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GILLARDUZZI Uberto

Cortina d’Ampezzo (BL) 17.12.1909 / Cortina d’Ampezzo (BL) 08.03.1994

1936. Bob a Quattro. Ritirato (con De Zanna, Franceschi, Angeli)

1952. Bob. 12° Bob a Due (con Cavalieri), 14° Bob a Quattro (con Demetz, E. e L. Senoner)

Sale sui bob giovanissimo: nel 1928, come pilota, è secondo ai tricolori di bob a quattro. Si cimenta anche sullo slittino, con un certo successo, ma è il bob la specialità in cui miete i risultati principali: il 18 febbraio 1933 chiude al secondo posto il tricolore di bob a quattro sulla slitta “Savoia” da lui pilotata, vince De Zanna. L’11 febbraio 1934 finisce terzo i tricolori di bob a due a Cortina, col frenatore Demenego: vincono i genovesi Gattorno-Spanò. Il giorno seguente termina 4° nel bob a quattro, dominato dall’altro equipaggio cortinese pilotato da De Zanna che vince pure il “Trofeo Medici del Vascello”, disputato ancora a Cortina il 18 febbraio, dove Gillarduzzi pilota il suo bob al secondo posto. E’ maturo per il successo pieno che arriva il 14 febbraio 1935 nei tricolori di bob a due, col frenatore Franceschi mentre nel bob a quattro[1] finisce secondo, superato dal bob del GUF Milano pilotato da Della Beffa. Nel 1936 viene selezionato per i Giochi di Garmisch anche se, pur di esser presente, rinuncia al ruolo di pilota che spetta a De Zanna: sale dunque sul bob a quattro dove gli altri due membri dell’equipaggio sono Franceschi ed il frenatore Angeli. I quattro sono tutti cortinesi e salgono su “Italia II”. Le gare olimpiche di bob subiscono un rinvio, rispetto al programma originario, per maltempo. Si comincia l’11 febbraio proprio col bob a quattro. Al via 18 equipaggi di 10 nazioni.

La pista misura 1525m, ha 17 curve ed un dislivello di 790m. La prima manche è molto buona per il quartetto che chiude al quinto posto, a mezzo secondo dalla terza piazza di “Svizzera II”, preceduta da “Germania I” ed il sorprendente “Belgio II”. La gara è ancora apertissima, ma la seconda manche, disputata poche ore dopo, chiude ogni speranza per i nostri: “Italia II” infatti si rovescia e non completa la gara, venendo dunque costretta al ritiro. Gillarduzzi si ferisce ad una gamba, sia pure in modo non grave. Termina dunque così l’avventura olimpica di De Zanna e soci: peccato, perchè sussisteva la possibilità di un buon piazzamento, visto il risultato significativo della prima prova. L’oro va a “Svizzera II” su “Svizzera I” e “Gran Bretagna”. Nonostante la delusione olimpica, Gillarduzzi continua la sua carriera alla grande, tornando a pilotare: nel 1937, con Antonio Gillarduzzi come frenatore, guadagna uno splendido argento nel bob a due ai Mondiali di Cortina, alle spalle della Gran Bretagna. Nella stessa stagione, con Franceschi, è secondo anche ai tricolori di Cortina. I due ottengono lo stesso risultato nel 1938 mentre nel 1939 finiscono terzi. Nel 1940 invece guadagnano finalmente il titolo italiano. Poi la guerra interrompe tutto. Gillarduzzi non molla, anzi rilancia. A 40 anni è sempre sulla breccia e nel 1949 è grande protagonista ai tricolori: vince nel bob a quattro[2] ed è secondo nel bob a due, con Folonari. Torna pure ai Giochi, nel 1952 ad Oslo: 12° nel bob a due, con Cavalieri, chiude 14° nel bob a quattro[3]. Sono gli ultimi risultati importanti della sua bella carriera.


[1] Con lui gareggiano Bonzi, Albertini e Franceschi

[2] Con lui gareggiano Rotta, S. Gillarduzzi e Folonari

[3] Con lui gareggiano Alverà, Folonari e Cavalieri