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VUERICH Andrea

Pontebba (UD) 06.10.1907 / deceduto

1932. Sci di Fondo. 18° 18 km

1936. Combinata Nordica. Ritirato

Inizia a segnalarsi non ancora ventenne quando è già entrato alla Scuola Alpina della Guardia di Finanza, con sede a Predazzo. Il 6 febbraio 1927 Vuerich è a Cortina dove si svolge un’importante riunione di respiro internazionale. Chiude solo 31° nella 18 km di fondo dominata dallo svedese Lindgren. Il 20 marzo a San Martino di Castrozza vince il “Campionato delle Dolomiti” su 20 km. Il giorno seguente si piazza quarto in un’anomala gara di discesa, dal Passo Rolle a S. Martino, vinta da Massari. Il 17 luglio si aggiudica, con la squadra della Guardia di Finanza, un’insolita staffetta estiva di 14 km, disputata sulle nevi perenni dello Stelvio. Assieme a lui Volcan e Pampanin. Nel 1928 insiste, ma senza raggiungere l’eccellenza. Il 1° febbraio chiude al quarto posto la 18 km dei tricolori a Cortina, vinta da Demetz. Non viene preso in considerazione per i Giochi di St. Moritz anche perchè non ha risultati eclatanti: il 5 febbraio termina al terzo posto la 30km del “Campionato alto-atesino” vinto da Senoner. Il 2 aprile chiude l’annata col terzo posto nel “Campionato delle Dolomiti”, su 19 km, alle spalle di Ermanno e Davide Tavernaro. Nel 1929 la musica non cambia molto. Il 6 gennaio a Bardonecchia è 2° nella “Coppa Principe di Piemonte” di 35 km, a due minuti dal vincitore Herin. Piazza d’onore anche a S. Martino di Castrozza il 27 gennaio in una 18km, stavolta alle spalle di Tavernaro. Il 3 febbraio ai tricolori di Claviere chiude 4° la 16 km vinta da Bacher. Sette giorni dopo, Vuerich guida la squadra dei finanzieri al successo nel “Trofeo Campari” a Ponte di Legno. Assieme a lui il fratello Elia e Zardini. Nel 1930 si mantiene su buoni livelli. Il 19 gennaio è nella squadra della Guardia di Finanza che vince la “Staffetta del Sella” a Selva di Val Gardena[1]. Il 9 febbraio finisce al 10° posto la 18km del campionato svizzero ad Engelberg, vinta da Bussmann. Va peggio nella discesa vinta da Zogg: chiude difatti 18°. Il 14 febbraio a Ponte di Legno finisce 8° la 17km dei tricolori, vinta da Dezulian mentre nello slalom termina 5° (vince Venzi). Il 10 marzo, coi fratelli Elia e Gelindo, chiude al terzo posto il “Trofeo Lavazè”, gara a squadre di 17 km. Nel 1931 prosegue tra alti e bassi. Il 1° febbraio ad Asiago vince il “Campionato delle Tre Venezie” di fondo su 18 km. Il 10 marzo nella 18 km dei tricolori di Cortina l’intera squadra della Guardia di Finanza sbaglia sciolina: Vuerich arranca fin dai primi km e si ritira, capendo di non poter competere coi migliori (vince Tavernaro). Due giorni dopo, chiude al decimo posto la gara tricolore di slalom vinta da Menardi. Il 15 marzo affronta il Campionato Italiano della 50km, sempre a Cortina: termina 4°, sopravanzato nell’ordine da Sertorelli, Delago e Dezulian. La stagione non è finita: il 3 maggio viene difatti organizzata una grande gara internazionale di discesa in alta quota, nelle Alpi Giulie, partendo dalla Sella del Monte Forato (oltre duemila metri) per arrivare al rifugio Nevea.

Vuerich chiude ottavo: vince lo svizzero Hogg. Quindi il CT della Nazionale, il norvegese Peder Kjellberg, convoca alcuni fondisti al Passo Rolle per un primo stage preolimpico: Vuerich è tra questi. Si rivede in estate, nell’ormai tradizionale “Staffetta dello Stelvio”, disputata il 28 giugno: la vince, con la “squadra II” della Guardia di Finanza. Con lui Dezulian e Menardi. I tre sono presenti anche nel successivo stage azzurro, tenuto ad ottobre e novembre al Passo dello Stelvio: sembrano pedine fondamentali della nostra Nazionale in vista dei Giochi. Difatti Vuerich è convocato anche per il collegiale definitivo, in cui verrà scelta la Nazionale, tenuto a dicembre in un isolato albergo in Val Lunga, nei pressi di Selva di Val Gardena. Qui viene tracciata, con l’aiuto in prima persona del CT Kjellberg, un’apposita pista di una ventina di km in cui gli azzurri vengono ripetutamente testati. Alla fine Vuerich offre le opportune garanzie ed è inserito nella lista per Lake Placid. Arrivare in America non è, a quel tempo, uno scherzo. Imbarcati sul transatlantico “Conte Biancamano” l’8 gennaio a Genova, dopo uno sbarco tecnico a Napoli con grandi festeggiamenti, gli azzurri hanno attraversato lo Stretto di Gibilterra per sbarcare a New York undici giorni dopo. Un giorno di riposo e poi un altro lungo trasferimento, stavolta in treno, verso Lake Placid, a Nord, non lontano dal confine canadese. Hanno dunque avuto modo di acclimatarsi anche se le speranze di ben figurare non sono molte. Vuerich partecipa alla 18 km che si svolge il 10 febbraio, con partenza ed arrivo allo stadio olimpico, il James Sheffield Speed Skating Oval. Al via 42 sciatori di 11 nazioni. La temperatura elevata crea parecchi problemi nella scelta della sciolina e condiziona fortemente la gara. Ne approfittano gli svedesi che azzeccano la formula giusta e dominano il campo: oro ad Utterstrom che chiude in 1h23’07” ed argento a Wikstrom, a due minuti esatti. Il bronzo è del finnico Saarinen in 1h25’24”. Vuerich si difende e, tutto sommato, è protagonista di una gara sufficiente quanto generosa: finisce 18°, a metà classifica, primo degli italiani, ma ad oltre 13’ dal podio. Non si poteva pretendere molto di più. Si rivede solo il 26 giugno nella tradizionale “Staffetta dello Stelvio” dove, con la squadra della Guardia di Finanza, chiude al secondo posto, assieme a Zardini e Dezulian: vince l’altra squadra dei finanzieri.

Nel 1933 gareggia pochissimo ed emerge solo a fine stagione, il 26 marzo quando con la Guardia di Finanza si aggiudica la staffetta 4x5,7km disputata all’Altopiano di Avelengo, nei pressi di Merano: con lui il fratello Elia, Dezulian e Menardi. Con quest’ultimo e Dezulian partecipa il 29 giugno alla “Staffetta dello Stelvio”: Menardi è l’ultimo frazionista e la vittoria sembra acquisita, con un minuto di vantaggio all’ultimo km. Ma in vista del traguardo, con una mossa da principiante, Menardi inciampa, cade e rompe uno sci. Si rialza e prosegue come può, ma alle sue spalle rimontano gli avversari che lo superano di slancio: vince dunque la squadra di Sondrio sulla Val Formazza, con i finanzieri solo terzi. Vuerich si rivede solo il 4 febbraio 1934 quando chiude secondo il “Trofeo Eiar” a Selva Val Gardena, staccato di 1’34” dal vincitore Demetz. Secondo arriva anche sette giorni dopo a S. Martino di Castrozza nel Campionato Zonale di fondo, alle spalle del fratello Elia, ma riesce a vincere la combinata nordica grazie ad una buona prestazione nel salto. I fratelli Vuerich, assieme al compagno Senoner, vincono poi il tricolore di staffetta, disputato il 28 febbraio al Sestriere, con la squadra denominata “Guardia di Finanza II”, precedendo i colleghi della “prima squadra”, non senza sorpresa. Il 3 marzo Vuerich termina nono la gara tricolore sui 18km, disputata sulle stesse nevi, e vinta a sorpresa dal piemontese Gerardi. Una buona prova nel salto gli vale il terzo posto nella combinata nordica, alle spalle di Menardi e Bonomo. Vuerich si cimenta anche nello sci alpino: il 6 marzo, sulle stesse nevi del Sestriere, chiude al settimo posto la prima prova della “Coppa Fisi” di discesa, vinta da Lacedelli. Il 19 marzo torna alla vittoria ad Avelengo dove si impone in una staffetta internazionale, davanti a squadre austriache e svizzere: assieme a lui, nella squadra dei finanzieri, Senoner, Dezulian ed il fratello Elia. L’8 aprile Andrea gareggia nell’ormai consueta “discesa del Canin”, tra la Sella del Monte Forato (oltre duemila metri) al rifugio Nevea, Alpi Giulie: chiude 14°, vince l’austriaco Pfeifer. La stagione sembra non avere fine: si gareggia difatti in alta quota come sulla Marmolada dove il 6 maggio Vuerich chiude 14° la discesa vinta dall’austriaco Schroll. Il 24 giugno è nella squadra dei finanzieri che partecipa alla tradizionale “Staffetta dello Stelvio”, ma Senoner è malato e non rende al meglio: così la Guardia di Finanza chiude terza, lontana dai vincitori, i padroni di casa valtellinesi. Vuerich si rivede il 19 gennaio 1935 quando sulle nevi del Mottarone termina al terzo posto, superato da Menardi e Kasebacher, la 18km che vale come indicativa per i Giochi dell’anno seguente. La FISI, che ha indicato in Gianni Albertini il supervisore della nostra preparazione, ha fatto le cose per bene: già in ottobre ha convocato i “probabili olimpici”, tra cui Vuerich, per uno stage a secco nei locali della Farnesina a Roma.

Poi si è tenuto un collegiale a Claviere, quindi è arrivato il nuovo CT del settore fondo, il finnico Sares che proprio al Mottarone prende confidenza coi nostri atleti. Il 20 gennaio, ancora al Mottarone, Vuerich finisce quinto la gara di salto vinta da Dellekarth, ottenendo un buon secondo posto nella combinata nordica che lancia le sue quotazioni per una maglia azzurra a Garmisch dove tra la fine di gennaio ed i primi di febbraio si testano impianti e percorsi per i prossimi Giochi. Vuerich ci prova, ma nella combinata nordica, pur essendo il migliore dei nostri, termina solo 24°: si tratta comunque di un’esperienza fondamentale dal punto di vista tecnico, si può solo migliorare. Il 10 febbraio Vuerich chiude all’8° posto la 18km dei tricolori, disputata a Cortina e vinta da Demetz. Due giorni dopo, è ottimo nel salto dove termina secondo alle spalle di Caneva: ciò gli vale la vittoria nella combinata nordica e dunque il titolo di Campione Italiano assoluto. È la sua consacrazione. Ottiene un’altra piazza d’onore nella 3x10 tricolore che si svolge, ancora a Cortina, il 17 febbraio: con lui gareggiano Volcan e Senoner, ma i finanzieri sono battuti dalla Val Formazza. Il 3 marzo Vuerich termina quarto il “Trofeo Eiar” di 18km, disputato a Selva Val Gardena e vinto da Kasebacher. Vuerich si disimpegna bene anche nel salto: il 10 marzo chiude quarto a S. Martino di Castrozza dove si impone Demenego. La sua crescita tecnica in questa specialità è importante soprattutto in chiave combinata. A novembre viene convocato per un ulteriore collegiale azzurro, tenuto alla Farnesina di Roma, con esercizi atletici “a secco”. Si va poi al Passo Rolle dove, con sede nella Scuola Alpina della Regia Guardia di Finanza, i “probabili olimpici” si allenano intensamente, sotto la guida del responsabile settore fondo, Vaino Sares. Sono in una dozzina ed alla fine si dovranno scegliere 7-8 uomini per Garmisch. Il primo test di verifica si svolge il 22 dicembre, al Passo Rolle su una 10km: Vuerich chiude ottimo secondo, non lontano dal vincitore Menardi. Tutto si decide ai tricolori, disputati a Madonna di Campiglio: il 9 gennaio Vuerich finisce buon terzo la 18km, alle spalle di Gerardi e Demetz.

Quindi il giorno seguente cade nel salto e nella combinata nordica viene battuto da Menardi. Il suo nome però non manca nella lista per i Giochi. Gli azzurri partono direttamente dalla sede dei tricolori per Garmisch dove arrivano il 17 gennaio. Si tengono quindi alcuni test per stabilire definitivamente i titolari: il 31 gennaio Vuerich chiude quarto in una gara sui 10km vinta da Gerardi ed ottiene il posto anche se solo per la combinata nordica al via della quale si presentano 51 atleti di 16 nazioni. Come di consueto, si comincia con la 18 km di fondo che si disputa il 12 febbraio. Vuerich si difende: non brilla, ma neanche naufraga. Si classifica 14° anche se il distacco dal terzo classificato (il norvegese Brodahl) è di sette minuti. Difficile recuperare nel salto dove però Vuerich, che è stato male nella nottata, non si presenta e dunque non può essere classificato nella generale. Si assiste al dominio dei norvegesi che monopolizzano il podio: oro a Hagen, argento per Hoffsbakken, bronzo a Brodahl. Per Vuerich una partecipazione sfortunata e da dimenticare. Torna alla vittoria il 22 marzo nella “Coppa Bottero” a Limone Piemonte, in una staffetta 3x7km, assieme a Butti e Senoner, suoi colleghi finanzieri. Il 29 giugno la Guardia di Finanzia primeggia anche nella tradizionale “Staffetta dello Stelvio”: con Vuerich gareggiano Volcan e Senoner. Negli anni seguenti continua a gareggiare e disimpegnarsi bene soprattutto nella staffetta coi suoi compagni finanzieri anche se i successi non arrivano. Coglie il suo ultimo risultato significativo nei tricolori di combinata nordica del 1940, disputati a Cervinia: giunge secondo, battuto da Vitalini. Poi la Seconda Guerra Mondiale travolge tutto e Vuerich non ottiene più vittorie importanti.


[1] Con lui gareggiano Dezulian, E. Vuerich, Andrei e Volcan


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