Spada, Coppa del Mondo: Rizzi trionfa nella prima tappa di Vancouver, terzo Galassi al maschile
- SCHERMA
Si è aperta con due podi la nuova stagione della Nazionale di spada nell’edizione 2025/2026 della Coppa del Mondo. Sulle pedane di Vancouver (Canada), cornice del debutto internazionale della specialità, Giulia Rizzi si è andata a prendere di forza il primo posto nella competizione femminile mentre Matteo Galassi ha concluso terzo in quella maschile.
La giornata della classe 1989 di Udine (foto FIS), già ammessa nel tabellone da 64 per diritto di ranking, è iniziata con il successo nel primo incontro di giornata sulla statunitense Isabella Chin (15-7), prima di avere la meglio sulla francese Diane Von Kerssenbrock di una sola stoccata (10-9). Negli ottavi di finale la trentaseienne friulana ha regolato per 15-7 la polacca Kinga Zgryzniak, entrando così tra le migliori otto. La friulana si è conquistata poi la certezza del podio grazie alla vittoria nei quarti (solamente per 15-14) sulla cinese Junyao Tang. In semifinale, quindi, l’azzurra ha avuto ragione senza troppi patemi della coreana Taehee Lim (15-8) mentre decisamente più combattuto è stato l’ultimo atto, in cui con freddezza e lucidità ha messo a segno l’ultima stoccata per il 13-12 siglato ai danni della transalpina Marie-Florence Candassamy. Per l’oro a squadre di Parigi 2024 si tratta della quarta vittoria in carriera sul massimo circuito internazionale nonché del 10° podio (sempre considerando anche le tappe del Grand Prix).
La prova del ventenne di Cervia (foto FIS), anche lui al via in tabellone per diritto di ranking, ha preso il via con la vittoria (15-10) sul coreano Hyeonil Hwang nel match d’esordio, preludio dell’altro successo (15-9) sull’israeliano Yuval Shalom Freilich. Lo spadista romagnolo ha proseguito il suo percorso negli ottavi di finale contro lo svizzero Clement Metrailler, domato grazie al punteggio di 15-10. L’azzurro, poi, ha continuato nel suo stato di grazia aggiudicandosi per 15-12 il confronto di quarti disputato contro il magiaro Mate Tamas Koch. Con in tasca la certezza del secondo podio della carriera in Coppa del Mondo (fu terzo anche nella tappa svizzera di Berna nel novembre 2024), il vincitore dell’argento agli ultimi Europei di Genova si è approcciato alla semifinale. Qui, tuttavia, è arrivato lo stop, con l’israeliano Dov Ber Vilensky che si è imposto con lo score di 15-13. (agc)

Milano Cortina 2026, partito dallo Stadio dei Marmi il viaggio della fiaccola. Buonfiglio: fiamma simbolo della voglia di essere protagonisti
- GIOCHI OLIMPICI
Da Atene a Roma, dal Panathinaiko allo Stadio dei Marmi. È iniziato oggi, nel segno della solennità e in nome della storia, il viaggio della fiamma olimpica di Milano Cortina 2026. Il sole di Roma come nobile auspicio, nel ricordo intramontabile dei Giochi Estivi del 1960, a saldare il passato con un presente carico di emozioni, di sogni e di ambizioni.
Una breve cerimonia nell’impianto del Foro Italico ha segnato l’inizio della staffetta che, per 63 giorni, attraverserà 60 città di tappa, percorrendo oltre 12.000 chilometri e tutte le 110 province, toccando siti del patrimonio mondiale e paesaggi simbolo del Paese. Un viaggio che legherà l’Italia al significato dell’evento e ai valori che lo presiedono, fino all’ultima tappa del viaggio allo stadio San Siro, per la Cerimonia di Apertura di Milano Cortina 2026.
Il passaggio della Fiamma, simbolo universale di pace, unità e valori olimpici, sarà fonte ispirazione per le comunità e per i giovani, lasciando un’eredità chiamata a creare una società coesa e inclusiva.
Il saluto del Presidente del CONI, Luciano Buonfiglio, ha aperto l’emblematico evento. “È una giornata storica, ricca di emozioni. Siamo qui a Roma in uno scenario meraviglioso. Saranno 10.001 torce ma una fiamma unica, che testimonia passione e voglia di essere protagonisti per un intero Paese. I Giochi sono un ritorno di immagine per tutto il Paese".
Il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, ha sottolineato la portata del viaggio. “La vita ci ha regalato un sogno, vivere questi Giochi. Questo fuoco rappresenta la nostra passione. Lo sport illumina la nostra vita. Il pensiero va alla macchina organizzativa e un ringraziamento ai 10 mila tedofori”.
Il messaggio del Presidente della Fondazione Milano Cortina 2026, Giovanni Malagò, ha chiuso la serie degli interventi istituzionali. “Se siamo qui è anche grazie a Giulio Onesti e ai Giochi che ha portato a Roma nel '60. In questo viaggio bellissimo toccheremo tutti i siti UNESCO e sarà un grande spot per il Paese. Un significato profondo anche come risposta d’orgoglio alla decisione di chi ci negò la possibilità di concorrere con Roma all’assegnazione di un’altra edizione estiva. Lo sport ci insegna a rialzarci e a festeggiare nuovi traguardi, come questo che ci unisce in un sogno magico”.
Protagonista della cerimonia, a unire epoche diverse nel segno dei cinque cerchi, anche Giancarlo Peris, l’ultimo tedoforo dei Giochi di Roma 1960. Dopo 65 anni è stato lui a portare con sé all’interno dello Stadio dei Marmi la lanterna dove era custodita la fiamma, passandola a Malagò, che ha acceso il braciere del viaggio.
L’emozionante momento ha sancito l’inizio della staffetta, inaugurata dall’olimpionico Gregorio Paltrinieri (nella foto Simone Ferraro), vincitore di un oro, due argenti e due bronzi Olimpici. Paltrinieri ha percorso il primo tratti ufficiali all’interno dello Stadio dei Marmi e ha effettuato il Torch Kiss, il momento di passaggio della Fiamma tra i tedofori, con Elisa Di Francisca, seconda tedofora. L’olimpionica della scherma, vincitrice di due ori e un argento Olimpici nel fioretto (Scherma), ha completato la sua porzione di campo prima di cedere il testimone al terzo tedoforo, un altro olimpionico, Gianmarco Tamberi. Il vincitore della medaglia d’oro nel salto in alto a Tokyo 2020, dopo aver chiuso il terzo giro dello stadio, ha ceduto il testimone al cestista Achille Polonara. L’azzurro della pallacanestro ha accompagnato la Torcia fuori dallo Stadio dei Marmi, lanciando la staffetta per le strade della Città Eterna.
La fiaccola omaggerà la Capitale toccando tutti i suoi principali monumenti. La lista dei tedofori è ricca di nomi eccellenti dello sport e dello spettacolo, tra i quali ci sono Matteo Berrettini, Gigi Datome, Andrea Bargnani, Max Biaggi, il regista Giuseppe Tornatore, i cantanti Achille Lauro e Noemi, l'attrice Claudia Gerini e la stilista Lavinia Biagiotti.
È previsto il passaggio da piazza San Pietro (Città del Vaticano) e, in seguito, la Fiamma saluterà Castel Sant’Angelo. Il convoglio in versione ridotta percorrerà le vie del centro storico romano, passando dal Pantheon. Dopo la tappa al Gazometro, struttura del quartiere Ostiense, di proprietà Eni, si dirigerà in piazza del Campidoglio, per poi toccare i Fori Imperiali e il Colosseo. Un tributo al cinema italiano in Vespa lungo via Veneto, precederà l’ultimo segmento – a Fontana di Trevi, piazza Montecitorio, Palazzo Chigi, piazza di Spagna e via del Corso. La giornata si concluderà alle 19.30 con l’accensione del braciere, un momento di festa che segnerà il culmine delle attività nella celebrazione di Piazza del Popolo. La magia olimpica è pronta a conquistare l'Italia. (agc)
Paltrinieri, Di Francisca, Tamberi e Polonara tedofori, parte dallo Stadio dei Marmi il viaggio della Fiamma Olimpica
Coppa del Mondo: Alba De Silvestro e Michele Boscacci secondi nella staffetta mista di Solitude
- SCI ALPINISMO
Alba De Silvestro e Michele Boscacci conducono l’Italia sulla via del podio nella giornata di apertura della prima tappa stagionale della Coppa del Mondo di sci alpinismo, la disciplina che effettuerà il debutto sul palcoscenico a cinque cerchi proprio ai prossimi Giochi di Milano Cortina 2026. A Solitude (Stati Uniti), infatti, i coniugi valtellinesi si sono assicurati il secondo posto nel format della staffetta mista, una delle due specialità (l’altra è la prova sprint) inserita all’interno del programma olimpico.
A vincere la competizione sulle nevi dello Utah sono stati i padroni di casa Anna Gibson e Cameron Smith, capaci di imporsi in 32’17″6 con un margine di 51″1 nei confronti della coppia azzurra (foto FISI), preceduta sul traguardo anche dai tedeschi Tatjana Paller e Finn Hösch. Questi, tuttavia, sono stati penalizzati di 30 secondi (+1’08”6) e, di conseguenza, retrocessi in quarta piazza, con gli svizzeri Thibe Deseyn ed Arno Lietha (+1’03”8) che si sono andati ad impadronire del terzo ed ultimo gradino del podio. (agc)
Sciabola, Grand Prix di Orléans: prima vittoria in carriera per Michela Battiston, terza Mariella Viale
- SCHERMA
La Nazionale di scherma agguanta altri due preziosi podi nella giornata dedicata ai tabelloni individuali della seconda tappa stagionale della Coppa del Mondo. Dopo il magico tris calato dagli azzurri del fioretto tra Busan (Corea del Sud) e Fukuoka (Giappone), infatti, l’Italia si è andata a prendere le luci della ribalta anche nello storico Grand Prix di Orléans (Francia), dove Michela Battiston e Mariella Viale hanno posto le loro firme (foto FIS) rispettivamente sul primo e sul terzo posto nella competizione femminile di sciabola.
È stato costellato di derby il cammino della ventottenne di Palmanova (partita direttamente dal main draw per diritto di ranking) che, dopo aver eliminato al primo turno la tedesca Lena Stemper (15-8), si è trovata ad affrontare, una dopo l’altra, le compagne di squadra Martina Criscio (battuta 15-11) e Claudia Rotili (superata 15-14). L’ultima stoccata è stata poi ancora una volta decisiva per la friulana classe 1997 nel quarto di finale intrapreso contro la bulgara Yoana Ilieva: un nuovo 15-14 che le ha consegnato l’ipoteca del terzo podio (quello che si è poi tramutato nel primo successo) della carriera in Coppa del Mondo dopo le altre due piazze d’onore maturate rispettivamente ad Algeri nel novembre 2022 e a Tunisi lo scorso gennaio. Battiston ha giocato di esperienza nella semifinale con Viale e, sotto per 5-8, ha messo in fila un clamoroso parziale di 10-0 per aggiudicarsi la sfida con il punteggio di 15-8. Al cardiopalma, infine, anche l’atto conclusivo in cui l’italiana, dopo aver governato per ampi tratti l’incontro, si è trovata spalle al muro contro Anna Spiesz sul punteggio di 14-12 in favore dell’ungherese. Qui, però, ha cancellato con coraggio i due match point alla magiara, prevalendo ancora una volta (la terza in questa giornata) alla stoccata decisiva (15-14).
Era reduce dalle qualificazioni di giovedì 4 dicembre, invece, la ventenne napoletana, che ha iniziato la sua super-giornata battendo per 15-9 la spagnola Ventura, prima di vincere il derby tutto azzurro disputato con Manuela Spica per 15-6. Successivamente la classe 2005 di San Sebastiano al Vesuvio ha affrontato e sconfitto le due atlete individuali neutrali Evelina Popova (15-6) ed Olga Nikitina (15-12), successi che le hanno garantito il meritato pass per la semifinale (poi persa) nonché la certezza del primo podio in carriera sulle pedane del massimo circuito internazionale. (agc)

Davide Ghiotto secondo nei 10.000 metri di Heerenveen: primo podio stagionale in Coppa del Mondo
- PATTINAGGIO DI VELOCITÀ
Primo squillo stagionale per Davide Ghiotto nella Coppa del Mondo di pattinaggio di velocità. Dopo essere rimasto a secco di podi sia a Salt Lake City (Stati Uniti) sia a Calgary (Canada), infatti, il trentaduenne vicentino si è reso grande protagonista nella giornata intermedia della terza tappa di Heerenveen (Paesi Bassi), dove si è aggiudicato il secondo posto nell’amata distanza dei 10.000 metri, format di gara più lungo del panorama olimpico in cui è stato capace di fregiarsi dell’oro nelle ultime tre edizioni dei Mondiali.
Il fuoriclasse veneto (foto ANSA), sul ghiaccio della celebre Thialf Arena, per la sesta volta in carriera è riuscito ad infrangere la barriera dei 12 minuti e 40 secondi, facendo segnare all’arrivo il tempo di 12’33”37. A fare meglio del detentore del record mondiale (giunto a quota 19 podi personali a livello di massimo circuito internazionale) è stato solamente il ceco Metoděj Jílek, vincitore della prova in virtù del crono di 12’29”63 (nuovo primato della pista). Ha completato la top-3 il transalpino Timothy Loubineaud (12’36”61) mentre si è dovuto accontentare della nona piazza l’altro azzurro ai nastri di partenza ovvero Michele Malfatti (13’01”63). (agc)
Coppa del Mondo di fioretto: Batini torna al successo, podi anche di Favaretto e Lombardi in Asia
- SCHERMA
La Nazionale di fioretto firma il tris di podi in Asia, dove sono andate in archivio le gare individuali valevoli per la seconda tappa stagionale della Coppa del Mondo. A Busan (Corea del Sud), infatti, Martina Batini e Martina Favaretto si sono aggiudicate rispettivamente il primo ed il terzo posto nella prova femminile. Sul gradino più basso di Fukuoka (Giappone) inoltre, che ha ospitato la competizione maschile, si è andato a posizionare Giulio Lombardi.
Entrambe le azzurre erano già ammesse al tabellone principale da 64 per diritto di ranking. La trentaseienne pisana (foto FIS) ha aperto le danze con due successi estremamente sofferti, ottenuti soltanto alla stoccata decisiva (15-14) contro le padrone di casa Kiyeun Kim e Jihee Park. Poi la veterana toscana è letteralmente salita in cattedra, regolando per 15-9 la statunitense Maia Mei Weintraub, per 15-11 la canadese Eleanor Harvey e per 15-10 Favaretto nel derby a tinte tutte azzurre. L’ultimo atto, infine, è stato un assolo di Batini, che non ha lasciato scampo alla giapponese Yuka Ueno, costretta ad alzare bandiera bianca con il severissimo punteggio di 15-3. Per l’italiana, tornata a dettare legge in Coppa del Mondo ad otto anni e mezzo di distanza dall'ultima volta, si tratta del terzo successo in carriera (i podi totali ammontano adesso a 18) dopo quelli firmati rispettivamente a Tauberbischofsheim (Germania) nel marzo 2014 e al Grand Prix di Shanghai (Cina) nel maggio 2017.
Applausi, tuttavia, anche per la ventiquattrenne di Camposampiero che, prima della battuta d’arresto nel penultimo atto, si è messa in luce grazie alle vittorie per 15-10 su Nok Sze Daphne Chan (Hong Kong), per 12-7 sulla francese Morgane Patru, per 15-10 sull’americana Carolina Stutchbury e per 15-7 sulla giapponese Komaki Kikuchi. La padovana, numero due del ranking mondiale, ha dunque agguantato il suo 16° podio sul massimo circuito internazionale nonché il secondo stagionale dopo il trionfo maturato qualche settimana fa nell’opening spagnolo a Palma di Maiorca.
Pregevole, infine, il cammino nipponico del ventitreenne livornese (foto FIS), riuscito ad accedere al tabellone principale da 64 in virtù di un’ottima fase a gironi. Quest’ultimo, poi, ha sconfitto in successione il singaporiano Samuel Elijah Robson (15-12), il transalpino Maxime Pauty (15-13), il padrone di casa Yudai Nagano (15-5) e lo statunitense Nick Itkin (15-11), prima di arrendersi in semifinale con il netto score di 15-7 di fronte all’atleta individuale neutrale Kirill Borodachev. Per il giovane azzurro si tratta del terzo podio in carriera sulle pedane di Coppa del Mondo dopo gli altri due terzi posti agguantati rispettivamente ad Istanbul (Turchia) nel novembre 2023 e al Grand Prix cinese di Shanghai nel maggio 2025. (agc)

PGS, poker azzurro di podi all'opening di Coppa del Mondo in Cina: vittorie per Dalmasso e Bormolini
- SNOWBOARD
È cominciata nel migliore dei modi la stagione olimpica della Nazionale di snowboard alpino. Nel primo slalom gigante parallelo (PGS) della tappa inaugurale della Coppa del Mondo ospitato dalla neve cinese di Mylin, infatti, l’Italia è riuscita a collezionare ben quattro podi.
Le buone notizie sono arrivate in primis dalla gara femminile, in cui Lucia Dalmasso ha conquistato il successo davanti ad Elisa Caffont (seconda). La ventottenne di Falcade (foto Miha Matavz/FIS) ha sconfitto la slovena Gloria Kotnik (+0.36), la giapponese Tsubaki Miki (+0.60), la ceca Zuzana Maderova (DNF) ed in seguito nella big final ha avuto la meglio in rimonta nei confronti della più giovane connazionale, che all’arrivo ha pagato un ritardo irrisorio di +0.04. Emozionante il percorso anche della bellunese, giunta alla sfida conclusiva dopo aver battuto avversarie di spessore come la canadese Aurelie Moisan (+1.10), la svizzera Julie Zogg al fotofinish e la bulgara Malena Zamfirova (+4.34). Per Dalmasso si tratta della terza vittoria individuale della carriera dopo quelle ottenute rispettivamente a gennaio e dicembre del 2024 (sempre in PGS) tra Scuol (Svizzera) e Yanqing (Cina). Caffont, invece, ha messo a segno il quarto podio personale sul massimo circuito nonché il terzo di specialità.
Il tricolore ha sventolato sul primo gradino del podio anche nella prova maschile, in cui ad alzare le braccia al cielo è stato un immenso Maurizio Bormolini. Quest’ultimo agli ottavi ha domato un cliente per nulla semplice come l’austriaco Andreas Prommegger (+0.33), per poi regolare ai quarti un altro austriaco scorbutico come Fabian Obmann (+1.06). In semifinale, quindi, il detentore della Coppa del Mondo generale e di quella di specialità (foto Miha Matavz/FIS) si è liberato senza patemi del connazionale Aaron March (+1.64) mentre nella finalissima si è aggiudicato di nervi la contesa disputata contro l’olimpionico austriaco Benjamin Karl (+0.20), firmando l’ottavo successo individuale della carriera sul massimo circuito (il quarto in PGS). Lo stesso March, dopo le vittorie ottenute rispettivamente sul bulgaro Radoslav Yankov (+0.70) e sull’elvetico Dario Caviezel (+0.69) e la sconfitta rimediata per mano di Bormolini nel penultimo atto, si è andato a prendere un importante terzo posto, conquistando il derby di small final a tinte tutte azzurre ai danni di Mirko Felicetti (quarto con +0.13). Adesso per il veterano tricolore il totale di podi individuali in Coppa del Mondo ammonta a 21 (di cui sette nella specialità odierna). (agc)

Il Presidente Mattarella accende il braciere del viaggio della fiamma di Milano Cortina 2026: “Ravviviamo speranza di pace e progresso”
- AL QUIRINALE
A Piazza del Quirinale, sotto la scia delle Frecce Tricolori, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha acceso il braciere del viaggio della fiamma di Milano Cortina 2026. Alla presenza di Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio dei Ministri, Ignazio La Russa, Presidente del Senato, Lorenzo Fontana, Presidente della Camera dei Deputati, Matteo Salvini, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Andrea Abodi, Ministro per lo Sport e i Giovani, Kirsty Coventry, Presidente del CIO, Luciano Buonfiglio, Presidente del CONI, Marco Giunio De Sanctis, presidente del CIP, Giovanni Malagò, Presidente della Fondazione Milano Cortina 2026, Attilio Fontana, Presidente della Regione Lombardia, Giuseppe Sala, Sindaco di Milano, e Gianluca Lorenzi, Sindaco di Cortina, il Capo dello Stato ha firmato un momento chiave del percorso di avvicinamento ai Giochi Olimpici Invernali in programma dal 6 al 22 febbraio (foto Simone Ferraro/CONI).
“L'accensione della fiamma olimpica dà via a un percorso coinvolgente e ricopre un valore simbolico che incarna principi universali – le parole di Mattarella –. Il gioco olimpico garantisce la possibilità a uomini e donne di progredire, sollecita alla solidarietà ed esige che non ci sia sopraffazione per origine etnica. Questo messaggio viene tramandato dai campioni di ogni disciplina e dai giovani che praticano gli sport. Più che mai sentiamo l'urgenza di amicizia e pace dai popoli. L'Italia ha chiesto che la tregua olimpica venga rinnovata e speriamo che i due mesi che ci separano dall'avvio dei Giochi possano distendere ulteriormente le tensioni. Il segno di pace dell’Olimpiade sarà chiaro e visibile a ogni latitudine. Una delle maggiori ricchezze dello sport sta nelle proprie conquiste che diventano patrimonio dell'umanità. Abbiamo ricevuto il testimone da Pechino e lo consegneremo alla Francia, in un cambiamento d'epoca che stiamo vivendo c'è bisogno di speranza e lo sport contiene e trasmette questo valore prezioso. Con il coraggio di superare i nostri limiti possiamo raggiungere grandi obiettivi. Accendendo la torcia ravviviamo la speranza di pace e di un progresso futuro”.
“La settimana di Olimpia è stata incredibile e ha suscitato in me grandi emozioni – le dichiarazioni di Coventry –. Vedere la fiamma arrivare in Roma mi ha fatto emozionare grazie alla grande energia del popolo italiano. La creatività e il coraggio sono i valori che ogni atleta riconosce nel potere dello sport, che va oltre le barriere e oltre i confini, che è il vero spirito dei Giochi Olimpici, senza ogni tipo di discriminazione per i sogni delle nuove generazioni. Quelli di Milano Cortina 2026 saranno i miei primi Giochi Olimpici e spero riscuotano un grande successo per l'Italia, per gli atleti e per l'intero movimento olimpico. Spero che i Giochi possano ispirare il mondo e spero possa emergere la passione dell'Italia nei Giochi. Come atleta, ho potuto sperimentarlo in prima persona quando ho gareggiato nel 2009 ai Mondiali qui a Roma. Ancora oggi, è uno dei Mondiali più memorabili di tutta la mia carriera. Quando la torcia inizierà il suo viaggio attraverso il bellissimo Paese che è l'Italia, collegherà milioni di italiani, dalle Alpi alla Sicilia, dalle città più grandi ai villaggi più piccoli. Ogni tedoforo porterà con sé un pezzo dello spirito italiano, la vostra creatività, il vostro coraggio, il vostro patrimonio culturale, la vostra gioia e la vostra passione per la vita. La fiamma porta con sé non solo le speranze degli atleti, ma anche i sogni di tutti coloro che credono nel potere dello sport. Abbiamo avuto modo di scambiare qualche parola prima della cerimonia, durante la quale abbiamo riconosciuto il potere dello sport di abbattere le barriere, costruire ponti e rafforzare le comunità”.
Nel pomeriggio, poi, la fiamma è stata portata al Salone d'Onore del CONI da Diana Bianchedi, Vice Presidente Vicaria del Comitato Olimpico e Chief Strategy Planning & Legacy Officer della Fondazione Milano Cortina 2026. A questo punto è tutto pronto per il viaggio della fiamma olimpica, che partirà dallo Stadio dei Marmi. (agc)
Milano Cortina 2026: il Presidente Mattarella accende il braciere del viaggio della fiamma olimpica
La Presidente del CIO Kirsty Coventry riceve il Premio Onesti: “Riconoscimento che mi tocca il cuore”
- AL CPO DELL'ACQUA ACETOSA
La Presidente del Comitato Olimpico Internazionale Kirsty Coventry ha ricevuto questa mattina a Roma il “Premio Giulio Onesti”. Alla cerimonia, organizzata nell’Aula Magna del Centro di Preparazione Olimpica dell’Acqua Acetosa del CONI, hanno preso parte il Presidente della Fondazione Onesti, Franco Carraro, e il Presidente del CONI, Luciano Buonfiglio (foto Roberto Di Tondo/CONI).
Dopo aver partecipato in Piazza Quirinale alla cerimonia di accensione del braciere del viaggio della Fiamma in vista dei Giochi di Milano Cortina 2026, Coventry è arrivata all’Acqua Acetosa verso le ore 12 e ha visitato il Centro intitolato a Giulio Onesti prima di ricevere il riconoscimento. “Roma ha un posto speciale nel mio cuore, ricordo i Mondiali di nuoto del 2009. Questo premio mi tocca il cuore. Sono senza parole, è bellissimo”, ha dichiarato la Presidente del CIO, medaglia d’oro e record iridato nei 200 dorso a Roma 2009 e anche argento nei 400 misti.
Proprio per ricordare le imprese dell’ex atleta originaria dello Zimbabwe, il Presidente Buonfiglio le ha donato un quadro raffigurante una foto dei Mondiali di Roma 2009. “In questo Centro io ho iniziato l’attività sportiva tanti anni fa, quando c’era la tv in bianco e nero - ha ricordato il numero uno del CONI -. Abbiamo diverse cose in comune, eravamo atleti e oggi siamo dirigenti, condividiamo valori, passione, visione ed emozioni. Voglio farvi questo piccolo dono in un momento così speciale per tutti noi”.
“Cara Kirsty, grazie per essere con noi, è un giorno fantastico per lo sport italiano”, ha dichiarato il Presidente Carraro, che nel suo discorso ha poi ricordato la storia di Giulio Onesti. “Abbiamo deciso di premiare la Presidente Coventry perché è campionessa olimpica e mondiale, perché ha tre figli, è stata Ministro dello Sport nel suo Paese e oggi ha siglato un nuovo record venendo eletta Presidente del CIO”, ha concluso il membro onorario del Comitato Olimpico Internazionale. (agc)
La Presidente CIO Coventry riceve il Premio Onesti e visita il CPO
CPO di Roma: concluso un ciclo di cinque giornate di valutazioni per la Nazionale di vela
- IMSS CONI
Si è concluso venerdì 5 dicembre un ciclo di cinque giornate di test per la Nazionale di vela (13, 14, 20 novembre - 1 e 5 dicembre) presso il Centro di Preparazione Olimpica 'Giulio Onesti' di Roma.
Coordinate dagli esperti dell’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del CONI ed in collaborazione con la direzione tecnica e lo staff della FIV, sono state condotte valutazioni di forza e metaboliche mirate all’analisi dei profili individuali in vista della pianificazione della preparazione per il percorso olimpico verso i Giochi di Los Angeles 2028.
GLI AZZURRI COINVOLTI - Federico Figlia Di Granara, Arto Hirsch, Gianluigi Ugolini, Lorenzo Chiavarini, Bianca Caruso, Lisa Ciampinelli, Sofia Giunchiglia, Giulia Schio, Sofia Borgia, Maria Giubilei, Caterina Sedmak, Cesare Barabino, Nicola Brunotti, Attilio Borio, Pietro Giacomoni, Dimitri Peroni, Anatol Sassi, Alessandra Dubbini, Giacomo Ferrari, Maria Vittoria Arseni, Ginevra Caracciolo, Emma Mattivi, Sara Savelli, Maggie Pescetto, Giorgia Speciale, Sofia Tomasoni, Julio Houze, Flavio Marx, Riccardo Pianosi, Leonardo Chistè, Zeno Valerio Marchesini, Bruno Festo, Lorenzo Pezzilli, Jan Pernarcic, Tobia Torroni, Chiara Benini Floriani, Nicolò Renna, Luca Di Tomassi, Giulio Calabrò, Manolo Modena, Federico Pilloni, Mattia Saoncella, Leonardo Tomasini, Elena Berta, Marta Maggetti, Sofia Renna, Carola Colasanto, Medea Falcioni

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