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HERIN Antonio

Valtournenche (AO) 13.01.1900 / deceduto nel 1992

1924. Sci di Fondo. 13° 18 km

Si segnala intorno ai vent’anni di età, ma coglie il primo risultato significativo il 29 gennaio 1922 quando giunge terzo in una 10 km a Valtournenche dietro Pellissier e Bich. Il 6 agosto dello stesso anno si svolge un’inconsueta gara estiva al Passo del Teodulo, ben oltre i duemila metri di quota: sui 10 km Herin chiude sesto, vince Maurizio Bich. Se ne riparla nel 1923. Il 3 gennaio Herin chiude sesto una 16 km a Valtournenche, prima gara dell’annata e vinta da Edoardo Bich. Tre giorni dopo, Herin è secondo nel campionato valdostano, sui 15 km, a Valtournenche: è staccato di 1’10” dal fenomeno Edoardo Bich, primo anche nel salto dove Herin chiude sesto. Stesso piazzamento anche pochi giorni dopo in una 6 km “in piano”, definita prova di velocità, vinta da Alex Pellissier. Il 4 febbraio è nella squadra di Valtournenche che gareggia a Ponte di Legno nella consueta “Valligiani”: percorso di 30 km, attorno al Tonale. Gli aostani chiudono terzi, a 17’ dai vincitori, la Val Formazza, ed a 4’ dalla compagine di Cortina, seconda. Sette giorni dopo, a Valtournenche Herin chiude 4° sui 15 km, gara di contorno ai campionati studenteschi, e vinta da Alex Pelissier. Il 9 febbraio a Valtournenche è settimo in una gara internazionale di salto, vinta dallo svizzero Julen. Il 6 dicembre Herin è secondo, a 51” dal vincitore Pellissier, nella 12 km a Valtournenche, prima preolimpica. Inizia ad essere preso in considerazione per i Giochi di Chamonix, i primi riconosciuti ufficialmente dal CIO. Tutto però si decide nella preolimpica di Claviere, disputata il 30 dicembre su 17 km: Herin chiude ottimo 2°, a 2’09” dal vincitore, il cortinese Colli. La maglia azzurra è sua. Si conferma nei campionati valdostani di Valtournenche, disputati l’11 gennaio: 2° nei 15 km (vince di nuovo Bich), chiude sesto la “gara di velocità in piano” sui 6 km e termina 5° nella classifica del campionato assoluto vinta da Edoardo Bich. Dopo un ritiro collegiale al Sestriere, sotto la guida del CT Hosquet, tutti in Francia. Herin gareggia il 2 febbraio nella 18 km cui partecipano 41 atleti di 12 nazioni e che prevede un dislivello di soli 130 m, con partenza (dalle 9.30) ed arrivo allo Stadio Olimpico. La prova si svolge tre giorni dopo la massacrante 50 km, ma il risultato non cambia: vince difatti ancora il grandissimo norvegese Haug, col tempo di 1h14’31”, davanti al connazionale Grottumsbraaten (a 1’20”) ed al finnico Niku (a 1’55”).

Poi ancora norvegesi, svedesi e finlandesi fino al 12° posto di Colli che chiude in 1h26’32”, dunque a dieci minuti dal bronzo. Distacco ancora sensibile, ma una buona prestazione complessiva per gli azzurri, con Herin 13° in 1h33’06” e capace di precedere gli altri due italiani Pellissier (15°) e Bacher (21°). Il nostro sci di fondo esce comunque bene da Chamonix, dimostrando di essere il miglior movimento “alpino”, e non è poco. Herin è parte significativa di questo movimento anche se non vince mai. Il 21 febbraio 1924 è difatti 2° nella “Coppa Bich” a Valtournenche, battuto solo dal forte Enrico Colli. Sei giorni dopo, con la squadra di Valtournenche, è di nuovo secondo sui 30 km della “Coppa Marone-Cinzano”, vinta dalla compagine di Cortina[1]. Ennesima piazza d’onore il 1° marzo a La Thuile, ancora alle spalle dell’imbattibile Colli, in una gara di 22 km che chiude l’annata. Nel 1925 Herin è sempre buon protagonista. Il 18 gennaio a Bardonecchia vince la “Coppa Martini&Rossi” a squadre, con Valtournenche. Assieme a lui T. Herin e due Pellissier, entrambi Alessandro di nome. Il 22 febbraio a Briançon è primattore della 50 km internazionale: chiude al terzo posto dietro i formidabili svedesi Rosmark e Israelson che lo staccano di oltre mezz’ora. Il piazzamento comunque è altamente significativo. Il 15 febbraio Herin vince una 14 km a La Thuile. Si rivede nella grande e tradizionale “Valligiani” del 1° marzo che si tiene stavolta in Val Gardena, su un percorso di 31 km, con partenza a Selva ed arrivo a Santa Cristina, attraverso il Passo Sella ed intorno al Sasso Lungo, in uno scenario di incomparabile bellezza. La squadra di Valtournenche[2] chiude al terzo posto dietro Valtellina e Cortina. Il 15 marzo a Balme, piccolo paese nelle Valli di Lanzo, Herin si aggiudica il campionato piemontese di fondo oltre a chiudere 6° nel salto e 4° nella classifica combinata (vinta da Faure). Il giorno seguente chiude 2° nella “Coppa Nerchiali”, su 20 km, battuto per 23” da Teodolo Herin. È questo però il suo ultimo risultato significativo. Dall’anno seguente sparisce di scena.


[1] Con lui gareggiano D. Pellissier, Carrel ed A. Pellissier

[2] Con Herin, “capitano”, gareggiano T. Herin, Bich, A. Pelissier I e II