Diamond League: Iapichino seconda nel salto in lungo a Londra, record italiano per Zenoni nel miglio
- ATLETICA
Una convincente Larissa Iapichino balza sul podio nell’11ª tappa stagionale della Diamond League, il massimo circuito internazionale di atletica leggera. Sulla pedana del London Stadium (Inghilterra), infatti, la classe 2002 di Borgo San Lorenzo, all’indomani del suo 23° compleanno, si è assicurata il secondo posto nel contest femminile del salto in lungo, dovendosi accontentare della piazza d’onore solamente per un centimetro.
Dopo aver inaugurato la propria gara con 6.61 e 6.62, la fiorentina ha preso momentaneamente il comando delle operazioni, atterrando prima a 6.82 e poi a 6.89. In concomitanza del quinto balzo, l’azzurra ha messo a referto un interlocutorio 6.66 ed è stata sorpresa dall’olimpionica tedesca Malaika Mihambo che, dopo un 4.14 e tre nulli, ha piazzato il colpo della campionessa volando fino a 6.93. Iapichino (foto Grana/FIDAL), nel turno di finale riservato alle migliori tre atlete, ha provato a rispondere migliorandosi fino a 6.92, non sufficiente per piazzare il controsorpasso ai danni della teutonica, vincitrice di misura. Ad arrivare terza, quindi, è stata la transalpina Hilary Kpatcha (6.86). Per la giovane italiana si tratta del nono podio della carriera in Diamond League, il secondo della stagione dopo l’altra piazza d’onore ottenuta a metà giugno a Stoccolma (Svezia) in occasione del settimo atto.
Nel contest maschile, quindi, si è interrotto ai piedi del podio il percorso del bronzo olimpico Mattia Furlani (quarto con 8.05) nella prova portata a casa (sulla pedana bagnata del primo pomeriggio) dal giamaicano Wayne Pinnock (primo con 8.20) davanti al campionissimo greco Miltiadis Tentoglu (secondo con 8.19) e al connazionale Carey McLeod (terzo con 8.10). In casa Italia i riflettori erano puntati anche sul miglio femminile (specialità non olimpica), dove a prevalere è stata l’etiope Gudaf Tsegay (prima in 4:16.14) di fronte all’australiana Jessica Hull (seconda con +1.80) e all’irlandese Sarah Healy (terza con +4.38). Bella prova per Marta Zenoni (quinta con +5.28) che, con il tempo di 4:17.16, ha superato il record italiano all’aperto (4:23.29) realizzato nel 1980 da Gabriella Dorio. Ha sfiorato la top-10, infine, Gaia Sabbatini (11ª con +7.95), anche lei riuscita ad andare sotto il precedente primato nazionale della specialità. (agc)
Il Presidente Buonfiglio interviene al Consiglio della Federbasket: “Complimenti per il bronzo della Nazionale. Un pensiero per Polonara”
- AL SALONE D’ONORE DEL CONI
Il Presidente del CONI Luciano Buonfiglio e il Segretario Generale Carlo Mornati sono intervenuti al Consiglio Federale della Federazione Italiana Pallacanestro, presieduto dal Presidente Giovanni Petrucci ed ospitato dal Salone d’Onore del CONI, a Roma.
“Nulla accade per caso – le dichiarazioni del numero 1 dello sport italiano –. Pochi giorni fa avete portato a casa un risultato fantastico con le vostre ragazze e con un coach fenomenale. Quello che vorrei fare è venire di persona a tifare Italia il 14 settembre per la finale degli Europei maschili. Io sono molto scaramantico, ma sto solo esprimendo un desiderio. Tra tutte queste sfide da vincere ce n'è una molto importante, che è quella di Achille Polonara (giocatore colpito dalla leucemia mieloide acuta, ndr)”. Poi Buonfiglio ha parlato di Gianni Petrucci, con cui si era già congratulato al telefono appena conquistata dalle azzurre la medaglia di bronzo agli Europei: “Al Presidente Petrucci devo molto, per me è stata una persona da cui ho sempre cercato di copiare qualcosa, il suo decisionismo, la sua leadership”.
“Cercheremo di essere all’altezza del compito e di coloro che rappresentiamo, questo è il mio impegno – ha aggiunto il Presidente del CONI, eletto lo scorso 26 giugno –. Mi farà piacere essere partecipe delle attività, sono orgoglioso di tutto lo sport italiano. Solo noi dirigenti che veniamo dalle Federazioni sappiamo la fatica che fanno le nostre società. Sono loro la struttura portante”. E in conclusione: “Ieri sera, insieme al Segretario Mornati, siamo stati dal Ministro Abodi, con Sport e Salute e CIP, e abbiamo deciso, tutti insieme, che dal 2026 partiranno i Giochi della Gioventù di tutti. Credo che abbiamo fatto un primo passo. Questa mattina, invece, ho incontrato il Vice Premier e Ministro degli Esteri Tajani perché partirà un progetto per coinvolgere il CONI in tutte le iniziative che vedranno lo sport italiano all'estero. Stiamo cercando di spingere su questo: che il CONI e le Federazioni siano protagoniste in ogni settore”.
Il Presidente della Federbasket Petrucci ha quindi commentato: “Si respira un'ottima atmosfera, Buonfiglio e Mornati sono una coppia straordinaria. È quello che mi auspicavo e che volevo. Ha avuto un ampio consenso, è partito con il piede giusto, con atti di concretezza e di umiltà, che non è facile. Farà un buon lavoro”.
In occasione del Consiglio il Presidente del CONI Luciano Buonfiglio ha inoltre consegnato la Stella d’Oro al Merito Sportivo a Gigi Datome, la Stella d’Argento al Merito Sportivo a Davide Paolini e la Stella di Bronzo al Merito Sportivo a Roberto Ciardo. (agc)
Slittino: azzurri sottoposti a tre giornate di test a Maranza
- IMSS CONI
Concluse tre intense giornate di test per gli atleti della Nazionale di slittino in allenamento a Maranza, in provincia di Bolzano.
Sotto la guida del direttore tecnico Armin Zöggeler e dei tecnici di specialità, gli esperti dell’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del CONI hanno studiato le partenze degli azzurri impegnati sul pistino ghiacciato della Val Pusteria.
In particolare sono state effettuate riprese video e analisi dei profili di forza esercitata sulle maniglie di spinta, di velocità e accelerazione durante tutta la fase di partenza al fine di valutare la tecnica esecutiva del gesto. I dati, abbinati ai tempi del cronometraggio, sono funzionali per la ricerca delle soluzioni più efficaci per i diversi atleti impegnati nella preparazione estiva. Il lavoro svolto fa parte di un più ampio progetto di supporto attivato in collaborazione tra Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del CONI e FISI nel percorso di avvicinamento ai Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026.
Nadia Falkensteiner, Leon Felderer, Dominik Fischnaller, Alex Gufler, Verena Hofer, Annalena Huber, Simon Kainzwaldner, Fabian Malleier, Ivan Nagler, Marion Oberhofer, Lukas Peccei, Emanuel Rieder, Sandra Robatscher, Andrea Vötter e Nina Zöggeler gli azzurri coinvolti nelle valutazioni. (agc)

Il Presidente Buonfiglio ha incontrato il Ministro degli Esteri Tajani
- ALLA FARNESINA
Il Presidente del CONI, Luciano Buonfiglio, è stato ricevuto oggi alla Farnesina dal Vice Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Esteri Antonio Tajani. Tra i vari argomenti affrontati nel corso dell’incontro anche l’importanza dello sport in ambito diplomatico e nella promozione dell’Italia all’estero. (foto Ministero degli EsterI)

Europei, una doppietta di Girelli stende la Norvegia a Ginevra: azzurre in semifinale dopo 28 anni
- CALCIO
La Nazionale di calcio femminile non fallisce l’appuntamento con la storia e, dopo un’attesa lunga 28 anni, tornerà a disputare la semifinale ai Campionati Europei. Dopo aver concluso il gruppo B al secondo posto con quattro punti in virtù del successo per 1-0 ai danni del Belgio e del pareggio (1-1) contro il Portogallo (indolore la sconfitta per 3-1 rimediata nell’ultimo match del girone contro la Spagna), infatti, le azzurre del commissario tecnico Andrea Soncin nel loro incontro di quarti di finale, disputato sull'erba svizzera di uno Stade de Genéve praticamente tutto esaurito, hanno battuto per 2-1 la Norvegia, primatista del gruppo A grazie ad un bottino di tre vittorie in altrettante apparizioni. L’Italia si qualificò l’ultima volta per il penultimo atto del torneo continentale nel luglio del 1997, quando nell'ultima gara del girone B una doppietta di Carolina Morace piegò proprio la Norvegia (2-0). In quella circostanza, poi, la compagine tricolore passò anche la semifinale sconfiggendo per 2-1 la Spagna, preludio della battuta d’arresto (2-0) solamente nell’atto conclusivo dinnanzi alla Germania.
Dopo un primo tempo a reti bianche, ad aprire le marcature per la quarta partita consecutiva è proprio l’Italia. Al 50’, infatti, la capitana Cristiana Girelli (foto ANSA) sfrutta nel migliore dei modi un cross basso dall’interno destro dell’area di rigore di Sofia Cantore per spizzare con il mancino la sfera quel tanto che basta per piazzarla alle spalle dell'estremo difensore scandinavo Cecilie Fiskerstrand. Al 60’ le nostre avversarie beneficiano di un calcio di rigore per via di una trattenuta di Elena Linari nei confronti di Ada Hegerberg. Quest’ultima, tuttavia, allarga troppo il piatto destro, spara la palla fuori alla sinistra di Laura Giuliani e consente alla nostra Nazionale di mantenere la testa avanti. Cinque minuti più tardi (65’), però, stavolta Hegerberg non fallisce l’occasione e sfrutta un lancio in profondità per aggirare la difesa e beffare Giuliani (incerta nell’uscita) con la punta del piede destro. L’Italia è stanca ma, stoicamente, non molla e, proprio alla vigilia dei minuti di recupero (90’) è ancora una volta l’asse Cantore-Girelli a far esplodere di gioia tutta la panchina azzurra, con il traversone perfetto di piatto destro dalla sinistra della prima che trova perfettamente la testa della seconda, che è chirurgica nell’insaccare mettendo a segno la personale doppietta, quella che vale una storica qualificazione alla semifinale per le ragazze di Soncin. Queste torneranno in campo per disputare il penultimo atto nella serata di martedì 22 luglio alle ore 21.00 per affrontare una tra la Svezia oppure l’Inghilterra, che si incroceranno giovedì 17 (sempre alle ore 21.00) nel secondo quarto di finale del tabellone.
“È un qualcosa di fantastico, un bellissimo messaggio per tutto il movimento. Questo è il regalo migliore che potevamo fare a tutte le persone e a tutte le bambine che ci guardano. Questa qualificazione rende orgogliosi noi e tutta la Federazione per il lavoro che svolge giornalmente per dare visibilità a tutto il movimento. La storia viene scritta per quello che è stato fatto prima. Dobbiamo dare merito a chi c’è stato precedentemente, che ha dato lo slancio al movimento. Noi stiamo raccogliendo i frutti. Il merito delle ragazze è grandissimo, hanno fatto qualcosa di eccezionale. Godiamoci a pieno il fatto di essere entrati nella storia e tra qualche minuto penseremo alla semifinale. Dobbiamo goderci questo momento ed è quello che ho detto alle ragazze anche prima del match. Questa sfida era veramente elettrizzante da giocare, un qualcosa di unico. Di certo continueremo a dare battaglia, qualunque sia la squadra che adesso andremo ad affrontare", le dichiarazioni del commissario tecnico Andrea Soncin al termine della partita. (agc)
Mondiali: Gregorio Paltrinieri e Ginevra Taddeucci d'argento nelle 10 km di apertura a Singapore
- NUOTO DI FONDO
Doppia medaglia per la Nazionale di nuoto di fondo nella giornata inaugurale dei Campionati Mondiali di Singapore, partiti ufficialmente (dopo una serie di rinvii dovuti all’inaccettabilità dei parametri di sicurezza imposti da World Aquatics) con le due prove sulla distanza olimpica dei 10 km nelle acque libere del Palawan Beach Club, sull’Isola di Sentosa.
Al maschile a prendersi le luci dei riflettori, in un contesto reso particolarmente difficile per via delle alte temperature dell’acqua, è stato un infinito Gregorio Paltrinieri, che si è messo al collo l’argento. A trionfare è stato l’olimpionico e pluricampione iridato tedesco Florian Wellbrock (oro in 1h59’55”5), che nell’imbuto finale è riuscito ad avere la meglio nei confronti del fenomeno carpigiano (+3”7). Per quest’ultimo (foto ANSA), che durante i primi metri si è anche procurato l’insaccatura di un dito dopo il contatto con la schiena di un avversario, è risultato decisivo il sesto ed ultimo giro, in cui ha definitivamente mollato gli ormeggi per infilare i due sorpassi decisivi ai danni sia dell’australiano Kyle Lee (bronzo con +14”8) sia dell’altro teutonico Oliver Klemet (quarto con +14”9). In casa Italia c’è da rimarcare anche l’ottima performance di Andrea Filadelli che, al debutto in una rassegna mondiale, è riuscito a fare ampiamente breccia all’interno della top-10 (settimo con +48”2). Per Paltrinieri, bronzo ai Giochi di Tokyo 2020, si tratta dell’ottava medaglia iridata della carriera nel fondo, la quarta individuale nonché la seconda sulla distanza olimpica dopo l’oro conquistato nel 2022 a Budapest in quella splendida mattinata a tinte tricolori che salutò con gioia anche l’argento di Domenico Acerenza (assente nel sud-est asiatico per recuperare dall’operazione alla spalla dello scorso settembre).
Nella competizione femminile, quindi, è arrivata la medaglia d’argento anche per un’imperiosa Ginevra Taddeucci, che ha riportato l’Italia sul podio mondiale femminile a distanza di sei anni dal bronzo di Rachele Bruni nell’edizione di Gwangju 2019 (Corea del Sud). La ventottenne originaria di Lastra a Signa, bronzo olimpico ai Giochi di Parigi 2024 e fresca del secondo posto ottenuto a fine maggio agli Europei croati di Stari Grad, è riuscita a rimanere all’interno del gruppo di testa sin dalle battute inaugurali in una gara che, come di consueto, ha condotto all’attacco. Dopo l’ultimo giro di boa la fiorentina ha provato in tutti i modi a restare sulle code di Moesha Johnson (argento lo scorso agosto nel fiume Senna) ma alla fine a toccare per prima il traguardo è stata l’australiana (oro in 2h7’51”3), con l’azzurra (+4”4) che si è dovuta accontentare della piazza d’onore. A completare il podio è stata la francese naturalizzata monegasca Lisa Pou (bronzo con +6”2). Buona prova anche per l’altra italiana ai nastri di partenza ovvero Barbara Pozzobon, che ha chiuso al decimo posto (+1’39”). La medaglia odierna rappresenta la prima a livello individuale in un appuntamento iridato per Taddeucci, che già poteva vantare il bronzo e l’oro conquistati rispettivamente a Budapest 2022 (Ungheria) e Fukuoka 2023 (Giappone) nella 4x1500 metri a squadre miste (specialità non olimpica). (agc)

La Nations League si prepara a volare in Polonia: scelte le 14 azzurre in vista delle Finals di Lodz
- PALLAVOLO
Archiviate le tre week della fase intercontinentale al primo posto con il fantastico bilancio di 12 vittorie in altrettanti match e ben 33 punti, la Nazionale femminile di pallavolo del commissario tecnico Julio Velasco è pronta a tornare al lavoro in vista delle Finals della Volleyball Nations League, in programma a Lodz (Polonia) da mercoledì 23 a domenica 27 luglio.
Le azzurre, campionesse olimpiche in carica e detentrici del trofeo conquistato nella passata edizione in quel di Bangkok (Thailandia), giovedì 17 si ritroveranno al Centro Pavesi di Milano per tre giorni di collegiale prima di partire (lunedì 21) alla volta della cittadina polacca. L’ostacolo dell'Italia (foto Volleyball World) nei quarti di finale (mercoledì 23 alle ore 16.30) saranno gli Stati Uniti, che hanno concluso la fase preliminare all’ottavo posto (20 punti), in quella che rappresenterà un revival della finale dello scorso agosto ai Giochi Olimpici di Parigi 2024. Nell'eventuale semifinale (sabato 26 alle ore 16.00), quindi, la compagine tricolore troverebbe dall'altra parte della rete una tra la Cina oppure le padrone di casa della Polonia. Di seguito le 14 convocate dell’Italia ed il programma con tutti gli orari nel dettaglio. (agc)
LE 14 AZZURRE PER LE FINALS
*Yasmina Akrari in collegiale fino al 20 luglio
PALLEGGIATRICI - Carlotta Cambi ed Alessia Orro
CENTRALI - Anna Gray, Anna Danesi (C), Linda Nwakalor e Sarah Fahr
SCHIACCIATRICI - Alice Degradi, Stella Nervini, Myriam Sylla e Gaia Giovannini
OPPOSTI - Paola Egonu ed Ekaterina Antropova
LIBERI - Monica De Gennaro ed Eleonora Fersino
IL PROGRAMMA DI LODZ
Mercoledì 23 luglio
16:30 - Italia-Stati Uniti
20:00 - Polonia-Cina
Giovedì 24 luglio
16:30 - Giappone-Turchia
20:00 - Brasile-Germania
Sabato 26 luglio
16.00 - Semifinale 1
20.00 - Semifinale 2
Domenica 27 luglio
16.00 - Finale 3°/4° posto
20.00 - Finale 1°/2° posto
Svelate le medaglie dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano Cortina 2026, Buonfiglio: “Sogno da vivere ad occhi aperti”
- A VENEZIA
A Palazzo Balbi, sede della Regione Veneto, il Comitato Organizzatore dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali ha svelato le medaglie di Milano Cortina 2026 insieme a due leggende dello sport italiano: Federica Pellegrini e Francesca Porcellato. All’evento sono intervenuti, oltre al padrone di casa Luca Zaia, al Presidente della Fondazione Milano Cortina 2026 Giovanni Malagò e al CEO Andrea Varnier, il Vicepresidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi (in collegamento), il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, il Presidente del CONI Luciano Buonfiglio e il Presidente del CIP Marco Giunio De Sanctis.
“Chi vuole vivere una vita emozionante deve mettersi in gioco – le dichiarazioni del Presidente del CONI Luciano Buonfiglio –. Ho avuto la fortuna di vivere i Giochi come atleta e non dimenticherò mai la Cerimonia di Apertura. Credo che arrivare qui dopo quel cammino da presidente del CONI sia una delle più belle cose mi potessero accadere. Mi fa piacere condividere con chi ha portato avanti con grande impegno questo percorso, parlo di Giovanni Malagò, i Sindaci e i presidenti delle Regioni: è un sogno, ma i sogni vanno vissuti ad occhi aperti. Siamo un esempio nel fare, nel fare bene, come modello di comportamento, non solo sportivo ma sociale, siamo costruttori di certezze che vogliono dare un esempio per il Paese: non possiamo permetterci di essere banali, arriveremo preparatissimi. I presidenti delle Federazioni invernali stanno lavorando bene, anche loro ci renderanno orgogliosi”.

Per le medaglie dei Giochi 2026 è stato ideato un design essenziale, che mette al centro emozioni e lavoro di squadra e simboleggia l’unione non solo di due città, Milano e Cortina, ma anche l’anima della vittoria e gli sforzi per conquistarla. Due metà unite dai valori olimpici e paralimpici. Due dimensioni che rappresentano il coronamento del percorso dell’atleta e di tutte le persone che l’hanno sostenuto per raggiungerlo. Un concetto che diventa una potente metafora per raccontare l'unione di mondi diversi che si riconoscono simili nello spirito dell’Olimpiade e della Paralimpiade: un mondo dove la competizione non divide, ma unisce. “Le medaglie di Milano Cortina 2026 sono molto più che semplici premi: sono il battito del cuore italiano, l’essenza del design che emoziona, il riflesso di un sogno che prende forma. Racchiudono l’identità di un Paese, la sua creatività, la sua passione per lo sport e per la bellezza – racconta Giovanni Malagò, Presidente della Fondazione Milano Cortina 2026 –. Ogni medaglia, olimpica o paralimpica, è un racconto inciso nel metallo: parla della fatica, della determinazione, dei sacrifici e delle speranze di chi ha vissuto per arrivare sul podio. Ma racconta anche la storia di un’Italia che crede nei valori più autentici dello sport. Chi la conquisterà non porterà con sé solo il tributo della vittoria, ma anche un frammento vivo dello Spirito Italiano, un simbolo eterno di ciò che siamo capaci di sognare e realizzare insieme”.
Per il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia: “Le medaglie che abbiamo visto sono un simbolo molto forte: raccontano la fatica, la dedizione e il percorso che ogni atleta compie per arrivare al traguardo. Ma raccontano anche il lavoro silenzioso e fondamentale di chi, dietro le quinte, rende possibile tutto questo: organizzatori, volontari, tecnici, artigiani e tanti altri insostituibili protagonisti. Milano Cortina 2026 sarà una grande occasione per tutto il Paese. Non solo sport e spettacolo, ma anche infrastrutture, accoglienza, promozione, occupazione. L’Italia ha dimostrato di saper fare squadra e questi Giochi ne sono la prova. Un grazie sincero dal Veneto a chi ogni giorno lavora con passione e competenza per costruire questo evento: è grazie a loro se oggi possiamo iniziare a toccare con mano il risultato. Le medaglie sono solo l’inizio”.
“Una nuova e significativa tappa di avvicinamento verso quello che non esito definire uno degli eventi più importanti della storia sportiva del nostro Paese. Le medaglie, da sempre, sono sinonimo di Olimpiadi e rappresentano in maniera concreta il valore di una competizione davvero unica”, racconta il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana. “Proprio come accaduto per le torce, anche le medaglie olimpiche sono una sintesi perfetta di design e tradizione, due elementi cardine del modo di pensare di noi italiani. Per scaramanzia non aggiungo altro, ma è chiaro che l’auspicio è quello di vederle al collo di atleti con la divisa tricolore”.
Le medaglie sono realizzate dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato (IPZS), una società interamente partecipata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Fondata nel 1928, è leader in Europa per le soluzioni della stampa di sicurezza, per l’identità digitale e per il conio delle monete. Le medaglie olimpiche e paralimpiche uniscono, infatti, eleganza, impatto visivo e sostenibilità. Sono realizzate da IPZS con un rivestimento protettivo ecocompatibile, atossico e riciclabile. L’energia utilizzata in IPZS proviene al 100% da fonti rinnovabili. Per Paolo Perrone, Presidente dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, “Le medaglie che abbiamo realizzato per celebrare i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali rappresentano il saper fare e l’eccellenza del design italiano. Ognuno di questi pezzi è un’opera unica, frutto di un lavoro artigianale e allo stesso tempo dall'alto contenuto tecnologico. Le medaglie di Milano Cortina 2026 mettono al centro l’atleta, raccontano l’universalità dello sport, della fatica e dell’emozione della vittoria”.

Coerente con il concetto di Spirito Italiano, vibrante, dinamico e contemporaneo, e ispirato alle avanguardie italiane, il design delle medaglie dei Giochi, sviluppato dal team di design del Comitato Organizzatore, incarna “la determinazione e la passione dei grandi atleti di tutto il mondo, ma anche lo spirito olimpico e paralimpico” spiega Raffaella Paniè, Brand, Identity and Look of the Games Director di Milano Cortina 2026. “Abbiamo concepito una medaglia che rappresenti la purezza e il ritorno all’essenza. Con le nostre medaglie celebriamo la forza delle differenze: due metà uniche che si uniscono attraverso il simbolo olimpico e paralimpico per creare un messaggio forte e unitario. Un concetto che vive anche nelle sue superfici, dove le due texture si incontrano e inizia una storia scritta dagli atleti, ma anche da tutte le persone che li hanno sostenuti: allenatori, compagni di squadra, famiglia e tifosi”. Nell'organizzazione delle cerimonie di premiazione l'esperienza dei medagliati è fondamentale e richiede un'attenzione meticolosa per creare un momento memorabile. Per questo medal box e medal tray assumono una grande rilevanza e a crearli, per Milano Cortina 2026, sarà Versalis (Eni), Official Supporter dei Giochi, già impegnata nella realizzazione delle Torce Olimpiche e Paralimpiche. Oggetto di sogni e desideri, impegno e sacrifici, di ogni persona che abbia praticato anche solo una volta una disciplina sportiva, vincere una medaglia olimpica o paralimpica è uno dei traguardi più alti nello sport. E non potevano esserci due atlete più rappresentative per alzare il velo sull’oggetto più iconico dei Giochi. Federica Pellegrini ha vinto 2 medaglie olimpiche (un oro e un argento) e 11 ai Mondiali (6 ori, 4 argenti e un bronzo) dominando i 200 stile libero per oltre un decennio. Francesca Porcellato, ha vinto, invece, 14 medaglie ai Giochi Paralimpici (3 ori, 4 argenti, 7 bronzi) e 12 ai Mondiali tra atletica, sci di fondo e handbike, partecipando a 9 Paralimpiadi estive (da Seul 1988 a Parigi 2024) e tre invernali (Torino 2006, Vancouver 2010 e Sochi 2014).

I NUMERI DELLE MEDAGLIE DI MILANO CORTINA 2026
195 gli eventi in cui verranno assegnate:
- 245 medaglie d’oro, 245 di argento e 245 di bronzo per i Giochi Olimpici.
- 137 medaglie d’oro, 137 di argento e 137 di bronzo per i Giochi Paralimpici.
Per un totale di 1146 medaglie.
CARATTERISTICHE DI TUTTE LE MEDAGLIE
Diametro: 80 mm.
Spessore: 10 mm.
COMPOSIZIONE
Medaglia d’oro
Metallo: Argento 999 + Oro 999,9.
Peso: 500 grammi + 6 g di oro.
Medaglia d’argento
Metallo: Argento 999.
Peso: 500 grammi.
Medaglia di bronzo
Metallo: Rame.
Peso: 420 grammi.
Coppa del Mondo: Raffaeli, Dragas e le Farfalle convocate a Milano in vista dell'ultimo atto
- GINNASTICA RITMICA
Sarà l’Unipol Forum di Milano, tra venerdì 18 e domenica 20 luglio, ad ospitare la quarta ed ultima tappa stagionale della Coppa del Mondo di ginnastica ritmica. Il closing del massimo circuito internazionale dei piccoli attrezzi sotto la Madonnina rappresenta uno degli ultimi test fondamentali prima di volare a Rio de Janeiro (Brasile) per i Campionati Mondiali, pianificati nella metropoli carioca da mercoledì 20 a domenica 24 agosto. Sono otto nel complesso le azzurre convocate in vista dell'appuntamento meneghino.
A livello individuale gareggeranno il bronzo olimpico in carica Sofia Raffaeli (foto Simone Ferraro/FGI) e Tara Dragas mentre, per quanto concerne la competizione a squadre, a difendere il tricolore ci sarà il gruppo d'insieme delle Farfalle composto da Laura Paris, Giulia Segatori, Chiara Badii, Sofia Sicignano, dall’esordiente Lorjen D’Ambrogio e Laura Golfarelli.
Il programma comincerà venerdì 18 con le qualificazioni individuali al cerchio e alla palla (dalle ore 10.00 alle 18.00) ed il primo esercizio riservato ai gruppi con i 5 nastri (dalle ore 19.30 alle 21.00). La giornata di sabato 19, quindi, vedrà impegnate le individualiste con le clavette ed il nastro (dalle ore 10.00 alle 18.50) mentre i team nell’esercizio misto con 3 palle e 2 cerchi (dalle ore 20.00 alle 21.35), e si concluderà con i podi dei rispettivi completi nonché dell’intero circuito 2025. Il sipario, infine, si chiuderà domenica 20, quando andranno in scena tutte le finali di specialità con l'assegnazione dei relativi titoli di tappa e di quelli stagionali. (agc)
Tre anni a Los Angeles 2028, definito il calendario: dal triathlon il primo oro, gran finale con il nuoto
- GIOCHI OLIMPICI
Tra tre anni esatti, dopo le edizioni del 1932 e del 1984, i Giochi Olimpici Estivi faranno il proprio ritorno a Los Angeles per la terza volta nella storia. Un forte e costante impegno verso l’innovazione e l’uguaglianza di genere nella valorizzazione della tradizione della città californiana e della lineup sportiva più ambiziosa della storia a cinque cerchi. Questo il grande obiettivo di LA 2028, la XXXIV Olimpiade, in programma da venerdì 14 luglio, data della cerimonia d’apertura tra le due sedi del Los Angeles Memorial Coliseum e lo Stadio di Inglewood, a domenica 30 luglio, quando lo stesso Los Angeles Memorial Coliseum tornerà a brillare mentre le atlete e gli atleti più importanti del mondo si riuniranno per un’ultima indimenticabile celebrazione.
Dopo il prologo di mercoledì 12 e giovedì 13 luglio, in cui ad aprire le danze a cinque cerchi saranno i tornei di pallacanestro, cricket, calcio, pallamano, hockey su prato, rugby a sette e pallanuoto, il calendario della manifestazione prevede la consegna delle prime medaglie nella giornata di sabato 15. Il primo campione olimpico sarà incoronato nella splendida cornice di Venice Beach, sede delle prove del triathlon, ma lo show continuerà per tutto l’arco della giornata: dalla canoa slalom alla scherma passando anche per judo, rugby a sette, tiro a segno, tiro a volo ed atletica leggera. L’altra grande novità riguarda proprio quest’ultima disciplina, protagonista di uno storico scambio con gli eventi del nuoto.
Le competizioni in pista, infatti, si terranno durante la prima settimana dei Giochi (15-24 luglio) mentre quelle in vasca andranno in scena durante la seconda (22-30 luglio). Il 15° e penultimo giorno di gare (sabato 29) sarà quello più ricco di azione dell’Olimpiade californiana, dove si intrecceranno tra loro 16 partite di sport di squadra con in palio le medaglie d’oro e di bronzo e le finali di 19 sport individuali. I Giochi di LA 28 si chiuderanno con l’ultima sessione finale delle gare di nuoto nel 2028 Stadium, che porrà le basi per un’epica cerimonia di chiusura presso il già citato Los Angeles Memorial Coliseum. L’Italia Team si prepara ad andare alla caccia di nuovi record dopo essersi congedata dall’ultima Olimpiade di Parigi 2024 con lo storico bottino di 40 medaglie (lo stesso raggiunto nell’edizione di Tokyo 2020 ma con due ori e tre argenti in più). (agc)
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