importanti per ribadire i valori della solidarietà e dell’inclusione e per questo siamo grati al CONI per l’impegno dimostrato nel sostenere gli atleti rifugiati nel loro sogno olimpico” le parole di Chiara Cardoletti, Rappresentante UNHCR per l’Italia, la Santa Sede e San Marino.
La Chef de Mission della Squadra Olimpica dei Rifugiati Masomah Ali Zada, che ha gareggiato per la Squadra Olimpica dei Rifugiati a Tokyo 2020 ed era presente oggi durante la cerimonia, ha dato il benvenuto agli atleti: “Tutti voi avevate un sogno e oggi il vostro sogno di gareggiare ai Giochi Olimpici è più vicino che mai. Con tutte le sfide che avete affrontato, ora avete la possibilità di ispirare una nuova generazione, rappresentare qualcosa di più grande di voi e mostrare al mondo di cosa sono capaci i rifugiati. Voglio dirvi: questo sarà il vostro momento a Parigi, godetevelo. Non vedo l'ora di lavorare con tutti voi per fare in modo che questa sia l'esperienza di una vita”.
La maggior parte degli atleti è stata selezionata tra gli atleti rifugiati sostenuti dal CIO attraverso il Refugee Athletes Scholarship Programme, finanziato dal programma Olympic Solidarity del CIO e gestito dalla Olympic Refuge Foundation.
L'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati Filippo Grandi ha dichiarato: “La Squadra Olimpica dei Rifugiati dovrebbe ricordarci la resilienza, il coraggio e le speranze di tutti coloro che sono stati sradicati da guerre e persecuzioni. Questi atleti rappresentano ciò che gli esseri umani possono fare, anche di fronte ad avversità estreme. La squadra ci ricorda anche che lo sport può essere trasformativo per le persone la cui vita è stata sconvolta da circostanze spesso strazianti. Trasformativo non solo per gli olimpionici, ma per tutti. Lo sport può offrire tregua, una fuga dalle preoccupazioni quotidiane, un senso di sicurezza, un momento di divertimento. Può dare alle persone la possibilità di guarire fisicamente e mentalmente e di tornare a far parte di una comunità”.
Per la prima volta, la Squadra Olimpica dei Rifugiati gareggerà con il proprio emblema di squadra, un simbolo unificante che unisce atleti diversi e conferisce alla squadra una propria identità unica.
Provenendo da diversi angoli del mondo, ogni membro della squadra è un individuo con una propria storia. Come i 100 milioni che rappresentano, hanno anche l'esperienza condivisa e vissuta dei loro viaggi: l'emblema mira a trasmettere questo aspetto attraverso il design della freccia a pennarello. Al centro dell'emblema c'è un cuore, che deriva dal logo della Fondazione Olympic Refuge, a rappresentare l'appartenenza che la squadra spera di ispirare e che gli atleti e gli sfollati di tutto il mondo hanno trovato attraverso lo sport.
Ali Zada ha dichiarato: “Questo emblema ci unisce tutti. Siamo tutti uniti dalla nostra esperienza - anche se tutti diversi, abbiamo fatto un viaggio per arrivare dove siamo”. Gli atleti non rappresentano un Paese specifico, ma la Squadra Olimpica dei Rifugiati: avere il nostro emblema crea un senso di appartenenza e ci permette di rappresentare la popolazione di oltre 100 milioni di persone che condividono la stessa esperienza. Non vedo l'ora di indossarlo con orgoglio!”.
Il sostegno ai rifugiati e alle popolazioni sfollate rimane una priorità fondamentale per il CIO e fa parte della Raccomandazione 11 dell'Agenda Olimpica 2020+5. La Fondazione Rifugio Olimpico (ORF) è stata istituita nel 2017 per dare seguito a questo impegno. La Fondazione funziona al posto di un Comitato Olimpico Nazionale tradizionale, gestendo i borsisti atleti rifugiati e la Squadra Olimpica Rifugiati del CIO per Parigi 2024.
Oltre a sostenere gli atleti d'élite nella loro partecipazione ai Giochi olimpici, l'ORF lavora per garantire l'accesso allo sport sicuro alle persone colpite da sfollamento in tutto il mondo. Attraverso le partnership o i suoi programmi in tutto il mondo, l'ORF mira a costruire un movimento in cui gli sfollati possano godere dei benefici dello sport, ovunque si trovino, e attraverso il quale lo sport possa essere adottato a tutti i livelli come strumento di sostegno per i rifugiati. Dalla sua nascita nel 2017, il lavoro dell'ORF ha permesso a quasi 400.000 giovani di accedere a uno sport sicuro. Più di 1.600 allenatori sono stati formati per offrire sessioni di sport sicuro e i suoi programmi hanno sostenuto i giovani in 11 Paesi nei cinque continenti. (agc)

Fioretto, Daniele Garozzo annuncia il ritiro: “Ho realizzato i miei sogni sportivi”
- SCHERMA
“È arrivato il momento di annunciare il mio ritiro dall’attività agonistica e sono tante le emozioni che provo”. Parola di Daniele Garozzo. Il fiorettista azzurro, oro a Rio 2016 e argento a Tokyo 2020 a livello individuale, annuncia il ritiro con un post sul suo profilo Instagram.
“È una decisione scaturita da circostanze al di là del mio controllo – prosegue –, il mio cuore si è ‘infortunato’, ma che accetto con serenità. In tutti questi anni, ho avuto la fortuna di vivere una straordinaria avventura nel mondo dello sport, culminata con la vittoria di un oro ed un argento olimpico. È stato un viaggio fatto di sacrifici, impegno e passione, gioie, soddisfazioni e amicizie che non avrei mai immaginato. Ricordo come fosse ieri quando ho iniziato a praticare questo sport meraviglioso. Se chiudo gli occhi mi vedo ancora nella palestra garage di Acireale a tirare milioni di stoccate contro un manichino, sognando un giorno di vincere le Olimpiadi. Chi mi conosce sa quanto amo la scherma. L’ ho amata con instancabile dedizione e con tutto il mio cuore, e l’ho impegnato tanto, ma tutto ciò mi ha portato ai risultati che avevo sognato. Ora, nel chiudere questo capitolo della mia vita da atleta, sono grato per ogni momento vissuto e per le esperienze che mi hanno reso la persona che sono oggi”.
“Guardando al futuro – chiude Garozzo (foto ANSA) –, già da tempo avevo deciso di dedicare la mia vita professionale alla medicina, oggi con un obiettivo ancor più chiaro: studiare e divulgare le condizioni cardiologiche, spesso misconosciute, che possono affliggere la popolazione sportiva. La mia esperienza personale mi ha mostrato quanto sia importante svolgere un’efficace opera di sensibilizzazione su queste problematiche per garantire una migliore prevenzione e un’ottimale gestione degli atleti di ogni livello. Sono consapevole di essere il ragazzo più fortunato che io conosca. Ho realizzato i miei sogni sportivi, ho viaggiato in tutto il mondo con amici straordinari e ho trovato la mia migliore amica e compagna di vita sulle pedane di scherma. Tanti mi hanno aiutato lungo questo percorso, e vorrei ringraziarli tutti, oggi e come ho sempre fatto in passato. Su tutti il mio Maestro Fabio Galli, che mi ha insegnato prima a diventare un uomo, poi un campione. Anche se sulla pedana tutti vedevano solo me, eravamo sempre in due a tirare e prendere quelle stoccate. Grazie a tutti voi per avermi accompagnato lungo questo meraviglioso percorso. Anche se quello agonistico si conclude qui, sono entusiasta di iniziare il prossimo capitolo della mia vita con lo stesso spirito di dedizio e passione”. (agc)

Squash, giornata di test per l'azzurra Cristina Tartarone: "Los Angeles 2028 il mio sogno nel cassetto"
- IMSS CONI
L'Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del CONI, all'interno del Centro di Preparazione Olimpica 'Giulio Onesti', martedì 30 aprile ha accolto Cristina Tartarone, componente della Nazionale italiana di squash.
L'azzurra classe 2001, reduce dal terzo posto ottenuto ai Campionati Europei a squadre di terza divisione, ha effettuato una serie di valutazioni funzionali con l'obiettivo di ottenere un primo screening generale del proprio stato di condizione fisica.
I tecnici dell'Istituto hanno sottoposto Tartarone ad un protocollo di valutazione composto da differenti test metabolici e neuromuscolari, i cui dati saranno utili alla programmazione della prossima stagione. Le valutazioni si inseriscono all'interno di un percorso quadriennale predisposto in collaborazione tra Federazione ed Istituto e che porterà questa disciplina al debutto olimpico ai Giochi di Los Angeles 2028.
"È stata un'intensa giornata di test, ho trovato uno staff estremamente preparato con cui è stato un piacere lavorare. Queste prove sono essenziali per capire su quali aspetti migliorare in vista dei prossimi appuntamenti stagionali", ha dichiarato Tartarone, alla sua prima volta presso l'Isituto.
Lo scorso ottobre lo squash è stato inserito nel programma gare dei Giochi Olimpici di Los Angeles 2028 e la competizione a cinque cerchi è il principale obiettivo a cui ambire sin dalla prossima stagione. "Sono appena rientrata dagli Europei a squadre di terza divisione, dove ci siamo classificate terze, e mi restano ancora cinque tornei prima di chiudere la stagione. Con il prossimo anno entriamo nel quadriennio olimpico che ci porterà a Los Angeles. È il mio sogno nel cassetto e farò di tutto per essere lì nel 2028", ha concluso l'azzurra. (agc)

Short track: 11 azzurri della Nazionale al CPO di Formia per una doppia giornata di test
- IMSS CONI
Si sono concluse lunedì 29 e martedì 30 aprile due giornate di test al Centro di Preparazione Olimpica di Formia per la Nazionale di short track, che ha iniziato la preparazione atletica per la nuova stagione.
Le prove, effettuate dai tecnici dell’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del CONI in accordo con il direttore tecnico Kenan Gouadec, sono andate ad inserirsi nel consolidato progetto di monitoraggio, permettendo di identificare le varie zone di allenamento.
Di seguito gli azzurri presenti: Chiara Betti, Nicole Botter-Gomez, Elisa Confortola, Gloria Ioriatti, Arianna Sighel, Mattia Antonioli, Pietro Marinelli, Davide Oss Chemper, Thomas Nadalini, Pietro Sighel e Lorenzo Previtali. (agc)

Sestetto azzurro convocato ad Essen per il preolimpico e gli Europei: in palio le carte per Parigi 2024
- TIRO CON L'ARCO
La cittadina tedesca di Essen è pronta per ospitare un doppio appuntamento cruciale per la Nazionale di tiro con l’arco nel proprio cammino verso i Giochi Olimpici Estivi di Parigi 2024: il torneo continentale di qualificazione (5-6 maggio) e gli Europei (8-12 maggio).
Nel preolimpico saranno assegnate tre carte nazione per genere agli atleti meglio piazzati di NOC non ancora qualificati. L’Italia, dunque, sarà al via soltanto in campo maschile, potendo già contare su una quota femminile, quella conquistata da Chiara Rebagliati grazie al bronzo vinto in occasione dei Giochi Europei di Cracovia 2023.
La rassegna continentale, invece, oltre all’assegnazione delle medaglie, consegnerà il biglietto per la capitale francese alle migliori squadre non ancora qualificate (una maschile e una femminile), con annesse tre carte olimpiche da spendere nelle rispettive prove individuali.
Sono sei gli azzurri, equamente suddivisi tra uomini e donne, convocati dal direttore tecnico Giorgio Botto: Mauro Nespoli (foto World Archery), Federico Musolesi, Alessandro Paoli, Tatiana Andreoli, Lucilla Boari e Chiara Rebagliati. (agc)

Si avvicinano le Olympic Qualifier Series, Antilai Sandrini: “Sogno di fare la storia”
- BREAKING
Dal sogno alla realtà a cinque cerchi. A Parigi 2024 il breaking sarà per la prima volta nel programma olimpico. Un traguardo storico che ha cambiato la vita dei migliori atleti di uno dei cosiddetti ‘urban sport’. Comprese due azzurre.
Antilai Sandrini, attualmente in quinta posizione nel ranking olimpico, ed Alessandra Chillemi, diciassettesima, sono in corsa per la qualificazione alla manifestazione in programma in estate nella capitale della Francia. Motivazioni, speranze e tanto, tanto lavoro: è un momento chiave per le loro carriere.
“Mi sento in forma – spiega Chillemi –. Sono guarita da un infortunio grazie alle cure a cui mi sono sottoposta all’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del CONI. Sono pronta per tornare a competere”. Preziosi gli allenamenti al Centro di Preparazione Olimpica ‘Giulio Onesti’ di Roma: “È molto soddisfacente vivere un ambiente di questo livello e confrontarsi quotidianamente con grandi atleti di altre discipline. È una bellissima opportunità di crescita. Abbiamo i mezzi per allenarci al meglio, è nostro compito dare il massimo ogni giorno”.
Shanghai dal 16 al 19 maggio, Budapest dal 20 al 23 giugno. Questi i due appuntamenti in programma delle Olympic Qualifier Series. Due eventi chiave nella corsa a Parigi 2024. “Sento la pressione, ma non vedo l’ora di cominciare – le parole di Sandrini (foto FIDESM) –. L’ingresso nel programma olimpico ci sta aiutando a diffondere la break dance: qualificarci darebbe un’ulteriore mano a tutto il movimento italiano”. Dall’estate del 2021 le cose sono sensibilmente cambiate: “Come mi immagino l’Olimpiade? Sarà qualcosa di simile, ma più forte, alla prima volta che sono entrata al CPO ‘Giulio Onesti’. Quel giorno gli atleti Italia Team erano tutti lì, pronti a decollare per Tokyo. Sentii una grandissima emozione, difficile da spiegare a parole. In un certo senso quel giorno mi sentivo già ai Giochi Olimpici. Adesso il mio obiettivo è volare a Parigi e il mio sogno è fare la storia”. (agc)

Fioretto ad Hong Kong per la Coppa del Mondo, a Calì e Seoul i Grand Prix di spada e sciabola: gli azzurri in gara
- SCHERMA
Dal 1° al 6 maggio la scherma azzurra, già certa di volare con il contingente massimo ai Giochi Olimpici Estivi di Parigi 2024, sarà grande protagonista sul massimo circuito internazionale, con tutte e sei le armi pronte a scendere in pedana.
Il fioretto (femminile e maschile) farà tappa ad Hong Kong dove, tra mercoledì 1° e sabato 4 maggio, sono in programma sia le competizioni individuali sia quelle a squadre di Coppa del Mondo.
Da venerdì 3 a domenica 5 maggio, quindi, si svolgerà il Grand Prix di Calì (Colombia) per la spada (femminile e maschile) mentre, tra sabato 4 e lunedì 6 maggio, ci sarà spazio anche per il Grand Prix di Seoul (Corea del Sud) per quello che concerne la sciabola (femminile e maschile). In entrambi i casi, come in tutti gli eventi di questa levatura, andranno in scena solamente i tabelloni individuali a punteggio maggiorato. (agc)
CONVOCATI FIORETTO
Azzurre prova individuale - Martina Favaretto, Alice Volpi, Martina Batini, Arianna Errigo, Francesca Palumbo, Giulia Amore, Erica Cipressa, Anna Cristino, Carlotta Ferrari, Camilla Mancini, Martina Sinigalia ed Elena Tangherlini
Azzurri prova individuale - Tommaso Marini, Filippo Macchi, Guillaume Bianchi, Alessio Foconi, Alessio Di Tommaso, Damiano Di Veroli, Davide Filippi, Francesco Ingargiola, Giulio Lombardi, Edoardo Luperi, Tommaso Martini e Federico Pistorio
Azzurre prova a squadre - Martina Batini, Arianna Errigo, Martina Favaretto ed Alice Volpi
Azzurri prova a squadre - Guillaume Bianchi, Alessio Foconi, Filippo Macchi e Tommaso Marini
CONVOCATI SPADA
Azzurre prova individuale - Mara Navarria, Alberta Santuccio, Rossella Fiamingo, Giulia Rizzi, Alessandra Bozza, Nicol Foietta, Federica Isola, Sara Maria Kowalczyk, Roberta Marzani, Lucrezia Paulis, Vittoria Siletti e Gaia Traditi
Azzurri prova individuale - Davide Di Veroli (foto FIS), Federico Vismara, Gianpaolo Buzzacchino, Valerio Cuomo, Gabriele Cimini, Francesco Ferraioli, Giulio Gaetani, Simone Mencarelli, Marco Paganelli, Enrico Piatti, Dario Remondini ed Andrea Santarelli
CONVOCATI SCIABOLA
Azzurre prova individuale - Martina Criscio, Chiara Mormile, Giulia Arpino, Michela Battiston, Alessia Di Carlo, Benedetta Fusetti, Rebecca Gargano, Rossella Gregorio, Eloisa Passaro, Claudia Rotili, Manuela Spica ed Irene Vecchi
Azzurri prova individuale - Luigi Samele, Luca Curatoli, Enrico Berrè, Francesco Bonsanto, Dario Cavaliere, Michele Gallo, Marco Mastrullo, Giacomo Mignuzzi, Matteo Neri, Mattia Rea, Giovanni Repetti e Pietro Torre

Paolo Nicolai e Samuele Cottafava conquistano la prima carta olimpica per l'Italia Team
- BEACH VOLLEY
Prima coppia italiana di beach volley qualificata a Parigi 2024. Attualmente al quinto posto del ranking olimpico (che chiuderà lunedì 10 giugno), Paolo Nicolai e Samuele Cottafava (foto Federvolley) consegnano all'Italia Team la carta per la rassegna a cinque cerchi in programma nella capitale francese. Gli azzurri raggiungono l’obiettivo grazie ad un’ottima continuità di risultati nel periodo utile alla causa cominciato venerdì 1° luglio 2022. Per Nicolai, medaglia d’argento a Rio 2016 con Daniele Lupo, si tratterebbe della quarta Olimpiade in carriera, mentre per Cottafava sarebbe la prima volta.
“Provo un grande orgoglio per quello che siamo riusciti a raggiungere – il commento di Nicolai –. La qualificazione ai Giochi Olimpici è un obbiettivo enorme e riuscirci per la quarta volta consecutiva mi riempie di gioia. Ancor più felice di esserci riusciti con un gruppo completamente nuovo. Il lavoro quotidiano fatto nel corso degli anni da tutte le persone che fanno parte della squadra è stato fantastico. Tutto questo ci dà anche la forza di credere che però non sia finita qui. Non ci accontentiamo della qualificazione. Possiamo far bene e dire la nostra. Sappiamo che un qualcosa di importante può essere fatto. L’attenzione sul lavoro quotidiano sarà sempre alta. Siamo molto felici ma restiamo umili per ciò che ci attende da oggi in avanti”.
“Esser riusciti a qualificarsi all’Olimpiade è un’emozione molto forte, un sogno che si realizza – aggiunge Cottafava –. Abbiamo raggiunto questo obiettivo grazie al grande lavoro svolto negli ultimi anni; abbiamo gareggiato ad altissimo livello riuscendo a rimanere nella top 10 mondiale, risultati che ci hanno aiutato ad ottenere i punti necessari per la qualificazione. È una sensazione che sto vivendo serenamente, la massima concentrazione è però sui prossimi eventi che ci attendono prima dei Giochi, ma sono sicuro che le emozioni diventeranno sempre più forti man mano che si avvicinerà la manifestazione. Partecipare a Parigi al fianco di Paolo, che tra l’altro ha già disputato tre rassegne a cinque cerchi, credo possa essere di grande aiuto, soprattutto per gestire il torneo dal punto di vista emotivo. Daremo sicuramente il nostro massimo e cercheremo di gareggiare al pari delle altre coppie per ottenere il miglior risultato possibile”.
Altre due coppie azzurre sarebbero al momento qualificate a Parigi 2024 e proveranno a mettere in cassaforte le carte olimpiche nei prossimi appuntamenti del Beach Pro Tour: Alex Ranghieri e Adrian Carambula sono infatti undicesimi nel ranking olimpico, mentre nella classifica femminile Marta Menegatti e Valentina Gottardi occupano l'ottava posizione. (agc)
Gli azzurri qualificati per i Giochi Olimpici Estivi di Parigi 2024 sono attualmente 237 (119 uomini, 118 donne) in 26 discipline:
- Tiro a volo (7 carte olimpiche: 2 d Trap, 2 u Trap, 2 d Skeet, 1 u Skeet)
- Ginnastica ritmica (7 carte olimpiche: 2 d Concorso Generale Individuale, 5 d Concorso Generale a squadre)
- Tiro a segno (4 carte olimpiche: 2 u Carabina 10 m, 2 u Pistola 10 m)
- Pentathlon moderno (3 pass individuali: Elena Micheli, Alice Sotero, Giorgio Malan)
- Tuffi (8 carte olimpiche: 2 d Trampolino e Trampolino sincro, 2 u Trampolino e Trampolino sincro, 2 d Piattaforma, 2 u Piattaforma)
- Pugilato (8 pass individuali: Salvatore Cavallaro - 80 kg, Giordana Sorrentino - 50 kg, Irma Testa - 57 kg, Aziz Abbes Mouhiidine - 92 kg, Diego Lenzi +92 kg, Sirine Charaabi - 54 kg, Angela Carini - 66 kg, Alessia Mesiano - 60 kg)
- Tiro con l’arco (1 carta olimpica: 1 d individuale)
- Surf (1 pass individuale: Leonardo Fioravanti)
- Nuoto (15 pass individuali e 25 carte olimpiche: Gregorio Paltrinieri - 1500 sl e 800 sl, Alberto Razzetti - 200 misti, 400 misti e 200 farfalla, Thomas Ceccon - 100 dorso, Benedetta Pilato - 100 rana, Alessandro Miressi - 100 sl, Nicolò Martinenghi - 100 rana, Simona Quadarella - 1500 sl e 800 sl, Lorenzo Zazzeri - 50 sl, Leonardo Deplano - 50 sl, 100 sl e 4x100 sl, Manuel Frigo - 4x100 sl, Sara Franceschi - 400 misti, Lisa Angiolini - 100 rana, Sara Curtis - 50 sl, Alessandro Ragaini - 200 sl, Filippo Megli - 4x200 sl, 4x100 sl u, 4x100 sl d, 4x100 misti mista, 4x200 sl d, 4x200 sl u, 4x100 misti d, 4x100 misti u)
- Arrampicata sportiva (1 pass individuale: Matteo Zurloni - Speed)
- Vela (10 pass individuali per 8 equipaggi e 2 carte olimpiche per 1 equipaggio: Chiara Benini Floriani - ILCA 6, Jana Germani e Giorgia Bertuzzi - 49er:FX, Ruggero Tita e Caterina Banti - Nacra 17 u/d, Marta Maggetti - iQFOiL d, Nicolò Renna - iQFOiL u, Lorenzo Brando Chiavarini - ILCA 7, Maggie Eillen Pescetto - Kite d, Riccardo Pianosi - Kite u, 2 u/d 470 misto)
- Atletica (6 pass individuali e 5 carte olimpiche: Gianmarco Tamberi - Salto in alto, Sofiia Yaremchuk e Giovanna Epis - Maratona; Massimo Stano, Antonella Palmisano ed Eleonora Giorgi - Marcia 20 km, 2 u/d - Marcia staffetta mista, 3 u - Maratona)
- Canoa (2 carte olimpiche nella velocità: C2 500 u; 4 carte olimpiche nello slalom: C1 d, C1 u, K1 d, K1 u)
- Canottaggio (13 carte olimpiche: Doppio PL u, Quattro di coppia u, Doppio u, Due senza u, Doppio d, Riserva Quattro di coppia u)
- Sport equestri (5 carte olimpiche: 3+1 riserva nel Completo a squadre, 1 nel Salto Ostacoli individuale)
- Ginnastica artistica (10 carte olimpiche: 5 u Concorso Generale a squadre, 5 d Concorso Generale a squadre)
- Ciclismo (7 carte olimpiche su strada: 3 u e 4 d; 12 carte olimpiche su pista: 4 u e 6 d + 2 riserve)
- Scherma (12 carte olimpiche d, 12 carte olimpiche u: fioretto femminile a squadre, spada maschile a squadre, fioretto maschile a squadre, spada femminile a squadre, sciabola femminile a squadre, sciabola maschile a squadre, riserve comprese)
- Taekwondo (3 pass individuali: Ilenia Elisabetta Matonti - 49 kg, Vito Dell'Aquila - 58 kg, Simone Alessio - 80 kg)
- Nuoto di fondo (3 carte olimpiche: 1 d 10 km, 2 u 10 km)
- Nuoto artistico (9 pass individuali - Team e Duo: Linda Cerruti, Marta Iacoacci, Sofia Mastroianni, Enrica Piccoli, Susanna Pedotti, Lucrezia Ruggiero, Isotta Sportelli, Giulia Vernice, Francesca Zunino)
- Pallanuoto (carte olimpiche per squadra maschile e squadra femminile: 26 unità, riserve comprese)
- Judo (8 pass individuali: Assunta Scutto - 48 kg, Odette Giuffrida - 52 kg, Veronica Toniolo - 57 kg, Alice Bellandi -78 kg, Manuel Lombardo - 73 kg, Christian Parlati - 90 kg, Asya Tavano - +78 kg, Antonio Esposito - 81 kg)
- Triathlon (4 carte olimpiche: staffetta mista, 2 u e 2 d)
- Pesi (2 pass individuali: Sergio Massidda -61 kg, Antonino Pizzolato -89 kg)
- Beach volley (2 carte olimpiche u)

Moschettieri di bronzo nel concorso generale a squadre di Rimini: terzo podio consecutivo agli Europei
- GINNASTICA ARTISTICA
L’Italia maschile non tradisce le attese nella giornata finale dei Campionati Europei di ginnastica artistica.
Alla Fiera di Rimini, infatti, i Moschettieri hanno vinto la medaglia di bronzo e, per la terza volta nelle ultime tre edizioni, si sono garantiti un posto sul podio continentale nel concorso generale a squadre dopo l’argento di Monaco di Baviera 2022 e l’oro di Antalya 2023.
Yumin Abbadini (foto Simone Ferraro/FGI), già terzo nell’All-Around individuale, Lorenzo Minh Casali, Mario Macchiati, Matteo Levantesi e Marco Lodadio, entrati nell’ultimo atto in virtù del quinto miglior punteggio fatto registrare nelle qualifiche (249.162), hanno archiviato la loro finale con lo score complessivo di 252.560, dovendosi inchinare solamente di fronte all’Ucraina (255.762) e alla Gran Bretagna (255.429).
Niente da fare, infine, per la Turchia (248.029), costretta ad accontentarsi della quarta piazza dopo un duello senza esclusione di colpi dalla prima alla sesta rotazione con il team azzurro. (agc)
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