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Sventola il tricolore: riviviamo le emozioni d’oro di PyeongChang

Tre gemme incastonate nell’oro. Emozioni indelebili da consegnare alla storia come frammenti indelebili di un’Olimpiade Invernale che ha riportato l’Italia sul gradino più alto del podio dopo un’edizione – quella di Sochi 2014 – chiusa senza vittorie all’attivo.
A “rompere il ghiaccio” non poteva che pensarci lei, la regina della spedizione azzurra, la portabandiera ormai leggenda a cinque cerchi, Arianna Fontana, che ha regalato all’Italia il primo trionfo a PyeongChang 2018, con una strepitosa vittoria nella sua gara preferita, i 500 metri, primo acuto di una spedizione che l’ha consacrata – grazie al traguardo delle 8 medaglie conquistate - al secondo posto tra gli atleti più titolati a livello invernali nella nostra storia invernale (dietro a Stefania Belmondo) e al 5° all time nella classifica generale, che contempla anche le edizioni estive.
La seconda perla coreana è stata autografata da una magnifica Michela Moioli, capace di vincere l’appuntamento con il destino: 4 anni dopo l’Olimpiade russa, conclusa con un terribile infortunio, ha saputo riscattarsi – tavola ai piedi - con una discesa regale che ha fatto inchinare il mondo ai suoi piedi. Lo snowboardcross si legge con il suo nome, inno di potenza, armonia e audacia.
Il bagliore che ha accecato lo scibile olimpico nello sci alpino ha rappresentato l’acuto d’oro finale della missione italiana, grazie a un’immensa Sofia Goggia, che ha saputo trionfare nella gara regina del programma, quella libera che ha dominato riuscendo a essere “un tutt’uno” con gli sci, mettendosi alle spalle il gotha del movimento e riscrivendo le gerarchie.

Tre ori, tre donne, immagini da vivere e rivivere per applaudire un’Italia da urlo. Grazie a una spedizione in doppia cifra che è diventata la quarta di sempre all’estero.