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BALZARINI Guido

Arona (NO) 21.10.1874 / deceduto a Roma nel 1935

1924. Scherma. MEDAGLIA D’ORO Sciabola a Squadre

Appartenente ad una buona famiglia piemontese, si appassiona sin da giovane alla scherma, per la quale sembra portato grazie ad un fisico prestante. Alto e barbuto, si trasferisce presto a Roma. Non gareggia molto ma si batte in diverse accademie, denotando uno spirito vivace e polemico, dalla gran verve ciarliera, che molto lo aiuta nella sua professione di avvocato. Rimane a lungo nel mondo della scherma, anche dopo il matrimonio (a 29 anni): tira ancora in pedana, disertando però i tornei più importanti, e soprattutto svolge il ruolo di arbitro e giudice. Conosce difatti a menadito i regolamenti, intervendo spesso in disquisizioni burocratiche e cavillose, cercando anche di modificare le regole a favore degli schermidori, polemizzando spesso sui giornali ai quali scrive lettere di fuoco. Ben noto nell’ambiente schermistico, meno al pubblico, talora è mal sopportato proprio per la sua vis polemica. Sorprende tutti quando, alla soglia dei 50 anni, nel 1924 gli viene voglia di cimentarsi coi più forti in pedana nelle selezioni olimpiche. Sembra uno scherzo, anche se non si deve dimenticare come sia abbastanza frequente vedere schermidori attempati ai Giochi (vedi i casi di Ollivier e Bertinetti, plurimedagliati ad oltre 40 anni di età). Balzarini ci prova e, tra la sorpresa generale, riesce coi risultati a garantirsi un posto nella lista dei 30 azzurrabili nella sciabola. La decisiva prova di selezione si svolge a fine maggio nei locali della gloriosa “Società del Giardino” a Milano. Balzarini, tra lo stupore di tutti, chiude al sesto posto il girone finale, vinto da Cuccia. Per quanto stupefatta dal risultato, la Commissione Tecnica, di cui fanno parte due campioni come Nadi ed Ollivier, con la supervisione del CT Flauto, non può far altro che inserirlo nella lista per i Giochi, anche se limitatamente alla gara a squadre. Sarà riserva, questo è chiaro, ma potrebbe rivelarsi utile per far riparmiare energie ai primattori.

Le gare olimpiche di Parigi si svolgono nel famoso Vel d’Hiv, il Velodromo d’Inverno dove spesso si tengono prestigiose prove ciclistiche. Al torneo di sciabola a squadre prendono parte 14 nazioni. Si inizia il 12 luglio, col primo turno dove i nostri battono la Cecoslovacchia 11-5 e la Grecia 14-2. Balzarini è in panchina, ma sale in pedana nel turno successivo, il giorno seguente nei quarti di finale ed è grandioso: vince difatti i suoi quattro assalti con gli statunitensi, tutti per 4-3, denotando grande grinta e carattere, permettendo ai “grossi calibri” un turno di riposo. Balzarini torna in panchina, ma non sono tutte rose e fiori. Difatti fatichiamo parecchio a domare gli ostici belgi: l’incontro si chiude sull’8-8 e prevaliamo solo per il computo delle stoccate. Poichè anche l’Ungheria vince con Belgio ed USA e visto che passano due squadre, diviene superfluo il match con i magiari, difatti non disputato. Il 14 luglio situazione analoga in semifinale. L’Argentina è superata sia dall’Italia, 14-2, che dalla Cecoslovacchia e dunque non incontriamo i boemi. Balzarini è ancora in panchina e non tornerà più in squadra. Siamo in finale, disputata il 15 luglio. Vinciamo, non senza fatica, con i Paesi Bassi 9-7, superiamo agevolmente la Cecoslovacchia 11-5 ed il match decisivo è, come da tradizione, contro l’Ungheria. Incontro equilibratissimo: finisce 8-8 ma stavolta il computo delle stoccate ci premia, 50-46. Medaglia d’oro! Ed a svantaggio degli odiati magiari con cui, da tempo, è in atto una fiera polemica, acuitasi proprio in questa edizione dei Giochi. Balzarini non ha faticato molto per guadagnarsi questo splendido oro: ha disputato un solo incontro, ma ha comunque svolto ottimamente il suo compito, ritagliandosi il suo piccolo-grande spazio vincente olimpico. Il tutto, poi, alla soglia dei 50 anni: la sua età ne fa l’oro olimpico più “anziano” della storia sportiva italiana. Dopo i Giochi continuerà ancora a gravitare nell’ambiente schermistico italiano, ma non otterrà più risultati eclatanti in pedana.

 

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Parigi 1924. La Nazionale di sciabola che guadagna l’oro. Presente anche Balzarini, al centro ed evidenziato dal tondo