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BARTOLINI Nello

Firenze 13.06.1904 / Firenze 19.03.1956

1928. Atletica Leggera. Eliminato Primo Turno 3mila Siepi

1932. Atletica Leggera. 10° 3mila Siepi

Fiorentino purosangue, subito dopo la Prima Guerra Mondiale gareggia nei “giovinetti”, appena quindicenne. Ottiene il suo primo successo il 17 agosto 1919 in una gara di corsa al Velodromo delle Cascine dove tre giorni dopo si aggiudica pure una prova di salto in alto. La sua attività iniziale si esplica dunque su più discipline tant’è vero che si impone pure nella classifica a punti, su più prove, del campionato sociale del “CS Firenze”, davanti a Pucci. Il 29 febbraio 1920 vince alle Cascine nel lungo mentre a settembre, sui 7 km del campionato sociale del “Club Atletico”, è battuto da Francalanci. Nel 1921 si dedica esclusivamente alle corse. Il 13 marzo vince un cross alle Cascine e nella stagione primeggia in numerose prove podistiche, a Firenze come a Campi Bisenzio. Consegue il suo più brillante successo nel campionato fiorentino, disputato su 6 km a Campo di Marte. Il 1922 è la prima stagione di attività seria e continua. Inizia con il terzo posto nella “Traversata Notturna di Firenze” il 29 aprile, alle spalle di Magrini e Spreafico. Poi al Velodromo fiorentino il 21 maggio coglie tre successi: mille, tremila e staffetta olimpionica (con Fontanini, Colla ed Henking). Tre giorni dopo è battuto da Magrini nel “Giro dell’Oltrarno”, ma il 28 maggio primeggia nel “Cross dell’Edera”. Da qui è un susseguirsi di vittorie: il 9 luglio la “Targa Frosini-Bianchini”, sette giorni dopo a Borgo S. Lorenzo, il 30 luglio un tremila a Pontassieve, il 6 agosto la “Targa Valgiusti” alle Cascine, davanti a due ottimi podisti come Badiali e Lippi. Il 3 settembre a Bologna si aggiudica il titolo nazionale juniores dei 5mila. Il 15 ottobre è battuto da Bani nella “Targa Edera” a Firenze. Sette giorni dopo, si prende la rivincita nei campionati toscani sui 5mila, alle Cascine. Il 4 novembre bissa il titolo sui 1500 mentre negli 800 chiude terzo, sopravanzato da Henking e Bani. A 18 anni è indubbiamente tra i giovani più promettenti del panorama nazionale. Nel 1923 però ha un inizio poco brillante. Il 25 marzo chiude 4° la “Targa Frosini-Bianchini” vinta da Badiali. Identico risultato nel “Cross dei Tre Ponti” alla Certosa l’8 aprile. 14 giorni dopo, finisce terzo nella “Traversata Notturna di Firenze”, dietro ancora Badiali e Bani. Il 6 maggio è a Lucca, per l’inaugurazione della pista della “Cantoni Coats”: vince una gara di 4mila metri. Sette giorni dopo, chiude al terzo posto il campionato toscano dei 1500, al Velodromo delle Cascine: sono i “soliti” Bani e Badiali a superarlo. Le gare si susseguono a raffica: il 17 maggio Bartolini finisce terzo il “Giro d’Oltrarno” (Badiali su Bani) ed il 20 maggio si aggiudica i 3mila siepi del campionato toscano, di nuovo alle Cascine. Il 3 giugno è a Sestri Ponente per i tricolori juniores: vince la 4x100[1] mentre chiude sesto i 1500. Nel weekend successivo si distingue a Lucca nel concorso ginnico intersezionale: si aggiudica i 5mila, sui mille è superato da Brunelli. Su quest’ultima distanza il 26 agosto, sul campo della “Libertas”, primeggia nel campionato fiorentino. E’ giovane, ma cerca la qualificazione per i Giochi. Il 16 settembre a Milano, in una preolimpica, è battuto dal forte Ambrosini sui 3mila siepi, distanza sulla quale chiude 4° a Bologna.

Inizia il 1924, cruciale annata olimpica, con il piglio giusto. Il 16 marzo è primo sui 1500 dei campionati toscani e sette giorni dopo bissa il titolo nei 3mila siepi (con la seconda miglior prestazione italiana) e sui 400hs. Sembra ben lanciato, ma i sogni olimpici svaniscono nelle prove di selezione: il 13 aprile a Genova chiude terzo sui 3mila siepi, battuto da Amerio e Negri, mentre 14 giorni dopo a Bologna chiude solo quarto i 3mila appannaggio di Ambrosini. Non viene selezionato per i Giochi, poi parte militare e praticamente perde un anno. Si rivede infatti solo l’11 ottobre 1925 quando fa da “lepre” a Lippi, al Velodromo delle Cascine, per un tentativo di record sui mille. Viene stabilito solo il primato toscano. Terminato il militare, torna alle gare di alto livello anche se la preparazione non è ottimale: il 4 novembre gareggia nella Milano-Busto a staffetta. Il “CS Firenze” chiude terzo, alle spalle della “Pro Patria” di Busto e lo “SC Italia” di Milano[2]. Nel 1926 torna a pieno regime e si vede subito. Il 28 febbraio Bartolini è a Bologna, sul campo “Ravone”, dove si tiene l’incontro “Virtus”-“CS Firenze”: vince i 3mila siepi. I petroniani restituiscono la visita il 21 marzo, recandosi nel capoluogo toscano e Bartolini si aggiudica i 400hs mentre nell’americana a coppie, con Lippi, è secondo dietro Testoni-Guardoni. Il 9 maggio Bartolini si aggiudica a Firenze il campionato toscano dei 1500. Tre settimane dopo, torna a Bologna, sul campo della “Virtus”: chiude 4° i 1500 appannaggio di Davoli. Il 3 giugno Bartolini vince il campionato toscano dei 400hs ed è battuto sui 3mila da Lippi. Tre giorni dopo, è in pista per l’incontro Toscana-Cecoslovacchia: chiude terzo sui 400hs vinti da Jandeva e 4° sui 3mila di Nemecky. Il 12 e 13 giugno a Napoli, sulla pista dell’Arenaccia, coglie il suo primo alloro assoluto: vince il titolo italiano dei 3mila siepi davanti all’olimpionico Garaventa. Si cimenta anche su strada, ma con scarsi risultati: il 20 giugno chiude al 5° posto la “Traversata di Firenze” vinta da Lippi e sette giorni dopo è superato dallo stesso Lippi in un mille su pista nel capoluogo toscano. L’11 luglio a Bagni di Lucca finisce secondo, battuto da May, in un’anomala gara su 6500 m. Il 25 luglio è a Milano per le selezioni azzurre in vista dell’incontro con l’Ungheria: chiude 4° gli 800, preceduto da Facelli, Tavernari e Beccali, in un bello scontro tra olimpionici passati e futuri. Nei 1500 invece finisce terzo, sopravanzato da Garaventa e Beccali. Comunque ormai è tra i nostri migliori mezzofondisti. Su strada però non ingrana: il 1° agosto nella “Traversata di Montevarchi” chiude quarto (vince Lippi). Nel finale di stagione, complici piccoli infortuni, tira i remi in barca. Si rivede ad inizio 1927. Il 6 febbraio nel cross di Bologna è battuto dal compagno Federighi e sette giorni dopo chiude al sesto posto il cross del campionato toscano vinto da Lippi. Il 10 aprile a Cesena, sofferente ad un piede, è battuto sui 3mila siepi da Testoni. Si rivede il 24 aprile a Firenze per l’incontro Toscana-Polonia: Bartolini chiude terzo gli 800, superato da Kostrzewski e Malanowski. I polacchi vincono 59-50 nel computo totale. Il 15 maggio si segnala a Bologna, nella prima preolimpica di una lunga serie: terzo negli 800, sopravanzato da Tavernari e Ferrario, è secondo nei 3mila siepi, bruciato dal concittadino Lippi. Il 16 giugno a Venezia, nella preolimpica dello stadio S.Elena, è secondo sui 1500, battuto da Ferrario. Dieci giorni dopo, è superato da Lippi sui 3mila a Pistoia. Bartolini ritrova il successo il 29 giugno a Sesto Fiorentino sugli 800. Il 17 luglio a Busto chiude 3° il miglio, superato da Davoli e Garaventa, e 4° i 5mila vinti da Lippi. Il 7 agosto a Bagni di Lucca chiude terzo sui 1500 e 4° sugli 800, gare entrambe vinte da Tavernari. Il 21 agosto a Firenze si aggiudica i 1500 e la 4x400 dei campionati toscani. Sette giorni dopo, arriva un altro titolo regionale nei 400hs. Il 4 settembre vince il “GP S. Francesco” a Pisa. 14 giorni dopo, è grande protagonista ai tricolori di Bologna: il 19 settembre si aggiudica il titolo sui 3mila siepi dopo essere giunto 3° sui 1500, alle spalle di Davoli e Garaventa. Il 9 ottobre nella preolimpica di Trieste si aggiudica i 1500. Il 30 ottobre grande successo per il “CS Firenze” nella staffetta Milano-Busto, davanti agli idoli locali della “Pro Patria”, con Bartolini splendido protagonista[3]. Il 26 e 27 novembre Bartolini partecipa al meeting per l’inaugurazione del nuovo stadio del “GS Nafta” a Genova: chiude quarto i 3mila, vinti dal danese Anders, e quinto gli 800 appannaggio dell’ungherese Barsi. Il 4 dicembre, con la squadra del “Giglio Rosso”, vince la “Coppa Mazzuoli” a Firenze, sui viali delle Cascine, una staffetta 3x5mila: con lui gareggiano Badiali e Lippi, battuti i genovesi del “GS Nafta”.

Il 1928 è altra annata olimpica e stavolta Bartolini ha veramente grandi chances di andare ad Amsterdam, ma deve confermarsi. Intanto il 5 febbraio a Firenze si aggiudica il campionato provinciale di cross. Il 19 febbraio a Varese chiude quarto il cross vinto da Lippi. Il 4 marzo si aggiudica il cross di Bologna organizzato dalla gloriosa “Virtus”. Sette giorni dopo, è battuto solo dal compagno Lippi nei tricolori di cross, svoltisi all’Ippodromo di San Siro a Milano. Il 18 marzo esordisce su pista, a Bologna: in un’anomala gara di 4mila viene battuto da Boero. Il CT Gaspar comunque lo tiene in considerazione e lo inserisce nella lista dei “probabili olimpici”. Anche perchè il 1° aprile, al termine di un altro collegiale, si aggiudica una prova su 3mila metri. Si ripete otto giorni dopo a Genova, sul campo della Nafta, in un’altra preolimpica: primeggia sui 5mila. Sulla stessa distanza il 29 aprile guadagna il titolo regionale alle Cascine. Bissa il successo sette giorni dopo, ma sui 400hs. Si rivede al momento giusto: il 15 luglio si disputa la decisiva preolimpica a Bologna, sul campo della “Virtus”. Bartolini vince i 3mila siepi, giungendo sul traguardo affiancato assieme al concittadino Lippi che lo ha appositamente atteso nel finale. La Commissione Tecnica, guidata dal CT ungherese Jeno Gaspar, rimane incerta sino all’ultimo. Alla fine promuove Bartolini e boccia clamorosamente Lippi. Le gare olimpiche di atletica si svolgono all’Olympisch Stadion. Bartolini gareggia nei 3mila siepi cui partecipano 22 atleti di 10 nazioni. Esordisce il 1° agosto, ma va poco lontano: nella sua batteria chiude solo sesto e viene subito eliminato. Lo precedono il grande finnico Ritola, lo statunitense Dalton, lo svedese Eklof, l’altro statunitense Gegan e l’inglese Oliver. Riesce a superare solo il belga Langenus ed il canadese Keay: troppo poco. La prova si trasforma in un trionfo assoluto dei finlandesi che monopolizzano il podio: oro a Loukola (col nuovo record mondiale di 9’21”8), argento per il grande Nurmi, bronzo a Andersen. Per Bartolini, che ha lottato senza costrutto, una prestazione incolore. Dopo i Giochi, anomalia per lui non nuova, sparisce e non si vede più sino al termine della stagione. Rientra in gara solo il 28 aprile 1929 all’Arena di Milano: chiude terzo i 3mila, alle spalle di Beccali e Dartigues. Il 9 maggio a Firenze si aggiudica il titolo provinciale degli 800. Tre giorni dopo a Roma, nello stadio del PNF, chiude 4° i 3mila siepi dominati da Beccali col nuovo primato italiano. Il 2 giugno finisce 6° in un 2mila ad handicap all’Arena di Milano (vince Davoli). Il 23 giugno vince i 5mila a Cesena. Sette giorni dopo, a Torino, sul campo dello “SC Michelin”, sulla stessa distanza è battuto da Robino. Il 21 luglio, con i compagni del “Giglio Rosso” Badiali e Lippi, a Firenze chiude al terzo posto la “Coppa Mazzuoli”, gara a staffetta: vincono i francesi del “CS Generaux” (Beddari, Chapuis e Dartigues) sui connazionali del “RC Paris”. Bartolini si rivede solo l’8 settembre a Genova, sulla pista della Nafta, nel “GP Regioni Alta Italia”: finisce 5° sui 5mila vinti da Boero. Il 24 ottobre partecipa alla Milano-Busto, gara per squadre a staffetta: con il “Giglio Rosso”[4] chiude al secondo posto dietro i meneghini del “GS Berkel”. Il 4 novembre a Pisa chiude al terzo posto il “Giro dei due ponti”, sopravanzato da Beccali e Davoli. Il 17 novembre finisce terzo anche nel “Giro di Montevarchi”, alle spalle di Lippi e Badiali. Inizia il 1930 con i cross: il 23 febbraio è secondo nel campionato toscano, a Firenze, battuto da Lippi. Stesso risultato il 9 marzo a San Siro di Milano e 14 giorni dopo a Castellecchio. Il 6 aprile partecipa al prestigioso cross di Bruxelles, una sorta di europeo non ufficiale, ma chiude solo 19°. Dominio inglese, primo Everson. Bartolini si rivede l’8 giugno quando, per il “Giglio Rosso”, a Firenze si aggiudica la “Coppa Mazzuoli” a squadre, assieme a Badiali e Lippi. 14 giorni dopo, brilla a Bologna dove si impone sui 5mila. Il 29 giugno a Firenze guadagna il titolo regionale sugli 800, bissandolo il 6 luglio sui 1500. Il 13 luglio è in Nazionale a Parigi, stadio di Colombes, per il match Francia-Italia: finisce terzo sui 5mila, sopravanzato da Cuignet e Michot. I nostri perdono 67 a 81. Sette giorni dopo, altro confronto internazionale, stavolta contro la Svizzera a Basilea: Bartolini vince i 1500 e gli azzurri si impongono 88-69. Bartolini è grande anche ai tricolori di Udine, disputati il 26 e 27 luglio quando si aggiudica il titolo sui 5mila. Il 7 settembre a Genova, pista della Nafta, vince i tricolori della staffetta a squadre (3x3000): con lui, per il “Giglio rosso”, gareggiano Svampa e Lippi. Il 21 settembre a Napoli partecipa all’incontro Italia Centro Meridionale-Belgio vinto dai nostri 72-65: Bartolini dà il suo contributo, aggiudicandosi i 5000. Sulla stessa distanza chiude al terzo posto, superato da Lippi e Franceschini, il “Campionato delle Regioni Alta Italia”, disputato il 19 ottobre a Bologna. Ancora Lippi è il solo a superarlo il 26 ottobre nella “Traversata di Ferrara”. Il 16 novembre, con i compagni della “Giglio Rosso[5]”, vince la tradizionale staffetta Milano-Busto. Bartolini si rivede il 18 gennaio 1931 quando chiude al terzo posto il campionato fiorentino di cross, preceduto da Betti e Badiali. L’8 febbraio si aggiudica il campionato regionale di cross. Sette giorni dopo, chiude al quarto posto il cross di Malnate vinto da Lippi che è il suo grande avversario ai tricolori del 22 febbraio, disputati all’ippodromo torinese di Mirafiori: Bartolini stacca nel finale il compagno e concittadino, guadagnando il titolo italiano. Il risultato non cambia sette giorni dopo in un altro ippodromo, quello di San Siro a Milano. Bartolini è in formissima ed il 15 marzo a Bologna si aggiudica pure il tricolore dei 3mila siepi, ancora davanti a Lippi che poi, per non aver saltato un ostacolo, viene squalificato. Il 6 aprile a Genova, pista della Nafta, Bartolini chiude solo quarto i 5mila vinti da Franceschini. Venti giorni dopo, a Firenze si aggiudica il titolo regionale dei 10mila. Il 17 maggio, ancora nel capoluogo toscano, chiude secondo la prima prova tricolore sui 10mila, alle spalle di Malachina. Il 31 maggio a Bologna finisce sesto i 5mila vinti da Franceschini. Il 14 giugno a Firenze chiude al secondo posto la “Coppa Mazzuoli”, staffetta a squadre: con lui Franceschini e Lippi, vincono i genovesi della “S. Giorgio[6]”. 14 giorni dopo, sulla pista genovese della Nafta, finisce terzo i 10mila validi come seconda prova tricolore: a batterlo sono Malachina e Morelli. Il 26 luglio chiude al quinto posto i 5mila di Roma, valevoli come altra prova di Campionato e vinti da Franceschini. Il 30 agosto vince i 1500 a Borgo S. Lorenzo. Sette giorni dopo, nell’ultima prova tricolore vince i 1500 a Firenze, chiudendo al quinto posto l’apposita classifica a punti per il titolo assoluto: sui 10mila invece finisce terzo, alle spalle di Malachina e Morelli. Il 20 settembre, sul campo bolognese della “Virtus”, con la squadra del “Giglio Rosso”, vince il tricolore della staffetta 4x1500: con lui Giovanardi, Svampa e Lippi. Sette giorni dopo, al “Brumana” di Bergamo, partecipa ad Italia-Svizzera, vinto dagli azzurri nettamente, 104,5-69,5: Bartolini finisce secondo sui 1500, battuto da Furia. Il 4 ottobre, all’Arena di Milano, finisce solo quinto nell’ultima prova tricolore sugli 800 vinta da Tavernari mentre il titolo, a punti, va a Beccali. Il 18 ottobre a Firenze chiude terzo sui 1500 del “GP Regioni”, sopravanzato da Beccali e Furia. Identico risultato dieci giorni dopo sui 3mila del “GP Milano” all’Arena. Bartolini inizia il 1932 con i cross dove ottiene vittorie sonanti: il 14 febbraio si impone nel campionato toscano alle Cascine e sette giorni dopo, all’ippodromo di Tor di Quinto a Roma, guadagna il tricolore. In pista non abbassa il livello: il 28 marzo si laurea difatti campione italiano dei 3mila siepi sulla pista genovese della Nafta. E’ lecito per lui fare un bel pensiero ai Giochi. Anche perchè il 21 aprile nella prima preolimpica, disputata a Firenze, sui 3mila siepi stabilisce il record italiano con 9’23”1/5.

E’ in grande forma: sulla stessa pista l’8 maggio si aggiudica quasi in scioltezza il titolo regionale sui 1500. Sette giorni dopo, all’Arena di Milano nella seconda preolimpica, si aggiudica i 3mila. Il 22 maggio a Firenze guadagna il titolo regionale sui 400hs. Un po’ a sorpresa, il 5 giugno è battuto a Bologna, nell’ultima preolimpica, da Furia sui 3mila siepi di cui però rimane grande specialista. Difatti viene convocato per il ritiro azzurro preolimpico, tenuto allo Stadio Berta di Firenze, con sede alla pensione Monte Senario di Bivigliano, sulle colline a nord del capoluogo. Nell’ultimo test, il 26 giugno a Firenze, Bartolini chiude i 3mila siepi al secondo posto, ancora battuto da Furia: i tecnici, con il CT Contoli in prima fila, comunque lo inseriscono nella lista definitiva per Los Angeles, dati anche i suoi tempi. Poi si pensa al viaggio in America. Il 1° luglio gli azzurri vengono trasferiti su un treno speciale che li porta a Forlì dove vengono ufficialmente e pomposamente ricevuti dal Duce che li “carica”, augurando loro le migliori fortune nell’agone olimpico. Quindi un altro treno li riporta a Napoli dove nel pomeriggio del 2 luglio sono imbarcati sul transatlantico “Conte Biancamano”. Qui si allenano come possono, sul ponte della nave, cercando di tenersi in forma e mantenere attiva la muscolatura, soprattutto con piccole corse ed esercizi a corpo libero. L’11 luglio arrivano a New York dove rimangono due giorni tra festeggiamenti vari, accolti calorosamente dalla folta ed entusiasta comunità italo-americana. Il 13 ripartono in treno ed attraversano tutto il continente: Washington, St. Louis, Salt Lake City le tappe che finalmente portano il 17 luglio a Los Angeles. Le gare olimpiche di atletica si svolgono nell’immenso “Coliseum”. Bartolini gareggia nei 3mila siepi cui prendono parte 15 atleti di 8 nazioni. Pochi al via, ma il livello è elevato ed oltre tutto Bartolini alla vigilia è stato male. Il 1° agosto nella semifinale Bartolini riesce comunque a chiudere al quinto posto, l’ultimo che vale la qualificazione, superando nettamente il francese Vigneron. Davanti a lui nell’ordine il britannico Evenson, lo statunitense Pritchard, il finnico Toivonen e l’altro azzurro Lippi. In finale, il 6 agosto, tutto è più difficile: Bartolini, ancora non a posto fisicamente, non regge il ritmo dei migliori e chiude ultimo, in decima posizione, lontanissimo. Tra l’altro, per un errore dei giudici, gli atleti compiono un giro di pista in più. L’oro va al finnico Iso-Hollo, argento per Evenson e bronzo allo statunitense McCluskey. Bartolini è preceduto anche dal finnico Matilainen, il britannico Bailey, lo statunitense Dawson, Lippi, Pritchard e Toivonen. Una prestazione al di sotto delle sue possibilità. Non è facile smaltire la sbornia olimpica, un po’ per tutti gli azzurri e per Bartolini in particolare che praticamente non gareggia più su alti livelli, disertando pure i tricolori, sino al termine dell’annata. Si parla pure di un suo abbandono dell’attività agonistica. Si rivede solo il 18 marzo 1934 quando a Firenze termina quinto il campionato zonale di cross vinto da Lippi. Pur non gareggiando molto, ritrova anche la Nazionale, il 17 giugno a Bologna per Italia-Polonia: chiude quarto i 5mila vinti da Kusocinski. Gli azzurri si aggiudicano l’incontro 69-51. L’8 luglio torna al successo significativo, aggiudicandosi a Firenze il campionato zonale dei 1500. Venti giorni dopo, all’Arena meneghina Bartolini vince il titolo italiano nei 3mila siepi mentre il 29 luglio finisce 4° sui 5mila vinti da Mastroieni che primeggia pure il 12 agosto a Bologna dove Bartolini chiude terzo, superato anche da Betti. Il 26 agosto Bartolini vince a Torino un’anomala gara di 7km che serve come rifinitura per i prossimi Europei, disputati proprio nel capoluogo sabaudo. Bartolini consegue il settimo posto nei 5mila vinti dal francese Rochard. Sulla stessa distanza Bartolini si impone il 2 ottobre a Napoli nell’incontro Italia-Austria che i nostri si aggiudicano 76-56. Il 21 ottobre a Firenze vince la “Coppa Mazzuoli”, staffetta 3x5mila, assieme a Betti e Lippi. Con gli stessi compagni il 1° novembre vince la 3x3mila a Napoli, nei cosiddetti “Giochi Partenopei”, voluti da Mussolini in persona per celebrare i fasti atletici nazionali. Tre giorni dopo primeggia sui 5mila ed il 18 dicembre bissa coi 10mila. Chiude così in bellezza perchè, a 30 anni, decide di ritirarsi dall’attività. Rimane nel mondo dell’atletica come giudice di partenza.


[1] Con lui gareggiano, per il CS Firenze, Pucci, Henking e Mandroni

[2] Con lui gareggiano Ciacci, Scarpellini, Innocenti e Lippi

[3] Con lui gareggiano Lippi, Giovanardi, Federighi e Vettori                                                     

[4] Con lui gareggiano Giovannardi, Badiali, Scarpellini e Lippi

[5] Con lui gareggiano Scarpellini, Betti, Rossini e Lippi

[6] La squadra è composta da Boero, Malachina e Lazzarini